SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 07/05/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Era stato invitato giovedì scorso alla Farm Cultural Park di Favara per parlare del suo ultimo libro ''La mafia dopo le stragi'' ma nessuno si è presentato all'evento. Ed ecco che scoppia la polemica dopo la pubblicazione di un articolo di venerdì scorso su Repubblica da parte dello stesso autore. Per Bolzoni l'assenza totale di pubblico racconta la natura di Favara, ''paesone di più di trentamila abitanti aggrappato su una collina che guarda Agrigento. In un passato recente, teatro di una ferocissima guerra fra cosche e da sempre famoso per la straordinaria rappresentanza dei suoi imprenditori edili, oggi -scriveva Bolzoni nel suo articolo- il paese prova a rifarsi una verginità politica e d' immagine - come in troppi frettolosamente hanno ricercato fra Palermo e Catania - seppellendo i suoi scheletri''. Immediata la reazione del deputato locale Giovanni Di Caro che ha invitato il giornalista a scusarsi con la città di Favara. ''Non credo sia corretto -ha affermato Di Caro- infangare un'intera comunità per cercare un po' di risonanza mediatica''. ''Lei accosta le imprese di Favara alla mafia; i miei concittadini al malaffare; e non è giusto -ha concluso Di Caro-, non è onesto e non le fa onore''. Anche la sindaca di Favara Anna Alba, a nome dell'intera città, ha espresso totale dissenso in riferimento ''alle inopportune considerazioni -aveva detto- rilevate nell'articolo di Bolzoni''. ''Favara -ci tiene a precisare il sindaco- ripudia la mafia, in ogni modalità e con estrema convinzione''. Il vicesindaco Rossella Carlino invita il giornalista Bolzoni a tornare e marciare insieme a tutta la città in occasione della Festa della Legalità che puntualmente, ogni anno, si svolge a Favara. Sul fatto è intervenuta anche Florinda Saieva, direttrice generale di Farm Cultural Park che ha scritto una nota al giornalista di Repubblica. ''Mi dispiace molto -ha scritto- che non ci sia stato un pubblico adeguato, e non siamo riusciti a comprenderne il motivo. Mi rattrista anche avere appreso che lei abbia potuto pensare che l'argomento trattato dai suoi libri sia stato un deterrente; sono convinta che la Mafia si sconfigga mettendo in campo delle azioni che offrano delle alternative e le assicuro che da più di otto anni ci stiamo spendendo per la Nostra terra con dei sacrifici al di sopra della nostra portata''. ''Sono certa - conclude Florinda Saieva - che lei capirà che si sia trattato solo di un malinteso e mi scuso per il disagio che le è stato causato. Ci farebbe piacere rinnovare l'invito per una presentazione alla Farm per il periodo che lei riterrà più opportuno''.


Uno ha 22 anni, l'altro 17. Sono i due presunti responsabili della rapina e dell'aggressione ai danni di un 86enne narese avvenute lo scorso 14 aprile, in un'area isolata della città barocca, arrestati dai carabinieri di Naro e da quelli della compagnia di Licata. I dettagli della sfortunata vicenda per l'anziano e delle successive indagini che hanno portato all'esecuzione delle due ordinanze di custodia cautelare sono state esposte questa mattina in conferenza stampa al Comando Provinciale dell'Arma. Presenti il comandante provinciale dei Carabinieri, col. Giovanni Pellegrino; il comandante della compagnia di Licata, tenente Francesco Lucarelli e il comandante della stazione di Naro, il maresciallo Andrea Russo. I due giovani, secondo quanto emerso dalla conferenza stampa, lo scorso 14 aprile si sarebbero avvicinati nei pressi dell'abitazione dell'86enne narese con la scusa di proporre all'anziano la vendita di alcune posate in argento e successivamente di una giara. Dopo una ventina di minuti, hanno ricostruito i carabinieri, i due si sarebbero ripresentati e - notando che la vittima aveva qualche soldo con sé - il più grande dei presunti rapinatori avrebbe colpito al volto con un violento pugno il narese. L'86enne è a quel punto caduto a terra, perdendo i sensi, mentre i due si sarebbero impossessati di una modesta somma: circa 120 euro. Le indagini dei carabinieri, effettuate anche con l'aiuto della Scientifica, sono partite da un approfondito sopralluogo sulla scena del crimine per poi allargarsi con l'acquisizione e la visione di immagini dagli impianti di videosorveglianza e con l'ascolto degli abitanti della zona. L'attività investigativa ha permesso di tracciare l'identikit dei ''papabili'' responsabili della rapina. Consultando poi le fotosegnaletiche dei sospettati, hanno fatto sapere i militari, la vittima ha riconosciuto i due presunti autori. Per il 22enne, Calogero Troisi, sono scattati gli arresti domiciliari. Il 17enne, altro presunto autore del gesto delittuoso, è stato portato in una comunità.


Si era recato a Cianciana per presentare la lista civica ''Insieme per Cianciana'' a sostegno del candidato sindaco del Pd Salvatore Sanzeri ma qualcuno lo avrebbe voluto intimidire tagliando tutte e quattro le ruote della sua auto. Nel mirino l'ex deputato regionale del PD, nonché ex sindaco di Bivona, Giovanni Panepnto. Il fatto è successo sabato sera. Il politico aveva lasciato l'auto parcheggiata a pochi passi dal comitato elettorale, in corso Nazionale. Ma ritornato a prendere l'auto l'amara scoperta. Panepinto avrebbe già sporto denuncia ai Carabinieri contro ignoti. Intanto diverse le note di solidarietà indirizzate all'ex deputato. A scrivere è Peppe Zambito, segretario provinciale del PD. ''Conoscendolo -dice Zambito- sono certo che continuerà a svolgere la propria azione politica nell'interesse del territorio''. ''La politica tutta -conclude- è chiamata a riflettere su questi fenomeni che minano la convivenza civile e bloccano un sereno sviluppo delle nostre comunità''. Solidarietà viene espressa anche dalla Cgil di Agrigento con il suo segretario Massimo Raso. ''Siamo vicini a Giovanni Panepinto -dice Raso. Nell'esprimergli vicinanza e solidarietà politica e umana non possiamo che auspicare che si accertino e puniscano i responsabili di questo clima di violenza''.


Due ventenni sono stati arrestati dai carabinieri a Ribera. L'accusa è quella di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel primo caso un 27enne straniero è stato colto in flagranza di reato. I militari, insospettiti del suo comportamento, hanno deciso di pedinarlo e poi perquisirlo. Avrebbe cercato di disfarsi di circa 25 grammi di hashish, droga prontamente recuperata e sequestrata dai carabinieri che lo hanno ammanettato. E sempre a Ribera i militari della locale Tenenza hanno arrestato un 23enne, già noto alle forze dell'ordine e posto ai domiciliari. Lo stesso è stato trovato in possesso di 20 grammi di hashish, un bilancino di precisione, alcuni flaconi di metadone, denaro contante e un involucro contenente circa 2 grammi di eroina.


Con evidente emozione ha prestato giuramento e firmato l'atto con il quale gli si conferisce la carica di assessore al Comune di Favara. Si è insediato stamattina, alla presenza oltre che dell'intera giunta comunale anche dei suoi più stretti familiari -bello l'abbraccio avuto con la mamma Lina- l'assessore Giuseppe Bennica. Il 49enne, architetto, fotografo di professione, sposato con Romina e papà di due bellissime bambine, Carla e Giulia, è alla sua prima esperienza amministrativa. Bennica prende il posto di Lillo Attardo che tre mesi fa aveva deciso di dimettersi per ''incompatibilità politico-amministrativa con il sindaco Alba. Vedute diverse su come amministrare la città'' -ci diceva. Sostituire Attardo non era cosa semplice, ha lavorato parecchio per la sua città ma, conoscendo Bennica, siamo sicuri che non sarà da meno. A lui andranno le deleghe all'ambiente - territorio- polizia locale - piano e arredo urbano - comunicazione, partecipazione e consultazione cittadina - rapporti con il consiglio comunale - protezione civile - mobilità urbana e trasporto pubblico locale. La vicesindacatura, avuta prima da Attardo, è passata adesso nelle mani dell'assessore Rossella Carlino. Alla stessa rimangono le deleghe all'inclusione sociale e lotta alla povertà - Istruzione - Servizi per l'infanzia - politiche per la famiglia - cultura - beni culturali - sporte spettacolo - pari opportunità - rapporti con le associazioni e le comunità religiose - affari legali e contratti, contenzioso e affari generali. Invariate pressappoco le altre deleghe ai restanti assessori: Crocetta Maida continuerà a occuparsi, tra le altre cose, di tributi e finanze; Amodeo Nicotra di lavori pubblici, servizi cimiteriali e verde pubblico e Umberto Rumolo di turismo e progettazione. La sindaca Anna Alba si è trattenuta le deleghe al personale - formazione e società partecipate. Insomma, stamattina la presentazione della nuova compagine assessoriale al Comune di Favara. Due anni sono passati da quando la squadra pentastellata ha ottenuto un plebiscitario risultato. Una amministrazione che non è riuscita proprio a emergere e a caratterizzarsi per il raggiungimento di grandi risultati. Con l'ingresso di Bennica in squadra ci sarà sicuramente nuova linfa. La speranza è che la giunta Alba, in questi ultimi tre anni di governo, possa risalire la china e aggredire le diverse problematiche che ci sono e che purtroppo sono anche tante. Alla nuova squadra vanno gli auguri di buon lavoro.


''Sulle spiagge della provincia di Agrigento giacciono tantissime barche provenienti dalla Tunisia che la scorsa estate hanno trasportato migranti in Italia. È l'effetto collaterale degli sbarchi fantasma che inquina le nostre spiagge dal punto di vista ambientale, paesaggistico e anche sanitario''. Questo l'inizio di una nota di MareAmico Agrigento che solleva ancora una volta un caso ambientale e nello specifico del ''cimitero di barche'' sulle nostre spiagge. Per Claudio Lombardo sarebbe necessario trovare il sistema per affidare queste barche in modo tale da essere sicuri dell'eliminazione delle stesse e far risparmiare denaro allo Stato. Nella nota MareAmico parla di come avrebbe chiesto all'ufficio competente delle Dogane di ''eliminare questi relitti prima dell'inizio dell'estate, perché tutto questo -dice Lombardo- deturpa l'immagine e danneggia il turismo della nostra isola. E poi, siccome siamo convinti che gli sbarchi fantasma continueranno -prosegue la nota-, sarebbe necessario trovare il sistema per affidare queste barche alle cooperative di pescatori o alle associazioni no profit. Questa possibilità -conclude Lombardo- farebbe risparmiare tantissimi soldi allo Stato ed eliminerebbe queste brutte situazioni''.


Ha preso il via sabato scorso la X^ edizione della Festa della Legalità a Favara. Si è cominciato con un convegno all'istituto Ambrosini per proseguire, la sera, con la commedia ''Signor Tenente'' al teatro San Francesco. Ieri il 1° pellegrinaggio in vespa, estemporanea di pittura dell'Accademia Comunale Arte, Cultura, Legalità, Celebrazione Eucaristica presso la Chiesa SS Pietro e Paolo e benedizione dei caschi. Significativa anche la benedizione del Muro della Legalità realizzato dagli allievi del Liceo Artistico M.L.K. di Favara. Per i particolari nel tg di oggi le interviste.


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