SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 03/05/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Una grossa sigaretta che schiaccia e danneggia un cuore bruciandone irreparabilmente la superficie. Si presenta così una singolare installazione artistica collocata, su iniziativa dell'Unità di educazione e promozione della salute Asp, proprio all'ingresso del padiglione che ospita la Direzione generale e la sede legale dell'Azienda sanitaria provinciale di Agrigento. Donata dalla ditta ''Organize'' di Palermo, l'opera trae spunto da alcune recenti ricerche scientifiche che dimostrano che anche una sola sigaretta al giorno rappresenta un elevato rischio di insorgenza di patologie cardiache. Una sorta di ''monito'' dunque per i visitatori della Cittadella della Salute di Agrigento. L'installazione, fanno sapere dall'Asp, avrà presto dei ''cloni'' collocati all'ingresso dei presìdi ospedalieri. Si vuole dunque scoraggiare il vizio del fumo. Nella provincia agrigentina si fuma meno che in tutte le altre province siciliane. Secondo i dati forniti dall'Asp, ''solo'' a 21 agrigentini su cento piacciono ''le bionde''. La media regionale è invece 7 punti percentuali in su, ciò significa che in Sicilia i fumatori sono in un rapporto di 28 su cento. Fanalino di coda della classifica, tra tutti i territori della Trinacria, è la provincia di Caltanissetta dove il dato si attesta sul 34%. Il tabacco uccide su scala planetaria oltre 6 milioni di persone ogni anno. In Italia si stima che le morti collegate al fumo arrivino a 83mila in un solo anno (circa 30mila a livello polmonare). Inoltre la dipendenza dal fumo è causa certa di circa trenta malattie tra cui cardiopatie e diverse forme tumorali.


Le bussano a casa con l'intento probabilmente di rapinarla. Lei, una anziana 80enne favarese, apre la porta. Ed è stato proprio in quel momento che i due decidono di strapparle di dosso la collana che indossava per poi scappare. È successo lunedì scorso in via Palermo, nel pieno centro storico di Favara. Probabilmente la signora avrà conosciuto uno dei due rapinatori ed è per questo che ha aperto la porta. Sul fatto è stato tenuto il massimo riserbo da parte dei carabinieri della locale Tenenza a cui la donna si è rivolta subito dopo la rapina. I militari, agli ordini del Tenente Giovanni Casamassima, hanno immediatamente avviato le indagini e adesso pare siano sulle tracce dei due rapinatori, già conosciuti alle forze dell'ordine. Non si escludono sviluppi sulla vicenda nelle prossime ore.


Era stato arrestato lo scorso luglio dai carabinieri con l'accusa di porto abusivo di armi e minaccia aggravata. Parliamo del raffadalese Francesco Randisi che adesso è stato condannato dal gup Alessandra Vella, al termine del processo celebrato con rito abbreviato, a un anno e sei mesi di reclusione. Secondo quanto ricostruito, il 30enne al culmine di una lite familiare minacciò il padre con un fucile a canne mozze. Quando il genitore chiamò i carabinieri, l'uomo si allontanò di casa. I militari si misero subito alla ricerca e lo individuarono. In un primo momento venne denunciato ma dopo un mese la Procura chiese e ottenne l'arresto. Adesso, al termine del processo, la condanna a un anno e sei mesi di reclusione. La pena è stata ridotta di un terzo per via del rito abbreviato.


Erano stati arrestati dai carabinieri alcuni giorni fa per l'ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in quanto i militari ritrovarono all'interno della loro abitazione un quantitativo di droga che avrebbe potuto fruttare, se immessa nel mercato, circa 30mila euro. Sono i fratelli campobellesi Giuseppe e Agostino Melluzza, di 30 e 27 anni, fruttivendoli. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, non ha convalidato l'arresto del maggiore dei due. I loro legali, gli avvocati Salvatore Manganello e Salvatore Loggia, avrebbero dimostrato al Gip che l'accusa a carico di Giuseppe Melluzza era infondata perché il fruttivendolo 30enne non era a conoscenza di quanto c'era all'interno della cella frigorifera. Cella al cui interno - secondo la ricostruzione fornita dai militari - c'erano 10 grammi di cocaina e vari panetti di hashish, per un peso complessivo di circa mezzo chilo. Il Gip, accogliendo la richiesta dei legali, non ha dunque convalidato l'arresto per il campobellese che torna quindi in libertà.


È spaccatura interna al movimento pentastellato licatese. Alcuni attivisti dei 5 Stelle hanno annunciato che, alle prossime amministrative di giugno, non appoggeranno la lista presentata sotto il simbolo del M5S che fa riferimento all'ex sindaco della città di Licata Angelo Cambiano. ''La lista dei candidati consiglieri e sindaco presentata sotto direttiva 'ex Sindaco Cambiano' - scrivono in una nota alcuni attivisti - è stata attinta prevalentemente dal suo personalissimo entourage senza tenere conto della lista da noi presentata e inviata il 20 marzo entro e non oltre i termini previsti dal regolamento del M5S. Tutto fatto in piena democrazia e trasparenza secondo le regole stabilite dal Movimento stesso''. ''L'ex sindaco Cambiano cofondatore del gruppo giovani di Forza Italia di Licata, cavalcando l'onda dei risultati nazionali avuta dal Movimento 5 Stelle, - scrivono gli attivisti - dichiara di convertirsi agli ideali del Movimento assieme al suo intero gruppo; in piccola parte formato da attivisti motivati e in gran parte da persone rappresentanti l'espressione della vecchia politica. È inevitabile aggiungere che questa situazione che si è posta in essere -scrivono- ha dato vita a una grande spaccatura all'interno del Movimento stesso. Noi non crediamo a tutta questa conversione di massa dell'ex sindaco Cambiano e del suo gruppo - concludono alcuni pentastellati di Licata - pertanto non daremo il nostro sostegno alla nuova lista, arbitrariamente, da loro presentata''. Ricordiamo che Cambiano fu sfiduciato la scorsa estate dal consiglio comunale, in un clima politico nella città licatese che allora era a dir poco caldo. Tra i temi più scottanti di Licata, che costarono ''antipatie'' all'allora sindaco, quello della lotta all'abusivismo edilizio. Alle ultime regionali, poi, il cambio di casacca. Cambiano aveva accettato l'invito del candidato presidente Cancelleri di unirsi alla sua squadra. In caso di vittoria dei pentastellati sarebbe potuto diventare assessore regionale. Circostanza che già in quell'occasione aveva generato malumori e che fece storcere - e non poco - il naso ad alcuni attivisti del Movimento 5 Stelle di Licata.


Lavori per un ammontare complessivo di 325mila euro, somma comprensiva anche degli espropri dei terreni. Al via i lavori di messa in sicurezza della discarica di c.da Consolida, nei pressi di Fontanelle. A riferirlo è il Comune di Agrigento che fa sapere come questi interventi siano finalizzati a compiere un primo passo nell'operazione di bonifica totale della vecchia discarica, chiusa nel 1996, per la quale l'Ente sborsa 25mila euro l'anno solo per smaltire il percolato prodotto. Il percolato è un liquido che si forma principalmente grazie all'infiltrazione di acqua tra i rifiuti o che ha origine dalla decomposizione degli stessi. ''L'amministrazione - si legge nel comunicato inviato da Palazzo dei Giganti - sta anche adoperandosi per reperire il finanziamento necessario per la soluzione definitiva del problema, il cui costo supera i tre milioni di euro''.


Siamo alle porte dell'estate e quest'anno sono oltre 4.700 gli studenti della provincia agrigentina che, giunti al quinto anno degli studi superiori, tra non molto dovranno sostenere gli esami di Stato. Le prove della maturità si avvicinano e intanto l'ufficio esami dell'ex Provveditorato agli studi ha già inviato al ministero gli atti utili a organizzare le commissioni di esame della provincia. Le commissioni saranno 118, per un rapporto di ''uno a due'' con le classi quinte che in totale - contando sia gli istituti statali che quelli paritari - sono 226. Degli oltre 4.700 maturandi, oltre 3mila sono quelli che hanno frequentato le scuole statali. Per tutti si inizierà il 20 giugno prossimo, di mercoledì, con la prova scritta di Italiano che è uguale per tutti gli indirizzi scolastici. Il giorno dopo, giovedì 21, sarà la volta della seconda prova scritta, la materia sarà diversa per ogni indirizzo e sarà caratterizzante dell'indirizzo stesso. La terza prova, sempre scritta ed elaborata dalla commissione di esami, è stata fissata per il lunedì successivo, 25 giugno. L'ultimo step per gli studenti di quinto prima del diploma sarà poi l'esame orale, la cui data è variabile da istituto a istituto e sarà stabilita da ogni scuola.


È stato assegnato a Flavia Petrin, presidente nazionale dell'A.I.D.O., l'associazione italiana donatori di organi, tessuti e cellule, il Premio ''Mimosa d'oro 2018''. Premio che, promosso dal centro culturale ''Renato Guttuso'' di Favara, vuole dare il riconoscimento a donne che, grazie al loro operato, hanno contribuito a mettere in risalto il ruolo femminile. ''Quest'anno il nostro Centro ha condiviso la causa dell'AIDO e le sue iniziative per promuovere e diffondere il valore della donazione - dice la presidente del centro culturale, Lina Urso Gucciardino -. Da qui nasce la decisione di premiare con la ''Mimosa d'oro 2018'' la presidente nazionale AIDO''. Veneta, 55 anni, Flavia Petrin è la seconda donna al vertice nazionale A.I.D.O. in 45 anni di attività dell'associazione. Il Premio ''Mimosa d'oro'', giunto alla sua 28^ edizione, è in programma il prossimo 20 maggio al Teatro Pirandello di Agrigento. L'appuntamento è per le ore 17.00 e l'ingresso è libero fino a esaurimento posti. Ospite d'onore sarà l'attrice-imitatrice Manuela Aureli.


Oggi è la giornata in cui la tradizione cristiana cattolica ricorda il ritrovamento della Croce di Cristo. A Favara il pensiero di tanti devoti va certamente al Calvario dove da sempre troneggia la maestosa croce. ''Cu và lu 3 di maiu a la santa cruci campa cuntentu e mori felici''. Questo era un antico detto siciliano che oggi viene riproposto dalla Confraternita della Santa Croce di Favara. Chiaro quindi l'invito a visitare oggi Il Calvario. Per questo la Confraternita sino a questa sera alle 21.30 apre le porte. Nel pomeriggio alle 17.30 Santa Messa da parte dell'Assistente Spirituale della Confraternita don Diego Acquisto. A seguire l'esposizione del SS. Sacramento e poi alle 21.30 la benedizione dei presenti da parte dell'arciprete don Giuseppe D'Oriente e celebrazione della Santa Messa. ''L'auspicio -ci dice don Diego- è che tra le varie intenzioni di preghiera, in sintonia con quanto in precedenza suggerito dai Parroci e dal Direttivo del Consiglio Pastorale Cittadino, non manchi la preghiera per la nostra Italia e per la nostra Favara, in questo periodo in cui c'è il dovere di riflettere seriamente per il buon governo, a livello nazionale e cittadino. L'auspicio sincero -conclude- è che, con spirito di generoso servizio, si affrontino i gravi problemi della collettività, considerando questo impegno come il modo migliore per onorare la CROCE di Cristo''.


Si è svolto domenica scorsa a Palermo il 14° Trofeo dell'Amicizia Memorial Alessandro Scarpello. Alla gara nazionale di karate di combattimento ha partecipato anche la Fudoshin Karate di Favara che, ancora una volta, conquista ottimi risultati: 2 primi posti, 2 secondi posti e un terzo posto. A salire sul gradino più alto del podio, con grande soddisfazione del maestro Salvatore Zucchetto, Giuseppe Montaperto e Manuel Moscato. Sul secondo gradino del podio sono saliti Entoni Valenti e Cristian Moscato e al 3°posto è salito Giuseppe Pirrone. Buone anche le prestazioni degli altri allievi. Prossimo obiettivo della Fudoshin - ci fanno sapere- saranno gli esami di passaggio della cintura nel mese di giugno.


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