SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 28/04/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


In Sicilia oltre un individuo su quattro vive in condizioni di grave deprivazione, conquistando il primato negativo tra tutte le regioni dello Stivale. Lo dice l'Istat in ''Noi Italia'' che, in riferimento all'anno 2016, rileva che circa il 26,1% dei siciliani - cioè circa 1,3 milioni di persone residenti tra i confini della Trinacria - si trova purtroppo in condizioni di grave deprivazione, più che raddoppiando la media nazionale ferma al 12,1%. A seguire, dopo la Sicilia, la Campania e in generale le altre regioni del Mezzogiorno. Sempre secondo ''Noi Italia'', a cura dell'Istat, nel 2015 le famiglie residenti in Italia hanno percepito un reddito disponibile netto pari, in media, a 29.988 euro, circa 2.500 euro al mese. Va considerato però che la maggioranza delle famiglie ha conseguito un reddito inferiore all'importo medio: per il 50% infatti non si è andati oltre ai 24.522 euro (circa 2.044 euro al mese), ciò significa che ad aumentare la media è una minoranza di benestanti o cosiddetti ''ricchi'' mentre la maggioranza della popolazione non gode di una situazione economica particolarmente agiata. Insomma, la solita disparità tra ricchi e poveri. La diseguaglianza, in termini di concentrazione del reddito, è più elevata sempre in Sicilia, mentre nelle regioni del Nord-Est Italia si riscontra una maggiore uniformità. Ancora una volta, fanalino di coda tra le regioni italiane è la Sicilia, nella quale il reddito familiare netto medio si aggira sui 21.946 euro, poco meno di 1.829 euro al mese.


Il mandato esplorativo che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affidato al presidente della Camera, Roberto Fico, ha avuto esito positivo. Adesso il M5S, dopo aver dichiarato di aver chiuso i rapporti con il Centrodestra di Salvini, si appresterebbe a dialogare col PD per fare un governo. Certo, è tutto da decidere, ma se con il PD non si troveranno accordi, per Di Maio si può già pensare alle urne. Ma l'idea di accordo striderebbe già dalla base di entrambi gli schieramenti. Insomma ''l'inciucio'' con Renzi -per utilizzare le classiche parole pentastellate- non piacerebbe né ai grillini, né a diversi renziani. Si è buttato troppo fango e veleno si può dire fino all'altro ieri per poter adesso dimenticare tutto con un colpo di spugna e far finta che ora sia possibile camminare mano nella mano. Il PD ha inoltre la colpa di aver perso negli ultimi tempi i contatti con la base periferica del proprio partito, con i propri tesserati, lo stesso rischio che sta correndo in queste ore il movimento di Di Maio. Ma a livello locale, cosa ne pensa, appunto, la base? Lo abbiamo chiesto in due interviste separate al segretario politico del circolo del Partito Democratico di Favara, Carmelo Vitello, e al Capogruppo del M5S in consiglio comunale, Carmelo Sanfratello. Entrambi non si dicono molto felici di questo probabile accordo nazionale, che comunque a livello locale non porterebbe ad alcun cambiamento sostanziale. Entrambi staranno a vedere l'evolversi della situazione. Per quanto riguarda la gestione della cosa pubblica locale, se per Vitello è giudicata praticamente inesistente, per Sanfratello la soluzione è quella di trovare lo slancio richiesto già da tempo ad Alba. La curiosità non poteva non passare pure per la questione della mancata nomina di un assessore in giunta da oltre tre mesi. Potrebbe essere la volta buona per fare una alleanza M5S-PD? - abbiamo chiesto a entrambi. Per maggiori dettagli e per altre dichiarazioni vi rimandiamo alle interviste in onda nel corso della nostra programmazione.


''Il 2018 sarà un anno di sangue per i favaresi''. A dirlo con una nota è il consigliere comunale Sergio Caramazza a poche ore dalla pubblicazione del nostro articolo con il quale vi informavamo della mole di tasse che entro l'anno arriveranno nelle case dei contribuenti favaresi. ''Il tempo -dice Caramazza- ha dato ragione a chi non ha mai creduto al dissesto finanziario del Comune come scelta obbligata o risolutiva. Il tempo ha dato ragione a chi si è fin da subito opposto alla scarsa trasparenza della Giunta Alba che, a pochi giorni dal suo insediamento, ha deciso il dissesto finanziario del Comune senza confrontarsi né informare le parti rappresentanti i cittadini''. Ricordiamo che a breve l'amministrazione 5s di Favara manderà diritto diritto a casa dei contribuenti favaresi la TARES 2013, la TARI 2014 e quella 2015, la TARSU 2012, l'IMU 2013 e 2014 e la TASI 2014 e 2015. Negli avvisi saranno pure inserite le tasse di mora, di infedele denuncia, di omessa denuncia. ''Dopo avere chiesto a un numero esorbitante di cittadini il pagamento, di fatto nel 2018, della TARSU 2011 (eludendo sfacciatamente i termini di prescrizione, con l'aggravio di una insopportabile approssimazione nell'invio di raccomandate piene di errori, con danno per le casse comunali e per i contribuenti), l'Amministrazione -dice Caramazza- ha in canna una sfilza di colpi che, se confermati, rischiano di causare una pericolosa crisi sociale''. ''Inutile dire che in assenza del dissesto finanziario e in presenza di un piano di riequilibrio serio, che prevedesse sì la riscossione, ma fatta in modo graduale, senza la fretta imposta da una Commissione Straordinaria di Liquidazione, -prosegue Sergio Caramazza- le cose sarebbero potute andare diversamente''. Infine chiede al sindaco di chiarire come pensa di gestire le eventuali tensioni che si genereranno nei prossimi mesi o se abbia un piano B. Favara -conclude- ha bisogno di risposte e rassicurazioni da parte del suo Sindaco, se è in grado di farlo, e non da chi a Favara nemmeno ci vive!''.


Arrivano le prime sentenze di condanna a seguito del processo avviato ad Agrigento per far luce su un vasto giro di false certificazioni di invalidità -legge 104/92- ottenute, secondo l'accusa, da numerosi docenti e lavoratori ATA con la complicità di medici e funzionari, al fine di essere trasferiti nella propria provincia di residenza. Sono 9 le persone condannate che avevano scelto il giudizio abbreviato o il patteggiamento, mentre altre 48 sono state rinviate a giudizio. Gli imputati, oltre alle pene di legge, sono stati condannati anche al risarcimento del danno in favore della FLC CGIL di Agrigento, da liquidare in sede civile, e al rimborso delle spese legali.


''Accogliamo con soddisfazione la sentenza del Tribunale di Agrigento che condanna alcuni lavoratori disonesti, furbetti della 104, contro i quali la Flc Cgil territoriale ha chiesto di costituirsi parte civile''. Lo dice Graziamaria Pistorino, segretaria della Flc Cgil Sicilia. ''Non c'è speculazione più squallida -dice- di chi abusa della legge sul sostegno alle persone diversamente abili per ottenere diritti che non merita. Un comportamento ignobile che danneggia chi veramente ha diritto alle agevolazioni previste dalla normativa''. ''Siamo convinti - aggiunge Pistorino - che tutti sono chiamati a fare la propria parte per combattere questa degenerazione, purtroppo diffusa in tutto il nostro Paese. Come Cgil ci siamo sempre battuti e continueremo a batterci per affermare i diritti delle persone con diversa abilità''. ''In qualsiasi posto di lavoro - conclude - non ci può essere spazio per coloro che sono disposti a tutto pur di ottenere vantaggi, anche a calpestare i diritti dei disabili''.


Si stava rilassando davanti alla porta di casa, seduto su una sedia, quando un'auto lo ha travolto. È stata dichiarata la morte cerebrale per il 65enne lampedusano Giovanni D'Ippolito. Il fatto è successo mercoledì scorso, giornata di festa, a Lampedusa. Subito dopo il fatto, l'uomo è stato portato d'urgenza al Poliambulatorio dell'isola e successivamente trasferito in elisoccorso a Palermo all'ospedale Villa Sofia. Secondo le prime ricostruzioni, pare che l'auto che lo ha travolto, forse un Doblò, sia di proprietà di uno dei tanti autonoleggi che sono presenti a Lampedusa. Ancora non chiara l'esatta dinamica del sinistro; si è parlato di una fatalità: l'auto si sarebbe messa in corsa da sola. Sull'accaduto indagano i carabinieri che avrebbero anche acquisito delle immagini degli impianti di videosorveglianza. Filmati che potrebbero chiarire del tutto i fatti. Sull'incidente la Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un fascicolo d'inchiesta. Intanto i familiari, ancora scossi per l'accaduto, hanno acconsentito alla donazione degli organi: fegato, rene e cuore salveranno tre vite.


Dal dicembre 2017, da quando cioè la scala dei turchi era stata interessata da una frana e dopo il sopralluogo svolto dal locale ufficio tecnico comunale, era stata emanata una specifica ordinanza sindacale, seguita poi da quella della Capitaneria di Porto Empedocle, con la quale si vieta l'accesso al sito. Un'ordinanza volta a garantire l'incolumità dei turisti ma che spesse volte però non viene rispettata dagli stessi che, incuranti, calpestano tratti interdetti. Ed ecco che i carabinieri della Stazione di Realmonte hanno effettuato un sopralluogo e multato oltre 20 persone. Durante le verifiche dunque sono state complessivamente pizzicate 21 persone, nei cui confronti sono scattate salate multe, per un ammontare complessivo di oltre 2.000 euro.


Sarebbe stato sorpreso a bruciare teloni in plastica su di un fondo agricolo: arrestato in flagranza dai carabinieri della Stazione di Palma di Montechiaro un 40enne del posto. Il fatto è successo in c.da ''Mandranova''. L'incendio, provocato dall'agricoltore G. P., queste le iniziali del nome, è stato subito domato; avrebbe potuto aggredire la vicina vegetazione oltre che arrecare potenzialmente gravi danni alla salute pubblica, in quanto si trattava di materiale plastico, quello utilizzato solitamente nelle serre. L'Autorità Giudiziaria, in attesa dell'udienza di convalida, ha disposto per l'uomo gli arresti domiciliari.


Ieri mattina l'approvazione unanime da parte dei componenti dell'ATI dell'ordine del giorno con il quale è stato dato mandato all'avv. Giuseppe Mazzarella di avviare l'iter di contestazione delle inadempienze di Girgenti Acque per la risoluzione del contratto. A esprimere grande apprezzamento, a margine della riunione dell'assemblea dell'ATI, per la decisione unanime dei sindaci agrigentini è il sindaco di Montevago Margherita La Rocca Ruvolo. ''L'inizio dell'iter di risoluzione del contratto con i mezzi che l'avvocato Mazzarella indicherà -dice La Rocca Ruvolo- è un punto significativo. Per una volta la politica, all'unanimità, ha ottemperato a un obbligo rispetto a quelle che sono state le inadempienze del gestore in questi dieci anni. Puntare alla risoluzione del contratto vuol dire innanzitutto ridare ossigeno ai cittadini vessati. È adesso importante - ha sottolineato Margherita La Rocca Ruvolo - avere grande senso di responsabilità sul processo di transizione tra quello che è stata la gestione di questi anni e quello che l'Ati deve cominciare a fare per garantire un servizio idrico più efficiente e costi più bassi. Occorre fare attenzione a non perdere i finanziamenti per i lavori di rifacimento delle reti idriche e di ristrutturazione dei depuratori lasciati in completo abbandono e sui cui più volte è intervenuta la magistratura. L'avvocato Mazzarella -conclude- ci darà gli strumenti giuridici per avviare l'iter della risoluzione''.


Sulla decisione unanime dei sindaci agrigentini di formalizzare una diffida propedeutica alla risoluzione del contratto con ''Girgenti Acque'', intervengono anche la CGIL e la Federconsumatori di Agrigento. Per il segretario Generale della CGIL Massimo Raso e la presidente di Federconsumatori Ilenia Capodici si ''segna una pagina storica nel tormentato rapporto con il gestore del servizio idrico integrato''. ''CGIL e Federconsumatori, che sin dall'affidamento si sono sempre battuti per l'acqua come diritto e non come bene sottoposto alle regole del mercato, -scrivono- non possono che esultare per il risultato conseguito oggi dall'Assemblea dei Sindaci. Adesso occorre essere coerenti fino alla fine. Occorre cominciare a pensare al ''dopo Girgenti Acque'' per assicurare in termini di economicità, efficienza ed equità questo fondamentale servizio ai Cittadini, salvaguardando anche gli investimenti annunciati per il rifacimento delle reti. Auspichiamo che la magistratura agrigentina -concludono- possa celermente appurare le responsabilità penali e civili su questa infausta gestione''.


Sull'avvio di quello che potrebbe, dopo un lungo iter, portare alla risoluzione del contratto con Girgenti Acque, registriamo l'intervento anche del deputato regionale del PD Michele Catanzaro. ''Il via libera alla risoluzione del contratto con Girgenti Acque -scrive Michele Catanzano- indica in maniera inequivocabile l'orientamento della popolazione agrigentina contro una gestione privatistica delle risorse idriche pubbliche che, in 10 anni, non ha certamente dimostrato di funzionare''. ''Quello di ieri è un traguardo importante - conclude Catanzaro - ma è necessario andare avanti con determinazione. I sindaci devono continuare a lavorare sinergicamente a sostegno delle richieste dei cittadini''.


A Canicattì da oggi altre nuove strade si aggiungono all'elenco di quelle già servite per quanto riguarda il servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta. A darne comunicazione è il sindaco Ettore Di Ventura e l'Assessore all'Ambiente Roberto Vella. Da oggi il servizio è attivo nelle vie S. Vincenzo, Giovanni Guarino Amella, Papa Giovanni XXIII, Vittorio De Sica, Sergio Leone, S. Domenico, S. Gemma, S. Chiara, S. Orsola, S. Antonio, S. Biagio, S. Diego, S. Francesco e Mons. Ficarra.


Da 60 anni nel poligono di Drasy, a poca distanza da Agrigento e da Punta bianca, si spara. Ieri l'intervento dell'Associazione MareAmico di Agrigento che annuncia la richiesta di incontrare la commissione paritetica Regione, Stato ed Esercito, oggi l'intervento del sindaco Calogero Firetto e di alcuni cittadini residenti nella zona del Poligono Drasy. ''La città -dice Firetto- sta scommettendo sul suo futuro con una entità di flussi turistici in veloce crescita. L'uso improprio di questo straordinario pezzo di costa è una imperdonabile antinomia''. Nel tg di oggi sentiamo alcuni interventi di altrettanti residenti raccolti dall'associazione MareAmico Agrigento.


Ancora un servizio di controllo con ''street car'' mirato ad arginare la sosta selvaggia e accertare le auto prive di copertura assicurativa e non revisionate ad Agrigento. A predisporlo l'amministrazione comunale e il Comando della Polizia Locale. I controlli si svolgeranno venerdì 4 maggio e martedì 8 maggio sia nel centro città sia nei quartieri periferici come: Villaggio Mosè, San Leone, Monserrato, Villaseta, Fontanelle, Montaperto e Giardina Gallotti.


Una manifestazione, il prossimo maggio, che l'associazione culturale metterà in scena per ricordare l'importante scrittore favarese in occasione del 17esimo anniversario della sua scomparsa. È questa la proposta di Gaspare Agnello, nuovo presidente del centro studi ''Antonio Russello''. Nel Tg di oggi l'intervista al presidente Gaspare Agnello.


Sarà effettuata giovedì prossimo 3 maggio ad Agrigento una raccolta straordinaria di sangue. Per consentire alla cittadinanza di donare con generosità il proprio sangue e permettere ai donatori lavoratori di donare in autoemoteca in giornate lavorative, l'A.D.A.S. effettuerà una raccolta straordinaria in via Platone, piazzale antistante la sede dell'associazione dalle ore 8.15 alle ore 12.30. A tutti i donatori saranno inviate a cura della stessa associazione le analisi cliniche effettuate in occasione della donazione. I donatori potranno richiedere l'attestazione di avvenuta donazione per il datore di lavoro.


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