SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 26/04/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Sarà intitolata a Jean Marc Bodart, il marciatore belga di 59 anni morto improvvisamente durante la fiaccolata dell'Amicizia del 73° Festival internazionale del Mandorlo in fiore, una sala del Palazzo dei Filippini di Agrigento. A volerlo il sindaco Lillo Firetto che ''ha interpretato -si legge nella nota del Comune- il desiderio di tanti concittadini''. Ricordiamo che il tragico fatto avvenne la sera dell'8 marzo scorso in via Atenea. Il 59enne stava sfilando quando tutto a un tratto si è accasciato a terra. Inutili i tentativi di rianimarlo, per lui non c'è stato più scampo tra l'incredulità dei presenti. Nonostante il fatto, il gruppo proveniente dal Belgio rimase ad Agrigento, perché così avrebbe voluto il 59enne. A tre mesi dalla tragedia, sabato 9 giugno si terrà ad Agrigento una cerimonia commemorativa alla presenza dei familiari del marciatore e di una nutrita rappresentanza di amici, colleghi, nonché autorità della città di Florennes, dove Jean Marc risiedeva, oltre ad alcuni componenti del gruppo di cui faceva parte l'uomo e giornalisti della stampa belga. Verrà presentato, alle 11.00, un video filmato che riassume la figura del ''tamburo maggiore'', ex commissario di polizia e grande appassionato di marce popolari che in passato aveva anche ricoperto la carica di direttore della Royal Association of Folkoric Marches. I figli Patrik e Benoit Bodart avevano espresso attraverso una lettera fatta pervenire al sindaco Firetto il proprio compiacimento per l'iniziativa della Città dei templi e mostrato gratitudine verso la comunità agrigentina affermando che ''manterremo sempre un ricordo vivissimo della bella esperienza nell'incantevole città di Agrigento'' . Da sabato 9 giugno quindi una targa, con una semplice scritta, ricorderà per sempre, al secondo piano dell'ex Collegio dei Padri Filippini, la figura del marciatore: ''Jean Marc Bodart, amico di Agrigento''.


Impianti non funzionanti, livelli di inquinamento da batteri fecali 10mila volte superiori ai limiti consentiti per legge. È questo il risultato degli accertamenti della procura di Agrigento che ha disposto il sequestro dell'impianto di depurazione del comune di Lampedusa e protezione delle acque. A procedere, con un'attività investigativa in materia ambientale, sono stati i carabinieri del centro Anticrimine natura. Una vicenda, il sequestro del depuratore di Lampedusa, su cui gravitano anche i 13 avvisi di garanzia notificati dai magistrati e le 600 tonnellate di materiali sequestrati. Fra gli indagati anche l'ex sindaco Giusi Nicolini e l'attuale capo dell'amministrazione Totò Martello. Fra le ipotesi di reato contestate: inquinamento ambientale, falso, truffa, omissione d'atti d'ufficio, frode in pubbliche forniture. I particolari del provvedimento sono stati resi noti questa mattina, in conferenza stampa, dal procuratore Luigi Patronaggio. Quello di Lampedusa non è certo il primo depuratore della provincia sul quale la Procura ha posto i sigilli. Da anni e da diverse parti arrivano segnalazioni su diversi depuratori agrigentini che, in sostanza, non depurano. Si tratta perlopiù di impianti giudicati troppo ''vecchi'', inefficienti e insufficienti ad accogliere i reflui di tutta l'utenza e nei quali ciò che entra, a volte, sembra essere più pulito di ciò che ne esce.


È stato aggredito con un taglierino al volto. Parliamo di un favarese che si trova adesso ricoverato in prognosi riservata all'ospedale di Agrigento dove avrebbe subito un'operazione. Il fatto è avvenuto ieri sera intorno alle 22.30 in via Firenze, a Favara. L'uomo stava scendendo dalla macchina insieme alla moglie e alla figlia di pochi mesi quando è stato aggredito, senza un apparente motivo, da un giovane che pare si trovasse sotto l'effetto di alcool. L'uomo è stato dunque soccorso e portato in ambulanza in ospedale. Sul posto anche i carabinieri della locale Tenenza. Intanto l'aggressore è stato individuato e arrestato dai carabinieri e posto ai domiciliari. Stamattina ancora visibili delle macchie di sangue sull'asfalto di via Firenze.


È stato arrestato e posto ai domiciliari, con tanto di braccialetto elettronico, il 32enne empedoclino Calogero Condello. L'uomo è ritenuto essere il protagonista dell'aggressione, avvenuta lo scorso 10 aprile, ai danni di un impiegato dell'Asp di Agrigento, un 50enne raffadalese, che svolgeva funzioni di segretario della commissione degli invalidi civili. Il fatto avvenne presso la ''Cittadella della salute'', nel viale Della Vittoria di Agrigento. Pare che l'empedoclino avrebbe avuto di che reclamare riguardo a un riconoscimento di invalidità civile. L'operatore Asp sarebbe inizialmente riuscito a calmarlo, portando il giovane in un'altra stanza e lì sarebbe stato poi aggredito. La vittima fu trasportata in ambulanza all'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, riportando una frattura al cranio e una emorragia celebrale. Immediate, dopo il fatto, furono le indagini degli agenti di Polizia che portarono alla denuncia del 32enne alla Procura. Nelle ultime ore è arrivato l'arresto, eseguito su ordinanza del Gip Francesco Provenzano e su richiesta del pm che si è occupato di coordinare le indagini. Le ipotesi di reato a carico di Condello sono quelle di lesioni personali aggravate e interruzione di pubblico servizio.


Sanzione da record quella elevata nelle ultime ore dagli agenti della sezione ''Volanti'' della Questura di Agrigento che, impegnati in un posto di blocco a San Leone, hanno fermato per un controllo un 23enne agrigentino a bordo di una moto. Moto che, stando a quanto emerso dai controlli, è risultata essere priva della necessaria copertura assicurativa. Gli agenti, inoltre, avrebbero accertato anche come il giovane fosse alla guida della due ruote pur senza avere mai conseguito la patente. Fattori che, come dicevamo, hanno determinato multe salate per un ammontare complessivo di oltre 6mila euro. Il mezzo, intanto, è stato posto sotto sequestro.


Una cinquantina di scolari di in Istituto Scolastico elementare di Agrigento erano pronti per partire con l'autobus per una gita che li avrebbe portati a Montedoro, in territorio nisseno. Autobus che, però, non è partito. Il mezzo infatti è stato oggetto di controlli da parte dei poliziotti della Stradale, coordinati dal vicequestore aggiunto Andrea Morreale. Gli agenti avrebbero rilevato delle irregolarità, in quanto il pullman sarebbe risultato troppo vecchio e privo delle cinture di sicurezza. Circostanze queste che hanno determinato lo ''stop'' del mezzo, facendo così sfumare la gita scolastica per i giovanissimi studenti.


Rettifica confini, ci siamo quasi. A breve i cittadini di Favara Ovest potrebbero andare a votare e decidere se rimanere cittadini di Agrigento oppure no. Stamattina infatti le tre amministrazioni comunali coinvolte, ovvero Agrigento, Favara e Aragona, hanno firmato l'accordo di trasmissione per la richiesta della consultazione referendaria. La comunicazione ci è arrivata dalla sindaca di Favara Anna Alba che poi aggiunge: ''Era ora…'' Una bella notizia quindi che, salvo intoppi, potrebbe a breve mettere definitivamente un punto fermo su una vicenda che si protrae da troppo tempo.


Favaresi fatevi coraggio, perché sembra proprio che siano in arrivo altre tasse da pagare. A breve l'amministrazione 5s di Favara manderà diritto diritto a casa dei contribuenti favaresi la TARES 2013, la TARI 2014 e quella 2015, la TARSU 2012, l'IMU 2013 e 2014 e la TASI 2014 e 2015. Negli avvisi saranno pure inserite le tasse di mora, di infedele denuncia, di omessa denuncia. Insomma favaresi, preparatevi a svuotare i portafogli e i vostri congrui conti in banca e tutto questo entro i prossimi 8 mesi, entro la fine del 2018. Lo si evince da un verbale della Commissione Straordinaria di Liquidazione del Comune di Favara n.4 del 18 aprile, dove è scritto - nero su bianco - che la Responsabile del servizio tributi del Comune ha stilato un calendario per trasmettere gli avvisi ai cittadini di Favara, con il primo in ordine di tempo entro il prossimo 30 giugno. Ecco dunque quali sono queste ''attività'' degli uffici tributari del Comune di Favara divise in cinque punti. Entro il 30 giugno dovrebbero essere emessi e notificati gli ''avvisi di messa in mora'' TARES per l'anno 2013 e TARI per gli anni 2014/2015. Entro il 30 settembre dovrebbero essere emessi e notificati ai cittadini favaresi gli ''avvisi di infedele denuncia TARES anno 2013 e TARI anno 2014'' e gli ''avvisi di accertamento per omessa denuncia e omesso pagamento IMU anni 2013 e 2014''. E ancora, appena un mese dopo, entro il 30 ottobre, è prevista l'emissione e la notifica per gli avvisi di ''omessa denuncia TARSU 2012 e TARES anno 2013''. Infine, gli uffici tributari prevedono di effettuare anche l'emissione e la notifica degli ''avvisi di accertamento per omessa denuncia e omesso pagamento TASI anni 2014 e 2015'', ma non è dato sapere il termine ultimo entro il quale si prevede di compiere tale azione. Il periodo di riferimento è comunque sempre il corrente anno. Insomma, la questione TARSU 2011 non si è ancora nemmeno conclusa, con qualche cittadino ancora infuriato, che la questione dissesto finanziario porterà adesso a questa ulteriore, repentina e massiccia richiesta di denaro da parte del Comune. Come mai? Si chiederà qualcuno! L'amministrazione Alba nel giugno del 2017 aveva deciso per questioni di opportunità di procedere con la chiusura del dissesto finanziario con l'iter ''semplificato''. Ciò vuol dire che la commissione straordinaria di liquidazione si occuperà di pagare i debiti che il Comune ha fatto fino al 31 dicembre 2015, mentre la riscossione delle entrate per lo stesso periodo resta appannaggio dell'attuale amministrazione. La commissione ha quindi chiesto adesso alla responsabile del servizio dei tributi di sapere a che punto era la procedura di recupero crediti fino al 2015, ed ecco che in risposta arriva il calendario, pronto per iniziare a trasmettere gli avvisi di accertamento. E poi, senza il recupero di questi crediti, il bilancio comunale non si può nemmeno chiudere. E Favara è ferma da diversi anni, oramai. Insomma, adesso sono dolori. Il problema sarà riuscire a pagare! I cittadini sono vessati, si sta cercando di raschiare non più il fondo del barile, ma pure il fondo stesso. Chi non ha pagato fino ad adesso, non lo ha fatto perché è un furbetto o perché non ce la fa proprio? Ognuno si passi la mano sulla coscienza.


Sono stati emessi a Canicattì gli avvisi di pagamento per la Tassa rifiuti anno 2018. A darne comunicazione è il sindaco Ettore Di Ventura e l'assessore alle Risorse Finanziarie Angelo Messina. Il consiglio comunale lo scorso 27 marzo aveva approvato la determinazione delle tariffe da applicare per l'anno in corso. Considerato che, per evidenti motivi di tempi utili alla spedizione degli avvisi, la data di scadenza della prima rata prevista in bolletta è già trascorsa, -scrivono dal Comune di Canicattì- si informa la cittadinanza che è possibile pagare l'importo della prima rata entro 10 giorni dal ricevimento dell'avviso. Restano invariate le scadenze delle successive rateizzazioni. L'importo della TARI per le utenze domestiche, per questo anno in corso, è stato ridotto del 10% rispetto al 2017 in seguito alla maggiore superficie soggetta alla tassa e agli introiti provenienti dall'attività di raccolta differenziata.


''Subito la rescissione del contratto tra Girgenti acque e i comuni dell'Agrigentino''. A sollecitare lo stop del rapporto sono i deputati all'Ars Matteo Mangiacavallo e Giovanni Di Caro, a fronte delle ormai croniche inefficienze del gestore, in vista della riunione dell'assemblea territoriale idrica (ATI) calendarizzata per domani venerdì 27 aprile. I deputati 5stelle nell'invitare l'ATI a stoppare il rapporto con il gestore idrico presentano pure una interpellanza rivolta a Musumeci e all'assessore Pierobon con la quale chiedono l'istituzione della commissione tecnica con fini ispettivi, prevista dalla legge regionale n. 19/2015 in materia di risorse idriche. ''Questa commissione speciale - dichiara il deputato favarese Giovanni Di Caro - sarebbe un ulteriore strumento di democrazia partecipata attraverso il quale i rappresentanti dei cittadini, ovvero gli utenti finali, avrebbero la possibilità di manifestare il proprio giudizio sull'operato dal gestore privato del servizio idrico integrato in provincia di Agrigento''.


All'interno del PD si è aperto un forte dibattito in merito alla possibilità di un governo con il M5S. Proprio su questo il PD Unione Provinciale di Agrigento con il suo segretario Peppe Zambito ha inviato una lettera a Maurizio Martina e Matteo Orfini, della Direzione nazionale del partito, chiedendo che venga svolto un referendum tra gli iscritti al PD. ''È una scelta difficile -scrive Zambito- che sta alimentando tensioni tra gli iscritti del Partito Democratico. In questo momento di grande difficoltà, l'unica strada percorribile è ascoltare la base, dare la possibilità a ogni circolo, a ogni iscritto, di esprimersi. Una pratica democratica che purtroppo in diverse occasioni abbiamo smarrito, - prosegue Peppe Zambito- tradendo la natura stessa del Partito Democratico''. Nel richiedere un referendum tra i tesserati, per consentire a ognuno di manifestare il proprio punto di vista sulla questione, per Zambito è importante tornare a parlare di politica nelle sedi opportune e recuperare il confronto politico.


È stato pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Agrigento il bando relativo al Concorso pubblico per il rilascio di dieci nuove autorizzazioni per l'attività di autonoleggio NCC, con autovettura fino a nove posti compreso il conducente, e per cinque autorizzazioni a condurre motocarrozzette di servizio pubblico. Il bando scade alle ore 12 del 10 maggio prossimo. La domanda di partecipazione dovrà essere presentata, entro questa data, al Comune di Agrigento - Settore II - Servizio 3° Attività Produttive, piazza Pirandello 1 - Agrigento. Gli assegnatari delle nuove autorizzazioni potranno iniziare il servizio entro 120 giorni dalla data del rilascio della concessione stessa.


Si parlerà del libro del favarese Giuseppe Crapanzano ''L'Istria di Gina - Le Foibe e l'Esodo'' domani durante la trasmissione televisiva ''Sconfinamenti'', lo spazio quotidiano della Rai Friuli Venezia e Giulia dedicato agli italiani dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia e condotto da Graziano D'Andrea. L'appuntamento è quindi per domani, venerdì, dalle ore 16.00 alle ore 16.45. Il programma viene diffuso in onda media dai ripetitori di Venezia 1 sulla frequenza di 936 Khz e copre tutto il bacino dell'Alto Adriatico. La trasmissione viene ascoltata anche lungo le fasce costiere del Veneto e della Romagna.


Lunedì prossimo 30 aprile uffici chiusi a Casa Sanfilippo e a Villa Aurea, ad Agrigento. È stata infatti programmata la disinfestazione dei locali. A comunicarlo il direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi Giuseppe Parello. ''La Valle dei Templi -dice Parello- resterà ovviamente aperta alle visite, nelle usuali fasce orarie''.


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