SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 14/04/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Secondo l'avv. Giuseppe Di Miceli, dell'Associazione Konsumer Agrigento, i cittadini di Favara Ovest non devono pagare la tassa sui rifiuti né al Comune di Agrigento né a quello di Favara, in quanto il primo non svolge il servizio di raccolta e smaltimento e il secondo si era impegnato a svolgerlo gratuitamente. Inoltre lo stesso Di Miceli - nella stessa nota- invitava i cittadini del popoloso quartiere agrigentino a chiedere il rimborso della tassa già pagata. Il tutto, secondo l'avv. Di Miceli, era supportato da due delibere. Ed ecco che dalla pubblicazione di questa nota in diversi ci hanno contattato per avere lumi sulla vicenda. Cittadini che non sanno più cosa fare. È il caso di Salvatore Chiarenza che, contattandoci, si chiede: ''Cosa fare con la tassa già pagata nel 2011 o con chi non ha ancora pagato? E poi: come dobbiamo comportarci con gli anni a venire e quali sono i termini di prescrizione?''. Per Chiarenza si è ''passati dal doverla pagare a due Comuni a non doverla pagare a nessuno e questo -dice- ci mette ancora più in confusione''. Chiarenza chiede un incontro tra le parti per chiarire una volta per tutte la questione. Sulla vicenda è intervenuto anche l'avv. Giuseppe Fanara, abitante di Favara Ovest. ''Qualche giorno fa -dice- sono entrato in possesso delle due delibere, il verbale di consegna delle opere del 18 luglio del 2005 e la delibera di giunta n.172 del 26 luglio del 2005 che richiama il primo, e sono arrivato alle mie conclusioni. A mio parere -dice l'avv. Fanara- nulla di quanto si legge nei predetti documenti può far ritenere che i cittadini di Favara Ovest siano esentati dall'obbligo di versare la tassa sui rifiuti a entrambi i Comuni; né, tanto meno, istanze di restituzione delle somme versate da parte dei cittadini di Favara Ovest verrebbero, per tale via, accolte''. ''Il verbale, infatti, -dice l'avv. Fanara- attiene alla consegna di opere di urbanizzazione primaria realizzate da Agrigento sul territorio di Favara Ovest. Opere che venivano consegnate gratuitamente al Comune di Favara che, altrettanto gratuitamente, ne doveva garantire la manutenzione''. ''Chiaramente -continua l'avv. Fanara- la situazione potrebbe cambiare se ci fossero ulteriori documenti a me sconosciuti oltre a quelli citati negli articoli dei giorni scorsi. Se così fosse, i cittadini di Favara Ovest, me compreso, non potrebbero che essere contenti. In ogni caso ringrazio quanti, a vario titolo, si occupano della questione Favara Ovest che è, e deve essere, una battaglia di tutti, direttamente interessati e non, contro delle vere e proprie vessazioni subite dagli abitanti di quella zona. Nondimeno -conclude- invito tutti i soggetti coinvolti a non alimentare false speranze''. Ricordiamo che giovedì prossimo 19 aprile è stato convocato a Favara un consiglio comunale straordinario aperto sulla legittimità degli accertamenti TARSU 2011. In quella occasione i cittadini di Favara Ovest potrebbero chiedere chiarimenti all'amministrazione comunale di Favara.


''È assolutamente urgente acquisire ora la testimonianza della donna, in considerazione dello stato di particolare vulnerabilità''. Questa era stata la richiesta del pm Alessandra Russo e che è stata adesso accolta dal gip del Tribunale di Agrigento, Alfonso Malato, che ha disposto l'incidente probatorio per cristallizzare la prova a carico di un uomo. La vicenda è quella riguardante la presunta violenza sessuale e i maltrattamenti che un netturbino 50enne favarese avrebbe ripetutamente rivolto alla figlia. Lo stesso venne arrestato dai carabinieri lo scorso 10 gennaio dopo la denuncia fatta dalla vittima. L'audizione della donna, in contraddittorio fra le parti e pienamente utilizzabile al processo tanto da rappresentare una vera e propria anticipazione del dibattimento, è stata programmata per il 26 aprile. Ricordiamo che nell'inchiesta sono stati iscritti sul registro degli indagati, con le accuse di false dichiarazioni al pubblico ministero e favoreggiamento, altri due figli, la moglie e i cognati del principale indagato che avrebbero mentito, lo scorso 16 settembre quando furono chiamati a testimoniare, per sviare l'inchiesta. Il 50enne è difeso dall'avv. Davide Casà, mentre gli altri dall'avv. Salvatore Cusumano.


A fuoco la scorsa notte il portone di un'abitazione di via Gela a Licata. Il fatto sarebbe successo poco dopo la mezzanotte. Sul posto si sono portati i vigili del fuoco del locale distaccamento e i carabinieri che hanno avviato le indagini. Bisognerà capire se si sia trattato di una bravata o qualcosa di più. In quello stesso stabile abita il segretario del PD di Licata Massimo Ingiaimo e altre famiglie. Sul fatto è intervenuto con una nota stampa il segretario provinciale del Partito Democratico Peppe Zambito che, nell'esprimere solidarietà a Ingiaimo, parla di una Licata ferita e degli ultimi fatti violenti, con la distruzione di vetrine di negozi e gli incendi di un portone e un'autovettura che stanno portando la città alla ribalta della cronaca nera.


È stato trovato in possesso di droga e armi. Arrestato dai poliziotti della sezione ''Volanti'' del commissariato ''Frontiera'' di Porto Empedocle il 23enne Vincenzo Filippazzo. Il giovane, a seguito di un controllo nella sua abitazione, è stato trovato con oltre 3 kg di hashish, suddivisi in 32 panetti, un fucile a pompa calibro 12, un fucile a canne mozze e 32 cartucce calibrto 12. Il 23enne è stato immediatamente arrestato e condotto in carcere, a disposizione della autorità giudiziaria.


Tra i comuni agrigentini che il prossimo 10 giugno saranno chiamati alle urne per eleggere la nuova amministrazione e il nuovo consiglio comunale, Camastra non parteciperà. Niente amministrative per il piccolo paese agrigentino, per il quale nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo scioglimento del consiglio comunale per presunte ''ingerenze della criminalità organizzata''. Si attende ancora il Decreto del presidente della Repubblica (Dpr) da parte di Sergio Mattarella. Dpr che, quando sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, disporrà la decadenza del consiglio comunale, del sindaco e con esso della giunta comunale. Il decreto di scioglimento conserverà i suoi effetti per un periodo che va dai 12 ai 18 mesi, prorogabili in via eccezionale fino a un massimo di 24. Durante questo arco di tempo, dunque, per Camastra non ci saranno amministrative, se ne parlerà al primo turno ordinario una volta che saranno scaduti gli effetti del Dpr. Non è la prima volta che una cosa del genere accade nel territorio agrigentino. Analoga fu la vicenda che nel 2011, sempre per motivi legati a presunte infiltrazioni mafiose, portò allo scioglimento degli organi amministrativi del Comune di Castrofilippo a un mese e mezzo circa dalle amministrative. L'Ente Comune fu commissariato, andando a elezioni per scegliere nuovo consiglio comunale e nuovo sindaco solo due anni dopo, nel 2013. Per quanto riguarda Camastra, nell'attesa del Dpr del Capo dello Stato, il prefetto di Agrigento Dario Caputo, pare nella prossima settimana, dovrebbe nominare tre commissari provvisori. Nel frattempo si darà corso allo scioglimento degli organi comunali, poi la Prefettura dovrà inoltrare alla Regione la richiesta di revoca dell'indizione dei comizi elettorali per Camastra, che appunto non parteciperà alle amministrative. Quando verrà pubblicato il decreto di scioglimento del presidente Mattarella, si avranno anche i tre commissari prefettizi definitivi. Intanto non si esclude, e pare essere più di una possibilità, che le amministrative salteranno anche in un altro comune agrigentino. Si tratta di San Biagio Platani nel quale è in corso l'accesso ispettivo antimafia. La commissione, normalmente, dovrebbe mettersi al lavoro per tre mesi, ma con le elezioni alle porte si dovrà verificare la prossima settimana, con il ministero dell'Interno, il termine ultimo entro il quale i commissari dovranno presentare la loro relazione. San Biagio Platani - il suo sindaco Santino Sabella era stato arrestato lo scorso gennaio nell'ambito dell'operazione antimafia ''Montagna'' - rientra tra i comuni per i quali la Regione ha previsto l'indizione dei comizi elettorali, ma con la commissione d'accesso ispettivo al lavoro le probabilità che i cittadini ''salteranno'' le urne ci sono.


Ieri vi parlavamo degli atti di indirizzo politico dell'amministrazione comunale di Favara dove vengono individuate le vie interessate dai lavori di manutenzione straordinaria -con la collocazione di tratti di bitume e pavimentazione artistica in alcuni punti- e i lavori al cimitero di Fontana degli Angeli, finanziati con i fondi -390 mila euro totali- dell'Anas quali misure compensative per i disagi arrecati in occasione del raddoppio della SS 640. Ecco arrivare, come prevedibile, profondo disappunto da parte dei consiglieri comunali del Gruppo Misto: Marilì Chiapparo, Rassana Castronovo e Vito Maglio. Per loro risulta beffardo e inutile collocare ''tratti di bitume'' in via Che Guevara dove da troppo tempo il cedimento della sede stradale mette a serio rischio sia il transito veicolare che i residenti delle abitazioni attigue al tratto in questione. L'assessore Nicotra, parlando di via Che Guevara, -spiegano Chiapparo, Castronovo e Maglio- diceva che occorreva rimuovere il dissesto e ripristinare la carreggiata ''con lavori di scasso, regimentazione delle acque e realizzazione di una gabbionata a tergo della sede stradale, al fine di impattare il meno possibile sull'ambiente''. ''D'altronde -dicono-, a riverberare l'approssimazione con cui procede ultimamente quel che resta della Giunta Alba, ancora orfana di un assessore, dopo le dimissioni di Attardo, interviene il consigliere comunale 5 Stelle Giuseppe Sorce, che ha stigmatizzato -scrivono Chiapparo, Castronovo e Maglio- i criteri con i quali è stato approntato l'elenco delle vie oggetto dei ''tratti di bitume'', mettendo nero su bianco il proprio disaccordo''. ''In tema di viabilità, dunque, -concludono- l'Amministrazione grillina conferma tutta la sua endemica inadeguatezza, emersa già all'epoca della chiusura e dell'estemporanea demolizione del Ponte Petrusa, quando il Sindaco Alba e chi detiene le chiavi del Comune di Favara non proferirono inspiegabilmente alcuna parola, né tantomeno mossero un dito malgrado i gravi disagi scaturiti dalla decisione dell'Anas''.


L'acqua esce e si disperde per strada, le infiltrazioni mettono a rischio le strutture dove gli abitanti del posto risiedono e il problema si ripresenta puntualmente in occasione della turnazione idrica. Siamo nel centralissimo Corso Vittorio Veneto - all'altezza dello spartitraffico - a Favara ed ecco come si presentava stamani il manto stradale di fronte alle telecamere di SiciliaTv: bagnato. A segnalare alla nostra rubrica ''La voce del cittadino'' la fuoriuscita di acqua sono gli abitanti del posto. Una zona dove risiedono famiglie, con anziani e bambini. Gli stessi hanno spiegato come, in occasione della turnazione idrica, il fluido esca addirittura dal marciapiede - le cui fessure stamattina si mostravano umide. Il rischio, questo è quanto temono i cittadini, è soprattutto che queste infiltrazioni d'acqua potrebbero con il tempo danneggiare le strutture nelle quali abitano. L'acqua inoltre si disperde per strada, una strada a dir poco dissestata. Il problema - secondo quanto riferito dai residenti del posto - va avanti da settimane. Gli stessi assicurano di avere più volte contattato la società Girgenti Acque, ma con scarsi risultati. Sabato scorso, ci riferiscono gli abitanti, è stato effettuato un sopralluogo dall'ente gestore del servizio idrico integrato. La questione è stata poi rimandata alla settimana entrante, quella che adesso sta per finire, ma non c'è stata nessuna novità. La richiesta dei cittadini è ovviamente quella che chi di competenza intervenga sul posto, e al più presto. Uno spreco d'acqua non è mai piacevole, ancora peggio quando a questo si aggiungono timori per la stabilità delle proprie case. Intanto dalla società Girgenti Acque, appresa della segnalazione, ci fanno sapere che martedì prossimo eseguiranno un intervento di riparazione in c.so Vittorio Veneto.


Martedì prossimo 17 aprile, alle ore 17.30, si riunisce il consiglio comunale di Agrigento. Diversi i punti inseriti all'ordine del giorno: dal riconoscimento di 25 debiti fuori bilancio a seguito di sentenze alla mozione sul piano d'azione di energia sostenibile. Poi altri punti riguardano il regolamento sulla consulta comunale del turismo e la messa in sicurezza di marciapiede, muretti e strade.


Incontro stamani all'Istituto Martin Luther King di Favara per gli alunni della classe 4E del liceo Scientifico che, insieme ai docenti e ai volontari A.I.R.C., hanno avuto un proficuo confronto con il dott. Giuseppe Di Betta. Si è parlato soprattutto di melanomi, dei danni causati da questo tipo di tumore, di come prevenirlo attraverso un costante monitoraggio del proprio corpo. Il cancro è una malattia molto grave ma che, grazie al costante impegno nella ricerca, diviene via via più gestibile e curabile. Alla ricerca si deve però affiancare la sensibilizzazione, l'informazione e soprattutto la prevenzione. Sono questi i temi principali che nelle ultime settimane hanno visto i ragazzi coinvolti in un progetto di alternanza scuola-lavoro dal titolo ''Cancro io ti boccio'', nel quale l'incontro di stamane si inserisce. A coordinare il progetto è la collaboratrice vicaria Mirella Vella, la docente tutor è la prof.ssa Lilly Amato. L'incontro si è tenuto presso l'aula multimediale dell'istituto diretto da Salvatore Pirrera. Il dott. Di Betta, dopo avere spiegato ai presenti quanto c'è da sapere riguardo al tema ''melanomi'', ha potuto constatare con un quiz quanto appreso dagli scolari. ''Il concetto che deve passare - ha precisato Di Betta - dev'essere quello della prevenzione''. L'incontro ha visto la partecipazione dell'A.I.R.C., l'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Presenti questa mattina la delegata A.I.R.C. per gli incontri con le scuole, Marisa Venza, e la delegata dell'associazione per Favara, Lina Urso Gucciardino. I ragazzi, con l'incontro di oggi e con il progetto di alternanza scuola-lavoro, hanno avuto occasione di apprendere riguardo a un tema delicato come quello del cancro. Importante, ha spiegato il vicepreside del liceo King, Giuseppe Bennardo, è affrontare questi temi per la maturazione dei propri alunni. Durante le varie iniziative gli studenti sono stati sensibilizzati, hanno avuto modo di vedere gli esperti del settore al lavoro nella ricerca e capito l'importanza della prevenzione e dell'informazione. Nel corso della programmazione di SiciliaTv andrà in onda uno speciale approfondimento sull'iniziativa svoltasi stamane al liceo Martin Luther King. Ci saranno ulteriori particolari e interviste ai partecipanti all'incontro.


Verrà presentata ufficialmente il prossimo 20 aprile alle ore 11.00, presso la sede della Stampa Estera, a Roma, l'edizione 2019 della ''Festa del Mandorlo in fiore, Festival Internazionale del Patrimonio Immateriale Unesco''. Interverranno il sindaco di Agrigento Lillo Firetto, gli Assessori Regionali al Turismo e ai Beni Culturali Sandro Pappalardo e Sebastiano Tusa, i vertici del ''Parco Archeologico Valle dei templi'', Bernardo Campo, Giuseppe Parello e Franco Bernabè, presidente della Commissione Nazionale per l'Unesco. Al termine sarà offerta una degustazione di prodotti tipici del Parco della Valle dei Templi.


Sicilia 1992, in un piccolo paesino dell'isola c'è una caserma dei carabinieri, posta sul cucuzzolo di una montagna. I nostri militari, ognuno proveniente da una diversa regione italiana, affrontano la quotidianità del paesino, dove la cosa che turba di più la gente del posto è il ladro di galline: una volpe! Tra sfottò e paradossi, un matto che denuncia continuamente cose impossibili e situazioni personali (uno dei militari è fidanzato con una ragazza del posto e la legge lo vieta!), i ragazzi si sentono parte di una famiglia, un'unica famiglia. L'arrivo di un tenente destabilizzerà l'unione dei 5 carabinieri. Cinque carabinieri, un tenente e la mafia che li circonda... Questa potrebbe sembrare la classica storia del cattivo e dei buoni in cui il bene vince sempre… invece no… Lo spettacolo che stasera sarà portato in scena dal gruppo teatrale ''Testikueti'' alla sala San Francesco di Favara rappresenta quell'Italia che tante volte ci ha fatto soffrire, ridere, piangere e sperare. È l'incontro fra l'Italia che c'è e l'Italia che avremmo voluto avere. L'Italia del lotto e l'Italia del complotto… La rappresentazione è inserita nel cartellone di Rassegnati della Cioppy Group Events e sarà replicata venerdì 20 aprile prossimo.


Continua la raccolta di sangue a cura dell'A.D.A.S. di Agrigento. Domani, domenica, volontari saranno presenti dalle ore 8.00 alle ore 12.30 a Camastra davanti alla Chiesa Madre e in p.zza Bonfiglio a Palma di Montechiaro. A tutti i donatori saranno inviate a cura della stessa associazione le analisi cliniche effettuate in occasione della donazione.


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