SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 12/04/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Ve ne parlavamo già ieri. La Questura di Agrigento, in occasione del 166esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato, ha reso noto un bilancio relativo al lavoro svolto in territorio agrigentino nell'ultimo anno di attività. Ecco dunque i risultati conseguiti grazie all'impegno degli agenti nei vari settori di competenza della Polizia. Il periodo di riferimento, ricordiamo, va dal primo aprile 2017 fino al 9 aprile del corrente anno. Cominciamo dalla Divisione Anticrimine. Dall'Ufficio Misure di Prevenzione della Questura di Agrigento sono ''usciti fuori'' 207 avvisi orali, 28 sorveglianze speciali, 90 fogli di via obbligatori, 5 D.A.S.P.O., 4 D.A.C.U.R. e 16 ammonimenti. L'Ufficio Antimafia, intanto, ha trattato 447 pratiche inerenti alla certificazione antimafia. 753 invece i minori non accompagnati che sono stati collocati in comunità grazie al lavoro svolto dall'Ufficio Minori, mentre il Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica ha eseguito 10.686 fotosegnalamenti. Questi i risultati della divisione P.A.S.I. (Polizia Amministrativa e Sociale e dell'Immigrazione). La Squadra Amministrativa ha svolto 35 controlli amministrativi a esercizi controllati, contestando 14 violazioni amministrative. 5.500 i passaporti rilasciati dall'Ufficio addetto, tra gli altri ''numeri'' dell'Ufficio Passaporti: 250 i nulla osta consolari, 350 i nulla osta Questure e 200 le dichiarazioni di accompagnamento per minori. L'Ufficio Licenze, di licenze appunto ne ha rilasciate 268, 12 i provvedimenti di non accoglimento emanati, 3 le revoche, 7 le diffide e 5 i provvedimenti di cessazione. Per quanto riguarda il porto d'armi, 541 di questi sono stati rilasciati e/o rinnovati, 97 le istanze denegate, 43 le revoche mentre le proposte di divieto di detenzione di armi sono state 45. Particolarmente intensa, in quest'ultimo anno, l'attività dell'Ufficio Immigrazione della Questura di Agrigento, alle prese con un fenomeno ben noto e conosciuto nei territori e sulle coste agrigentine. La II Sezione dell'Ufficio, sempre dall'aprile del 2017 e fino a lunedì scorso, ha rilasciato un totale di 2.819 permessi di soggiorno. Di questi, 248 sono stati rilasciati per motivi di lavoro autonomo, 206 per motivi di lavoro subordinato, 190 per minore età, 216 per motivi familiari e 1.959 per altre tipologie. La III Sezione dell'Ufficio Immigrazione ha registrato 195 sbarchi sull'isola di Lampedusa, per complessivi 7.213 migranti sbarcati. La stessa Sezione ha inoltre emesso 7.275 provvedimenti: 3.691 di questi sono decreti di respingimento, 2.712 invece gli ordini di allontanamento dal territorio nazionale, in più sono stati emessi 141 decreti di espulsione. A questi vanno aggiunti 731 decreti di trattenimento presso Centri di Identificazione ed Espulsione. Infine l'attività della IV Sezione che ha rilasciato 1.636 permessi di soggiorno. La maggior parte, 1.040, sono stati concessi per richiesta di asilo politico, 27 per asilo politico, 86 per protezione sussidiaria e 483 per motivi umanitari. Sempre per quanto riguarda i richiedenti asilo, le istanze di Protezione Internazionale acquisite sono state 1.556. La Questura di Agrigento, tra le attività delle proprie Sezioni e dei propri Uffici, ha reso noti anche i risultati conseguiti nel territorio di competenza dalla Polizia Stradale e dalla Polizia Ferroviaria. Quest'ultimi saranno i protagonisti di un prossimo approfondimento.


Controllo straordinario del territorio stamattina a Favara da parte dei carabinieri. Un elicottero del Nucleo Elicotteri di Palermo ha sorvolato una parte della città e attirato l'attenzione della popolazione favarese. Nel mentre, da terra, altri militari con unità cinofile hanno effettuato posti di blocco e perquisizioni in diversi casolari e abitazioni. Controlli anche in una scuola. Nelle prossime ore si avranno probabilmente maggiori dettagli e il bilancio dell'attività dei militari.


Erano riusciti a entrare all'interno di una abitazione in fase di ristrutturazione, ma i loro rumori hanno svegliato i vicini di casa che hanno subito chiamato i carabinieri. Con l'accusa di furto in abitazione sono stati arrestati in flagranza di reato dai carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Canicattì due romeni 20enni e un italiano 60enne. I tre sono stati sorpresi mentre stavano caricando su un loro mezzo delle ringhiere, inferriate e altri materiali necessari per i lavori di ristrutturazione della casa. Gli arrestati sono stati ristretti ai domiciliari, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria. La refurtiva, del valore di alcune migliaia di euro, è stata interamente recuperata e restituita al proprietario. Intanto, sempre i carabinieri della Compagnia di Canicattì e quelli della stazione di Santa Elisabetta hanno arrestato una donna con l'accusa di furto aggravato di energia elettrica. I militari, al termine di una verifica eseguita assieme ai tecnici Enel, hanno appurato come la 53enne avesse realizzato un allaccio abusivo di energia elettrica. Anche per lei i domiciliari.


Viene aggredito e, tra traumi e ferite, viene trasportato al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento dove gli viene riscontrata una frattura al cranio. È successo questo martedì, nel pomeriggio, all'interno della ''cittadella della salute'' del viale della Vittoria del capoluogo agrigentino. Il malcapitato, 50enne di Raffadali, è un operatore amministrativo in servizio presso gli uffici sede delle commissioni per il riconoscimento dei benefici di invalidità civile. L'uomo, ricoverato nel nosocomio agrigentino, sarebbe cosciente, la prognosi - ieri - era riservata. Ad aggredire l'impiegato dell'Asp sarebbe stato un 32enne di Porto Empedocle. La vittima avrebbe tentato di calmare il giovane, in protesta per un presunto mancato riconoscimento della propria patologia, salvo poi venire aggredita dallo stesso. L'empedoclino si sarebbe allontanato prima dell'arrivo degli agenti della Questura di Agrigento, ma pare che si sia poi consegnato spontaneamente al commissariato della città marinara dove avrebbe confessato l'atto compiuto. Durante l'aggressione, avrebbe riportato anche una frattura al polso e pertanto è stato accompagnato al pronto soccorso dell'ospedale di Agrigento. Per il giovane è scattata la denuncia, in stato di libertà, alla Procura.


Sull'avvenuta aggressione al dipendente dell'ASP esprime vicinanza e sostegno il commissario Gervasio Venuti. ''Non è accettabile che il personale delle aziende sanitarie debba essere sottoposto a gravi rischi nell'adempimento del proprio dovere''. ''Un'aggressione violenta e totalmente ingiustificata come quella subita dal nostro funzionario del servizio invalidi civili, esempio di professionalità e qualità umane, -continua Venuti- sconcerta e mette in uno stato di grave preoccupazione tutti i dipendenti dell'Azienda''. ''Lavorare in sanità -continua il commissario dell'ASP- non può rappresentare un rischio per la propria incolumità fisica. Già si stanno adottando numerosi provvedimenti volti ad aumentare la sicurezza dei nostri operatori e dei cittadini nelle sedi più a rischio''. ''Tuttavia -conclude- serve del tempo per la completa riorganizzazione delle strutture e dei servizi e, peraltro, la quantità delle sedi operative, oltre che l'imprevedibilità dei comportamenti di un'utenza talora difficile, non consentono di eliminare totalmente il rischio. È per questo che è necessario il supporto di tutti gli operatori pubblici che possono efficacemente sostenere la nostra azione''.


Anche la segretaria generale CISL Fp Floriana Russo Introito interviene dopo l'aggressione del dipendente dell'ASP di Agrigento. ''Condanniamo con fermezza -dice Russo Introito- ogni modalità di violenza perpetrata sulle persone e ancor di più quelle ai danni di chi svolge la propria attività lavorativa in modo corretto e irreprensibile. Il clima pesante, creato in questi anni nei confronti dei dipendenti pubblici, influenza in modo ingiustificato il comportamento dei cittadini nei confronti di chi esercita un servizio pubblico. Riteniamo necessario e urgente -continua- attivare un presidio di sicurezza presso tutti i luoghi sensibili così come potrebbero essere alcuni reparti dove spesso l'utenza, credendo di poter essere irrispettosa dell'orario di accesso per le visite in ospedale, si indispettisce oltremodo, divenendo in alcuni casi anche violenta nei confronti del personale infermieristico''. ''La politica -conclude- cerchi di ritornare sui propri passi, riconducendo ciascuno alle proprie responsabilità, anziché addossare colpe su lavoratori riguardosi di norme e tempistiche che ciascuno utente, oltre il diritto di richiesta del servizio, ha il dovere di rispettare''.


Continuano le sanzioni ad Agrigento a quanti si ostinano a sbarazzarsi dei rifiuti lasciandoli ai bordi delle strade. Nelle ultime ore altri due automobilisti sono stati ''pizzicati'' dalle speciali squadre dei Vigili Urbani in servizio permanente per il controllo ambientale intenti a liberarsi dei sacchi di immondizia. Il primo è stato fotografato nel pomeriggio in ''Contrada Maddalusa'', nei pressi del fiume, intento a lanciare un sacchetto dal finestrino, l'altro sulla ''bretella'' Morandi all'intersecazione con via Dante, anch'egli ''lanciatore seriale''. Identificati attraverso le immagini e sanzionati, i due dovranno ora pagare 600 euro a testa per il loro comportamento incivile. Nelle operazioni di controllo ambientale i Vigili Urbani sono affiancati da tutte le altre forze dell'ordine. Anche la ''Forestale'' negli ultimi giorni ha elevato sanzioni nei confronti di trasgressori pescati a deturpare l'ambiente con sacchi di spazzatura lanciati verso il limitare di aree boschive alla periferia della città.


A Favara non tutte le famiglie fanno la raccolta differenziata. Anzi ci sono persone che se prima la facevano adesso non la fanno più. A confermarcelo è il responsabile del servizio Giuseppe Pullara che ci dice anche come i camion, che dovrebbero raccogliere solo l'umido nei tre giorni settimanali stabiliti, negli ultimi tempi sono pieni zeppi. Due sono le cose: o i cittadini producono più umido oppure - ipotesi più plausibile- in mezzo all'umido inseriscono anche materiale che si può differenziare. Certamente il dato pubblicato recentemente dall'Ufficio Speciale della Regione Sicilia per il monitoraggio e l'incremento della raccolta differenziata nei comuni -che colloca Favara al 288° posto su 390 comuni siciliani- è un indicatore importante. Il dato medio di raccolta differenziata registrato nella città di Favara nell'anno 2017 è del 14,99%. Un dato molto basso per una città che ha iniziato la raccolta differenziata il 24 novembre del 2014. In 3 anni, di cui la metà trascorsi sotto la gestione dell'attuale amministrazione, Favara non è riuscita purtroppo a spiccare il volo. Più volte si è parlato di ''tolleranza zero''. A dire la verità qualche sporadica sanzione sembra essere stata fatta in passato e qualcuno aveva iniziato a capire che occorreva davvero differenziare i rifiuti. Secondo quanto dettoci dal responsabile del servizio Giuseppe Pullara, è poca la gente che fa la differenziata in città. Ed è per questo che bisogna correre ai ripari prima che quel 14.99% possa notevolmente precipitare. ''Da sabato prossimo -ci spiega Pullara- raccoglieremo solo l'umido. Se i cittadini avranno messo all'interno dei sacchi altro materiale, non verranno raccolti. E sarà così fino a quando non avranno imparato a separare i rifiuti''. Ben detto. È inammissibile che i favaresi debbano continuare a non fare la differenziata. Ma a questi buoni propositi bisogna però aggiungere mirati controlli da parte della Polizia Municipale di Favara, così come si fa ad esempio ad Agrigento. I cittadini indisciplinati o quelli ''sporcaccioni'' devono essere individuati e sanzionati se si vuole realmente cambiare qualcosa. E a predisporre questi tipi di controlli -ricordiamo- è l'amministrazione comunale. La sindaca Anna Alba, con delega ai rifiuti dopo le dimissioni di Lillo Attardo, deve riunire i dirigenti del settore e ordinare mirati controlli e sanzioni prima che quei ''civili'' diventino ''incivili''.


Importanti comunicazioni relative all'amministrazione comunale di Porto Empedocle saranno fornite domani mattina alla stampa agrigentina. Il sindaco ha infatti convocato gli organi di informazione per domani venerdì 13 aprile alle ore 11.00 presso il Palazzo di città. Sarà presente anche il vicepresidente dell'Assemblea Regionale Sicilia on. Giancarlo Cancelleri, oltre ovviamente al sindaco Ida Carmina, al vicesindaco e assessore comunale al bilancio Salvatore Urso e al segretario comunale Michele Iacono.


È stata inaugurata la nuova sede dell'Unità operativa complessa di Chirurgia vascolare presso il presidio ospedaliero ''San Giovanni di Dio'' di Agrigento. I nuovi ambienti, moderni ed estremamente funzionali, sono allocati presso il secondo piano, scala A, del nosocomio agrigentino. Il reparto, diretto dal dottor Leonildo Sichel, esegue la diagnostica e il trattamento medico e chirurgico delle principali patologie arteriose, venose e linfatiche. Attivata nel novembre del duemila a seguito della rimodulazione della rete ospedaliera regionale e provinciale, che ha comportato il trasferimento del reparto dal presidio di Licata a quello agrigentino, l'unità è unica su tutto il territorio provinciale e vanta un elevato ''indice di attrazione'', registrando un considerevole afflusso di pazienti da tutto il comprensorio.


C'è attesa ad Agrigento per il convegno di domani dal titolo ''Incognita Libia'' che si terrà presso la biblioteca comunale ''La Rocca'' alle ore 17.00. All'incontro, promosso dall'associazione culturale Eduarea e dalla testata online InfoAgrigento.it, è prevista la partecipazione di Michela Mercuri, docente presso la Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale (SIOI) e autrice del libro ''Incognita Libia'', del giornalista de IlGiornale.it Matteo Carnieletto e del redattore de ''Gli Occhi della Guerra'' Lorenzo Vita. ''Il convegno ha come obiettivo, in primis, quello di mostrare alla città di Agrigento l'importanza di parlare nel nostro territorio di eventi che sembrano lontani da noi - afferma Mauro Indelicato, direttore di InfoAgrigento.it e moderatore del convegno - ma che in realtà incidono profondamente sulla quotidianità''. ''Sarà anche un'occasione -continua Mauro Indelicato - per poter svolgere un confronto sulle ultime vicende relative alla Libia, paese che dal 2011 è in guerra e che sembra non trovare la via della pace''. Durante l'evento, spazio anche a discussioni più generali riguardanti il Medio Oriente e, in special modo, le ultime vicende relative alla guerra civile siriana.


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