SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 04/04/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Cronaca rosa, cronaca nera, emergenza randagismo, culinaria, cosa succede in città. Sono questi i principali temi che più hanno interessato gli internauti che scelgono di informarsi sul giornale web siciliatv.org, nel quale si possono trovare le ultime notizie aggiornate dalla redazione di SiciliaTv Notiziario. Sono già passati tre mesi dall'inizio del 2018 e adesso è tempo di bilanci. Senza ulteriori indugi, vediamo dunque quali sono le 10 notizie che più sono state cercate e cliccate sul nostro portale online siciliatv.org. A monopolizzare la classifica, in tutti i casi, è un denominatore comune: la città di Favara, luogo in cui si sono svolti tutti gli avvenimenti descritti negli articoli che troveremo in questa top ten. Ad aprire la classifica, in decima posizione, una notizia che ha rallegrato la comunità favarese e l'ha fatta gioire insieme ai diretti interessati. Si tratta dei coniugi Vincenzo Taibi e Cettina Trupia, che il 3 gennaio scorso hanno festeggiato le nozze d'oro e i 50 anni di matrimonio. Il servizio di SiciliaTv - che ripercorre la loro storia d'amore da quando si sono conosciuti fino ad ora, tempo in cui i coniugi Taibi e Trupia vantano figli e nipoti, - è stata pubblicata il giorno dopo l'anniversario ed è stata visualizzata 4.988 volte. Al nono posto delle news più lette su siciliatv.org troviamo invece la notizia riguardante un caso, non primo di una lunga serie, che da qualche tempo si è registrato a Favara. Si tratta di cani che mordono automobili in sosta. La vettura in questione, lo scorso febbraio, si trovava parcheggiata in via Mario Alicata, parallela di c.so Vittorio Veneto, quando - secondo il proprietario del veicolo - alcuni cani si sono scagliati contro il mezzo, danneggiandone la carrozzeria e i fili elettrici. Un danno elettrico di circa 200 euro. ''Ogni sera, nel nostro quartiere - spiegava allora il cittadino che ha segnalato, Lillo Capodici - si aggirano 5/6 cani randagi. Abbiamo paura per i nostri figli''. La news, pubblicata su siciliatv.org il mattino seguente al fatto, è datata 23 febbraio 2018 ed è stata cliccata 5.038 volte. L'ottavo gradino della classifica se lo aggiudica un articolo datato 5 gennaio 2018. Si parla di un colpo di arma da fuoco che, sparato durante la notte di San Silvestro per salutare il nuovo anno, è finito all'interno di una abitazione fermandosi, ad altezza d'uomo, nella porta della camera da letto. Il fatto è successo in via Della Collina ma, per fortuna, non si sono registrati danni a persone. News letta 5.110 volte. Settima, sesta e quinta posizione per tre notizie riguardanti tutte lo stesso argomento, che di recente ha fatto parlare molto di sé nella città dell'agnello pasquale. Si tratta della chiusura di un noto ristorante di Favara, che ha temporaneamente fermato la propria attività a seguito di un controllo da parte dei Carabinieri. Qualche settimana dopo, comunque, il ristorante ha riaperto i battenti. Settima news più letta nel 2018 su siciliatv.org è dunque quella datata 29 marzo e letta 5.341 volte, nella quale si dà notizia della riapertura del locale. Il sesto posto va all'articolo riguardante la chiusura del ristorante, pubblicato il 15 marzo e cliccato 5.751 volte. Quinto gradino della classifica infine per un'altra notizia pubblicata due giorni dopo, nella quale il titolare dell'attività e il suo consulente hanno fornito precisazioni circa i motivi che hanno portato alla temporanea chiusura dell'attività. L'articolo ha raccolto 5.822 click. A conquistare la quarta posizione con 5.871 visualizzazioni è la notizia di un forte boato avvertito il 21 febbraio scorso in viale Europa, traversa di viale Pietro Nenni. Secondo quanto ricostruito, era il primo pomeriggio quando gli artificieri hanno fatto brillare un petardo artigianale trovato sul posto, in un giardino, dal proprietario dell'appezzamento di terreno. Il fatto aveva inizialmente avuto un risvolto tragicomico, in quanto si era sparsa la voce in città che a esplodere fosse stata una bomba. L'articolo consultabile su siciliatv.org tranquillizza gli allarmismi, il tutto è stato monitorato dai Carabinieri. Si arriva nella parte più bassa del podio. A occupare la terza posizione della classifica sulle news più lette sul nostro sito di informazione in questo ultimo trimestre è l'omicidio avvenuto i primi di marzo in via Diaz, traversa di via Dei Mille. A perdere la vita Emanuele Ferraro, abitante della zona. Il fatto di sangue, l'ultimo di una serie troppo lunga, ha scosso la comunità favarese mentre le forze dell'ordine sono impegnate nelle indagini al fine di dare un'identità al killer. La notizia è dell'8 marzo, il giorno dell'omicidio, e ad oggi ha 5.925 click. Medaglia d'argento e 8.059 letture invece per l'allarme lanciato il 17 febbraio attraverso SiciliaTv da una cittadina favarese. ''A Favara in pochi giorni sono letteralmente sparite decine di cani'', questa la segnalazione di Rosanna Arnone, volontaria che da tempo si occupa dei randagi. La preoccupazione che allora è stata manifestata è che qualcuno, ''a modo suo'', stesse provvedendo in maniere poco ortodosse a risolvere il problema del randagismo. Siamo arrivati in prima posizione e nella parte più alta della classifica troviamo un articolo del 2 febbraio scorso. In quei giorni, a Favara non si parlava d'altro che di un impiegato dell'ufficio postale di via Carlo Alberto, nei pressi di piazza della Vittoria, che avrebbe rubato una ingente somma di denaro - sottraendo contanti e denaro dai libretti di ignari clienti - per poi scappare via e andare all'estero. Ben 9.860 le visualizzazioni. Con questo si chiude la classifica delle news più lette nel 2018, fino ad ora, sul canale web di informazione siciliatv.org. Naturalmente la redazione continuerà a impegnarsi per garantire, giorno per giorno, una corretta informazione ai cittadini. Intanto vi rimandiamo a una futura e nuova top ten.


Emergono particolari sull'omicidio di Angelo Carità, l'imprenditore agricolo 61enne ucciso lunedì scorso, era Pasquetta, a colpi di arma da fuoco. L'uomo è stato trovato morto a bordo della sua vecchia Fiat Uno di colore verde in una stradina traversa di via Palma, a Licata. Non chiaro se ad agire sia stato un killer solitario o più persone. Ieri, su disposizione della Procura di Agrigento che ha aperto un fascicolo d'inchiesta sul caso, è stata eseguita l'autopsia sul cadavere di Carità presso l'obitorio dell'ospedale ''San Giovanni di Dio''. La salma, se non è già stato fatto, sarà riconsegnata nelle prossime ore ai familiari. Dei tre o quattro proiettili sparati all'indirizzo del 61enne sarebbero due quelli che avrebbero raggiunto il volto della vittima. Inizialmente si parlava di una 7,65, ma adesso parrebbe che la pistola utilizzata sia una calibro 9. Sembra molto probabile, quasi scontato, che il killer abbia atteso l'uomo per tendergli un autentico agguato. A occuparsi delle indagini sono i carabinieri. La Fiat Uno che il licatese stava guidando sarebbe stata trovata con la retromarcia ingranata. Particolare che apre una nuova ipotesi per la ricostruzione dell'assassinio: Angelo Carità, forse, potrebbe aver visto arrivare il suo assassino e avere tentato - invano - la fuga. Come detto, si tratta solo di un'ipotesi e spetterà all'attività investigativa mettere dei punti fermi sull'accaduto. A trovare il corpo senza vita di Carità all'interno dell'auto è stata la moglie che, non vedendolo rientrare, si è recata nei pressi di un loro appezzamento di terreno, luogo dove è stato consumato l'omicidio. Angelo Carità era stato condannato all'ergastolo ma poi scarcerato per decorrenza dei termini. Il processo era quello relativo all'omicidio di Giovanni Brunetto, trovato sotterrato in un appezzamento di terreno di Canicattì, era l'ottobre del 2013, cinque mesi dopo la sua scomparsa. Gli investigatori che si stanno occupando dell'omicidio di Carità vogliono vederci chiaro e stanno andando avanti con le audizioni. Pare che siano già stati ascoltati amici e familiari dell'uomo, ma anche persone legate o che sanno qualcosa riguardo alla morte di Brunetto.


Andavano a prendere il caffè o a fare la spesa invece di lavorare. Per questa vicenda 11 impiegati del Comune di Palma di Montechiaro vennero sospesi e 14 persone vennero indagate. Parliamo dell'operazione ''Come back soon - Torno subito'' portata avanti nel dicembre del 2016 dai carabinieri su coordinamento della Procura della Repubblica di Agrigento. L'attività di indagine dei militari è partita nel Natale 2015 per concludersi nell'estate del 2016. Il prossimo 10 aprile il Comune di Palma di Montechiaro si costituirà parte civile al processo. A deciderlo la giunta comunale che, con atto deliberativo, ha dato mandato all'avv. Claudio Trovato ''di esercitare i diritti previsti dall'ordinamento giuridico, comprese le eventuali richieste risarcitorie per danni derivanti all'ente''.


Detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. È questa l'accusa con la quale i carabinieri hanno arrestato un giovane tunisino, ritrovato in possesso di 20 grammi di hashish già suddiviso in dosi. Il fatto è successo in via Tevere, a Ribera. I militari della locale tenenza nutrivano qualche sospetto nei confronti dell'immigrato, residente da qualche tempo nella città delle arance. Il blitz è scattato in una delle abitazioni fatiscenti di via Tevere, dove è stato trovato lo stupefacente.


I finanzieri trovano tre lavoratori in nero all'interno di due punti vendita di un noto supermercato e fanno chiudere temporaneamente l'attività. È successo a Mussomeli. Il numero delle maestranze impegnate in nero infatti sarebbe risultato superiore al limite del 20% rispetto ai dipendenti effettivamente in organico. Inoltre i militari della Guardia di Finanza avrebbero trovato condizioni igienico-sanitarie pessime all'interno di uno dei due punti vendita, chiedendo l'intervento di un ispettore sanitario. L'impegno operativo dei finanzieri ha consentito anche di riportare alla luce due attività commerciali svolte nell'ombra e, pertanto, sconosciute al Fisco. La prima, uno studio fotografico ad Acquaviva Platani, l'altra invece l'attività di parrucchiere a Mussomeli.


Ci sarebbero ''le troppe assunzioni'' dietro alle dimissioni da capogruppo UDC all'ARS dell'onorevole Margherita La Rocca Ruvolo. Stando a quanto lei stessa avrebbe raccontato al Giornale di Sicilia, ha preferito lasciare lo scorso 27 marzo l'incarico di capogruppo ''perché nella veste di capogruppo non volevo che il mio partito firmasse il via libera ai contratti per l'assunzione di collaboratori esterni di cui non c'è bisogno''. ''Nel gruppo siamo in 5 - ha raccontato La Rocca Ruvolo. Ognuno dei miei colleghi proponeva di fare 2 contratti a figure da loro individuate. Con questa media rischiavamo di fare 10 assunzioni. In più abbiamo 8 stabilizzati e bisognava dimostrare che non ci fosse duplicazione di ruoli o competenze. Avremmo finito per avere 18 precari per 5 deputati. Non me la sono sentita. E la settimana scorsa mi sono dimessa da capogruppo''. Insomma, se da un lato c'erano i magistrati contabili che stavano mettendo sotto la lente di ingrandimento i gruppi parlamentari per capire come fosse possibile che, a fronte della diminuzione del numero dei deputati, stessero crescendo le assunzioni, all'interno dei partiti era in corso una guerra fra deputati per accaparrarsi il maggior numero di assunzioni. ''Al di là del fatto che si possa fare per legge, -ha continuato La Rocca Ruvolo- non mi è sembrato corretto assumere persone che non sono neanche laureate. Mi chiedevo come avrei potuto spiegarlo all'opinione pubblica. Io penso - dice - che bisogna agire sempre per il bene del gruppo. Non c'era bisogno di quelle assunzioni. Ci servivano altre figure, come l'addetto stampa, il responsabile della sicurezza e un esperto in diritto. Ma non ho visto curricula adeguati. Mi è sembrato giusto dare un segnale di razionalità in un momento in cui si parla tanto di spending review e la gente fuori dai palazzi è in difficoltà. E allora ho deciso: io quei contratti non li firmo -ha concluso- lascio che siano altri a decidere''. Ricordiamo che al momento a guidare il gruppo UDC all'ARS dopo le dimissioni di Margherita La Rocca Ruvolo è Eleonora Lo Curto. Tutti i gruppi parlamentari, tranne l'Udc che deve ancora decidere attraverso il nuovo capogruppo, avrebbero firmato i primi 104 contratti.


Un guasto alla condotta di adduzione del comune di Santa Elisabetta e relativo intervento di riparazione ha fatto sospendere per la mattinata di oggi la fornitura idrica a Santa Elisabetta. A darne comunicazione è Girgenti Acque. ''L'intervento -scrivono dalla società- si rende necessario per la copiosità della perdita idrica, riscontrata in via Rocco Chinnici, che compromette la regolare fornitura idrica del comune interessato. La fornitura idrica sarà ripristinata a conclusione del necessario intervento manutentivo, normalizzandosi nel rispetto dei necessari tempi tecnici''.


È Raffadali uno dei comuni siciliani più virtuosi per quanto riguarda il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti. E proprio per questo il prossimo 12 aprile riceverà presso il centro fieristico ''Le Ciminiere'' a Catania un premio nell'ambito del decimo Salone Internazionale dell'ambiente Progetto Comfort. La percentuale raggiunta dall'ente raffadalese sfiora il 70%. ''È un riconoscimento -dice il sindaco Silvio Cuffaro- che fa onore a tutti i raffadalesi che sin da subito, e cioè dal gennaio del 2017 quando abbiamo introdotto nel nostro comune la raccolta differenziata, hanno capito l'importanza del differenziare i loro rifiuti''.


Si è concluso il 32esimo incontro regionale siciliano dei giovani credenti di fede evangelica che aderiscono alle chiese ADI che s'è svolto sabato, domenica e lunedì scorsi. Circa 500 i giovani provenienti da tutte le province siciliane che hanno affollato il Palacongressi del Villaggio Mosè, finalmente riaperto da qualche settimana. Altri 500, forse di più, sono stati gli iscritti che, provenendo dalle chiese vicine, hanno partecipato direttamente alle riunioni di culto e di studio. Il tema dell'incontro è stato: ''Ora è il tempo di agire'', tratto dal secondo libro di Samuele (3:18). Relatore degli studi biblici e predicatore ai culti serali è stato il Pastore della chiesa evangelica di Portici (Na) Aniello Esposito. In una delle serate si è pregato particolarmente per le famiglie che sono sempre più provate. Come oramai consuetudine, durante i tre giorni di raduno anche i piccolissimi hanno avuto il loro mini raduno. Sono stati accuditi dal gruppo ''Sorridiamo'' di Raffadali che per loro ha organizzato intrattenimenti sempre a spunto biblico. Intanto diverse ore di dirette hanno intrattenuto i radioascoltatori di Radio Evangelo che non erano presenti all'evento. I conduttori della radio delle Chiese Evangeliche Adi hanno cercato in diverse maniere di permettere agli assenti di sapere ciò che veniva predicato e quanto accadeva. Le dirette sono state diffuse anche in video su facebook. Soddisfatti si dicono gli organizzatori dell'evento che sperano di poter riconfermare la sede agrigentina anche per il raduno regionale del prossimo anno. Contenti anche gli albergatori e i ristoratori del Villaggio Mosè che in questi tre giorni hanno ospitato le diverse centinaia di iscritti che hanno pernottato, pranzato e cenato nelle loro strutture ricettive.


Nell'ambito dell'iniziativa ''30 Libri in 30 Giorni'' si presenta dopodomani venerdì 6 aprile alle ore 10,00, presso la Sala Conferenza del Parco della Valle dei Templi di Agrigento, il volume di Sebastiano Tusa ''I popoli del Grande Verde''. La manifestazione è promossa da BCsicilia, l'associazione che si occupa di salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali e ambientali, in collaborazione con il Parco della Valle dei Templi di Agrigento. Con questo libro Sebastiano Tusa fornisce la propria versione di uno dei più grandi enigmi della storia del Mediterraneo. Chi erano realmente coloro che comunemente vengono definiti i «Popoli del Mare»?


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