SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 24/03/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Scatterà domani, domenica 25 marzo, alle ore 2.00 del mattino, l'ora legale e pertanto le lancette andranno spostate avanti di un'ora. Non da computer o smartphones però, che eseguiranno l'operazione automaticamente. Domani è dunque giornata di cambio orario e, nel passaggio all'ora legale, si ''perderanno'' 60 minuti di sonno. Di solito questo comporta disagi biologici dovuti a disturbi del sonno e conseguentemente dell'umore nei primi giorni dopo il cambio orario. Ma, nonostante questa notte dormiremo un'ora in meno, l'evento viene generalmente percepito positivamente da lavoratori e cittadini. Le giornate, a partire da domani, risulteranno infatti ''allungate''; verranno cioè percepite più ore di luce, in quanto l'inizio delle stesse verrà anticipato di un'ora. Il cambio orario, varato a livello europeo nel 1996, prende come riferimento per l'entrata in vigore dell'ora legale l'ultima domenica di marzo. I motivi che stanno dietro l'adozione del cambio orario sono da ricercarsi nell'ambito economico. Un'ora in più nel pomeriggio significa infatti posticipare di 60 minuti, nelle ore serali, l'accensione di luci artificiali con minore spreco di energia elettrica e di Co2. Per ritornare all'ora solare - e avere un'ora in più di sonno ma giornate con meno ore di luce - si dovrà attendere la domenica del 29 ottobre prossimo.


9 condanne, 48 rinvii a giudizio, 10 patteggiamenti, una assoluzione e una sentenza di non luogo a procedersi. Sono queste le sentenze emesse e lette in aula ieri, nel pomeriggio, dal Gup del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto. Il processo è quello relativo all'inchiesta denominata ''La carica delle 104''. Era il 22 settembre del 2014 quando scattò l'operazione degli agenti della Digos di Agrigento con denunce, arresti e l'applicazione di altre misure cautelari minori. La maxi inchiesta sui falsi invalidi aveva coinvolto medici, insegnanti, collaboratori scolastici e dipendenti pubblici. ''La carica delle 104'' ipotizza un collaudato sistema che, attraverso due ''bande parallele'', avrebbe messo in piedi un giro di certificazioni false. Secondo le ricostruzioni, attraverso medici infedeli e figure professionali senza scrupoli si sarebbero attestate invalidità e patologie con conseguente truffa per lo Stato. In particolare si sarebbe puntato - e da qui prende nome l'inchiesta - a ottenere i benefici previsti dalla legge 104 a favore di disabili e familiari degli stessi. Tra questi benefici, nel caso di dipendenti pubblici, anche l'ottenimento del trasferimento nella propria provincia di residenza. _______________________________________ RITO ABBREVIATO Condanna per: Giuseppe Aquilino (3 anni e 6 mesi con interdizione da pubblici uffici per 3 anni e 4mesi) Giuseppa Barragato (3 anni e 10 mesi interdetta in perpetuo dai pubblici uffici) Patrizia Ibba (4 anni e 2 mesi e interdetta in perpetuo dai pubblici uffici) Roberto Ibba (4 anni e interdetto in perpetuo dai pubblici uffici) Eleonora Moscato (3 anni e 10 mesi e interdetta in perpetuo dai pubblici uffici) Domenico Giglione (3 anni e 6 mesi e interdetto in perpetuo dai pubblici uffici) Vincenzo Gaziano (3 anni e 6 mesi e interdetto da pubblici uffici in perpetuo) Giuseppe Cuffaro (1 anno e 4 mesi). Assoluzione per: Antonino Cinà Patteggiamenti per: Almerinda Petrino - 1 anno e 10 mesi Calogero Fanara - 2 anni Maria Russello - 2 anni Germana Panepinto - 2 anni Carolinda Lodato - 2 anni Salvatore Fiaccabrino - 2 anni Calogera Nicotra - 1 anno e 8 mesi Antonio Morello Baganella - 1 anno e 6 mesi Carmela Signorino Gelo - 1 anno e 10 mesi Dario Bosco - 1 anno e 6 mesi RINVIO A GIUDIZIO. Antonio Alaimo, Giuseppa Gallo, Angelo Gallo, Francesca Giglio, Raimondo Gioia, Francesco Salemi, Concetta Giancani, Antonino Messinese, Giuseppe Quaranta, Alfonso Russo, Ivana Sciortino, Stefano Salemi, Angelo Greco, Vito Rallo, Daniele Rampello, Antonino Scimè, Gerlando Taibi, Paolo Santamaria, Lorenzo Greco, Giuseppe Candioto, Giuseppe Pecoraro, Gerlanda Russello, Gaetano Capodici, Angelo Alba, Mariella Traversa, Gerlando Di Lucia, Antonino Ragusa, Salvatore Attanasio, Giuseppe Porcello, Luca Gaziano, Carmelo Curaba, Giuseppa Zambito, Nino Vasarella, Gaetana Cacioppo, Antonino Iacono, Giovanni Iacono, Piera Daniela Lo Iacono, Emilio Attenasio, Salvatore Bellomo, Giuseppa Milisenda, Rosaria Morello, Vincenzo Antonio Gallea, Francesco Infurna, Gianfranco Pullara, Alfonso Monachino, Carmela Cuffaro, Calogero Stagno, Antonella Nobile e Giuseppe Chianetta. Condanna al risarcimento per Giuseppe Aquilino, Giuseppe Barragato, Patrizia Ibba, Roberto Ibba, Eleonora Moscato, Domenico Giglione, Vincenzo Gaziano, Antonia Matina e Giuseppe Cuffaro al risarcimento del danno, da liquidare in separata sede civile, in favore dell'Inps, Codici Sicilia, Codici Onlus, Codacons nonché al pagamento delle spese processuali in favore dell'Inps in complessivi 8064,00€, in favore di Codice Onlus e Codice Sicilia in complessivi 6576,00€, in favore di Codacons complessivi 2040,00€ ed ancora Giuseppe Barragato e Antonia Matina al risarcimento, da stabilire in sede civile, nei confronti di Flc Cgil Agrigento nonché al rimborso delle spese processuali liquidate in complessive 4788,00€ ed infine Antonia Matina al risarcimento del danno in favore dell'Asp di Agrigento nonché al pagamento delle spese processuali in complessivi 3870,00€.


Continua la vicenda legata alle indagini che la Magistratura avrebbe avviato sulla legittimità dell'affidamento dei lavori sulla rete idrica agrigentina a Girgenti Acque. Sulla questione aveva preso la parola, nei giorni scorsi, anche l'onorevole Giusi Savarino, deputata regionale e presidente della Quarta Commissione Ambiente e Territorio della Regione Sicilia. Savarino aveva fatto sapere che la commissione da lei presieduta aveva già sollevato dubbi sulla legittimità dell'iter seguito ''che vorrebbe consegnare, senza gara - queste le parole dell'onorevole - in maniera diretta, al gestore del servizio idrico di Agrigento, lavori sulle reti e gli impianti con finanziamenti pubblici per somme ingenti, 31 milioni per Agrigento città e per un totale di 107 milioni di euro su tutto il territorio agrigentino''. Savarino ha annunciato di avere segnalato ''l'anomalia'' al governo per verificare se tutto ciò sia ''legittimo e non contrastante con la normativa regionale, nazionale ed europea''. Arriva però la risposta del diretto interessato, la società Girgenti Acque, con un comunicato a firma del suo presidente Marco Campione. In sintesi, la versione dell'Ente gestore del servizio idrico è che l'iter seguito è legittimo e che un parlamentare dovrebbe essere a conoscenza dei procedimenti amministrativi prima di dare giudizi che fanno perdere la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Citando atti e documenti, Girgenti Acque ricostruisce le procedure a partire dal 2003, quando l'ATO di Agrigento aveva scelto come forma per la gestione del Servizio Idrico Integrato l'affidamento in concessione trentennale ''con l'esecuzione dei lavori connessi alle infrastrutture - specifica la nota della società - e al miglioramento della rete idrica del territorio e della provincia''. Nel 2006 poi era stata indetta la procedura per la scelta del concessionario e la Commissione giudicatrice aveva ritenuto ''pienamente ammissibile e vantaggiosa - si legge sempre nel comunicato dell'Ente gestore del servizio idrico - l'offerta del raggruppamento di imprese che successivamente avrebbe costituito Girgenti Acque''. Gestione che poi - secondo la ricostruzione della società - fu confermata definitivamente l'anno dopo da un commissario nominato ad acta dall'Agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque. Detto brevemente, per Girgenti Acque la gara indetta dal consorzio dell'Ato di Agrigento - e vinta dalla società di Campione - ha avuto un duplice oggetto: la gestione del Servizio Idrico Integrato e l'esecuzione dei lavori connessi alle infrastrutture. Infine Girgenti Acque fa sapere che le opere connesse al Servizio Idrico Integrato devono essere realizzate dal gestore che in parte deve partecipare anche ai costi economici per la realizzazione delle stesse. Nel caso della rete idrica di Agrigento - secondo i dati forniti dalla società - il costo dell'opera (iva esclusa) ammonta a poco più di 31milioni e mezzo di euro; di questi 25 milioni e mezzo sono coperti dalla quota pubblica e poco più di 6 milioni sono a carico del gestore che farà i lavori. Marco Campione, nel suo lungo comunicato, oltre a fornire spiegazioni si rivolge anche all'onorevole Savarino. ''Non si comprende come il Presidente della IV Commissione Parlamentare della Regione Sicilia, anche nella sua qualità di avvocato esperta di questioni amministrative - incalza il patron di Girgenti Acque - deputato regionale all'epoca dell'affidamento del Servizio Idrico Integrato in tutte le province siciliane, nonché figlia del Sindaco protempore del Comune di Ravanusa all'epoca dell'avvio della gestione di Girgenti Acque, possa avere dubbi sulla legittimità delle procedure seguite''. Campione si dice stupito di come l'On. Savarino ''possa affermare che si voglia affidare l'esecuzione di lavori direttamente senza gara a un soggetto che, invece, è risultato aggiudicatario di una gara pubblicata anche sulla Gazzetta Europea''.


Sono accusati di aver ucciso due anziani in seguito a due diverse rapine commesse a distanza di pochi giorni. Parliamo dei saccensi Giuseppe Sabella di 44 anni e Antonino Gucciardo di 30 anni. A distanza di 2 anni e 8 mesi dai fatti, è stato chiesto al processo d'appello l'ergastolo per Sabella e la condanna a 18 anni di reclusione per Gucciardo. I fatti risalgono al luglio del 2015. In un primo caso la rapina e successiva morte si consumò a Sambuca di Sicilia ai danni dell'anziano Nicolò Ragusano di 93 anni; la seconda invece a Menfi dove a morire, dopo sette mesi di agonia, fu Stefana Mauceri di 85 anni.


Con delle scritte inneggianti la mafia è stato danneggiato il prospetto del liceo scientifico ''Odierna'' di Palma di Montechiaro. Ignoti, utilizzando della bomboletta spray di colore nero, hanno imbrattato le mura dell'istituto con frasi che sono oggetto di attenzione da parte dei carabinieri. ''Qui mafia - Qui comandiamo noi''. Sono alcune delle parole scritte e che sono state prontamente cancellate dagli operatori scolastici. Si indaga adesso per capire chi abbia scritto quelle frasi e perché.


Dei movimenti sospetti, da alcuni giorni, si registravano nei pressi di una comunità alloggio ubicata ad Aragona. Strani movimenti che però non sono passati inosservati agli occhi dei carabinieri che hanno deciso di approfondire la vicenda. Durante un appostamento è scattata una perquisizione per due diciottenni, originari del Gambia, giunti in Italia da qualche mese; dalle tasche dei loro pantaloni sono subito saltate fuori alcune dosi di hashish. Nel corso della ulteriore perquisizione effettuata nella stanza occupata dai due stranieri all'interno della comunità, i carabinieri hanno trovato un panetto del peso di oltre mezzo etto di hashish, 30 involucri in cellophane contenenti altrettante dosi di hashish del peso di circa 40 grammi e 14 involucri in cellophane contenenti dosi di marijuana del peso di circa 20 grammi. Per i due sono subito scattate le manette ai polsi con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ristretti ai domiciliari, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria.


Continuano i controlli ad Agrigento città e nelle periferie degli agenti della Polizia Municipale. Mercoledì prossimo 28 marzo, per tutta la giornata, saranno effettuati altri monitoraggi con il sistema dello ''Street control'', lo strumento che consente agli agenti di rilevare automaticamente infrazioni al codice della strada e lo stato delle revisione e dell'assicurazione dei veicoli. Il controllo sarà svolto in numerose vie del centro e anche a Villaggio Mosè, San Leone, Monserrato, Villaseta e Fontanelle.


Sarà inaugurata domani, con la benedizione del Cardinale Francesco Montenegro, la Scala in ceramica policroma del Calvario di Montallegro. Significativi interventi sono stati realizzati per l'abbellimento architettonico del Calvario con opere artistiche, piante ornamentali e ogni forma di decoro e illuminazione. Lo scorso anno era stata benedetta la Via Crucis, con le 14 stazioni di grande pregio artistico. Ciascuna delle 14 ''opere uniche'' raffiguranti gli ultimi passi di Gesù carico della croce erano state poste su singole ed eleganti colonne, come a segnare il passo devoto dei fedeli verso la croce. Domani, domenica 25 marzo, alle ore 18.00 nella piazza antistante al Calvario la benedizione e l'inaugurazione della Scala Santa, formata da 26 gradini, uno diverso dall'altro; a seguire la solenne concelebrazione eucaristica in parrocchia.


Da lunedì prossimo 26 marzo sarà possibile visitare gli scavi in corso nelle Insulae II e IV del quartiere ellenistico-romano. Sarà inoltre possibile seguire le attività di preselezione e catalogazione dei materiali recuperati durante lo scavo e le attività di restauro in corso sulle domus. Il cantiere sarà aperto ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9,00 alle 12,00. Per gruppi superiori alle 20 persone è necessaria la prenotazione chiamando il numero 0922621644.


Al via domani la XXII Sagra dell'Agnello Pasquale a Favara. La manifestazione, che si concluderà il 31 marzo, vedrà coinvolte soprattutto le scolaresche. Saranno presenti dei mercatini dell'artigianato in piazza Cairoli e in piazza Cavour. Ovviamente non mancherà il prodotto tipico locale, ovvero l'agnello pasquale, dolce interamente preparato con pasta di mandorla e con cuore di pistacchio.


In occasione della Sagra dell'Agnello Pasquale, verrà inaugurata a Favara la collettiva di pittura dell'Associazione ''Il Giardino degli artisti'' e della scuola di disegno e pittura ''Arte in Corso'' dal titolo ''Donne e luoghi della Bibbia''. All'inaugurazione, che avverrà lunedì prossimo 26 marzo alle ore 9.30 presso il castello Chiaramonte, saranno presenti amministrazione, i componenti dell'associazione ''Il Giardino degli artisti'' e le diverse scuole della città. ''I corsisti -ci dice Amelia Russello- hanno accettato con entusiasmo questo progetto e si sono impegnati profondamente per realizzare le opere che verranno esposte al castello. Il nostro ringraziamento -dice- va a loro e a quanti ci hanno permesso di essere presenti''.


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