SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 19/03/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Agrigento è conosciuta anche come la ''Città dei Templi'', figlia dell'antica Akragas e cuore di un patrimonio archeologico di tutto rispetto. Paradossalmente, però, la sua università dovrà salutare la facoltà di Archeologia e lo farà il prossimo settembre, quando il corso di laurea verrà trasferito a Palermo. Novità che ha tutto il sapore di un ulteriore ''strappo'' tra l'università palermitana e il polo decentrato di Agrigento. ''La mia intenzione è quella di puntare su una nuova regolamentazione dei consorzi - ha dichiarato il rettore Fabrizio Micari -. C'è un contenzioso economico con Agrigento da almeno dieci anni''. Il Polo universitario di Agrigento rimane dunque privo del corso di Archeologia, forse il più emblematico per il suo territorio. Ma l'università di Agrigento, sebbene sprovvista di sempre più corsi di laurea, pare che non abbia proprio voglia di chiudere. Questo almeno lo si evince dalle parole del vicepresidente del consiglio d'amministrazione del Cua, il consorzio universitario di Agrigento, Giovanni Di Maida. ''Se l'Università di Palermo ha deciso di disimpegnarsi dal Polo di Agrigento - spiega Di Maida - è solo un scelta di cui prendiamo atto. Del resto è da tempo che assistiamo a questa scena. Sono state chiuse facoltà importanti e si pensa di accentrare a Palermo altri corsi, ma sono state decisioni prese in autonomia dal rettore e dall'Ateneo. Con Palermo c'è un contenzioso che va avanti da tempo e loro hanno fatto le scelte che hanno ritenuto opportuno fare''. È in cantiere - e pare che sia prossima alla conclusione - la stipula di un protocollo d'intesa con una università statale della Romania per l'avvio, nel capoluogo agrigentino, di altri corsi di laurea. ''Il problema del consorzio universitario di Agrigento è stata la mancanza di liquidità'' ha spiegato Giovanni di Maida. A parte il contenzioso con Palermo, il Cua non avrebbe debiti, ma anzi dei crediti da esigere. Ad esempio è stato chiesto al Libero consorzio comunale di versare la quota dell'anno 2016, ne è nato un contenzioso che pare dovrebbe trascinarsi per anni per recuperare, eventualmente, la somma di 650mila euro.


Il killer che lo scorso 8 marzo ha posto fine alla vita del muratore 42enne favarese Emanuele Ferraro avrebbe aspettato l'arrivo della vittima in via Diaz - a Favara - per una buona mezz'ora a bordo di una Y10. Erano circa le 9.30 del mattino quando Ferraro, giunto sul posto, non avrebbe fatto nemmeno in tempo a scendere dal suo Fiat Fiorino che sarebbe stato raggiunto da più colpi di pistola. Sono questi alcuni particolari che emergono, secondo quanto riportato dal quotidiano La Sicilia, dalle immagini acquisite dagli impianti di videosorveglianza che stanno venendo esaminate dagli investigatori. L'interesse della Squadra Mobile della Questura di Agrigento, che si sta occupando delle indagini su coordinamento della Dda di Palermo, si starebbe concentrando proprio sulla Y10 in questione. L'auto sarebbe stata utilizzata per arrivare sul luogo del delitto e poi per allontanarsi dallo stesso una volta compiuto l'omicidio. Da dove sia giunta e dove poi si sia diretta sono domande alle quali si starebbe tentando ora di dare risposta e a tal proposito gli agenti avrebbero acquisito immagini relative ai momenti precedenti e successivi all'agguato. Giorni fa una vecchia Y10 è stata trovata, bruciata, nelle campagne tra Palma di Montechiaro e Licata. La vettura, si ipotizza, potrebbe essere la stessa che lo scorso 8 marzo è stata vista allontanarsi di corsa da via Diaz.


Aveva 20 grammi di hashish e 200 euro nascosti nel giubbotto. Con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti è stato arrestato un 32enne tunisino. Nello specifico, i militari avevano visto uno strano movimento tra via Empedocle e la centralissima via Atenea. Giovani che entravano in contatto con alcuni magrebini e per questo hanno deciso di effettuare un vero e proprio blitz. Sospetti che si sono dunque rivelati fondati: dalle tasche del giubbotto del 32enne i militari hanno trovato 5 dosi di hashish e denaro in contante. Il tunisino è stato dunque arrestato e tradotto in carcere.


È stato definitivamente condannato con l'accusa di truffa aggravata nei confronti dello Stato il 62enne impiegato comunale di Ribera Girolamo Valenti. La Corte di Cassazione lo ha condannato a un anno di reclusione. Nella fattispecie, il 62enne è accusato di aver timbrato la presenza al lavoro per poi allontanarsi. L'inchiesta partì da una denuncia anonima.


È stata rimossa, dopo diversi anni che ormai l'avevano fatta diventare un ''pezzo ornamentale'' del sito, la carcassa dell'autovettura che da tempo è rimasta incastrata tra le rocce della Scala dei Turchi. Il nucleo SAF di Agrigento dei Vigili del fuoco ha provveduto alla rimozione dell'auto - o meglio di quel che ne rimaneva - eliminando in tal modo un potenziale pericolo. A comunicarlo e a fornire immagini e video è l'associazione ambientalista MareAmico Agrigento, la stessa che lo scorso mese aveva messo in evidenza il problema. ''Nel mese di febbraio del 2018, Mareamico - scrive il responsabile dell'associazione Claudio Lombardo - ha sollecitato i Vigili del fuoco, la Capitaneria di Porto e l'ufficio del Demanio a intervenire, sottolineando come fosse necessario eliminare questo pericolo: se l'auto fosse precipitata giù in spiaggia - si legge nel comunicato dell'associazione - avrebbe anche potuto uccidere qualcuno''. È passato circa un mese dalla segnalazione e il nucleo SAF dei Vigili del fuoco di Agrigento è intervenuto tagliando a pezzi i resti della vettura che parecchi anni fa è stata lanciata nel dirupo della Scala dei Turchi e, con un complesso sistema di carrucole e rinvii, ha portato l'auto via dal sito, pezzo dopo pezzo.


I dipendenti di Girgenti Acque sono sul piede di guerra; lamentano, tra le altre cose, ingiustificati ritardi nel pagamento degli stipendi e la mancata concessione delle ferie nei tempi e nei modi definiti dal contratto collettivo nazionale di lavoro gas e acqua. Ad annunciare la dichiarazione di volontà di sciopero dei dipendenti di Girgenti Acque sono le organizzazioni sindacali provinciali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec che hanno inviato una nota congiunta al Prefetto di Agrigento. Tra le motivazioni anche il mancato avvio della contrattazione di secondo livello per il premio di risultato, l'orario di lavoro non conforme, le pause video dei terminalisti non osservate, e ancora parte del parco auto non conforme alle direttive in materia di sicurezza e le timbrature delle presenze attraverso un sistema di selfie, in palese violazione della legge sulla privacy.


Pronta la risposta della società Girgenti Acque alla nota scritta dalle organizzazioni sindacali che hanno dichiarato la volontà di sciopero dei dipendenti. ''Girgenti Acque -si legge nella nota della società- comunica che gli stipendi di febbraio sono stati disposti con la consueta ciclicità e che i flussi di pagamento risultano ad oggi regolarmente corrisposti. Gli episodici ritardi -scrivono ancora- sono imputabili alla variabilità temporale dei flussi finanziari''. ''La Società -si legge- non comprende le ragioni che hanno indotto le OO.SS. a dichiarare la ‘volontà di sciopero L.146/90' in quanto tutti gli argomenti riportati nella loro dichiarazione sono stati oggetto di trattative nonché di accordi sindacali, non ultimo quello dello scorso 26 febbraio sottoscritto da tutte le sigle sindacali''. ''Riguardo al rapporto con i dipendenti, -scrivono ancora da Girgenti Acque- la Società respinge quanto asserito dalle OO.SS. in quanto il rapporto di lavoro viene gestito con professionalità, nella piena osservanza delle disposizioni di legge, del contratto collettivo e dei canoni di correttezza e buona fede''.


Sarà intitolato al commissario capo della Polizia di Stato Beppe Montana il palazzo sede della Questura di Agrigento. La cerimonia si svolgerà dopodomani, mercoledì. Per l'occasione sarà presente anche il capo della Polizia - direttore generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Franco Gabrielli. L'agrigentino Beppe Montana, già capo della sezione ''Catturandi'' della Squadra Mobile di Palermo, medaglia d'oro al valor civile, venne barbaramente ucciso, in un agguato mafioso, il 28 luglio del 1985 a Porticello, provincia di Palermo. Alla giornata commemorativa parteciperanno, oltre ai familiari del funzionario scomparso, anche numerose autorità civili, militari e religiose, nonché gli studenti degli istituti superiori di Agrigento e alcuni comuni della provincia. La cerimonia avrà inizio alle ore 11.00 presso lo spazio Temenos di Agrigento con un momento di ricordo. A seguire la cerimonia di scopertura della targa di intitolazione del palazzo sede della questura a Beppe Montana e, nell'atrio della questura, si procederà all'annullo filatelico da parte di poste Italiane di un francobollo dedicato all'ex capo della ''Catturandi''. Infine, in piazza Vittorio Emanuele, ai piedi di una magnolia avverrà da parte di due studenti la scopertura di un cippo ove è apposta una targa recante la frase di Peppino Impastato: ''La mafia uccide, il silenzio pure''.


È tempo di bilanci dopo il voto del 4 marzo e soprattutto di parlare di futuro per il PD di Favara che ha organizzato per domani sera alle 19.00 un'assemblea aperta. ''Questo voto -spiega il segretario cittadino del PD di Favara Carmelo Vitello- ci dice che dobbiamo rimetterci a studiare, a capire, ad ascoltare. Tocca a noi ora ricostruire e rilanciare il progetto democratico e proporre una prospettiva alle forze del centrosinistra. Anche noi -continua Vitello- dobbiamo contribuire a rilanciare il progetto del Partito Democratico, la nostra presenza politica nel territorio è una proposta politica attenta ai bisogni di tutti, vicina a chi è rimasto indietro e capace di ritornare al confronto con il nostro popolo''. L'assemblea favarese si terrà nei locali del centro George Sand di via Montevago, accanto alla scuola media Brancati. Domani, inoltre, si chiuderà il tesseramento annuale del circolo, pertanto sarà possibile sottoscrivere la propria partecipazione politica alla vita del circolo ritirando la tessera.


È Anna Sciangula la nuova coordinatrice provinciale di Agrigento della Lega Salvini premier. La nomina è avvenuta sabato scorso durante una riunione dei quadri dirigenti del partito alla presenza dell'on. Alessandro Pagano, coordinatore regionale per la Sicilia occidentale. Sciangula prende il posto dell'uscente favarese Salvatore Liotta che ha comunicato di non potere più adempiere per motivi personali ai numerosi impegni che tale carica comporta. Liotta rimane comunque coordinatore del partito a Favara. Durante l'incontro è stata fatta una analisi del voto provinciale; si è discusso di organizzazione del partito e infine dei prossimi obiettivi all'orizzonte tra cui le non molto lontane amministrative che toccheranno ben 16 comuni della provincia di Agrigento.


I risultati della 27^ giornata di Campionato di Eccellenza Sicilia Girone A: Alba Alcamo - Parmonval 1-1 C.U.S. Palermo - Nuova Città di Caccamo 1-2 Dattilo Noir - Pro Favara 1-2 Kamarat - Atletico Campofranco 1-1 Mazara - Licata 0-3 Monreale - Canicattì 0-2 Mussomeli - Marsala Calcio 2-4 Polisportiva Castelbuono - Città di Casteldaccia 5-1 La Classifica: Marsala Calcio 62 Licata 59 Dattilo Noir 54 Nuova Città di Caccamo 52 Canicattì 50 Mazara 49 Parmonval 45 Alba Alcamo 38 C.U.S. Palermo 32 Pro Favara 31 Kamarat 27 Polisportiva Castelbuono 25 Mussomeli 24 Monreale 24 Atletico Campofranco 24 Città di Casteldaccia 4 - retrocesso in promozione Infine gli incontri del prossimo turno: Canicattì - Kamarat Città di Casteldaccia - Dattilo Noir Licata - Alba Alcamo Marsala Calcio - Atletico Campofranco Mussomeli - Mazara Nuova Città di Caccamo - Monreale Parmonval - Polisportiva Castelbuono Pro Favara - C.U.S. Palermo


Hanno avuto modo di capire meglio e apprendere la funzionalità di uno strumento che oggigiorno tutti hanno, ovvero lo smatphone. Parliamo di insegnanti, professionisti, pensionati e artisti affermati nel loro settore che hanno partecipato al 2° corso di Phone e Smartphone svoltosi nei giorni scorsi nella sala convegni dello Studio Veneziano - Commercialisti Associati di Favara. A relazionare ai presenti il tecnico Antonio Licata che con grande proprietà di linguaggio e maestria professionale ha cercato di fare bypassare dei messaggi e dei concetti basilari per la funzionalità e la sicurezza di questo oggetto eccezionale e moderno che ormai ha invaso tutte le famiglie e tutti gli ambienti. Intanto sabato prossimo ci sarà l'ultimo incontro durante il quale saranno consegnati degli attestati di partecipazione. L' Unitre Empedocle - attraverso la spinta del suo Presidente Dott. Diego Caramazza, coadiuvato brillantemente dal Comitato Direttivo e da tutto lo Staff Dirigenziale, - sta progressivamente sviluppando un programma di grande interesse culturale, scientifico e pratico che di volta in volta ha visto una partecipazione molto attiva e qualificata, implementando sempre più il numero degli iscritti.


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