SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 16/03/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Lo avevamo già fatto all'inizio del mese scorso e ci ritorniamo anche ora. Parliamo del guasto alla condotta idrica lungo via Mendel e via Zaccagnini, a Favara, lamentato dagli stessi abitanti del posto. Le immagini che state vedendo sono state inviate alla nostra redazione - tramite SiciliaTv Reporter - dal cittadino Giovanni Campione. Dalle stesse si può vedere come, in alcuni punti, l'asfalto del manto stradale risulti ''bagnato'', probabilmente proprio a causa di un guasto che fa sì che l'acqua, anziché entrare nei serbatoi delle abitazioni, si perda per strada. Già nel mese di febbraio la perdita di acqua sul posto ci era stata segnalata dal cittadino Giuseppe Piscopo, abitante della zona, che allora precisava come da tempo persiste il problema e che da anni lo si segnala a Girgenti Acque. Nei giorni successivi la società ci aveva comunicato dell'intenzione di effettuare dei sopralluoghi e i relativi interventi. Ma come detto, ad oggi il problema persiste. Per il cittadino Giovanni Campione ''nessun intervento è stato effettuato fino ad ora e nessuna programmazione è stata prevista dalla società ''Girgenti Acque''. Ho anche telefonato al responsabile di zona -ci riferisce Campione- senza averne avuto risposta''. Insomma, quello percepito dalla popolazione è un sentimento di indignazione, di delusione e di rammarico per lo spreco di litri e litri di acqua che periodicamente si disperdono nelle vie Zaccagnini e Mendel. I cittadini si sono rivolti alla nostra redazione per avere una voce in merito alla vicenda, per cercare di ''smuovere le acque''. L'appello degli abitanti del posto è dunque rivolto a Girgenti Acque, al fine di constatare quale sia il problema e di intervenire per risolverlo. Anche in questo vogliamo sperare che l'ente gestore del servizio idrico integrato interverrà con una certa tempestività, visto che il problema è stato segnalato più volte già da diverso tempo.


Prima Casteltermini, nel giugno del 2016, aveva dichiarato il dissesto finanziario dell'Ente. Seguirono a ottobre il Comune di Porto Empedocle e a novembre quello di Favara; adesso alla lista potrebbe aggiungersi anche il Comune di Aragona. A lasciarlo intendere - e senza troppi giri di parole - è il primo cittadino aragonese Giuseppe Pendolino. Il sindaco, eletto alle comunali dello scorso giugno, ha pubblicato un lungo comunicato sui propri profili social con titolo le due parole ''dissesto finanziario'', che tanto fanno tremare cittadini e istituzioni di ogni città che si avvia su questa strada. ''In questi giorni - così inizia il post del sindaco Pendolino - si stanno rincorrendo tante voci e tanti pareri sull'avvio della dichiarazione di dissesto intrapresa dall'amministrazione da me guidata […] Nei prossimi giorni indiremo un dibattito pubblico per spiegare il perché dopo otto mesi di amministrazione siamo arrivati a questa scelta''. Parole, quelle del sindaco Pendolino, che lasciano ben poco spazio a interpretazioni o speculazioni. In estrema sintesi, pare proprio che il Comune di Aragona sia prossimo alla dichiarazione del dissesto finanziario. Tramite i social, il sindaco della città delle Maccalube non ha dato precisazioni in merito al perché di tale scelta - lo farà probabilmente nel corso del dibattito che ha promesso pubblicamente alla cittadinanza. Ma, a ogni modo, di sicuro qualcosa o qualche novità ha fatto cambiare idea al sindaco. Ecco infatti cosa diceva Giuseppe Pendolino ai microfoni di SiciliaTv in merito all'ipotesi del dissesto finanziario la stessa mattina in cui è stato eletto. (Nel Tg di SiciliaTv Notiziario del 16 marzo 2018 il servizio con l'intervista fatta il 12 giugno del 2017 al sindaco Pendolino. Di seguito la trasposizione scritta delle sue dichiarazioni. ''Secondo lei ci sono i presupposti per dichiarare il dissesto finanziario nel Comune di Aragona?''. La risposta del sindaco: ''Guardi, di questo non le posso rispondere perché non so qual è la situazione del debito del Comune di Aragona. Comunque io non andrò assolutamente a dissestare il Comune, cercherò di andare a individuare qual è l'entità del debito che ha il Comune per poi cercare di gestire, da buon padre di famiglia, quelle che sono tutte le economie di Aragona per evitare proprio il dissesto e fare un piano di ammortamento per l'estinzione del debito''). Insomma, da poco eletto e senza avere ancora carte alla mano circa la situazione dell'Ente, il sindaco Pendolino sembrava proprio non intenzionato a intraprendere la via del dissesto finanziario. Parere cambiato radicalmente dopo otto mesi di amministrazione. Perché? Forse potrebbe essere stato proprio l'avere constatato la situazione finanziaria del Comune ad aver fatto cambiare idea al sindaco. Secondo alcune indiscrezioni, al momento comunque nulla di confermato, pare che il debito dell'Ente aragonese sia di MOLTO superiore a quello che inizialmente ci si aspettava. Si parlerebbe di milioni e forse anche decine di milioni di euro. Pare che il Comune, nel tempo, abbia stipulato contratti con aziende esterne per dei servizi con costi elevati per le casse comunali. In ogni caso, per avere conferme, smentite o ulteriori dettagli, non resta che aspettare la dichiarazione del sindaco. ''La nostra - si legge nel post sul dissesto finanziario pubblicato ieri dal primo cittadino aragonese - è una scelta di responsabilità per poter realmente far ripartire tutto nel breve, ma soprattutto nel medio e lungo termine''. ''Non mi dilungo, - conclude Pendolino - avremo modo di discuterne in maniera seria, precisa e puntuale nel dibattito che faremo con tutta la cittadinanza''.


L'associazione a tutela dei consumatori Konsumer ha scritto una nota all'amministrazione comunale di Favara con la quale chiede la convocazione urgente di un tavolo di confronto tra amministrazione, dirigenti competenti, commercialisti, avvocati e appunto associazione dei consumatori. La richiesta arriva a seguito delle disavventure che molti cittadini favaresi hanno dovuto affrontare dopo l'arrivo degli accertamenti TARSU 2011 per dimostrare la bontà della loro posizione da contribuenti. Per il coordinatore Giuseppe Di Miceli di Konsumer Sicilia fra i cittadini si è creata una grande confusione su ciò che è giusto pagare e su ciò che va contestato. Insomma occorre sedersi attorno a un tavolo e tracciare delle linee guida comuni da seguire per evitare ulteriori problematiche anche per il futuro. Nel tg di oggi l'intervista a Giuseppe Di Miceli di Konsumer Sicilia.


''Stavano lavorando tutti e cinque presso la scuola materna di Ravanusa ma, anziché smaltire i rifiuti prodotti mediante una ditta specializzata, hanno deciso che fosse più conveniente bruciarli''. È questa la ricostruzione fornita dal Comando provinciale dell'Arma Carabinieri in merito alle manette scattate ai polsi di cinque operai con l'accusa di combustione illecita di rifiuti pericolosi e con l'aggravante di aver agito nell'esercizio di un'impresa, ottenendo così un notevole abbattimento dei costi. Gli operai sono stati sorpresi all'interno di un plesso scolastico dai carabinieri, quelli della Stazione di Ravanusa, mentre sarebbero stati intenti a bruciare rifiuti di varia natura tra i quali anche materiali plastici, la cui combustione risulta molto dannosa per la salute. Per legge, fanno sapere i militari, si sarebbe dovuti ricorrere all'intervento di una ditta per lo smaltimento dei rifiuti speciali. I carabinieri, impegnati in un servizio di pattuglia, si sono accorti che stava accadendo qualcosa di strano all'interno della scuola. Secondo la ricostruzione degli stessi, sono dunque entrati all'interno dell'edificio e subito si sono accorti del forte odore di fumo proveniente dalle classi e dalle aree ricreative della struttura. A finire nei guai sono un licatese di 56 anni, un catanese 53enne e altri tre operai originari di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, tutti dipendenti di una ditta di costruzioni con sede nella città messinese.


Sono ritenuti gravemente indiziati del delitto di incendio aggravato in concorso, in quanto sarebbero - secondo gli investigatori - i responsabili che avrebbero fatto partire le fiamme che si sono sviluppate lo scorso 8 marzo all'interno dell'Hot spot di Lampedusa. Parliamo di quattro extracomunitari, tutti di nazionalità tunisina e di età compresa tra i 20 e i 41 anni, che sono stati fermati lo scorso mercoledì dalla Polizia di Stato. Le indagini, che hanno portato all'individuazione dei presunti responsabili dell'incendio, sono state condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Agrigento. Secondo la ricostruzione della Polizia di Stato, il rogo di matrice dolosa ha interessato e parzialmente distrutto il padiglione A/2 dell'Hotspot di Lampedusa, dove insistono gli alloggi destinati all'accoglienza dei migranti. Il decreto di fermo di indiziato di delitto, eseguito dagli agenti, è stato emesso a carico dei 4 tunisini dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento. L'aggravante per loro sarebbe la circostanza di avere commesso il fatto su edifici pubblici o destinati a uso pubblico.


Rapina a mano armata, l'ennesima, ieri sera a Canicattì. A essere preso di mira ancora una volta il distributore di carburante ''Db'' di via Giudice Saetta. A entrare in azione due malviventi a volto coperto e a bordo di una Fiat Uno di colore verde. Una volta giunti sul posto, il passeggero ha aperto lo sportello e, pistola alla mano, ha minacciato il dipendente di consegnare l'incasso. Arraffato il contante, diverse centinaia di euro, si sono poi dileguati. Sulle loro traccia sono adesso le Forze dell'ordine che hanno avviato le indagini. Sono state già acquisite le immagini del sistema di videosorveglianza.


Continuano ad aumentare le lunghe file di autocompattatori che attendono di potere scaricare i rifiuti nell'impianto di c.da Matarana di Siculiana. Intanto, ad Agrigento, è stata trovata in extremis una soluzione per evitare che a partire da oggi si bloccasse la raccolta dei rifiuti. Il Comune di Agrigento ha autorizzato le ditte della Rti Iseda, Sea e Seap a conferire i rifiuti della frazione secca residua, raccolta ieri nel capoluogo, a Lercara Friddi. In tal modo gli autocompattatori, una volta svuotati, possono essere utilizzati per la raccolta della differenziata in programma per questi giorni. ''Intanto a Siculiana - fanno sapere dal Comune di Agrigento - continuano le lunghe file di automezzi carichi di rifiuti provenienti da moltissimi centri della Sicilia per cui appare verosimile che nuove emergenze si potranno verificare nei prossimi giorni, fino a quando la situazione non tornerà alla normalità''. La discarica, infatti, raggiunge il limite giornaliero di rifiuti trattabili già intorno alle ore 11.00 del mattino e la conseguenza è che tutti gli altri autocompattatori trovano i cancelli chiusi ma, anziché tornare indietro, molti di essi rimangono a ''tenere il posto'' per l'indomani mattina all'alba quando l'impianto riapre i cancelli.


Dopodomani, domenica, il Movimento 5 Stelle agrigentino intende ringraziare i 62mila elettori che lo scorso 4 marzo hanno dato la loro fiducia al gruppo e ai suoi candidati. È in programma una serata con della buona musica live e street food in compagnia di attivisti, simpatizzanti e portavoce. L'evento denominato #62milavoltegrazie si terrà domenica alle ore 18.30 al piazzale Kaos, a Villaseta, nella magica cornice che ha dato i natali a Luigi Pirandello. Interverranno i portavoce eletti in Parlamento della provincia di Agrigento: Michele Sodano, Rino Marinello, Rosalba Cimino e Filippo Perconti.


Incontro ieri tra il Questore Maurizio Auriemma e i neo Viceispettori assegnati alla Questura di Agrigento al termine della frequenza del 9° corso di formazione svoltosi presso la Scuola della Polizia di Stato di Vibo Valentia. L'incontro si è tenuto presso la sala riunioni della Questura di Agrigento e hanno preso parte allo stesso anche i Viceispettori assegnati ai Commissariati distaccati e alla Sezione Polizia Stradale di Agrigento. Per l'occasione, il Questore Auriemma si è complimentato con i nuovi Viceispettori per i lusinghieri risultati raggiunti durante la frequenza del corso di formazione e ha augurato loro buon lavoro negli incarichi che li attendono. Nel disporre le assegnazioni presso gli uffici della Questura, Auriemma ha destinato 4 Viceispettori all'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, 6 Viceispettori sono stati assegnati alla Squadra Mobile, un Viceispettore è andato all'Ufficio Immigrazione e un altro all'Ufficio di Gabinetto. Per quanto riguarda i Commissariati distaccati, 2 Viceispettori sono stati assegnati a quello di Palma di Montechiaro, 1 a quello di Licata, 1 a Porto Empedocle e un altro a Sciacca.


Il Collegio dei revisori dei conti avrà un nuovo componente, la sua nomina tramite sorteggio avverrà il prossimo 29 marzo, di giovedì, presso la sede del Libero Consorzio Provinciale di Agrigento, alle ore 9.00. La nomina - fanno sapere dall'ex Provincia - si è resa necessaria a seguito delle dimissioni, avvenute lo scorso anno, del componente dell'organo di revisione Francesco Marcone. Per designare il nuovo componente del Collegio si procederà, come detto, mediante sorteggio con procedura informatica tra i 141 candidati ammessi. Facendo riferimento a leggi regionali e decreti legislativi, il Libero Consorzio precisa che i revisori dei conti degli enti locali sono scelti mediante estrazione a sorte tra i professionisti residenti in Sicilia, iscritti nel registro dei revisori legali, nonché tra gli iscritti all'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, che abbiano richiesto di partecipare alla procedura di scelta dell'organo di revisione dell'ente.


Conoscere l'altro e rispettarlo: un dovere che deve accompagnare la nostra esistenza. È attorno a questo concetto che si sviluppa ''Rispetto, cento facce contro l'intolleranza'', la mostra fotografica di Francesco Seggio che sarà esposta negli spazi prestigiosi del Palazzo Bellacera di Comitini dal 16 al 31 Marzo 2018. Un messaggio contro l'intolleranza indossato da 100 volti noti della città di Palermo. L'inaugurazione della mostra questo pomeriggio alle ore 18.30, preceduta da un dibattito sul tema del rispetto: interverranno la Missione ''Speranza e carità'' di Biagio Conte, il Sindaco di Comitini Antonino Contino e il Presidente di Antigone Sicilia Pino Apprendi.


Un ciclo di seminari dedicato al mito e destinato agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado. È il corso di formazione dal titolo ''Vedere ancora greco'', il cui primo incontro è stato programmato per oggi, ore 15.30, presso la Sala Zeus del recentemente riaperto Palacongressi di Agrigento. A organizzare il corso è il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, che fa sapere di un alto numero di adesioni a partecipare riscontrato da docenti delle province di Agrigento e Caltanissetta. Il tema del mito, nel corso dei vari incontri, verrà trattato da varie angolazioni grazie al contributo di saggisti, musicisti e docenti universitari; il tutto ispirandosi ai valori della cultura classica. Ogni incontro è già stato definito nel suo titolo e nell'ospite chiamato a relazionare. Il programma è diviso in più giorni nel corso dei mesi di marzo, aprile e maggio. L'11 di maggio si terrà il seminario conclusivo.


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