SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 12/03/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Con 634 voti è stato il gruppo della Georgia ad aggiudicarsi il Tempio d'oro 2018; seguono Argentina e Armenia. Cala il sipario della 73esima edizione del Mandorlo in Fiore ad Agrigento. Una settimana ricca di folklore, cultura e fratellanza fra i popoli iniziata con il festival ''I Bambini del Mondo''. Ieri, ai piedi del Tempio della Concordia, le esibizioni dei gruppi partecipanti alla kermesse agrigentina che ha accolto migliaia e migliaia di persone. Tra i gruppi più applauditi l'Etiopia, le ''torri umane'' e l'Argentina. Applausi speciali anche per il Belgio, gruppo che, nonostante la prematura scomparsa di un loro componente a causa di un malore, proprio mentre sfilava, ha deciso di rimanere ad Agrigento e concludere il Mandorlo. A scegliere il gruppo vincitore, quest'anno, non è stata un'apposita giuria bensì la gente che ha potuto apprezzare i colori, le musiche, le coreografie dei diversi gruppi internazionali e votarli. Come detto, la Georgia ha ottenuto 634 voti; a seguire l'Argentina 617 voti; il terzo posto è andato all'Armenia con 557 voti. Al Tempio d'oro anche gli altri premi speciali: quello del Consorzio Universitario che è andato alla Georgia; Premio Assostampa all'Argentina. Il premio Giugiù Gallo alle Torri Umane; Premio speciale Gigi Casesa alla Croazia. Prima di giungere al Tempio della Concordia, la mattina la tradizionale sfilata dei gruppi lungo via Atenea dove grandi e piccoli hanno potuto godere del sole e dell'amore che si respirava tra i diversi popoli.


È stata eseguita ieri l'autopsia sul corpo del muratore Emanuele Ferraro, il 41enne favarese ucciso la settimana scorsa - a colpi di pistola - in via Diaz, a Favara, traversa della più nota via dei Mille. A occuparsene un medico legale dell'università di Palermo, incaricato dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di eseguire l'esame autoptico sul cadavere del 41enne. Gli esiti, che potrebbero dare ulteriori elementi nelle mani degli investigatori, dovrebbero arrivare tra qualche settimana. Intanto parrebbero già confermati alcuni aspetti dell'agguato di cui Ferraro è rimasto vittima. Il killer - a sparare sarebbe stato solo uno, con volto coperto - avrebbe esploso circa cinque colpi di pistola da una semiautomatica calibro 7,65 e da una distanza di circa 3 metri. In via Diaz, sul luogo dell'agguato, gli investigatori avrebbero trovato anche un proiettile inesploso, particolare che farebbe pensare come l'arma del killer si sia inceppata. L'ipotesi investigativa sarebbe quella che i criminali, avendo la precisa intenzione di freddare la vittima, giovedì scorso l'avrebbero aspettata nelle vicinanze della scena del crimine. A occuparsi delle attività di indagine sul campo è la Squadra Mobile di Agrigento. Gli agenti, lo hanno fatto anche nei giorni scorsi, potrebbero essere impegnati anche oggi a sentire diverse persone, familiari, amici e conoscenti della vittima, che potrebbero dare informazioni utili alle indagini. Si continua a cercare anche la Lancia Y10 che è stata vista allontanarsi di gran carriera da via Diaz subito dopo l'attentato. Perquisizioni hanno interessato già la città di Favara e non solo ma, nonostante gli sforzi, l'utilitaria che i malviventi avrebbero utilizzato per fuggire ancora non si trova.


Una fiaccolata, una marcia silenziosa intervallata da un paio di canti, un gesto semplice - la propria presenza - per dire di NO ai fatti di violenza che ultimamente vogliono ridare a Favara la nomea di città del ''Far West''. È questa la manifestazione organizzata per sabato scorso dalla comunità ecclesiale del paese dell'agnello pasquale. L'evento si è tenuto nel perimetro esterno della chiesa dei SS. Pietro e Paolo, dove la marcia ha avuto inizio e fine. Ad aprirla gli scout, dietro i sacerdoti alla guida delle diverse parrocchie e poi, a seguire, la cittadinanza con un numero abbastanza consistente da riempire poi la chiesa dei SS. Pietro e Paolo. Di certo sarebbe stato bello vedere tutta la città, e non solo la sua parte più sensibile, scendere in piazza per condannare ogni forma di violenza. Candele alla mano, la fiaccolata ha tracciato una sorta di perimetro del circondario intorno alla chiesa dove poi si è svolta una Santa Messa concelebrata dai diversi parroci che hanno aderito all'iniziativa. Come detto, la marcia è stata organizzata per dire di NO alla violenza. A condannarla fermamente, in un discorso all'entrata della chiesa e a termine della fiaccolata, è stato l'arciprete di Favara don Giuseppe D'Oriente. Lo stesso ha manifestato lo sdegno della città di fronte a questi atti e non ha rinunciato a sottolineare i gravi errori che stanno compiendo gli autori di tali gesti di violenza, invitandoli al ravvedimento. Presenti, sabato, anche alcuni consiglieri comunali, con il presidente del consiglio, e l'amministrazione comunale. ''Non possiamo permetterci di cadere nel buio che rappresenta il nostro passato'', ha detto il sindaco Alba. L'omelia è stata curata dal parroco della chiesa ospite dell'evento, don Marco Damanti. Sulla superficie di un muretto ai piedi della chiesa alcuni ragazzi del liceo Martin Luther King di Favara stanno realizzando un'opera artistica - ancora in fase di realizzazione - raffigurante i volti di legalità, tra i quali i famosi giudici Livatino e Falcone che si sono spesi per la Giustizia. Proprio di Giustizia ha parlato don Marco.


Nel 2015 andò in escandescenza e danneggiò, con calci e pugni, l'auto della Polizia. È stato condannato a un anno e quattro mesi di reclusione dalla Corte d'appello di Palermo. Parliamo dell'empedoclino Salvatore Gangarossa, di 46 anni, che è accusato di danneggiamento aggravato. I poliziotti del commissariato ''Frontiera'', in esecuzione di un provvedimento, lo hanno arrestato e tradotto al carcere Petrusa di Agrigento.


Una utilitaria - si tratterebbe di una Fiat Grande Punto - con a bordo un 26enne favarese, esce fuori strada e si ribalta. È successo in viale Dei Giardini, a San Leone, nella notte tra sabato e ieri. Erano circa le ore 3.00 quando si è verificato l'incidente, che non avrebbe coinvolto altri mezzi oltre a quello del favarese. A prestare un primo aiuto sono stati gli agenti della Polizia di Stato che, transitando nelle vicinanze, si sono accorti dell'auto ribaltata. I poliziotti si sono adoperati per estrarre fuori dall'abitacolo il giovane, che risultava ferito e privo di sensi. Sul posto è allora giunta un'ambulanza che ha trasportato il 26enne all'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Le sue condizioni, nonostante le ferite, pare fortunatamente che non siano gravi o particolarmente preoccupanti. In viale Dei Giardini anche i vigili del fuoco che si sono occupati della rimozione del mezzo ribaltato.


Questa è la settimana mondiale del glaucoma e delle iniziative sono in programma in oltre 90 città italiane. Oggi sul territorio provinciale di Agrigento, l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti - Onlus, sezione territoriale di Agrigento, in collaborazione con l'Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità, ha organizzato delle iniziative per la prevenzione del glaucoma, prima causa di cecità irreversibile al mondo. Stamattina distribuzione di materiale informativo in piazza Cavour, ad Agrigento, e screening oculistico gratuito nell'ambulatorio oculistico convenzionato di via Imera in favore di tutta la cittadinanza. Inoltre presso la sala conferenze dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti si è svolto un incontro aperto al pubblico volto a spiegare cos'è il glaucoma, come è possibile prevenirlo e le relative terapie.


Precetto pasquale interforze giovedì prossimo a Lampedusa. A concelebrare la Santa Messa, a cui parteciperanno tutte le forze dell'ordine, vigili del fuoco e volontari delle diverse organizzazioni presenti sull'isola, don Mario Raneri e don Salvatore Falzone, cappellani militari della Guardia di Finanza e dei Carabinieri.


Tre punti che valgono mai quanto ora per il Pro Favara, in lotta per la salvezza, che ieri in casa è riuscito a imporsi sul Castelbuono e a conquistare una vittoria - quella valevole per la 26^ giornata di campionato - importante per allontanarsi dalla retrocessione. La partita volge subito a favore dei padroni di casa che già al 2' vanno in rete. A firmarla è il centravanti Contino, lo stesso che guida la squadra favarese dalle dimissioni di mister Longo. L'incontro continua, non mancano azioni pericolose e salvataggi proprio sulla linea dello specchio della porta. Siamo intorno al 30' quando, dopo che il portiere gialloblu atterra il centravanti Nomel, l'arbitro fischia il rigore per il Castelbuono. Viscuso tira e la mette in rete nonostante Pandolfo avesse intuito la traiettoria della sfera. Pochi minuti prima della fine del primo tempo, il pallone schizza in area degli ospiti. Ad arrivarci per primo è Contino che, solo contro il portiere, mette a segno il 2 a 1 per il Pro Favara. Il secondo tempo è pieno di occasioni per ambo le formazioni, ma alla fine l'incontro si conclude con lo stesso risultato del primo tempo: 2 a 1 per i favaresi e tutti negli spogliatoi. Vediamo adesso tutti i risultati della 26^ giornata di Eccellenza Sicilia, Girone A: Atletico Campofranco - Monreale 1-1 Canicattì - C.U.S. Palermo 1-0 Città di Casteldaccia - Alba Alcamo 0-4 Licata - Mussomeli 4-0 Marsala Calcio - Kamarat 4-0 Nuova Città di Caccamo - Dattilo Noir 1-1 Parmonval - Mazara 0-1 Pro Favara - Polisportiva Castelbuono 2-1 La Classifica: Marsala Calcio 59 Licata 56 Dattilo Noir 54 Nuova Città di Caccamo 49 Mazara 49 Canicattì 47 Parmonval 44 Alba Alcamo 37 C.U.S. Palermo 32 Pro Favara 28 Kamarat 26 Mussomeli 24 Monreale 24 Atletico Campofranco 23 Polisportiva Castelbuono 22 Città di Casteldaccia 4 - Retrocesso in Promozione Infine gli incontri del prossimo turno: Alba Alcamo - Parmonval C.U.S. Palermo - Nuova Città di Caccamo Dattilo Noir - Pro Favara Kamarat - Atletico Campofranco Mazara - Licata Monreale - Canicattì Mussomeli - Marsala Calcio Polisportiva Castelbuono - Città di Casteldaccia


Con un buon successo di pubblico sabato e domenica scorsi si è tornati a teatro a Favara con la commedia ''Cu di un Sceccu ni fa un Mulu'' dell'associazione culturale ''Giò 90 San Vito''. I diversi personaggi in scena hanno dato vita in tre atti a una lunga storia che ha raccontato una vicenda ambientata in un piccolo comune siciliano intorno al 1980. Si narra del Commendatore Cirino De Luca e della sua famiglia. Lui, sfruttatore, semiignorante, scolasticamente di bassa cultura, abile manipolatore che cerca di far sentire le persone in obbligo nei suoi confronti grazie alla sua falsa generosità. Condivide il suo lussuoso tenore di vita con la moglie e i figli che non brillano per intelligenza e che, quindi, sono ignari della realtà. Ma il Commendatore non riuscirà sempre a ingannare gli altri con la sua maschera e, a lungo andare, le sue trame di inganno gli si rivolteranno contro, sgretolando il personaggio. Una commedia che si chiude con un monologo di una delle attrici, nella fattispecie la moglie, interpretata da Lilia Alba, che rivolgendosi al pubblico lo invita a fare diverse considerazioni in relazione ai diversi temi trattati nella commedia. ''Cu di un Sceccu ni fa un Mulu'' è una commedia brillante di Angelo Scammacca che ha avuto la regia di Dino Patti ed è stata liberamente adattata in dialetto favarese dalla coregista Lilia Alba. Diversi gli attori che hanno spiccato nella loro interpretazione. Il pubblico locale intanto non ha voluto perdere la rappresentazione della compagnia Gio '90, tanto che l'unica serata in programma nel cartellone di Rassegnati 2017/18 della Cioppy Group Events, quella di sabato 10 marzo, aveva registrato il sold out prima ancora dell'affissione della locandina. È stato necessario replicare la rappresentazione la sera successiva. A presentare la serata la brava Valentina Piscopo. Prossimo appuntamento è per sabato 24 marzo con ''Aglio, olio e peperoncino'' della compagnia Polvere di Stelle, per la regia di Patrizia Russello.


Un evento ''Pop Corn'' che servirà per finanziarne un altro ''I7io''. È quanto si svolgerà a Favara ogni martedì sera, a partire da domani, nei locali di The Factory Garage in via Tenente Colonnello Giuseppe Russo, 45. A organizzarlo l'Associazione culturale Nicodemo e The Factory garage. In pratica ogni martedì sarà possibile fare un viaggio fra i film dagli anni '50 ai 2000. L'iniziativa che prenderà il via domani si chiama ''Pop Corn'' e prevede una selezione di due lungometraggi per ogni decennio, di cui uno tratterà la situazione socio-culturale di quel periodo mentre il secondo sarà un film che è stato reputato interessante dal punto di vista del linguaggio cinematografico. ''L'evento -ci fanno sapere gli organizzatori- ci aiuterà attraverso le donazioni che i nostri ospiti vorranno effettuare per finanziare ''i7io'', la rassegna estiva di cinema all'aperto che da 8 anni si tiene nel comune di Favara''. I posti per la visione del film sono limitati, pertanto è consigliato prenotare attraverso la pagina facebook ''The Factory Gararge'' oppure ''Associazione Culturale Nicodemo'', dove sarà inoltre possibile leggere tutti i film in programmazione.


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