SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 01/03/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Un nutrito gruppo di persone, tra curiosi, acquirenti, grandi e piccini, ha fatto da pubblico questa mattina per la seconda edizione della Festa del Cioccolato, che da oggi e fino al 4 marzo avrà luogo in piazza Cavour, a Favara. Tra gusto e scultura, tra professionalità e artigianato, il dolce per eccellenza - il cioccolato - è stato e verrà mostrato nella sua forma più alta. E a proposito di gusti, ce n'é veramente per tutti: dal fondente al latte e al cioccolato bianco, dalle tavolette ai tartufi e anche alle creme spalmabili. Più disparate anche le forme che i maestri cioccolatieri hanno dato ai loro prodotti: scarpe, animaletti, attrezzi da lavoro e qualsiasi oggetto che possa venire alla mente. Le aziende che hanno aderito alla manifestazione - tra le quali la ChocoPassion, la Schokokuss, la Dolcenera e la Italian Chocolate, quest'ultima rappresentata da Giuseppe Butticè, organizzatore dell'evento del cioccolato - possono vantare la gustosità e la genuinità del prodotto. Si tratta di cioccolato di qualità, nulla a che vedere con quello industriale, come ha spiegato il maestro cioccolatiere Antonio Schettini. C'è da dire che le varie forme e la qualità del cioccolato hanno veramente conquistato gli occhi di ogni età, tanto i più grandi quanto i piccoli. Le scolaresche sono state impegnate - e lo saranno nei prossimi giorni - anche in incontri con scultori e maestri cioccolatieri che hanno spiegato la provenienza e la lavorazione del cacao, fino al prodotto finito. Una vera e propria lezione di educazione alimentare. Quest'anno alla bellezza e al gusto si è aggiunta anche la solidarietà. I maestri cioccolatieri hanno infatti messo a disposizione una grande massa di cioccolato dalla quale verrà ricavata una scultura, un bassorilievo raffigurante lo stemma del Comune di Favara. L'opera verrà sorteggiata tra quanti avranno acquistato un biglietto per l'occasione, del valore di 1 euro, mentre il ricavato andrà in beneficenza. L'appuntamento con la Festa del Cioccolato, ricordiamo, è da oggi e fino al prossimo 4 marzo. Una iniziativa che sta rendendo più dolce la città di Favara.


Constatare un possibile inquinamento ambientale in vicolo delle Muse, traversa di c.so Vittorio Veneto, nei pressi di piazza della Libertà, conosciuta come ''Conzu''. È questo lo scopo del sopralluogo svoltosi questa mattina a Favara dall'Agenzia regionale per la protezione ambientale congiuntamente ai carabinieri della Tenenza di Favara. Sul posto sono stati poi chiamati anche i due enti coinvolti nella vertenza, Comune e Girgenti Acque, al fine di poter effettuare un campionamento dei liquidi che fuoriescono dal collettore. Personale dell'ARPA, insieme ai carabinieri, con in testa il Tenente Giovanni Casamassima, all'ing. Avenia per il Comune e al dott. Sala, direttore Tecnico di Girgenti Acque, hanno praticamente ispezionato la zona. Il collettore fognario sarebbe rotto e questo provocherebbe la fuoriuscita di liquami lungo tutta la condotta. Come sappiamo il liquido penetra nel terreno e con il tempo potrebbe anche arrivare a provocare danni alle abitazioni private. Sono stati proprio i cittadini a chiedere un forte intervento anche ai carabinieri, che non è tardato ad arrivare. Tra i due enti, Comune e Girgenti Acque, si starebbe ancora discutendo su chi e come debba operare per risolvere il problema. Si spera che l'intervento autorevole di questa mattina possa accelerare i tempi, al fine di riportare la giusta tranquillità ai cittadini della zona.


È sempre più presente in questo ultimo periodo la barbara usanza, in diversi centri dell'agrigentino, di uccidere cani randagi. A Licata i carabinieri hanno ritrovato e sequestrato almeno una decina di esche avvelenate lungo le strade del centro urbano. A fare la segnalazione erano stati alcuni cittadini. Diversi cani, purtroppo, sono rimasti vittime di questi metodi selvaggi. I carabinieri hanno quindi avviato le indagini per cercare, laddove possibile, di identificare chi le ha posizionate. Ricordiamo che uccidere cani è un reato, siano essi randagi o di proprietà di privati.


Avrebbero approfittato del buio e dell'assenza del padrone di casa. Ennesimo furto in abitazione a Lampedusa. A entrare in azione tre tunisini - un 20enne e due 30enni - giunti sull'isola da circa un mese. I magrebini avrebbero preso di mira un'abitazione e, forzata la finestra, avrebbero rovistato e messo a soqquadro ogni cosa alla ricerca di preziosi. Durante il colpo, però, un errore ha compromesso la sua riuscita. I ''topi d'appartamento'' avrebbero infatti acceso la luce di una stanza. Nello stesso momento stava rincasando un vicino che, insospettitosi dalla luce accesa, ha telefonato immediatamente al 112. Sul posto si sono precipitate due pattuglie dei carabinieri che hanno prima circondato la villetta e poi fatto irruzione al suo interno, sorprendendo i tre immigrati ancora intenti a mettere a segno il furto. Dalla perquisizione dei loro giubbotti sono saltati fuori gioielli e oggetti di vario genere, naturalmente sequestrati. Tutta la refurtiva è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario. I tre sono stati arrestati e messi a disposizione della Procura della Repubblica di Agrigento.


Operazione di Carabinieri e Polizia a Ribera e Cattolica Eraclea. In manette 3 romeni sorpresi con un bottino di gioielli e soldi contanti che custodivano nelle loro case. Nei due centri dell'agrigentino, in questi ultimi giorni, si erano verificati alcuni furti all'interno di abitazioni e per questo le forze dell'ordine avevano intensificato i controlli. E proprio durante un controllo è stata fermata un'auto con a bordo 3 romeni, beccati in possesso di una collana e alcune posate di argento. A quel punto, in sinergia, Polizia e Carabinieri hanno fatto scattare le perquisizioni presso le abitazioni dei tre stranieri, durante le quali è stato rinvenuto, nascosto all'interno di un vaso contente del terriccio, un involucro sigillato con la somma di 40.000 euro in banconote e un contenitore pieno zeppo di gioielli d'oro. Da un frigorifero sono poi saltati fuori altri gioielli e, infine, dietro un quadro appeso a una parete vi erano ben sigillati con del nastro adesivo altri 25.000 euro in contanti. In tutto sono stati recuperati e sequestrati 68.000 euro in contanti e numerosi gioielli del valore complessivo di circa 40.000 euro. I tre, un 18enne, un 26enne e un 32enne, sono stati quindi sottoposti a fermo di indiziato di delitto per ricettazione e ristretti in carcere a disposizione della Procura di Sciacca. I cittadini vittime di furto potranno ora recarsi presso la Tenenza Carabinieri di Ribera e sapere se tra la refurtiva rinvenuta vi possano essere oggetti personali.


È stato sorpreso intento a caricare diverse cassette di arance e carciofi su di un furgoncino, attività che è parsa sospetta agli occhi dei carabinieri, intenti in quel momento in una attività di controllo del territorio. I militari hanno fatto dunque scattare il controllo. Il fatto è avvenuto in c.da Molino Nuovo, in territorio di Ribera. Dagli accertamenti è risultato che il contenuto delle casse caricate sul furgoncino sarebbe stato rubato dall'adiacente fondo agricolo. A finire nei guai è un 33enne romeno. Il giovane e il veicolo sono stati perquisiti dai carabinieri che hanno trovato e sequestrato una mannaia e un machete. Il 33enne è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Sciacca. Le ipotesi di reato contestate sono il furto aggravato e il porto ingiustificato di armi bianche.


Continuano a bruciare auto nell'agrigentino. Questa volta è toccato a una Fiat Punto di proprietà di un operaio 53enne di Licata. L'auto si trovava parcheggiata in via Montebello quando le fiamme l'hanno avvolta, danneggiandola pesantemente. Il fatto è accaduto l'altra notte. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Licata che hanno lavorato circa un'ora per domare l'incendio. Presenti anche i carabinieri che adesso dovranno stabilire le cause del rogo.


Falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, rifiuti di atti d'ufficio e abuso d'ufficio. Sarebbero queste le ipotesi di reato per le quali rischia il rinvio a giudizio il sindaco di Palma di Montechiaro Stefano Castellino, eletto primo cittadino della città del Gattopardo alle amministrative dello scorso giugno. La Procura della Repubblica di Agrigento ha depositato l'avviso di conclusione delle indagini, la firma è quella del procuratore Luigi Patronaggio. Castellino è stato iscritto nel registro degli indagati in quanto, nonostante le numerose ''esortazioni'' a procedere, non avrebbe proseguito con le demolizioni degli immobili abusivi. Il sindaco non avrebbe dunque continuato con l'opera iniziata dal commissario straordinario Antonio La Mattina, che precedentemente le elezioni aveva preso il posto dell'ex primo cittadino palmese Pasquale Amato e previsto dei fondi in bilancio da destinare alla lotta al mattone abusivo. Stefano Castellino sarebbe accusato di avere ''ostacolato, in tema di demolizioni degli immobili abusivi, l'attività dei funzionari pubblici addetti all'Utc con l'emanazione di una serie di atti che prevedevano l'annullamento di gare già espletate e lo storno di fondi destinati alle demolizioni, procurando a sé ingiusti vantaggi di tipo elettorale e ad altri, i proprietari degli immobili abusivi, un ingiusto vantaggio di tipo patrimoniale''.


Il 70enne pensionato di Cammarata Franco Guagliardo è stato condannato, in quanto scoperto e quindi denunciato dai carabinieri, con l'accusa di circonvenzione di persone incapaci aggravata e continuata. L'ex dipendente dell'ufficio postale avrebbe fatto la cresta sulla pensione di un suo conoscente di 77 anni grazie alla confidenza che aveva con alcuni impiegati della posta del suo paese. I fatti vennero fuori nell'aprile del 2016 dopo la denuncia sporta da un parente. La vittima beneficiava di una pensione sociale di 600 euro e Guagliardo riusciva a riscuoterla, senza neppure una delega formale scritta, solo grazie al rapporto confidenziale con gli impiegati dell'ufficio postale. L'uomo è stato condannato dal giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Giancarlo Caruso, a un anno e tre mesi di reclusione, nonché a 600 euro di multa. Il 70enne dovrà pagare una provvisionale di 6 mila euro quale anticipo del risarcimento del danno nei confronti della vittima che si è costituita parte civile.


Ancora un altro riconoscimento per Agrigento. Questa volta arriva dal Consiglio d'Europa. Alla città dei Templi viene riconosciuta la bellezza di un paesaggio unico al mondo. ''Ad Agrigento -dice il sindaco Firetto- va un altro prestigioso riconoscimento. Nulla accade per caso ed è frutto di un nuovo vissuto della città e di un percorso che guarda al 2020 come a una fase di radicale cambiamento in cui Agrigento possa esprimere appieno la volontà di divenire modello di sviluppo sostenibile. Al progetto ''Agri Gentium: Landscape regeneration'', già vincitore del Premio Nazionale del Paesaggio, va una menzione speciale del Consiglio d'Europa: viene riconosciuta -conclude il sindaco- la bellezza di un paesaggio unico al mondo che si completa grazie alle sensibilità espresse da un programma di rigenerazione, esempio d'eccellenza per l'Europa''.


Un gesto d'amore prima di iniziare il 18^ Festival I Bambini del Mondo. Il gruppo della Calmucchia stamattina è stato in visita ai bambini ricoverati nel reparto di Pediatria dell'Ospedale di Agrigento. Hanno portato in corsia un momento di folklore, di musica, di allegria e anche un sorriso e una carezza per i loro coetanei che, purtroppo, non possono assistere alla manifestazione folkloristica. Anche quest'anno si è tenuto fede al motto coniato dal papà del Festival Claudio Criscenzo: ''I bambini aiutano i bambini''. ''I Bambini del Mondo'' nel corso degli anni hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti come quello di ''Ambasciatori di Pace nel Mondo'' da parte dell'Unicef. Quest'anno la delegazione agrigentina dell'Unicef consegnerà, alla bambina più piccola tra quelle dei gruppi internazionali che partecipano al Festival, la ''Pigotta'', ovvero la bambola di pezza dell'Unicef, una bambola speciale, unica nata dalla creatività dei volontari per promuovere le finalità del Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia. Gli otto gruppi folkloristici internazionali che partecipano alla 18^ edizione del ''Festival Internazionale - I Bambini del Mondo'', domani sera alle ore 18,30 saranno ricevuti dal sindaco e dal direttore del Parco presso il Palacongressi del Villaggio Mosè. Sabato poi alle 10.30 l'inizio ufficiale con la Passeggiata della Pace e della Fratellanza lungo la via Sacra. La sera alle ore 21.00 al Palacongressi spettacolo di apertura con l'esibizione dei gruppi internazionali e di quelli agrigentini che partecipano al Festival con la consegna a cura della Società Dante Alighieri del Premio ''Italia- Immagini e Pensieri''.


Intanto in occasione del ''Mandorlo in Fiore'' di Agrigento, la direzione regionale di Trenitalia, in un'ottica di mobilità sostenibile e integrata, ha deciso di potenziare, per tutta la settimana della manifestazione i posti a sedere sui treni regionali. Saranno ben 6.000 i nuovi posti per favorire lo spostamento in treno verso Agrigento da Palermo e altre città siciliane. Per coloro che raggiungeranno in treno Agrigento per la ''Festa del mandorlo in fiore'', grazie a un accordo con il Distretto Turistico Valle dei Templi, Trenitalia ha previsto agevolazioni e sconti su bEb, alberghi e ristoranti dal 2 all'11 di marzo. Per maggiori informazioni consultare l'apposita pagina sul sito Trenitalia.


Ad Agrigento sboccia un murales di mandorli in fiore nel parcheggio multipiano di via Empedocle. L'idea è dell'Accademia Michelangelo che ha trasformato un ''non luogo'', quindi un luogo di transito, in un posto fiorito. Il tutto sotto la guida del professore Domenico Boscia. Adesso attraversare le scale e l'ingresso del parking multipiano è un vero spettacolo di fiori di mandorlo. Il lavoro è stato completato ieri ed è visibile a tutti. Dipingere l'enorme murales fiorito è solo l'ultima delle azioni messe in atto dall'Accademia di belle arti diretta da Alfredo Prado, nata nell'ottica di consolidare un sodalizio tra l'ente di alta formazione e realtà civiche.


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