SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 24/02/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Montevago, piccolo paese agrigentino della zona del Belice, da ora in poi si chiamerà Montevago Terme. Si tratta del primo comune siciliano ad aggiungere la parola ''Terme'' alla propria denominazione, applicando così la nuova legge regionale varata nelle scorse settimane all'Ars per i comuni sede di insediamenti o bacini termali. La delibera consiliare per cambiare la denominazione del comune è stata approvata ieri dal consiglio comunale. L'aggiunta della parola ''Terme'' vuole valorizzare questo settore per il rilancio del turismo, attirando sempre più turisti interessati alla natura e al benessere. ''Il termalismo - ha detto il sindaco Margherita La Rocca Ruvolo - rappresenta una grande opportunità per Montevago e per la zona del Belìce, dove l'offerta turistica termale si integra perfettamente con le altre peculiarità dei territorio: dal patrimonio culturale e ambientale alle eccellenze enogastronomiche''. Montevago Terme fa parte dell'Associazione Nazionale Comuni Termali (Ancot). In totale sono 46 i comuni che compongono l'Ancot, ognuno dei quali rappresenta una parte importante del termalismo italiano.


Nonostante avesse dal 2015 un divieto di avvicinamento alla madre, avrebbe continuato a cercarla, infastidirla, minacciarla e ingiuriarla. Parliamo di una 37enne residente a Porto Empedocle che è stata arrestata dai poliziotti del Commissariato ''Frontiera'' in esecuzione di un'ordinanza di carcerazione. Elena Georgeta Fragapane è stata condannata dal Tribunale di Agrigento a due anni, due mesi e 16 giorni di reclusione. La donna è stata ritenuta responsabile di maltrattamenti nei confronti della mamma che è, nel frattempo, deceduta.


Avrebbero approfittato della pausa pranzo e quindi dell'assenza degli impiegati per intrufolarsi dentro e arraffare quanto c'era all'interno della cassa. Furto in una farmacia di via Manzoni, ad Agrigento. Secondo le prime stime, il bottino del colpo messo a segno dai malviventi si aggirerebbe intorno ai mille euro. Giunto il momento della riapertura della farmacia, è stata fatta l'amara scoperta ed è stato subito composto il 113. In via Manzoni si sono portati gli agenti della sezione ''Volanti'' della Questura di Agrigento. I poliziotti, coordinati dal vicequestore aggiunto Cesare Castelli, hanno avviato le indagini per capire come sia avvenuto il furto. Al momento è mistero su come i ladri si siano introdotti all'interno della farmacia. A ogni modo sono già state acquisite immagini dall'impianto di videosorveglianza; le indagini proseguono nel massimo riserbo.


Sarebbero riusciti a smontare una ventina di infissi in alluminio dall'Ostello della gioventù, venendo però sorpresi dai carabinieri. Il fatto è successo a Menfi, dove i militari hanno arrestato un 26enne e denunciato un 17enne, in stato di libertà, alla Procura per i minori. I due, secondo quanto ricostruito, stavano per mettere a segno un furto che avrebbe potuto fruttare diverse migliaia di euro, anche 20mila. A tradirli sarebbe stato però il furgone posteggiato nei pressi della struttura presa di mira; il mezzo infatti sarebbe apparso sospetto a un residente della zona che ha allertato le forze dell'ordine. Gli infissi sono stati recuperati e restituiti al Comune di Menfi, proprietario dell'Ostello della gioventù in questione. L'ipotesi di reato contestata sia al maggiorenne che al minorenne, entrambi di Palermo, è quella di furto aggravato. Per il 26enne, Gaetano Calvaruso, sono stati disposti gli arresti domiciliari.


Un 32enne di Realmonte è stato denunciato dalla Polizia per possesso di stupefacente ai fini di spaccio. Nello specifico, personale della Sezione Antidroga della Squadra Mobile mercoledì scorso ha effettuato una perquisizione domiciliare in un locale nelle disponibilità del giovane. I poliziotti hanno trovato e sequestrato una pianta di marijuana di circa mezzo metro posizionata all'interno di una rudimentale serra, realizzata con cartone e rivestita al suo interno di una carta metallica rifrangente. Per riscaldare e ventilare l'ambiente erano stati posizionati anche due faretti e una ventola, gestita da un temporizzatore. Gli agenti avrebbero anche trovato una pipetta con bicchiere, utilizzata per il consumo della droga, due coltelli, un trita erba e un bilancino di precisione. E ancora: due dosi di marijuana del peso complessivo di 6,1 grammi, cinque dosi di hashish, per un peso complessivo di 2,9 grammi, e un involucro di carta contenente semi di marijuana, del peso complessivo di 2,1 grammi.


Sono stati attimi di apprensione per alcuni lampedusani che, sentendo degli strani spari, hanno subito allertato le forze dell'ordine. È successo nella tarda serata di giovedì scorso, in contrada Imbriacola, proprio all'interno dell'hotspot dell'isola. Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, un tunisino avrebbe sparato razzi di segnalazione. Non ancora chiaro come l'immigrato sia riuscito a impossessarsi di una pistola e a lanciare razzi. A ogni modo l'uomo è stato identificato e riportata la serenità tra gli abitanti.


Con le abbondanti piogge delle ultime ore, numerose buche si sono aperte sul manto stradale di Favara. Diverse le criticità riscontrate anche dai Carabinieri della locale Tenenza che sono state prontamente segnalate all'Ufficio Tecnico comunale. Oltre alle buche, sono saltate diverse caditoie che, se non adeguatamente segnalate e/o riparate, mettono in pericolo l'incolumità degli automobilisti. L'amministrazione comunale dovrebbe predisporre una squadra di operai pronta a intervenire al fine di monitorare l'intero assetto viario cittadino e agire con una certa celerità, evitando così danni a cose e/o persone.


Al Comune di Favara, con determina del segretario generale del 19 febbraio 2018, è stata assegnata la somma di 30.247,00 euro per lavoro straordinario ai responsabili dei 7 P.O. dell'Ente. La determina del segretario fa seguito alla deliberazione di giunta del 9 febbraio scorso con la quale si costituisce un fondo per il lavoro straordinario anno 2018. Ecco come sono state ripartire le somme: al piano organizzativo n.1 - Area Amministrativa e Servizi al Cittadino- vanno 13.247 euro; al P.O. 2 - Area Finanziaria e Risorse Umane - 2.000 euro; al P.O. 3 - Sviluppo Economico, Politiche Comunitarie e Beni Culturali - 1.500 euro; P.O. 4 - Area UTC- 2.500 euro; P.O. 5 - Area Polizia Locale - 8.500 euro; P.O. 6 - Area Progettazione Urbanistica e Pianificazione - 1.000 euro e infine il P.O. 7 -Tributi- 1.500 euro. Il tutto lo si evince dalla determina pubblicata sull'albo pretorio online del Comune di Favara.


A causa di un nuovo guasto elettrico al sollevamento idrico ''Verdura'', provocato dal maltempo, è stata sospesa la fornitura idrica ai serbatoi comunali di Ribera e, di conseguenza, all'impianto del sollevamento idrico per il comune di Calamonaci. A darne comunicazione stamattina è la società Girgenti Acque. Quindi la distribuzione idrica nel comune di Ribera per oggi e domani potrà subire limitazioni e/o slittamenti, mentre a Calamonaci è temporaneamente sospesa fino a quando non sarà ripristinata la fornitura idrica.


La prossima sarà l'ultima settimana di campagna elettorale in vista del voto di domenica 4 marzo per il rinnovo di Camera e Senato. I big della politica sono in giro per tutta Italia per sostenere i propri progetti e i propri candidati. Lunedì prossimo 26 febbraio sarà ad Agrigento, all'hotel Dioscuri Bay Palace di San Leone, il ministro Beatrice Lorenzin. L'appuntamento è alle ore 12.00.


Un altro importante riconoscimento giunge per la kermesse del Mandorlo in Fiore. La tradizionale festa agrigentina è stata iscritta nel registro della Eredità immateriale della Regione Siciliana. A darne notizia è stato il sindaco di Agrigento Lillo Firetto. Questa ulteriore attestazione della qualità del nostro patrimonio, spiega il sindaco, è frutto degli sforzi fatti per sostenere presso la Regione la valorizzazione del Mandorlo in Fiore. ''È nella certezza di questo straordinario riconoscimento - dice il sindaco di Agrigento Lillo Firetto - che, d'intesa con il Parco Archeologico della Valle dei Templi, il Mandorlo in Fiore è tappa fondamentale del programma di Agrigento 2020 per i 2.600 anni di storia della città''. La tradizionale festa agrigentina, giunta alla sua 73esima edizione, si svolgerà il prossimo marzo, dal 3 all'11, e sarà inaugurata, come da consuetudine ormai, dal festival internazionale ''I Bambini del Mondo''. Tra i vari eventi che si terranno in questi giorni, tra Festival Internazionale del Folklore, rappresentazioni dei patrimoni immateriali UNESCO, laboratori, bande musicali, spettacoli di danza e iniziative legate al cibo, vediamo quali saranno i momenti clou del Mandorlo in Fiore. Martedì 6 marzo, ore 18.00, la sfilata dei gruppi folk verrà culminata poi con l'accensione del tripode dell'amicizia davanti al Tempio della Concordia. Il giorno dopo, nel secondo pomeriggio, la Fiaccolata dell'Amicizia lungo il centro storico della città dei templi, con partenza prevista alle ore 18.00. Il gran finale sarà domenica 11 marzo: si partirà alle ore 9.30 con il Festival Internazionale del Folklore, sempre lungo il centro storico agrigentino, per poi concludere la manifestazione alle ore 15.00 con lo spettacolo dei gruppi folkloristici ai piedi del Tempio della Concordia. La location, nel suo nome, si sposa perfettamente con il senso della festa del Mandorlo in Fiore, quello di valorizzare le varie culture sia locali che estere, ognuna con la propria individualità, unificandole insieme sotto i valori dell'amicizia e della fratellanza tra i popoli.


Anche quest'anno l'Amministrazione Comunale di Canicattì ha aderito alla campagna ''M'illumino di Meno'' promossa da Caterpillar e Rai Radio 2 per la giornata di ieri. L'iniziativa era finalizzata a una simbolica sensibilizzazione al risparmio energetico e ha previsto lo spegnimento dell'illuminazione di monumenti, piazze, vetrine, uffici e anche abitazioni private. Con specifica direttiva il sindaco Ettore Di Ventura ha disposto lo spegnimento nelle ore serali di ieri dell'illuminazione del monumento dedicato ai martiri della Giustizia Antonino Saetta e Rosario Livatino ubicato in viale Giudice Saetta.


Da domani domenica 25 febbraio e sino a martedì 27 febbraio torna ad Agrigento, al Grand Hotel Mosè, l'annuale congresso regionale dei cuochi di Sicilia. Tema scelto per questa 35° edizione è la valorizzazione della biodiversità dei prodotti siciliani con particolare riguardo per i cereali e per i legumi, ma anche per il pesce, le arance rosse e di Ribera e la mandorla, la regina indiscussa del territorio di Agrigento. Con un fitto calendario di eventi, tra laboratori e corsi di aggiornamento, convegni, dibattiti e degustazioni, i soci delle nove sezioni provinciali dell'Urcs - l'associazione che riunisce 2.600 cuochi in Sicilia -faranno il punto del cammino fin qui percorso e programmeranno i passi necessari per il raggiungimento dei prossimi obiettivi: promuovere il rispetto dell'ambiente e delle sue risorse, difendere la qualità delle eccellenze territoriali, contribuire a sviluppare l'economia locale, tutelare la salute dei consumatori e diffondere la cultura del consumo consapevole degli alimenti.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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