SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 08/02/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Partiti con il candidato alla Camera per il M5S Michele Sodano, oggi continuiamo lo spazio gratuito che stiamo dedicando ai candidati locali in occasione delle Politiche del 4 marzo. E lo facciamo ospitando nei nostri studi la favarese Ins. Carmela Marrone, capolista al Senato di Potere al Popolo per la Sicilia Occidentale nei collegi Uninominale e Plurinominale. Ricordiamo a tutti i candidati locali che è possibile richiederci lo spazio gratuito sino al prossimo 17 febbraio chiamando direttamente la nostra redazione al numero 0922.32709 oppure al 345.22.82.575. Trascorso tale termine non ci sarà più la possibilità di usufruire di questo particolare momento offerto dalla nostra emittente. Come detto, sentiamo oggi ai nostri microfoni la candidata Carmela Marrone.


Altro colpo assestato ai danni della mafia agrigentina. I carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento hanno eseguito sette ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di quelli che sono ritenuti vertici e affiliati della famiglia mafiosa di Menfi. Il blitz, ordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, è scattato nella notte. L'operazione, denominata ''Opuntia'', è stata eseguita da 100 militari e con l'ausilio di unità cinofile e di metal detector per la ricerca di armi. A finire in manette Tommaso Gulotta, 52 anni; Cosimo e Giuseppe Alesi, rispettivamente di 52 e 47 anni; Matteo Mistretta di 32 anni; Vito Riggio di 48 anni e Pellegrino Scirica di 62 anni, tutti di Menfi. Ordinanza di custodia cautelare in carcere anche per il 53enne Domenico Friscia, di Sciacca. Gli arrestati sono tutti responsabili - secondo gli inquirenti - di appartenere a ''Cosa Nostra'' agrigentina, classificata come associazione mafiosa armata. Altra contestazione mossa ai presunti mafiosi è quella di avere perseguito, nella valle del Belice, il controllo di attività economiche e di appalti pubblici. L'attività di indagine avrebbe documentato anche collegamenti con i capi mandamento e capi famiglia di Sciacca e dintorni. Numerose perquisizioni sono state eseguite. Questa operazione giunge a meno di un mese di distanza da quella dello scorso 23 gennaio, denominata ''Montagna''. Il blitz antimafia, condotto sempre dall'Arma Carabinieri su coordinamento della DDA di Palermo, fece allora scattare diverse decine di misure cautelari, per la maggior parte carcere o domiciliari, disarticolando quelli che sono ritenuti essere i maggiori vertici della mafia agrigentina.


Intanto è notizia delle ultime ore il pentimento del mafioso Giuseppe Quaranta. Il 50enne favarese era stato arrestato qualche settimana fa nell'ambito dell'operazione antimafia ''Montagna'' della DDA di Palermo e dei carabinieri del Reparto Operativo di Agrigento. Quaranta, ritenuto vicino alla famiglia Fragapane di Santa Elisabetta, e già capo della famiglia mafiosa favarese, ha iniziato a collaborare. E pare lo faccia già dallo scorso 29 gennaio. Avrebbe confessato di aver favorito la latitanza di Maurizio Di Gati e alcune attività estorsive. Lo stesso si sarebbe detto pronto a riferire quello sa, quello che ha sentito dire in giro e quello che ha fatto. ''Faccio ciò -avrebbe detto- per il bene della mia famiglia e mio personale, perché sono stanco, ho avuto tante delusioni da queste persone''.


Rogo nella notte tra martedì e ieri. Il fatto è avvenuto in via Aldo Moro, a Porto Empedocle, dove fiamme hanno distrutto una Smart, pare di proprietà di un 28enne disoccupato. L'incendio ha assunto proporzioni tali da estendersi anche a un'altra autovettura, una Fiat Punto, posteggiata a poca distanza dall'auto dove si è sviluppato il rogo. Ad accorrere sono stati i vigili del fuoco del comando provinciale di Agrigento. Domate le fiamme, i poliziotti del commissariato ''Frontiera'' hanno potuto procedere con il sopralluogo di rito. Pare che nelle vicinanze del rogo non sia stata trovata alcuna traccia di liquido infiammabile, tanto meno bottiglie o taniche sospette.


Malmena un signore e successivamente si impossessa della sua autovettura per venire poi rintracciato dagli agenti della Questura di Agrigento in evidente stato di ebbrezza alcolica. È per le ipotesi di reato di rapina e rifiuto dell'accertamento dello stato di ebbrezza che è stato arrestato il 24enne agrigentino Alessandro Rizzo. Il fatto è successo nella notte tra martedì e ieri, nel capoluogo agrigentino. Erano le prime ore della notte quando una richiesta di soccorso giungeva al 113 da parte di un signore che riferiva di essere stato aggredito da un giovane, suo conoscente, e che lo stesso si era poi impossessato del suo veicolo. Da qui l'entrata in azione della sezione ''Volanti'' che, dopo aver soccorso il malcapitato, ha iniziato le ricerche dell'autore del misfatto. Non ci è voluto molto prima che lo stesso venisse ritrovato, come detto, in stato di ebbrezza e venisse arrestato. Dopo gli adempimenti di rito e su disposizione del pm di turno della Procura di Agrigento, il giovane è stato condotto nella propria abitazione in regime degli arresti domiciliari, a disposizione della Autorità Giudiziaria.


Non si fermano all'Alt e nella fuga, per poco, non investono un carabiniere. Con l'accusa di ''Porto ingiustificato di armi e oggetti atti a offendere e resistenza a pubblico ufficiale'' sono state arrestate quattro persone, tutte di Camastra. I militari in servizio di controllo del territorio a Licata avevano deciso di fermare una Fiat Stilo ritenuta ''sospetta''. Imposto l'alt, l'auto non si è fermata, rischiando di investire un carabiniere. Immediato l'intervento di due gazzelle dei carabinieri che poco dopo sono riusciti a fermare la vettura e a identificare i quattro soggetti, tre uomini e una donna. A seguito di perquisizione, sull'auto sono stati trovati un coltello a serramanico e tre flaconi di metadone. L'Autorità Giudiziaria, in attesa dell'udienza di convalida, ha subito disposto gli arresti domiciliari.


Sono passati due giorni dalle dimissioni presentate dall'ex vicesindaco di Favara Lillo Attardo. Due giorni di terremoto politico per la città dell'agnello pasquale, con l'esecutivo privato di uno dei suoi più validi collaboratori e con commenti, provenienti anche da parte dell'ala della maggioranza in aula consiliare, che fanno notare come questo sia un momento di non forte coesione per il gruppo pentastellato di Favara, ma che anzi crepe e malumori sembrano essersi formati già da tempo in casa 5 Stelle. Una situazione, ne abbiamo approfondito i particolari in questi giorni, che racchiude in sé diverse chiavi di lettura. SiciliaTv ne ha parlato ieri e lo ha fatto in diretta, nel secondo pomeriggio. Seduti di fronte a un tavolo all'interno dei locali di Caffè Italia, in piazza Cavour, il giornalista Salvatore Sorce ha affrontato la questione insieme a Davide Romeo, volto ben noto all'attuale politica favarese, nonché - per sua stessa ammissione - legato da motivi affettivi all'ex vicesindaco Lillo Attardo e ha avuto anche rapporti, in qualità di consigliere personale, con il sindaco Anna Alba. L'invito a partecipare alla discussione è stato inoltrato anche all'amministrazione comunale e ai consiglieri comunali, nessuno dei quali però ieri pomeriggio si è presentato. Tema all'ordine del giorno, come detto, la questione ''dimissioni del vicesindaco Attardo''. Si è partiti con il comunicato a firma di tre consiglieri di maggioranza, Sanfratello, Costa e Pirrera, per capire quali possano essere i motivi che si celano dietro alla bufera che imperversa tra i 5 Stelle. Tra i primi argomenti affrontati, il parere negativo sul bilancio stabilmente riequilibrato proposto dall'amministrazione comunale ai revisori dei conti e la figura dell'assessore comunale Crocetta Maida che, secondo alcune voci, potrebbe essere proprio il punto focale del ''cambio di marcia'' chiesto da alcuni consiglieri pentastellati. Da tempo infatti si chiederebbe almeno un cambio di deleghe, quelle al bilancio e al personale, entrambe nelle mani dell'assessore Maida. Davide Romeo, in tal senso, è del parere che sarebbe meglio che Maida si dimettesse dall'incarico, richiesta avanzata esplicitamente ai nostri microfoni. Altro argomento chiamato in causa è stato la riscossione dei tributi e ''l'incapacità'', a suo dire, del Comune in tal senso. E ancora la gestione in house dei rifiuti, iniziativa che vedeva impegnato l'ex assessore Lillo Attardo. Particolare poi il possibile cambio degli equilibri che potrebbe verificarsi in consiglio comunale. Dei 24 consiglieri di Favara, 14 appartengono alla maggioranza pentastellata e 10 all'opposizione, ma non si esclude che i malumori interni al M5S possano far spostare l'ago della bilancia. Questi sono solo alcuni dei vari punti analizzati in diretta tv e sui canali web di SiciliaTv ieri pomeriggio. Per visionare integralmente la diretta, la stessa sarà trasmessa in replica nel corso della nostra programmazione odierna.


Politica favarese. ''Diverse le promesse fatte, specie in campagna elettorale. Sono passati ormai circa 20 mesi dall'elezione della Sindaca grillina e… altro che cambiamento!''. Sono queste le parole del consigliere comunale di Favara Salvatore Giudice. ''Le promesse -si legge in una nota- sono rimaste tali. La realtà racconta invece di una Città attanagliata da innumerevoli problematiche. La più grave è - senza ombra di dubbio - la situazione finanziaria, a dir poco catastrofica. Dopo il primo dissesto, -dice Giudice- la sensazione è che si rischi - concretamente - un secondo dissesto attribuibile esclusivamente alla Sindaca Alba e alla sua giunta''. Giudice parla anche della promessa della gestione in house dei rifiuti e della promessa della rescissione immediata del contratto con Girgenti acque. ''Promesse -dice- che ad oggi sono solo servite a far vincere le elezioni alla sindaca Alba''. Per Giudice non c'è stata una seria lotta all'evasione, al contrario ci sono state esternalizzazioni di servizi. Tanti gli argomenti trattati da Giudice nella nota che è possibile leggere integralmente sul nostro portale sicilitatv.org. Giudice conclude con una domanda: ''Perché il sindaco non pensa alle proprie dimissioni? La Città di Favara ha bisogno di cambiare aria. Tutti a casa!''.


Domani è prevista l'erogazione idrica nella zona di via Kennedy, a Favara. Proprio in concomitanza con la distribuzione, operatori di Girgenti Acque saranno sul posto per effettuare un sopralluogo e verificare la segnalazione fattaci giorni addietro dal cittadino Giuseppe Piscopo, il quale denunciava la fuoriuscita di acqua da manto stradale. Perdita che, come abbiamo visto dalle immagini, si registra in più punti. Tecnici domani individueranno le falle alla condotta idrica e predisporranno la riparazione. Per l'intervento vero e proprio -ci fanno sapere da Girgenti Acque- si dovrà attendere appunto il sopralluogo al fine di appurare l'entità del danno.


Il Mandorlo in Fiore 2018 è stato insignito del Patrimonio dell'Unione Europea che, nel celebrare l'anno della cultura proprio nel 2018, ritiene il 73° Mandorlo in Fiore parte del mosaico di espressione e rilancio della Cultura, evidenziando il ruolo di promozione di un sentimento condiviso di identità che contribuisce alla costruzione del futuro stesso dell'Europa. A dirlo è il Direttore del Parco Giuseppe Parello che esprime soddisfazione per il continuo mietere di successi e riconoscimenti per Agrigento. ''Scopo dell'anno europeo della cultura - dice Parello- è sensibilizzare all'importanza sociale ed economica del patrimonio culturale. L'Europa ci invita dunque a lanciare il comune slogan che identifica il suo progetto e il nostro, da oggi comuni e vicini: Quando il passato incontra il futuro''.


Gesto di generosità dei dipendenti del ''Gruppo Bruno Euronics'' di Agrigento, Castrofilippo, Licata e Caltanissetta, nei confronti dei piccoli pazienti del reparto di Pediatria dell'ospedale di Agrigento. È stato infatti donato un televisore a schermo gigante che è stato collocato nell'accogliente sala comune dell'Unità pediatrica, diretta dal dott. Giuseppe Gramaglia. ''A nome della Direzione strategica dell'Azienda sanitaria provinciale di Agrigento ma anche di tutti i bambini del reparto - afferma il commissario Asp, Gervasio Venuti - esprimo un vivo ringraziamento ai dipendenti del ''Gruppo Bruno Euronics'' per aver compiuto questo gesto di generoso altruismo. L'assistenza ospedaliera e territoriale deve certamente fare tesoro della collaborazione che, in vario modo, può arrivare dalla società civile, dalle associazioni di volontariato e, perché no, anche dalle aziende private. È un modo per fare comunità, -conclude Venuti- per agire in sinergia nell'intento condiviso di migliorare costantemente la qualità dei servizi sanitari offerti''.


In occasione della ricorrenza nazionale del ''Giorno dei Ricordo'', in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale, si terrà dopodomani, sabato, alla Prefettura di Agrigento un momento di incontro per soffermarsi a ricordare i momenti salienti della tragica ricorrenza. Un doveroso omaggio quindi alle vittime e un riconoscimento ai superstiti. L'iniziativa, che avrà inizio alle ore 10.00, è stata promossa d'intesa con l'Ufficio Scolastico Provinciale. Saranno presenti le autorità civili e militari della provincia e una rappresentanza di studenti.


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