SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 07/02/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Saranno consegnati questo venerdì alla ditta vincitrice i lavori di messa in sicurezza della cattedrale di Agrigento. Dopo l'aggiudicazione e la rideterminazione del quadro economico, è arrivato il tempo di consegnare i lavori all'Ati Arkeo restauri di Agrigento che dovrà realizzare un sistema di corde e tiranti per mettere in sicurezza la struttura. Evidenti le fessure che stanno danneggiando la cattedrale. I lavori consistono nell'ingabbiare, con catene d'acciaio che dalle fondamenta arriveranno fino al tetto, la parte della struttura che si trova sulla zona non stabile del colle. Il costo complessivo dell'intervento è di quasi 908 mila euro e dovrebbe essere completato fra i 18 e i 24 mesi. Intanto dalla Regione lo scorso dicembre era arrivato un primo concreto intervento sulla collina sulla cui sommità sorge la Cattedrale. Il governo regionale aveva stanziato 174mila euro per la realizzazione, lungo il costone, di una barriera paramassi a dissipazione di energia. Una struttura lunga 160 metri, con altezza di intercettazione di 3 metri. Lavori avviati già i primi di gennaio.


Ieri mattina le dimissioni del vicesindaco di Favara, Lillo Attardo, e immediatamente una bufera politica sembra essersi abbattuta sulla città dell'agnello pasquale. Ma, per essere più precisi, sarebbe meglio dire che un terremoto sembra essersi abbattuto sul M5S cittadino, creando crepe che pare lo stiano spaccando dall'interno. Un malessere in seno alla maggioranza che, fino a ora celato ai più, è esploso di colpo. E a innescarlo sono state proprio le dimissioni presentate da Attardo, che rinuncia dunque alla carica di vicesindaco e di assessore comunale. Lo stesso ha motivato la scelta per ''incompatibilità politico-amministrativa con il sindaco''. Idee diverse, ci diceva Attardo - su come amministrare la città. L'ormai ex vicesindaco rimane comunque un membro attivo del M5S. L'amministrazione comunale pentastellata perde dunque uno dei suoi più validi collaboratori, uno dei volti più conosciuti e apprezzati dai cittadini favaresi per il lavoro svolto. Attardo è stato definito in una nota a firma dei consiglieri di maggioranza Carmelo Sanfratello, Calogero Pirrera e Carmelo Costa, come ''uno degli assessori migliori della giunta Alba''. Sembra dunque che la compattezza del gruppo, che solitamente il Movimento 5 Stelle vuole far trapelare all'esterno, negli ultimi tempi non sia più tanto così. Pare infatti che alcuni esponenti della maggioranza pentastellata avrebbero chiesto da tempo un cambio di rotta - da non intendere necessariamente come un cambio di assessore - nelle deleghe al bilancio e al personale, entrambe nelle mani dell'assessore Crocetta Maida, altro volto molto noto e altrettanto discusso della giunta Alba. Dal sindaco ancora nessuna dichiarazione. La prima cittadina, ieri, aveva comunicato di volersi riservare ''un paio d'ore'' per riflettere sulla questione delle dimissioni del suo vice prima di esprimere un parere al riguardo, ma al momento nessuna novità. Evidentemente non ritiene doveroso comunicare con la cittadinanza e spiegare i motivi per i quali non ha voluto, nonostante numerose richieste arrivate dal M5S, rimodulare le deleghe assessoriali. A parlare invece - e lo hanno fatto nella stessa giornata delle dimissioni presentate da Attardo - sono i consiglieri di maggioranza Carmelo Sanfratello, Carmelo Costa e Calogero Pirrera, eletti e in forza tra le fila dei 5 Stelle e vicini al deputato regionale Giovanni Di Caro. Gli stessi, oltre a rammaricarsi per le dimissioni di Lillo Attardo, considerato come uno dei principali attivisti che hanno contribuito alla vittoria elettorale alle comunali di 2 anni fa, hanno fatto riferimento anche al famigerato cambio di marcia chiesto da mesi all'amministrazione comunale, ma senza risultato. Nella nota dei consiglieri Sanfratello, Costa e Pirrera si parla anche di immobilismo al Comune, di peggioramento delle condizioni finanziare dell'Ente, causato da una paralisi amministrativa che perdura da mesi. Pare insomma che parte della maggioranza non stia perdendo l'occasione per fare da opposizione. Circostanza constatata anche dalla consigliera comunale di opposizione Laura Mossuto, la quale rincara la dose scrivendo come ''da mesi si rincorrono voci di malcontenti, frustrazioni e malesseri''. ''Di fatto - si legge nel comunicato di Mossuto - tutto ciò palesa […] che alla prova amministrativa il M5S ''funziona'' esattamente come ogni altro partito politico''. Il bilancio tracciato da Mossuto è tutt'altro che roseo. ''Dall'insediamento di questa Giunta - scrive la stessa - nelle promesse ''rivoluzionarie'', i buoni propositi sono diventati in pochi mesi speranze, poi utopie''. Tra i vari problemi ai quali si fa riferimento, la rescissione del contratto con Girgenti Acque s.p.a. che - secondo Mossuto - in campagna elettorale veniva data come certa e imminente, la questione precari ''in bilico perenne'', carenza di personale e strumenti negli uffici comunali, condizioni delle strade e l'impossibilità di chiudere il bilancio stabilmente riequilibrato. Ad avvertire una ''falla nel sistema'' del M5S favarese, infine, anche il consigliere Giuseppe Nobile. Per lo stesso ''le dimissioni del vicesindaco Lillo Attardo rappresentano un'ulteriore crepa nella già fragile compagine che amministra Favara''. ''[...] la cittadina favarese ha bisogno di certezze politico-amministrative''.


Intanto dopo le dimissioni dell'assessore Attardo, inaspettate per alcuni e ''scontate'' per altri, iniziano ad arrivare i primi attestati di vicinanza e solidarietà all'ex membro della giunta penstastellata di Favara. A scrivere è la Confraternita Misericordia di Favara con il suo governatore Giuseppe Castronovo. ''Ad Attardo va tutta la nostra solidarietà -scrive Castronovo. Si è impegnato e ha sempre dimostrato vicinanza nei confronti della Confraternita. È stato un punto di riferimento tra Misericordia e Amministrazione''.


Il maltempo, per quanto restio ad arrivare, infine è giunto. Non sono tardati a manifestarsi però i primi disagi. A Porto Empedocle, in piazza Raffaello, a cadere giù è stato un palo dell'illuminazione pubblica. Per fortuna non sarebbero stati registrati danni a persone, ma ad andarci di mezzo sono state due auto parcheggiate sul posto. Si tratta di una Peugeot 107 e di una Fiat Idea, colpite e danneggiate dal palo che ha ceduto. Appresa la notizia, sul posto i vigili del fuoco, i poliziotti del locale commissariato e i tecnici Enel che hanno provveduto a staccare la corrente elettrica. Il forte vento non ha poi risparmiato alcuni alberi in diversi punti dell'agrigentino, anch'essi caduti a terra sotto la furia delle raffiche. Ad Aragona poi, pare scontato a causa delle abbondanti piogge degli ultimi giorni, a venire giù e rovinare lungo via Nazareno è stato parte di un muro. In via precauzionale, sarebbe stata firmata un'ordinanza di chiusura della strada.


Ecco come si presentava al primo mattino di oggi ad automobilisti e passanti una strada della città di Favara. Siamo in via Capitano Callea e traverse. Sono bastati pochi minuti di pioggia, appena 3 secondo alcuni, per fare allagare le strade tanto da non vedere il manto stradale sommerso dall'acqua torbida. L'allagamento ha presto raggiunto dimensioni tali da non consentire, in alcuni punti, il passaggio ai pedoni - a meno che non volessero inzupparsi piedi e scarpe fino a oltre la caviglia - e da far ''sprofondare'', tra le acque di via Capitano Callea le ruote delle auto fino a ¼ circa della loro altezza. E tutto questo, ricordiamo, dopo pochi minuti di pioggia. Intanto, sempre a causa del maltempo di questi ultimi giorni, disagi anche per le scolaresche che attendono presso la fermata degli autobus in corso Vittorio Veneto. Siamo all'altezza dell'incrocio con via Spagna e la struttura in ferro si presenta ''scoperchiata'', non offrendo di fatto nessun riparo contro le intemperie che frequentemente si stanno manifestando in questi giorni e lasciando gli studenti alla mercè delle precipitazioni. In entrambi i casi si chiede un pronto intervento dell'amministrazione comunale per evitare disagi alla popolazione. Ricordiamo che SiciliaTv mette a disposizione della cittadinanza il numero whatsapp 320 801 84 63 per segnalare eventuali problemi o novità alla nostra redazione.


Morì dopo essere precipitato dal ponteggio mentre stava eseguendo dei lavori in un cantiere. Parliamo dell'operaio favarese Antonio Vitello. Il fatto avvenne la mattina del 29 gennaio 2016 in viale Cannatello. Per la sua morte è stato rinviato a giudizio il titolare dell'impresa, il favarese Giuseppe Schembri di 63 anni. A disporlo il gup Stefano Zammuto che ha accolto la richiesta del pm Alessandra Russo. Schembri, difeso dall'avvocato Salvatore Pennica, sarà processato davanti al giudice monocratico per l'accusa di omicidio colposo. Secondo l'accusa, la piattaforma usata dall'operaio per salire all'altezza dei cornicioni non avrebbe avuto i requisiti di sicurezza.


Si tornerà in aula il prossimo 13 marzo per l'arringa della difesa dopo che il pm Calogero Montante ha chiesto la condanna a due anni di reclusione per una 27enne. Parliamo del processo che si sta celebrando al Tribunale di Agrigento dopo la morte del 16enne Alessandro Bonamico, avvenuta in un incidente stradale. Il giovane si trovava sul sedile posteriore di una Lancia Y, alla cui guida c'era la 27enne Lorena Siracusa, quando l'auto è finita giù dal viadotto Morandi. Per Bonamico non c'è stato scampo. Ferita invece la 27enne e un'altra minorenne che si trovava in macchina insieme a loro. Per il pm la ragazza avrebbe voluto fare una bravata per dimostrare agli amici quanto fosse brava a guidare. Non ha dubbi il pm Montante: la 27enne teneva una velocità sconsiderata e per questo è precipitata dal viadotto. Non è dello stesso parere la difesa. Per l'avvocato Giuseppe Scozzari: ''quella sera non fece manovre azzardate''. Secondo una testimonianza quella sera a uscire erano stati in sei e presero due auto. Fermatisi a fare rifornimento, Bonamico scese da un'auto e si sedette nell'altra per fare compagnia alle due amiche che erano da sole. Durante l'interrogatorio l'ultimo teste disse che: ''Lorena aveva l'abitudine di guidare in maniera spavalda''.


È stato trovato sanguinante per terra nei pressi del Municipio di Porto Empedocle. È successo lunedì sera. Adesso i poliziotti del Commissariato ''Frontiera'' indagano su chi e perché lo abbia ridotto in questo modo. Ad accorgesi del 41enne disteso per terra e pieno di sangue alcuni passanti che hanno immediatamente chiamato i sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure e trasportato il ferito all'ospedale di Agrigento. Le sue condizioni di salute non sarebbero gravi.


È stato assolto perché il fatto non sussiste il medico dell'Asp Giuseppe Miccichè. Il 61enne era accusato di peculato per essersi appropriato di una somma di 600 euro che sarebbe invece dovuta andare all'Asp. Per il gup Stefano Zammuto, che ieri ha pronunciato la sentenza, Miccichè, responsabile dell'ufficio di assistenza domiciliare integrata dell'Azienda sanitaria, non ha commesso nessun fatto. Il pm Alessandra Russo aveva chiesto nell'udienza precedente la condanna a un anno e otto mesi di reclusione. La Procura gli contestava di avere visitato alcuni pazienti in regime di ''intramoenia'', vale a dire facendosi autorizzare dall'ente pubblico di cui è dipendente ma senza versare in alcuni casi, come previsto dalla legge, la percentuale dovuta all'Asp di appartenenza.


Sarebbe dovuto essere un controllo ordinario e invece scattano sanzioni per totali 19 mila euro. Gli agenti della Polizia Stradale di Agrigento hanno fermato un camion lungo la statale 115, in territorio di Porto Empedocle, e hanno accertato come, all'interno del mezzo, venissero trasportati insieme medicine e alimenti pare latticini. Sono stati chiamati i medici dell'Asp di Agrigento e da qui la contestazione di più violazioni. Per gli alimenti, sarebbe stato accertato come il trasporto degli stessi, a temperatura controllata, sarebbe avvenuto senza la necessaria documentazione e in mancanza di necessarie attestazioni da parte del conducente. Ecco come si è arrivati all'elevazione di sanzioni per quasi 20 mila euro. 6 mila euro di multa sono stati elevati a due ditte farmaceutiche, mentre per il conducente - al quale viene contestato il trasporto promiscuo di latticini e farmaci, nonché la mancanza di indispensabili documenti, - sono scattate sanzioni per 7 mila euro. Il contenuto del camion fermato lungo la Statale 155 dalla Stradale di Agrigento, coordinata dal vicequestore aggiunto Andrea Morreale, sarebbe dovuto essere destinato al territorio agrigentino. Pare che il mezzo provenisse da Assoro, in provincia di Enna.


Arresto non convalidato per il 62enne di Palma di Montechiaro arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri per l'ipotesi di reato di furto d'acqua. Questa la decisione del giudice e l'anziano torna dunque in libertà. Il 62enne era stato arrestato dai militari della stazione di Palma in quanto accusato di avere realizzato un allaccio abusivo alla rete idrica pubblica tramite il collegamento di un tubo di gomma che dalla stessa portava l'acqua presso la propria abitazione. La difesa dell'anziano aveva sottolineato i motivi per i quali il palmese stava rubando acqua. Il primo sarebbe la mancanza di collegamento alla rete idrica nella zona in cui risiede l'uomo; il secondo, problemi fisici alla schiena dell'anziano che gli impedirebbero di sollevare cassette o bidoni d'acqua da trasportare in casa propria.


Hanno letteralmente svaligiato un deposito di materiale edile di Montaperto. Indisturbati, hanno portato via tutto quello che c'era al suo interno. Il danno ammonterebbe a diverse migliaia di euro. Fatta l'amara scoperta, i proprietari hanno formalizzato una denuncia contro ignoti. Saranno adesso i carabinieri della stazione di Montaperto a indagare e cercare di identificare gli autori del furto.


Ennesimo furto con scasso in una abitazione della frazione agrigentina del Villaggio Mosè, in via Agena. Ignoti nella notte avrebbero approfittato della temporanea assenza dei padroni di casa. Rotto il vetro di una finestra, i malviventi si sono introdotti all'interno per rovistare tra armadi e cassetti e portare via tutto ciò che di valore hanno trovato: preziosi, oro e gioielli. Ad accorgersi del furto, una volta rientrati nella propria dimora, sono stati gli stessi proprietari dell'immobile che hanno lanciato l'allarme. Sul posto sono giunti i carabinieri che, una volta constatato il furto, hanno raccolto la denuncia e avviato le indagini per tentare di dare un volto agli ignoti che sono entrati in azione in via Agena.


Fondi non spesi per i progetti di democrazia partecipata per l'anno 2016. Sono 18 i Comuni dell'agrigentino che dovranno restituire le somme alla Regione. A deciderlo il dirigente generale del Dipartimento delle Autonomie locali. Secondo quanto riportato sul quotidiano La Sicilia e altri organi di informazione, tra i Comuni interessati, questi sono quelli che dovranno restituire interamente tutte le somme destinate alla democrazia partecipata per il 2016: Bivona dovrà far tornare indietro alla Regione 18.910 euro, Porto Empedocle 15.813 euro, Naro 13.357 euro, San Biagio Platani 11.910 euro, Montevago 11.311 euro, Sant'Angelo Muxaro 9.582 euro, Villafranca Sicula 6.441 euro e Comitini 5.705 euro. Ecco invece quelli che dovranno restituire solo una parte delle somme non spese. Nello specifico, Camastra dovrà restituire 4.796 euro, Ribera 4.330 euro, Lampedusa e Linosa 2.574 euro, Aragona poco più di mille euro, Montallegro 590 euro, Santa Elisabetta 302 euro, Canicattì 280 euro, Joppolo Giancaxio 130 euro, Realmonte soli 25 euro e Calamonaci appena 60 centesimi.


Da oggi sono in pagamento presso lo sportello della Tesoreria Comunale della Banca Monte dei Paschi di Siena di Favara gli onorari spettanti ai componenti dei seggi elettorali per le attività svolte in occasione delle Elezioni Regionali dello scorso 5 novembre. Saranno quindi in pagamento le spettanze per i presidenti, scrutatori e segretari dei seggi elettorali. Dal Comune raccomandano il ritiro dei compensi nel più breve tempo possibile, onde procedere alle prescritte rendicontazioni.


Intanto domani a Favara e Agrigento, in occasione delle imminenti elezioni politiche del 4 marzo, le commissioni elettorali comunali procederanno con la nomina degli scrutatori di seggio elettorale. Le nomine avverranno in entrambi i Comuni in pubblica adunanza. A Favara alle ore 10.00 presso la sede del Comune; ad Agrigento alle ore 8,30 nei locali dell'Ufficio elettorale di p.zza Gallo.


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