SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 26/01/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Agrigento ha un nuovo prefetto. Si tratta di S. E. Dario Caputo che stamattina si è insediato. Il dott. Caputo, 61 anni e laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Padova, ha recentemente ricoperto il ruolo di vicecapo di gabinetto del ministro della Coesione Territoriale e del Mezzogiorno Claudio De Vincenti. È stato anche tra i responsabili dell'Agenzia nazionale dei beni confiscati. Dal 2000 al 2016 ha inoltre rivestito la carica di viceprefetto presso il Ministero dell'Interno. Oggi quindi l'insediamento del neo prefetto Caputo che arriva dopo che l'oramai ex prefetto Nicola Diomede è stato rimosso dalla carica e collocato ''a disposizione'' da parte del consiglio dei Ministri dopo la bufera giudiziaria abbattutasi su Girgenti Acque. Non facile il compito che aspetta il nuovo prefetto ad Agrigento. Numerose sono le emergenze del nostro territorio: dalla mancanza di acqua ai problemi legati ai rifiuti, dalla mancanza di lavoro all'immigrazione.


Operazione antimafia ''Montagna''. Si costituisce il 58esimo soggetto coinvolto nella maxi retata dei carabinieri svoltasi alle prime luci dell'alba di lunedì scorso. Si tratta del 26enne favarese Antonio Licata, sfuggito alla cattura in quanto all'estero, in Belgio, per lavoro. Lì - ha raccontato ai carabinieri - lavorava onestamente e faceva il pizzaiolo. Lo stesso, sentita forse l'elevata pressione investigativa, ha deciso di fare ritorno nell'agrigentino e, insieme al suo legale, presentarsi alla caserma dei Carabinieri di Villaseta, sede del Reparto Operativo di Agrigento. Licata, ritenuto dai pm della Dda Alessia Sinatra e Claudio Camilleri uno dei ''ragionieri'' della cosca, avrebbe gestito i conti del giro di droga occupandosi anche di tagliarla e custodirla. Nei suoi confronti è stata notificata un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per l'accusa di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio, con l'aggravante ''di agevolare l'associazione criminale mafiosa ''Cosa nostra'', essendo gran parte dei ricavi - scrivono gli inquirenti - destinati a fare fronte alle esigenze degli appartenenti all'associazione mafiosa e su tutte le necessità economiche delle famiglie dei sodali in carcere''. Intanto emergono nuovi particolari circa l'operazione ''Montagna''. I summit si svolgevano anche nei bar e nei centri commerciali. Insomma in luoghi affollati ma anche in zone sperdute. ''Non si chiama mafia…. si chiama Cosa Nostra'', così dicevano i presunti boss del mandamento della ''Montagna'' durante uno dei tanti summit documentato dai Carabinieri del Reparto Operativo di Agrigento.


Avrebbe tentato di aggredire il suo vicino di fondo agricolo con una pistola: con l'accusa di detenzione illegale di arma da fuoco è stato arrestato il 76enne licatese Salvatore Urso. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l'uomo avrebbe cercato di aggredire il vicino a causa di dissidi relativi al confine dell'appezzamento di terreno. A chiamare i militari e chiedere aiuto è stato il 54enne vittima della tentata aggressione. L'uomo ha riferito ai militari di essere stato aggredito da un uomo armato di pistola. Scattati i controlli, il 76enne è stato individuato e fermato dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Licata. È stato trovato in possesso di una pistola semiautomatica, calibro 22, di fabbricazione estera, risultata essere clandestina. L'arma è stata quindi sequestrata mentre il pensionato è stato arrestato e posto ai domiciliari.


Durante gli arresti era sfuggito alla cattura in quanto si trovava in Romania. Parliamo di una delle menti dell'organizzazione criminale che avrebbe allestito un giro di prostituzione all'interno del locale Velvet, lungo la SS 640 fra Favara e Racalmuto. Si tratta di Iancu Ianus, di 50 anni, che patteggia la pena a tre anni di reclusione. L'uomo ha evitato l'arresto, riuscendo a sottrarsi per undici anni alla giustizia, ma la Procura di Agrigento lo ha individuato e lo ha mandato a processo. La pena concordata fra il difensore, l'avvocato Salvatore Cusumano, e il pubblico ministero, Federico Panichi, è stata ratificata ieri dal gup Francesco Provenzano.


Dal primo gennaio si trovano a lavorare solo 8 ore settimanali delle 21 che ne facevano prima, causa la mancata copertura finanziaria. Parliamo dei 46 ex LSU storici di Favara, quelli del Fondo nazionale, che da giorni oramai sono in stato di agitazione e che ieri sera hanno perfino ''occupato'' l'atrio del Municipio di p.zza Cavour. Sono rimasti lì per tutta la notte. Scopo: tenere alta l'attenzione su questo problema e hanno deciso di farlo con una protesta e con degli striscioni proprio nella sede comunale. ''È una protesta pacifica - ci tengono a precisare gli stessi lavoratori- che intende spronare la politica a trovare le giuste soluzioni al nostro problema. Dalla Regione ci dicono che l'emendamento è pronto e che hanno trovato la copertura finanziaria ma ad oggi nessun intervento. Vogliamo sollecitare in tal senso''. Gli stessi, che da oltre un ventennio svolgono lavori di pubblica utilità, sono in attesa di un nuovo contratto dopo la scadenza del vecchio che li vedeva impegnati sino al 31 dicembre scorso, per 21 ore settimanali. L'amministrazione comunale, per non far perdere la continuità lavorativa ed evitare quindi il licenziamento, aveva approvato la prosecuzione per sole 8 ore settimanali, in attesa che la Regione definisca il proseguo per questi contrattisti. Con la soluzione adottata dalla giunta comunale si evita quindi il licenziamento ma certamente non si garantisce il sostentamento a queste persone e alle loro famiglie. ''Sfidiamo -ci dicono- a campare con 200/250 euro al mese''. Intanto stamattina al Municipio sono intervenuti gli agenti della locale Polizia Municipale e i Carabinieri della locale Tenenza e della Compagnia di Agrigento con il suo comandante capitano Luigi Garrì. I militari hanno ascoltato le richieste di questi lavoratori e segnato anche i nominativi dei presenti.


''In Commissione Bilancio all'Ars non pervenuto l'emendamento promesso dalla Grasso. I lavoratori non siano presi in giro''. Sono le parole del deputato favarese Giovanni Di Caro in merito alla vertenza precari al Comune di Favara. ''Esprimo la mia massima solidarietà ai lavoratori LSU storici che prestano servizio al Comune di Favara e all'intero bacino dei precari storici degli Enti Pubblici Siciliani -dice Di Caro- il cui destino è tristemente legato agli umori delle maggioranze di governo di turno che continuano a raccontar loro menzogne. Ultima, la promessa della maggioranza Musumeci, quella di un emendamento dell'assessore Bernadette Grasso, che avrebbe dovuto scongiurare la cessazione del contratto di tali lavoratori. Ebbene, questo emendamento, tanto sbandierato dalla Grasso, in Commissione Bilancio all'Ars non è mai arrivato''. Di Caro ha presentato un'interpellanza urgente per incalzare Musumeci a salvaguardare questi lavoratori precari ma anche quelli dell'ex Pirelli di Villafranca Tirrena nel Messinese e di Siracusa. ''Leggo dichiarazioni di esponenti politici della maggioranza di governo regionale e anche a livello locale, che mistificano la realtà nel tentativo di continuare a prendere in giro i lavoratori. Vorrei ricordare infatti che il famoso emendamento della Grasso portato in Aula a ridosso della votazione dell'esercizio di bilancio provvisorio -continua il parlamentare favarese, altro non era se non una mossa spot, dato che quell'emendamento non era ammissibile e non era passato neanche dalle commissioni di merito. Tornando ai lavoratori di Favara -conclude Di Caro- serve una soluzione seria e concreta e non uno spot. Se venisse meno anche questo contratto di 8 ore, sarebbero praticamente senza più il posto di lavoro''.


Conto alla rovescia per l'avvio della raccolta differenziata ad Agrigento. Oggi, venerdì 26 gennaio, sarà infatti l'ultimo giorno in cui gli agrigentini potranno conferire i rifiuti in maniera indifferenziata nei cassonetti che fino ad ora sono serviti per effettuare il servizio di raccolta da parte degli operatori ecologici. Dall'alba di domani mattina infatti gli operai di Iseda e Sea, dopo avere svuotato i cassonetti, provvederanno a ribaltarli e dunque a renderli inutilizzabili. Da lunedì inizierà infatti la raccolta differenziata in tutto il centro agrigentino anche per i privati con un preciso calendario. Si inizierà lunedì con il ritiro dell'umido, della carta e del cartone. I mastelli dovranno essere esposti dalle 20 di domenica sera sino alle 6 del mattino del giorno della raccolta. Così anche per i giorni successivi.


Partono gli interventi di riqualificazione dell'area esterna dell'ospedale di Agrigento: sarà rifatto, nei tratti necessari, il manto stradale e collocata nuova segnaletica orizzontale e verticale. L'intervento prevede anche la demolizione di alcuni manufatti appartenenti a piccoli immobili fatiscenti risalenti al periodo in cui è stato costruito il nosocomio, oltre alla dismissione di palme secche. Intanto si renderà operativa la convenzione tra Asp e Vigili urbani per disciplinare il traffico veicolare nell'area esterna all'ospedale. Gli automobilisti indisciplinati, in caso di infrazioni e di parcheggio del mezzo al di fuori degli spazi consentiti, andranno incontro alla rimozione coatta del veicolo e alle sanzioni pecuniarie previste in questi casi.


Gildo Moncada, un bambino costretto a diventare adulto prima del tempo. Una storia, nero su bianco tra le pagine di un libro, che racconta di un siciliano, delle sue avventure da partigiano durante la seconda guerra mondiale, delle disavventure dalle quali rimase addirittura mutilato, di un popolo che - con la resistenza - ha donato ai ragazzi di oggi un avvenire. Questi gli argomenti trattati stamane al liceo Martin Luther King di Favara, nel corso dell'incontro avvenuto con lo scrittore e giornalista Raimondo Moncada, autore del libro ''Il partigiano bambino'' e figlio del protagonista della storia. Raimondo Moncada ha parlato ai tanti ragazzi che hanno riempito l'aula multimediale dell'istituto di sacrificio, di storia ma soprattutto di valori che, oggi come in passato, devono essere la guida della società. La mattinata si inserisce all'interno delle iniziative programmate per la Settimana della Memoria. Presente al Martin Luther King anche l'assessore alla pubblica istruzione, Rossella Carlino. L'incontro con l'autore è stato un momento serio per far riflettere i ragazzi sul concetto di amore per sé stessi e per la propria patria. Gli stessi, sotto l'attenta guida dei docenti, hanno elaborato il testo che è stato oggi presentato. Gli alunni non hanno soltanto recepito, ma si sono resi partecipi attivamente con interventi, momenti musicali e rappresentazioni artistiche. La buona riuscita della mattinata, che ha coinvolto gli studenti dell'Istituto, ha richiesto innanzitutto sinergia e collaborazione tra questi e i docenti che li hanno preparati. I ragazzi hanno affrontato un tema importante, la resistenza e i valori, contestualizzato in un momento storico altrettanto importante, la seconda guerra mondiale. È proprio questo l'intento del liceo diretto da Salvatore Pirrera, dare ai propri alunni sì l'istruzione in merito alle materie di studio, ma anche e soprattutto formarli dal punto di vista umano, come persone in procinto di prendere, tra qualche anno, il proprio ruolo all'interno della società.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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