SICILIA TV NOTIZIARIO Edizione del 18/01/2018 Direttore Responsabile: Calogero Sorce
Mancano
i chirurghi e all'ospedale si fermano gli interventi. Succede al Barone
Lombardo di Canicattì. L'unico medico chirurgo in servizio all'ospedale
sta usufruendo di un periodo di congedo per malattia e, mancando in
organico il primario e il viceprimario e altri medici, in sala
operatoria pare non possa andarci nessun altro.
Un problema non nuovo all'ospedale canicattinese. Già la scorsa estate
il problema si era presentato ma si pose rimedio con il trasferimento
dei pazienti in altre strutture sanitarie.
Un rimedio, già attuato dalla direzione dell'Asp di Agrigento, potrebbe
essere la stipula di un contratto di consulenza a termine con un
chirurgo.
Intanto interviene il sindaco di Canicattì, avv. Ettore Di Ventura, che
esprime grande preoccupazione per la paventata chiusura del reparto di
Chirurgia e per le conseguenze che tale decisione potrebbe comportare
per la salute dei propri cittadini e per tutto il bacino di utenza che
gravita sulla struttura del nosocomio.
''Siamo seriamente impensieriti - dichiara il primo cittadino - per una
situazione che già da tempo è stata attenzionata ai vertici provinciali
dell'ASP e per la quale nei mesi scorsi si erano chieste risposte chiare
e certe. Ad oggi, le promesse di nuove assunzioni a integrazione dello
scarso organico operante all'interno della struttura non hanno trovato
un seguito riportando, di fatto, a uno stato di emergenza difficilmente
gestibile. Esprimo la mia solidarietà -dice il sindaco- per il personale
medico e paramedico che lavora con ritmi insostenibili in tutti i
reparti del Barone Lombardo ma è obbligo dare assicurazioni ai cittadini
sul mantenimento dell'efficienza dei servizi ospedalieri. Chiederò ai
vertici della Sanità provinciale e regionale -conclude Di Ventura- un
incontro della massima urgenza per fare chiarezza sull'attuale
situazione e per spingere a trovare soluzioni immediate e definitive a
questa ennesima emergenza''. Un
nuovo uragano giudiziario si abbatte sull'agrigentino e nell'occhio del
ciclone è la società Girgenti Acque. Ieri le forze dell'ordine sono
state impegnate nel notificare a ben oltre 70 soggetti l'avviso di
proroga delle indagini firmato dal procuratore capo Luigi Patronaggio e
dai pubblici ministeri Salvatore Vella, Alessandra Russo e Paola Vetro.
Tra le accuse ipotizzate ci sarebbero quelle di associazione a
delinquere, corruzione, truffa, riciclaggio e false comunicazioni
sociali. In particolare, la vicenda riguarderebbe un presunto giro
legato alle assunzioni - per sé o per i propri familiari - a Girgenti
Acque in cambio di favori. Nella lista degli indagati figurano politici,
deputati ed ex deputati, dirigenti pubblici, giornalisti e avvocati.
Tra i destinatari delle notifiche trasmesse dalla Procura della
Repubblica, ci sarebbero anche il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede;
Angelo Alfano, padre del ministro degli Esteri Angelino; l'ex
presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo; l'ex presidente
della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi; il presidente di Girgenti
Acque, Marco Campione; i parlamentari o ex parlamentari Riccardo Gallo,
Giovanni Panepinto, Vincenzo Fontana e Angelo Capodicasa. Nella lista
anche il presidente dell'Antitrust, Giovanni Pitruzzella; l'ex direttore
dell'Inps di Agrigento, Gerlando Piro; l'ex direttore dell'Agenzia
delle Entrate di Agrigento, Pietro Pasquale Leto.
Questi alcuni dei volti più noti all'interno di una inchiesta che non si
esclude possa ulteriormente allargarsi.
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I nomi di tutti i soggetti coinvolti:
Il presidente di ''Girgenti Acque'', Marco Campione, Angelo Alfano,
padre del ministro degli Esteri, il prefetto di Agrigento Nicola
Diomede, l'ex governatore Raffaele Lombardo e il fratello Angelo, l'ex
presidente della Provincia di Agrigento Eugenio D'Orsi, l'ex presidente
del Cga Raffaele De Lipsis, gli ex deputati nazionali e regionali
Riccardo Gallo Afllitto, Angelo Capodicasa, Giovanni Panepinto, Enzo
Fontana, Pasquale Leto, ex direttore dell'Agenzia delle Entrate di
Agrigento, l'ex direttore dell'Inps Gerlando Piro, il presidente
dell'Antitrust Giovanni Pitruzzella, Salvatore Aiola, Giacomo Antronaco,
Silvio Apostoli, Giuseppe Arcuri, Pietro Arnone, Bernardo Barone,
Filippo Caci, Giuseppe Carlino, Lelio Castaldo, Francesco Castaldo,
Giovanni Caucci, Vincenzo Corbo, Salvatore Cossu, Piero Angelo Cutaia,
Antonio D'Amico, Domenico D'Amico, Luigi D'Amico, Carmelo Dante, Igino
Della Volpe, Leonardo Di Mauro, Pietro Di Vincenzo, Salvatore Fanara,
Arnaldo Faro, Filippo Rosario Franco, Salvatore Gabriele, Diego
Galluzzo, Calogerino Giambrone, Gerlando Gibilaro, Giuseppe Giuffrida,
un altro Giuseppe Giuffrida, Flavio Gucciardino, Ignazio La Porta,
Francesco Paolo Lupo, Maria Rosaria Macaluso, Piero Macedonio, Giuseppe
Marchese, Giuseppe Milano, Calogero Patti, Giuseppe Pitruzzella, Gian
Domenico Ponzo, Vincenzo Puzzo, Fulvio Riccio, Giancarlo Rosato,
Antonino Saitta, Luca Cristian Salvato, Giuseppe Maria Scozzari, Carlo
Sorci, Alberto Sorrentino, Gioacchino Michele Termini, Emanuele Terrana,
Maria Terrana, Giuseppe Maria Saverio Valenza, Carmelo Vella, Rino
Vella, Calogero Vinti, Roberto Violante.
Per
come annunciato, è stato presentato ricorso al tribunale del Riesame in
merito al provvedimento restrittivo emesso dal gip di Agrigento,
Alfonso Malato, che la scorsa settimana ha portato al carcere Petrusa di
Agrigento il cinquantenne favarese accusato di violenza sessuale,
maltrattamenti e lesioni ai danni della figlia.
Ieri, l'avvocato dell'uomo, ha depositato la richiesta con la quale
chiede la fissazione dell'udienza nel corso della quale si chiederà
l'annullamento della misura del carcere.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il favarese avrebbe abusato
della figlia quando questa, a seguito della sua separazione coniugale,
aveva deciso di ritornare nella casa paterna. Abusi che, secondo
l'accusa, sarebbero stati compiuti anche in presenza dei tre figli della
congiunta.
I fatti risalirebbero al periodo compreso tra gennaio 2016 e settembre
2017. A sporgere denuncia ai carabinieri la stessa donna, presunta
vittima dei presunti abusi, trasferita assieme ai figli in una località
protetta.
Durante l'interrogatorio di garanzia, il favarese avrebbe negato le
accuse sostenendo di essere stato un padre esemplare e amorevole. Dopo
circa 10 anni dalla sua chiusura, riapre rinnovata e sotto nuova veste
la ristrutturata palestra della scuola ''Bersagliere Urso'', a Favara.
La struttura è stata inaugurata con una cerimonia.
Finalmente i bambini del plesso potranno fare attività fisica, muoversi
ed imparare ad usare il proprio corpo in una palestra adeguatamente
pensata per questo. Ed è proprio ciò che hanno fatto le classi che hanno
animato e intrattenuto la manifestazione all'interno del nuovo locale,
alla presenza di coetanei e genitori: spettacoli e giochi, competizioni e
quant'altro per iniziare al meglio le attività che avranno luogo
dentro la struttura.
Immancabile, oltre alle istituzioni come l'amministrazione comunale con
in testa il sindaco Anna Alba e l'arciprete don Giuseppe D'Oriente, la
presenza della Dirigente Scolastica dell'Istituto ''Bersagliere Urso -
Mendola'' Brigida Lombardi, la stessa si è detta molto soddisfatta sia
per la buona riuscita dell'evento, sia per la ristrutturata palestra che
adesso sarà a servizio di alunni e docenti.
E quale migliore occasione se non l'inaugurazione di una palestra per
potere sensibilizzare i presenti riguardo all'importanza dello sport. Lo
ha fatto la campionessa italiana Giusi Parolino, medaglia d'oro nella
disciplina del lancio del giavellotto, invitata nella città dell'agnello
pasquale proprio per l'inaugurazione.
Sotto l'aspetto tecnico, sono stati rifatti gli impianti elettrici,
sanitari, sono state abbattute le barriere architettoniche ed è stata
rifatta la copertura del tetto. Per completezza d'informazione, avremmo
voluto chiedere di più - ad esempio tempi e bilancio degli interventi -
ma non è stato possibile in quanto l'ingegnere Avenia, presente
all'evento, non ha voluto rilasciare ulteriori dichiarazioni al
riguardo.
Adesso dunque la palesta è pronta per l'uso. Agli alunni non resta altro
che usufruire della rinnovata struttura. Al
via oggi i lavori riguardanti il problema fognario di piazza Garibaldi,
a Favara. La segnalazione ai microfoni di SiciliaTv risale a ieri,
quando la dott.ssa Rosa Sgarito, che ha lo studio medico proprio sul
posto, parlava di liquami e acque reflue che da settimane fanno capolino
sullo spiazzale ai piedi della struttura adiacente alla chiesa Maria
Santissima del Carmine, generando sgradevoli maleodori con grande
disagio dei cittadini del posto.
Subito dopo la segnalazione era arrivata la risposta di Girgenti Acque.
La società aveva fatto sapere di essere pienamente a conoscenza della
situazione e che un intervento al riguardo era stato predisposto in
settimana.
Ecco che stamane sono iniziati i lavori. La prima fase, questa, ha
carattere ispettivo: bisogna capire qual è precisamente il problema alla
base dello sversamento delle acque e se la competenza in merito spetti a
Girgenti Acque o se la responsabilità ricada sull'impresa che ha
realizzato i lavori nella piazza.
Intanto il traffico veicolare in transito in via Vittorio Emanuele è
stato deviato in via Umberto. Si attendono gli accertamenti da parte di
Girgenti Acque prima di potere cominciare con l'intervento risolutivo
vero e proprio. ''Se sarà di nostra competenza, -ci dicono- interverremo
immediatamente''.
SiciliaTv continuerà a seguire la vicenda, fino a quando il posto non
verrà ripristinato a beneficio dei cittadini e dei visitatori di piazza
Garibaldi. 15
verbali in un giorno, quasi 2.400 euro di sanzione e 30 punti decurtati
dalla patente di guida.
È successo a Casteltermini, protagonista uno sfortunato pensionato del
posto. Lo stesso sarebbe rimasto più volte ''vittima'' dell'autovelox
installato sulla statale 189 Agrigento-Palermo, all'altezza del
territorio di San Giovanni Gemini.
Le contravvenzioni fanno riferimento al periodo compreso tra il 30
ottobre e il 18 novembre, giorni in cui l'anziano si sarebbe
effettivamente più volte spostato verso Palermo. Lo avrebbe fatto, però,
superando i limiti di velocità consentiti, leggerezza che è costata al
pensionato non solo oltre 2mila euro di multa.
Con tutti i punti della patente decurtati, infatti, l'anziano dovrà fare
una ''revisione'' e sostenere un nuovo esame se vorrà riottenere la
patente di guida. Ripristinare
per il triennio 2018-2020 i tetti - scaduti a fine 2017 - degli
stipendi per i dirigenti e i sottotetti per le altre figure
professionali dell'Assemblea Regionale Siciliana, intanto retribuzioni
più basse per i nuovi assunti. Questa la proposta avanzata ieri
dall'Ufficio di presidenza dell'Ars alle sette sigle sindacali
rappresentanti il personale di Palazzo dei Normanni.
Ieri mattina la riunione. Il delegato a trattare con le sigle è il
deputato-questore Giorgio Assenza. I limiti che imponevano un tetto al
trattamento economico dei dipendenti, scaduti lo scorso dicembre,
stabilivano la soglia massima di 240mila euro lordi per i dirigenti,
204mila euro per gli stenografi, 193mila euro per i segretari, 148mila
euro per i coadiutori, 133.200 euro per i tecnici e 122.500 euro per gli
assistenti parlamentari.
La proposta per i ''nuovi arrivati'', cioè i dipendenti che verranno
assunti con i concorsi che saranno banditi nel corso di questa
legislatura, prevede sempre il tetto dei 240mila euro lordi per i
dirigenti, ma delle retribuzioni inferiori per le altre carriere:
172mila euro per gli stenografi, 166mila per i segretari, 115mila per i
coadiutori e 99mila per gli assistenti parlamentari.
L'incontro con le sigle sindacali si sarebbe svolto in maniera serena e
cordiale. Il prossimo è previsto per il 30 gennaio, quando i sindacati
presenteranno le loro proposte. Ordini
professionali degli Architetti e degli Ingegneri e Comune di Sciacca,
insieme, pronti ad avviare una stretta collaborazione sui temi
dell'Urbanistica, dei lavori pubblici ma, soprattutto, del rilancio del
territorio.
È questo l'esito di un lungo incontro, svoltosi ieri tra
l'Amministrazione comunale saccense, rappresentata dal sindaco Francesca
Valenti e dagli assessori Giuseppe Neri (alle Infrastrutture) e
Gioacchino Settecasi (all'Urbanistica), il presidente dell'Ordine degli
Architetti Alfonso Cimino, il presidente dell'Ordine degli Ingegneri
Alberto Avenia e i componenti del Consiglio dell'Ordine degli Architetti
Giacomo Cascio, Michele Ferraro, Roberto Campagna, Salvatore Porretta e
Francesco Romano e del Consiglio dell'Ordine degli Ingegneri Epifanio
Bellini, Maria Miccichè, Giuliana Santini e Maurizio Cattano.
Tanti i temi posti sul tavolo, a partire, appunto, dalla necessità di un
confronto serrato e proficuo, nel rispetto delle reciproche posizioni,
tra gli Ordini e l'Amministrazione sul governo del territorio.
Se il sindaco Valenti non ha nascosto le difficoltà operative nelle
quali la sua Amministrazione si trova a lavorare, gli Ordini hanno
manifestato la propria volontà a una collaborazione sui temi più
sensibili, esprimendo interesse per la creazione di uno spazio comune,
quale ad esempio un laboratorio di idee e progetti, o anche promuovendo
specifiche iniziative di formazione professionale destinate ai
dipendenti pubblici o anche seminari sui temi di maggiore attualità che
possano rappresentare anche un'occasione di confronto e discussione tra
professionisti e uffici. Ancora
i misteri e le bellezze dell'agrigentino, e nello specifico Sambuca di
Sicilia, nominato nel 2016 il ''Borgo dei Borghi'' italiani, saranno i
protagonisti di una avvincente puntata di ''Tesori'', il programma
televisivo regionale in onda stasera alle 21,20 su Tgs.
Salvatore Fazio con interviste e reportage racconta i patrimoni
culturali, storici e paesaggistici più belli della Sicilia. Ci sarà un
intrigante viaggio in un arcano palazzo ricco di storie sorprendenti e
preziosi reperti, tra vicoli suggestivi segnati da stranissimi episodi,
in una chiesa che esorcizzò le paure delle popolazione e alla scoperta
di prodotti della terra che hanno origini millenarie. Si
presenta domani ad Aragona il nuovo lavoro di Federico Li Calzi.
''Tutto uguale a prima'', è il titolo della silloge poetica del giovane
scrittore.
Sono 59 le liriche che si configurano come prosieguo naturale del
processo creativo del poeta. L' amore come sentimento universale che si
riversa in ogni sfera dell' essere. L' amore per eccellenza, quello
rivolto ''alla donna'', che scava ferite nell' anima, l' amore per la
propria terra, l' amore per il ricordo che si fa materia viva tra le
pagine del libro di Federico Li Calzi.
La manifestazione si svolgerà, come detto, domani, alle ore 18.30,
presso il maestoso Palazzo del Principe Naselli, sito in Piazza Umberto
I, Aragona.
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