SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 16/01/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


È un artista a tutto tondo: è un musicista, suona molto bene la chitarra, è un designer, è un fotomodello. È favarese, ha 26 anni, si chiama Duilio Pirrera ed è uno dei volti che hanno posato per la nuova campagna pubblicitaria primavera/estate del famoso e rinomato stilista di caratura internazionale Giorgio Armani. Laureato in Economia Aziendale e con una specialistica in corso, il favarese Duilio è adesso un volto riconoscibile per gli amanti del mondo dell'alta moda. La sua gigantografia è infatti esposta su tutte le vetrine dei negozi Emporio Armani. Viso pulito, barba folta ma ben curata e baffi sporgenti, il giovane Pirrera raggiunge così un prestigioso traguardo che lo inserisce ancora di più all'interno del mondo dell'arte e della moda. Duilio si è messo in gioco e, letteralmente, ci ha messo la faccia. Il risultato è che adesso questo volto sta facendo il giro del mondo, con tanto orgoglio da parte dei genitori e dei familiari del giovane favarese. Tra le altre attività di Duilio Pirrera, lo stesso ha già fatto una vernissage, ossia l'inaugurazione di una mostra in una galleria di Firenze. Questi devono essere motivo di orgoglio per la comunità favarese, che ancora una volta può vantare tra le sue fila dei talenti che portano in alto il prestigio della città.


Potrebbe essere stato il malfunzionamento della caldaia o qualcos'altro a innescare la scintilla che ha fatto partire un incendio all'interno dell'abitazione di un 56enne bivonese che, purtroppo, non è riuscito a mettersi in salvo. Il fatto si è verificato all'alba di oggi in via Marchese Greco. A perdere la vita Salvatore Cocchiara. L'uomo viveva da solo in casa. Erano intorno alle 4.20 quando è stato lanciato l'Sos alla sala operativa del comando provinciale dei vigili del fuoco. Giunti a Bivona, i pompieri hanno fatto irruzione in casa e spento le fiamme ma purtroppo per Cocchiara non c'è stato più nulla da fare. Sul posto presenti oltre ai pompieri volontari di Cianciana anche i carabinieri della locale Stazione. Adesso si dovrà capire cosa abbia provocato la scintilla e la conseguente morte del 56enne.


Tentato omicidio e rissa aggravata. Queste le pesanti accuse a carico di un 18enne italiano arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Licata su ordinanza del GIP del Tribunale di Agrigento. I fatti contestati risalgono al mese di agosto dello scorso anno quando una rissa tra sei giovani era scoppiata all'interno di una comunità alloggio di Campobello di Licata, che accoglie ragazzi dal passato difficile. Gli operatori avevano chiamato subito il ''112'' ma, mentre i Carabinieri stavano accorrendo, uno dei litiganti aveva impugnato un coltello a serramanico, sferrando una coltellata al petto di un minore originario del Gambia e provocandogli una insufficienza respiratoria. Il ragazzo fu salvato grazie a un intervento chirurgico d'urgenza eseguito dai medici dell'ospedale San Giovanni di Dio. Intanto l'aggressore, subito dopo aver sferrato la coltellata, si era dato alla fuga, facendo perdere le proprie tracce. Giunti sul posto, i militari eseguirono un sopralluogo, interrogando i testimoni e sequestrando il coltello utilizzato. Da qui l'indagine svolta dai Carabinieri della Compagnia di Licata e della Stazione di Campobello di Licata su coordinamento della Procura della Repubblica di Agrigento. Il 18enne, con attività tecniche e pedinamenti, è stato rintracciato e catturato in provincia di Catania. Lo stesso è stato posto agli arresti domiciliari.


Intensa attività della Polizia di Stato in questo inizio anno finalizzata al contrasto della criminalità straniera e dell'immigrazione clandestina. Un 21enne di nazionalità tunisina, lo scorso 3 gennaio, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto dai poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento in quanto ritenuto responsabile del duplice tentato omicidio consumato il giorno di Capodanno presso l'Hot Spot di Lampedusa. Intanto gli agenti della Mobile hanno dato esecuzione lo scorso 7 gennaio a un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Parma nei confronti di un tunisino di 31 anni, che doveva espiare la pena di 1 anno e 9 mesi di reclusione. L'attività della Polizia è continuata anche nei giorni successivi. Tra l'8 e l'11 gennaio sono stati tratti in arresto tre cittadini tunisini, già espulsi dal territorio nazionale, per il reato di reingresso nel territorio nazionale prima della scadenza del termine del divieto di reingresso. A due di essi è stato altresì contestato il reato di falsa attestazione a pubblico ufficiale sull'identità personale.


Il Gip del tribunale di Agrigento ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica. Rinvio a giudizio per il 56enne Vincenzo Di Rosa, l'ex direttore dell'ufficio postale di Castrofilippo che secondo l'accusa si sarebbe appropriato indebitamente di denaro dei clienti e dell'ufficio stesso, per un importo complessivo di circa 220mila euro. Di Rosa sarà dunque processato per le ipotesi di reato di peculato e di truffa. Peculato in quanto avrebbe sottratto circa 51mila euro di proprietà dell'ufficio di cui era direttore. Le truffe poi sarebbero state compiute in danno ai conti di diversi clienti. Già in passato, nei confronti di Vincenzo Di Rosa, il tribunale aveva disposto il sequestro di somme di denaro e di investimenti di vario genere fino al raggiungimento della somma di 200mila euro. Adesso il rinvio a giudizio. La prima udienza del dibattimento è stata fissata per il 26 marzo.


Perizia psichiatrica per un 42enne favarese, accusato di violenza sessuale e lesioni aggravate, per accertare se lo stesso sia in grado di intendere e di volere e dunque di partecipare al processo che lo vede coinvolto. I fatti risalirebbero a luglio del 2014, quando l'uomo avrebbe fermato, aggredito e abusato di una ragazza per strada per poi scappare. Raggiunto a casa da due vigili urbani che volevano fermarlo, li avrebbe allora aggrediti e colpiti con violenza. Nel caso in cui il 42enne non fosse in grado di intendere e di volere, il processo potrebbe chiudersi per ''irreversibilità'' della incapacità di partecipare al dibattimento processuale. Una prima perizia aveva ritenuto il favarese infermo di mente al momento del delitto in questione.


Si allontana dalla propria abitazione per andare a messa ma al ritorno, poco prima dell'ora di pranzo, scopre di avere subito un furto in casa durante la sua assenza. Il fatto è accaduto domenica scorsa in via Delle Naiadi, a San Leone. Vittima del furto un'anziana 80enne. Ignoti si sono introdotti nella sua dimora attraverso una finestra posta al piano terra e hanno portato via monili in oro e argento e tutto ciò che di valore c'era all'interno dell'abitazione. Il bottino, modesto ma non troppo, dovrebbe aggirarsi intorno ai 500 euro. Lanciato l'allarme, sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno effettuato i rilievi di rito, constatato l'effrazione e raccolto la denuncia per furto a carico di ignoti. I militari hanno avviato le indagini per tentare di dare un volto agli autori dell'atto criminoso.


Intervento nella tarda mattinata di oggi degli operatori di Girgenti Acque in via Cosenza, angolo via Agrigento, a Favara. Operai hanno lavorato per collocare del materiale e ricoprire, momentaneamente, la buca che si era formata dopo il cedimento di parte del manto stradale, nei pressi di alcuni tombini e a ridosso di un incrocio. La segnalazione ci era giunta ieri attraverso STV Reporter dal cittadino Lillo Valenti, titolare di un'attività commerciale del posto. Lo stesso ci diceva che il problema persisteva da diverso tempo e che aveva anche più volte informato verbalmente alcuni dipendenti comunali. Oggi dunque registriamo l'intervento di Girgenti Acque; il problema sarà effettivamente risolto nei prossimi giorni quando operai muniti di escavatore cercheranno di individuare il problema e risolverlo. Poi la posa del calcestruzzo -ci assicurano. Ringraziamo quindi Girgenti Acque per il tempestivo intervento di messa in sicurezza. Ovviamente, la nostra attenzione al problema sarà massima fino a quando non verrà completamente risolto.


A neanche 24 ore dalla segnalazione, operatori ecologici in servizio nella città di Favara hanno ripulito da rifiuti, sporcizie ed erbacce via Isole Tremiti, una piccola stradina, traversa di via Inghilterra, parallela di via Spagna. La segnalazione di una cittadina ci era pervenuta ieri. Informato nel pomeriggio della precaria situazione igienico-sanitaria in cui si trovava la strada, il responsabile del servizio Giuseppe Pullara ha immediatamente inviato sul posto gli operatori che stamattina, di buon ora, hanno ripulito l'area. ''Una piccola parte non siamo riusciti a pulirla stamattina -ci dice il signor Pullara- in quanto c'era un'auto parcheggiata. Domani sarà nostro compito completare i lavori e ritirare anche i grossi sacchi neri e altro materiale ingombrante che abbiamo lasciato a ridosso di via Inghilterra''. Come sempre, ogni qualvolta viene interpellato, il signor Pullara risponde presente. Ed è bello sapere che, in una città come Favara, dove i mille problemi la investono giornalmente, c'è ancora chi, con grande senso del dovere, lavora senza mai stancarsi per cercare di offrire alla cittadinanza un servizio sempre più efficiente.


Domani l'onorevole Claudio Fava, deputato regionale di Centro Passi per la Sicilia, nonché ex aspirante governatore della Regione, sarà a Canicattì per una conferenza stampa per parlare della situazione registrata in c.da Gulfi e relativa ai prelevamenti idrici operati da Girgenti Acque. Il deputato, che sulla vicenda ha già presentato un'interrogazione che sarà illustrata nel corso della conferenza stampa, precisa che ''In una situazione di costante crisi delle risorse idriche occorre la massima vigilanza sulla gestione delle risorse e la totale trasparenza nei confronti della cittadinanza''. L'incontro si svolgerà alle ore 11.30 presso la sede di Palazzo Stella sita in via Cavallotti.


Agrigento Capitale Italiana della Cultura è una possibilità ormai concreta. Il Ministero dei Beni Culturali ha ufficializzato le 10 città che si contenderanno il titolo per il 2020 e tra queste, tra l'altro unica città siciliana, c'è quella che una volta fu l'antica Akragas. Ad annunciare la buona notizia il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto. ''Entrare nella short list delle città candidate a Capitale italiana della Cultura - ha detto - è il riconoscimento di un valore collettivo, di un impegno condiviso. […] Agrigento ha avviato un percorso di rinascita attraverso la cultura, l'arte, l'architettura, la ricerca, l'innovazione, il volontariato''. Le dieci città che si contenderanno il titolo di 'Capitale italiana della cultura' sono Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso. La città vincitrice del bando 'Capitale Italiana della Cultura 2020' potrà rappresentare per un anno la nuova offerta culturale e turistica nazionale, attuando il proprio progetto grazie al contributo statale di un milione di euro. A sostegno della candidatura agrigentina a Capitale Italiana della Cultura 2020 è arrivato inoltre il sostegno di oltre sessanta personalità del mondo culturale e artistico. Felice per la Città dei Templi è anche il sindaco di Noto - altra città che correva per il titolo ma che non è stata scelta - Corrado Bonfanti, il quale sostiene che il risultato di Agrigento è un successo della Sicilia e dei siciliani.


Assemblea dei panificatori domenica prossima 21 gennaio nella sede di Confcommercio Agrigento, di via Imera. L'incontro, con inizio alle ore 10.00, si è reso necessario per chiarire le dinamiche inerenti all'attuazione del decreto legge che regola la chiusura domenicale dei panificatori in Sicilia. Intanto sabato scorso il direttivo Assipan della provincia di Agrigento, insieme ai panificatori di Licata, hanno incontrato il neo deputato regionale Carmelo Pullara, primo firmatario di un decreto legge che regola il comparto, mettendosi a disposizione per contribuire ad apportare tutte le migliorie necessarie, garantendo soprattutto il riposo domenicale.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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