SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 11/01/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Imputazione coatta per cinque medici dell'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. A deciderlo il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento Francesco Provenzano dopo la denuncia dei familiari della vittima, la signora Giuseppina Scicolone. Il fatto risale all'aprile 2013. La vicenda riguarda il decesso avvenuto in ospedale della 53enne originaria catanese ma agrigentina di adozione affetta da una patologia rara, nota come granulomatosi di Wegener. La Procura della Repubblica aveva chiesto per i cinque sanitari l'archiviazione, ma il giudice ha disposto l'imputazione coatta degli stessi. Era arrivata in ospedale pochi giorni prima della morte, con problemi respiratori. La donna fu ricoverata e dimessa dopo alcuni giorni. Ma subito dopo ebbe una ricaduta e fu nuovamente ricoverata in rianimazione, ma questa volta non ci fu nulla da fare: la donna non riuscì a salvarsi. I familiari denunciaro i medici e, dopo le indagini preliminari, il gip ha disposto l'imputazione coatta.


Era in possesso di un vero e proprio arsenale di armi e munizioni. Parliamo di un anziano saccense che è stato arrestato all'alba di oggi dai Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento coadiuvati dai militari della Compagnia di Sciacca. Durante un blitz, condotto con unità cinofile e metal detector, i militari, una dozzina, hanno scovato 12 pistole, semiautomatiche e revolver, tra cui alcune con matricola abrasa, un fucile di fabbricazione artigianale e oltre 400 cartucce, nonché dispositivi per la pulizia e manutenzione delle armi. Da qualche mese i militari della Compagnia di Sciacca stavano pedinando l'80enne in quanto avevano notato degli strani incontri tra lo stesso e alcuni soggetti discutibili. Tutto pensavano i militari, fuorché di trovare all'interno della sua abitazione un arsenale di pistole e munizioni nascosto nei luoghi più impensabili. Le pistole erano nascoste in vari punti della casa, alcune dentro dei calzini, altre dentro un paio di stivali e altre ancora all'interno di un barattolo di vernice. Una pistola è stata subito trovata nella giacca che l'uomo indossava al momento del blitz. I Carabinieri, grazie anche all'aiuto di un'unità cinofila anti-esplosivo, hanno scovato centinaia di munizioni di diverso calibro, numerosi caricatori e un kit per la pulizia delle armi, il tutto ben nascosto all'interno di una cuccia dove l'anziano teneva il suo cane. Le armi, risultate perfettamente efficienti, sono state inviate ai Carabinieri del RIS di Messina, per le successive verifiche e analisi balistiche, allo scopo di verificare se le stesse siano state utilizzate in recenti fatti di sangue avvenuti in Sicilia. Per l'uomo sono subito scattate le manette con l'accusa di ''Illegale detenzione di armi e munizioni''.


Continuano le indagini dei carabinieri dopo la furibonda rissa sfociata poi a colpi di accetta, avvenuta martedì scorso in via Rosario Di Salvo, traversa di via Capitano Callea, a Favara. I tre coinvolti, due fratelli trentenni, commercianti ambulanti, e lo zio di circa 40 anni, sono stati denunciati dai carabinieri per rissa. Due di loro, ovvero i due fratelli, sono stati segnalati anche per danneggiamento. Secondo quanto ricostruito dai militari della Tenenza di Favara, agli ordini del Tenente Giovanni Casamassima, sarebbero stati loro a danneggiare con una grossa pietra l'autovettura dello zio. Da lì la litigata che è sfociata nella rissa. Pare che la discordia sia stata dovuta a terreni contesi da una eredità non ancora divisa.


Avrebbe ferito il padre a coltellate al culmine di una lite. È successo ad Agrigento, in via Santo Spirito, nel pieno centro cittadino. È stato arrestato dalla polizia e tradotto presso una comunità specializzata di Favara con l'accusa di tentato omicidio il 32enne Daniele Passarello. Il padre, portato all'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento per le cure, è vivo per miracolo. Sull'accaduto la Procura della Repubblica di Agrigento, sostituto procuratore Alessandra Russo, ha aperto un fascicolo d'inchiesta. Passerello è difeso dall'avvocato Daniele Re.


Avrebbe cercato di costringere il genero a dargli 1 milione e 200 mila euro, in contanti o con assegni, per questioni legate all'attività di produzione e vendita di vini, aggredendolo a bastonate. Rischia adesso una condanna per tentata estorsione e detenzione illegale di due fucili l'imprenditore 80enne di Campobello di Licata Giuseppe Milazzo. Il pm Salvatore Vella, dopo aver visionato in aula il filmato dell'aggressione a bastonate, immortalato dalle telecamere di videosorveglianza delle cantine, ha chiesto per l'anziano la condanna a 3 anni di reclusione. La pena proposta è ridotta di un terzo per effetto del giudizio abbreviato. Il processo è in corso davanti al gup Alessandra Vella. Il fatto contestato a Milazzo, difeso dall'avv. Giovanni Vaccaro, risalirebbe al 21 febbraio di due anni fa. Il genero lo ha denunciato e si è costituito parte civile con l'assistenza dell'avvocato Silvio Miceli.


Sono stati arrestati con l'accusa di concorso in detenzione ai fini di spaccio di un grosso quantitativo di cocaina un canicattinese 54enne e la moglie 53enne. I due, residenti nell'agrigentino ma domiciliati in Olanda, sono stati sorpresi dai carabinieri della stazione di Fiano Romano a bordo di un Suv e con dentro 3,7 chili di cocaina per un valore di oltre 400 mila euro. Il controllo è avvenuto nei pressi della barriera autostradale A1 Roma Nord. Insospettiti dal nervosismo manifestato dalla coppia, i militari hanno deciso di perquisire l'autovettura, rinvenendo nell'imbottitura dei sedili posteriori ben tre pacchetti di cocaina ricoperti di cellophane. Portati in caserma, successivamente l'uomo è stato condotto presso il carcere di Rieti mentre la donna presso la casa circondariale di Roma Rebibbia, entrambi a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.


Sorpresi a rubare infissi dall'Istituto ''Enrico Fermi'' di c.da Calcarelle, ad Agrigento. Con l'accusa di furto aggravato sono stati arrestati ieri due favaresi residenti ad Agrigento. Si tratta di Salvatore Avarello e Gioacchino Ripellino. A eseguire l'arresto gli agenti della Squadra Mobile. Avarello era stato arrestato nei giorni scorsi in quanto sorpreso a rubare cavi di rame dai pozzelli dell'Enel sistemati in piazza Primavera, a Fontanelle. Ieri il nuovo arresto.


Dovranno essere i carabinieri di Palma di Montechiaro ad accertare le cause di un rogo che stanotte ha interessato una Mercedes Classe A di proprietà di una casalinga 60enne. Erano circa le 4 quando i vigili del fuoco hanno ricevuto l'S.O.S. Portatisi sul posto, insieme ai militari, dopo qualche ora hanno avuto la meglio sull'incendio. Il fatto è avvenuto in via Botticelli. Come detto, ancora non chiare le cause del rogo. Sul posto pare non siano state trovate tracce di liquido infiammabile o taniche sospette. Oltre all'auto, ad avere subito danni anche il prospetto del palazzo sotto il quale la Mercedes era parcheggiata.


Numerosi controlli sia via terra sia via mare sull'attività di pesca, tracciabilità ed etichettatura dei prodotti in pescherie, ristoranti, venditori ambulanti, supermercati e mercati ittici. Ha ottenuto significativi risultati l'operazione ''Dirty Market'' condotta, durante le appena trascorse festività natalizie, dalla Capitaneria di porto Guardia Costiera di Porto Empedocle e dagli Uffici Circondariali marittimi dipendenti di Lampedusa, Sciacca e Licata, coordinati a livello regionale dalla Direzione Marittima di Palermo. In diverse attività di controllo della filiera del pescato, personale del Compartimento Marittimo di Porto Empedocle ha accertato la presenza in mare di diversi attrezzi da pesca non consentiti e, pertanto, li ha sequestrati. Nello specifico: 16 tubi in pvc annessi a due attrezzi da pesca, una rete di tipo ''palangaro'' di 500 m circa con 250 ami collegati, una rete di tipo ''tremaglio'' di 150 m e una rete da posta di circa 200 m. Nel totale sono stati sequestrati 850 kg circa di prodotti ittici privi di tracciabilità, nonché contestate violazioni amministrative per un importo totale delle relative pene pecuniarie pari a 45.004 euro. Con tale operazione si intende reprimere le eventuali attività illecite nel settore pesca che possano verificarsi sia all'interno delle aree portuali sia lungo tutto il litorale, a tutela della salute dei consumatori finali.


È ripresa con forza la lotta contro gli incivili della differenziata a Porto Empedocle. Tornano così in azione, su tutto il territorio comunale, squadre di vigili urbani e operatori ecologici che renderanno particolarmente dura la vita a chi si ostina a non effettuare la raccolta differenziata iniziata ormai da più di un anno. Il giro di vite ha lo scopo di individuare e sanzionare chi, in barba alle precise disposizioni di legge, continua a lasciare i rifiuti di ogni tipo ai bordi di strade e marciapiedi, in periferia come nel centro cittadino, impedendo dunque alla raccolta differenziata di crescere in termini percentuali. Vigili e operatori ecologici cercheranno in sostanza di individuare, attraverso il contenuto dei sacchetti, elementi che possano ricondurre all'identità del trasgressore e di conseguenza multarlo.


In vista delle prossime elezioni politiche in programma il 4 marzo, diversi partiti si riuniscono per meglio capire come affrontare questa tornata elettorale e confrontarsi sull'attuale situazione politica. Proprio per questo si è riunito nei giorni scorsi anche il coordinamento dei segretari dei circoli PD della provincia di Agrigento. Al termine del dibattito, il segretario provinciale e i segretari di circolo hanno condiviso le perplessità, già manifestate dalla federazione del PD di Caltanissetta, in merito al mancato coinvolgimento degli iscritti nella scelta delle candidature. ''Ritenendo necessario un momento di dibattito aperto alla base del partito -si legge in una nota a firma del segretario provinciale PD Agrigento Peppe Zambito-, si è decisa la convocazione di tutti i circoli della provincia, al fine di condividere un documento politico da sottoporre all'approvazione della prossima direzione provinciale e da trasmettere alla segreteria nazionale. L'iniziativa -conclude- vuole sollecitare il Partito, a tutti i livelli, a ricercare un confronto con i territori per evitare che scelte non condivise producano un disimpegno nel nostro elettorato''.


Tre giovani talenti della società biancazzurra che ricoprono il ruolo di attaccante sono nel mirino di club di serie A e B. Si tratta di Vlad Acsante, classe 2003, che si è messo in luce nella formazione Under 15 di mister Dino De Rosa, e di Silvestre Tripoli, classe 2001, e Calogero Minacori, classe 2000, entrambi giocatori della Berretti allenata da Accursio Sclafani, ma da parecchio tempo presenti in pianta stabile nella prima squadra. Sia Minacori che Tripoli hanno già debuttato in Serie C, con ampi minutaggi e buone prestazioni. I tre giovani calciatori sono sul taccuino di molti direttori sportivi e osservatori di club professionistici e il loro futuro potrebbe presto essere fuori dalla Sicilia.


Dopo la pausa per le festività natalizie e di fine anno, riprende questo fine settimana il palinsesto teatrale ''RASSEGNAti'' 2018 organizzato dalla Cioppy Group Events. Dopo i successi di critica e di pubblico dei passati spettacoli, che hanno registrato il pienone, si ritorna in scena al Teatro San Francesco di Favara dopodomani, sabato 13 gennaio, con la compagnia teatrale ''I sognatori'' di Agrigento. A partire dalle ore 21.00 sarà possibile godersi una bella e sana serata di relax e divertimento con la commedia brillante in due atti di Giambrone ''Si fussi Re'', per la regia di Giovanna Messina. ''Si fussi Re- ci dice l'emergente regista Giovanna Messina- è una storia che racconta la tradizione della sensalìa; difatti il protagonista Don Carmelo, per amore della famiglia, si impegna anima e corpo per riuscire a combinare matrimoni, tra imprevisti e malintesi. La storia, tutta in lingua siciliana, è introdotta e conclusa da musiche originali dialettali del maestro Davide Li Causi''. Appuntamento quindi per dopodomani, sabato, al teatro san Francesco. Per maggiori dettagli potete chiamare il numero 328.95.14.586.


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