SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 05/01/2018
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Momenti di gioia e di comunità ieri a Licata per i 100 anni della signora Angela Triglia che ha voluto ringraziare il Signore per questo traguardo con una Santa Messa. Per raddoppiare la festa, poi, al centenario della signora Angela si aggiunge la nipote che ha festeggiato 50 anni. A entrambe è stata regalata una pergamena da Papa Francesco. Dopo la celebrazione eucaristica, la festeggiata, la comunità e i parenti si sono poi spostati all'oratorio per festeggiare tra torta e champagne, alla presenza del parroco don Gerlando Montana Lampo. A rallegrare l'evento anche l'esibizione dei pronipoti, ballerini professionisti. Tanta la partecipazione da parte dei cari e degli amici, che adesso possono vantarsi di avere vicino una persona che ha spento ben 100 candeline.


Solo la provvidenza divina ha evitato il peggio. Qualcuno, per salutare il vecchio anno, ha sparato dei colpi di arma da fuoco; un colpo è finito all'interno di un'abitazione: ha bucato la saracinesca, ha oltrepassato la finestra per poi arrestarsi, ad altezza uomo, nella porta della camera da letto. Il fatto è successo la notte di Capodanno a Favara in via Della Collina. Come detto, solo la provvidenza ha evitato il peggio. La signora infatti, che abita da sola, quella sera era fuori casa a festeggiare a casa di parenti. Sul posto sono giunti i militari della Tenenza di Favara, che hanno avviato le indagini.


Medesimo episodio si è verificato anche a Palma di Montechiaro. Stava rifacendo il letto quando si trova fra le mani l'ogiva di una pistola. È successo a una donna del luogo che ha immediatamente chiamato la Polizia. Un episodio che sembra essere collegato con la notte di Capodanno e con la poco intelligente abitudine di sparare al vecchio anno. Infatti i poliziotti, una volta allertati, hanno effettuato un sopralluogo nell'abitazione della donna trovando un foro sul tetto in lamiera. Gli agenti hanno dunque sequestrato l'ogiva e anche una pistola regolarmente detenuta dal proprietario dell'abitazione. Verranno esaminate dalla Scientifica per essere probabilmente comparate.


È stata anticipata di tre giorni l'udienza relativa al processo scaturito dall'inchiesta sulla morte dei fratellini Carmelo e Laura Mulone, di 9 e 7 anni, deceduti il 27 settembre del 2014 nel sito aragonese della Riserva delle Maccalube. I due sfortunati bambini, figli dell'appuntato dell'Arma Carabinieri, Rosario, furono travolti da tonnellate di fango a seguito della straordinaria attività dei caratteristici vulcanelli. L'udienza, che inizialmente era stata programmata per il 12 gennaio, è stata anticipata per problemi legati alla disponibilità di aule. Martedì prossimo sarà la volta delle arringhe degli avvocati rappresentanti delle parti civili. Nel processo, oltre ai genitori e ad altri familiari dei fratellini, si sono costituiti anche il Comune di Aragona e diverse associazioni. Nelle scorse udienze il pubblico ministero Carlo Cinque aveva chiesto, con l'accusa di omicidio colposo plurimo, 8 anni di reclusione per Domenico Fontana, presidente regionale di Legambiente - ente gestore della riserva delle Maccalube - proprio nel periodo in cui si verificò la tragedia e attuale assessore con delega all'Ambiente del Comune di Agrigento; 5 anni di reclusione per Daniele Gucciardo, operatore presso il sito aragonese, e 6 anni e 8 mesi per il funzionario regionale Francesco Gendusa.


Inseguimento in automobile ai danni di una signora. Il fatto è successo tra Favara e il Villaggio Mosè. Una vettura con a bordo due malviventi, con volto coperto, avrebbe inseguito e bloccato un'altra automobile con al volante una donna. La malcapitata si sarebbe allora rinchiusa all'interno dell'abitacolo della propria auto. Pare che gli inseguitori abbiano tentato ripetutamente di forzare la portiera. Provvidenziale sarebbe stato il passaggio in zona di qualche automobilista, fattore che verosimilmente ha disturbato l'azione dei banditi i quali si sono dati alla fuga. Non chiare le reali intenzioni degli ignoti, forse si sarebbe trattato di un caso di tentata rapina. Della vicenda se ne stanno occupando le Forze dell'Ordine. Secondo alcune indiscrezioni, pare che l'auto utilizzata dai malviventi risulti essere stata rubata a Gela


Non solo guidava privo di patente, violando oltremodo l'obbligo di dimora, per di più rompe lo specchietto dell'auto della Polizia Stradale, ferma per prestare soccorso a un automobilista, e scappa. Il fatto è successo sul raccordo autostradale all'uscita dell'A 19. Immediato l'inseguimento dei poliziotti che hanno fermato e bloccato la Multipla alla cui guida c'era un 38enne, disoccupato, residente a Canicattì. L'uomo avrebbe anche fornito agli agenti false generalità e per questo è stato denunciato.


Bracciali, anelli, preziosi e orologi. Tutto ciò che di valore c'era è stato portato via da un'abitazione di via Maddalusa, ad Agrigento, nella frazione balneare di San Leone. Un bottino che ammonterebbe alle diverse migliaia di euro. Un ignoto è riuscito a intrufolarsi all'interno dell'immobile - di proprietà di una donna - e a compiere il furto. Sembra che il ladro sarebbe stato intravisto intento ad allontanarsi dalla villetta, incappucciato, da un vicino di casa. Sul posto le Forze dell'ordine. Si sarebbe andati alla ricerca di elementi utili per tentare di identificare il malvivente e pare che siano state repertate delle tracce di sangue. Pare inoltre, ma nulla di ciò è confermato, che gli investigatori abbiano acquisito registrazioni dagli impianti di videosorveglianza privati presenti sul posto, immagini che potrebbero aiutare gli inquirenti nelle indagini.


Hanno portato via mobili e suppellettili da un'abitazione, il tutto utilizzando un furgone. Non è un trasloco, ma un furto in abitazione avvenuto in via Quarto, a Canicattì. L'immobile è la dimora di un'anziana che era fuori sede per trascorrere le festività natalizie con i familiari. I vicini di casa si sarebbero accorti di ciò che stava accadendo e avrebbero subito contattato la proprietaria, ma ormai era troppo tardi in quanto gli ignoti si erano già allontanati da via Quarto, facendo perdere le proprie tracce. Indagini sono in corso da parte delle Forze dell'ordine.


Furto in una edicola di piazza Livatino, nel popoloso quartiere agrigentino di Fontanelle. Il fatto è avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì scorsi, quando a entrare in azione è stata probabilmente una banda di malviventi. Il ladro o i ladri, forzando la saracinesca, si sono introdotti all'interno dell'edicola, rovistando nella cassa e trafugando tutte le monete che erano state lasciate al suo interno dal titolare dell'attività per avere contanti da utilizzare come ''resto'' il giorno dopo. Un bottino modesto, quantificato in 150 euro circa. La scoperta è stata fatta l'indomani mattina, al momento in cui si doveva riaprire l'edicola. Il titolare, constatato il furto, ha allertato i carabinieri. Una pattuglia è giunta dunque in piazza Livatino, ha accertato che si è compiuto un furto con scasso e ha raccolto la denuncia contro ignoti. Le indagini sono state avviate.


Incendio, alle prime luci dell'alba, a Racalmuto. Ad andare a fuoco è stato un vecchio deposito sito in cortile Palestro, perpendicolare alla centralissima via Roma, con all'interno balle di paglia e di fieno. Una sessantina circa quelle arse dalle fiamme. Accortisi del fumo, gli abitanti del posto hanno subito chiamato i Vigili del Fuoco. Sarebbero più di una le squadre giunte sul posto. A entrare in azione anche gli operai dell'Enel che si sono occupati della rimozione di alcuni cavi e fili della luce. Sul posto anche i carabinieri, sembra ormai sicuro che il rogo si sia sviluppato per cause accidentali.


Sarà domenica a Racalmuto per rendere omaggio a Leonardo Sciascia e per visitare i luoghi della «Strada degli scrittori» l'assessore regionale dei Beni Culturali Vittorio Sgarbi. Assieme a lui ci saranno gli assessori al Turismo Pappalardo, alle Attività produttive Turano e alla Famiglia Ippolito. Prima visita sarà alla miniera di sale dei ''carusi'' di Regalpetra, a seguire, intorno alle 12.30, deporrà una corona di fiori sulla tomba dello scrittore. Alle 13.30 è prevista poi una conferenza stampa nella sede della Fondazione Sciascia per parlare delle prospettive culturali e turistiche dell'area in vista delle celebrazioni per i 2.500 anni dalla fondazione di Agrigento e della candidatura della città a «Capitale della Cultura 2020».


Un disavanzo di 5 miliardi e 900 milioni di euro e un indebitamento pari a 8 miliardi e 35 milioni di euro. Sono questi numeri da capogiro annunciati in conferenza stampa dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che insieme all'assessore al Bilancio, Gaetano Armao, hanno tracciato a qualche settimana dal loro insediamento la situazione finanziaria della Regione. ''Operazione verità'', così è stato definito in Palazzo d'Orleans il focus effettuato sui conti dell'Ente regionale da una commissione tecnica, insediatasi lo scorso dicembre e incaricata proprio dal governo Musumeci. L'estrema sintesi dell'incontro avuto con la stampa è la seguente: la salute economica della Regione è gravemente compromessa. Il nuovo Governo, ha spiegato l'assessore al Bilancio, si è trovato davanti a un ''Def - Documento di Economia e Finanza - e a una bozza finanziaria incompleti e lacunosi, che prevedono un incremento di spese per il personale''. Mancherebbe inoltre un elenco che delinei il patrimonio immobiliare dell'Ente. ''Il debito di 8 miliardi - ha comunicato Armao - costa alla Regione 360 milioni di interessi all'anno''. Musumeci ha precisato che a questi si aggiungono i debiti fuori bilancio, per i quali non si conosce ancora la cifra esatta. Parlando di risanamento economico e finanziario dell'Ente, il Governatore ha posto l'accento sulla riduzione della spesa pubblica, sull'eliminazione degli sprechi e sul rendere più trasparenti le operazioni finanziarie. Per quanto riguarda gli investimenti, per Musumeci sono 7 miliardi di euro la cifra a disposizione della Regione a partire dal 2018, con risorse provenienti da Fondi di coesione, fondi comunitari e fondi per il Patto per il sud. Infine, pur essendo uomo politico ''navigato'' e probabilmente a conoscenza - almeno sommariamente - di una situazione economica della Regione da tempo palesemente disastrata, Musumeci mette in un qual modo ''le mani avanti''. ''Con il bilancio che abbiamo trovato non possiamo farci grandi illusioni almeno per i prossimi tre anni - ha dichiarato lo stesso -. Questa situazione peserà sulla libertà di manovra dell'Esecutivo''. Che le condizioni finanziare della Regione fossero critiche, i siciliani lo sanno da un bel po'. Ciò che al momento maggiormente interessa, è sapere quali saranno i prossimi passi dei vertici regionali per far fronte a questa situazione.


È stato dato il via ai lavori di mitigazione dei rischi incombenti sulle abitazioni e sulle strutture presenti nelle vie a valle della Cattedrale di Agrigento. Le aree sono state formalmente consegnate dal Comune di Agrigento e dalla Forestale, che cura la gestione del boschetto, alla Protezione Civile. Il risultato finale prevede la costruzione di una struttura, composta da quattro barriere in rete metallica resistente e ancorata a pali di acciaio di diversa lunghezza con un'altezza di intercettazione di tre metri. I lavori, lo scorso 28 dicembre, erano stati affidati dalla Protezione Civile alla ditta Cogemala. Il costo dell'intervento, i fondi sono sempre a carico della Protezione Civile, sarà di 174mila euro.


Dopo tanti anni, riapre la palestra distrettuale di piazzale Ugo La Malfa, ad Agrigento. La struttura verrà consegnata alla città, rifinita e pronta all'utilizzo, il prossimo 15 marzo. La struttura interna della palestra è stata completamente rifatta, così come i servizi igienici e il campo da gioco. Revisionata anche l'impiantistica e la copertura. Restano da terminare le rifiniture interne ed esterne. Al riguardo il sindaco della città dei templi, Calogero Firetto, rassicura circa l'ultimazione delle opere. ''I lavori per far rinascere l'infrastruttura sono in fase molto avanzata - ha spiegato. C'è stato un leggero ritardo rispetto all'originaria tabella di marcia perché è stata necessaria la fornitura delle capriate che, essendo ingombranti, hanno avuto bisogno di permessi eccezionali, da parte dell'Anas, per il trasporto''. Terminato questo passaggio, i lavori si avvieranno alla conclusione e alla rifinitura.


Due motivi avrebbero spinto il direttore sanitario dell'ospedale ''San Giacomo d'Altopasso''di Licata, il dott. Alfonso Avenia, a dimettersi dall'incarico. Il primo riguarda il depotenziamento in atto presso la struttura sanitaria, l'altro motivi personali e familiari. Dopo quasi tre anni, Avenia lascia la direzione sanitaria. La comunicazione all'Asp è avvenuta lo scorso 31 dicembre.


Sarà presentata l'8 gennaio alle 10.30 in una delle sale della pinacoteca dell'ex collegio dei Padri Filippini la seconda edizione del Concorso ''Uno, nessuno e centomila'' destinata alle scuole secondarie italiane ed estere. Saranno presenti tra gli altri il sindaco Lillo Firetto, il coordinatore del concorso, Giuseppe Zambito, dell' Ufficio di diretta collaborazione della ministra Valeria Fedeli, Raffaele Zarbo, dirigente dell' Ufficio scolastico provinciale, e per la Strada degli Scrittori, il presidente Felice Cavallaro. Il concorso è organizzato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR), in collaborazione con il Distretto Turistico ''Valle dei Templi'', ''La Strada degli Scrittori'', la Fondazione Teatro ''Luigi Pirandello'' e ''Kaos Festival'' di Agrigento e con la partecipazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.


Raccolta di sangue questo fine settimana ad Agrigento, Camastra e Naro. Domani volontari dell'A.D.A.S. saranno ad Agrigento in piazza Cavour a partire dalle ore 8.00 e sino alle 12.30; domenica 7 gennaio invece saranno a Camastra davanti alla Chiesa Madre e a Naro in p.zza Garibaldi, sempre agli stessi orari. A tutti i donatori saranno poi inviate a cura della stessa associazione le analisi cliniche effettuate in occasione della donazione.


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