SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 28/12/2017
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Controlli stradali da parte della Polizia in occasione del lungo ponte delle festività natalizie. Su disposizione del compartimento polizia stradale ''Sicilia occidentale'' di Palermo e del Questore di Agrigento, le pattuglie della sezione Polizia Stradale di Agrigento hanno controllato le principali direttici di traffico della provincia. Hanno altresì fatto delle contestazioni ad automobilisti indisciplinati. Nello specifico sono state rilevate 21 infrazioni per uso del telefonino alla guida; 10 per mancata revisione del mezzo; 8 infrazioni per mancato uso della cintura di sicurezza e 5 per mancata copertura assicurativa. Inoltre i poliziotti hanno ritirato 5 patenti di guida e una carta di circolazione e decurtati 120 punti. Un vasto controllo quindi quello effettuato dagli agenti della Polizia Stradale di Agrigento che attraverso precursore e/o etilometro hanno sottoposto a verifica oltre 200 conducenti. I controlli continueranno anche nei prossimi giorni.


Sono passate quattro settimane dall'insediamento della squadra di governo regionale capitanata dal neo governatore della Sicilia Nello Musumeci e già lo stesso si ritrova a dovere affrontare la prima crisi della sua Giunta. Ha presentato ieri le proprie dimissioni dall'incarico l'assessore all'Energia e ai Rifiuti Vincenzo Figuccia, con un passato in Forza Italia ma adesso in quota Udc, partito in cui è transitato poco prima delle elezioni. La decisione di Figuccia sarebbe arrivata dopo le tensioni che da tempo si sono venute a creare tra lui e il presidente dell'Ars e inaspritesi dopo il parere di Miccichè che si è mostrato favorevole all'eliminazione del tetto dei 240mila euro e alla reintroduzione degli stipendi d'oro per i burocrati dell'Ars. Decisione che non sarebbe proprio andata giù a Vincenzo Figuccia. Pare inoltre che il suo addio a Forza Italia sarebbe dipeso dai contrasti con Miccichè. A ogni modo, la presa di posizione dell'ormai ex assessore regionale lo avrebbe isolato dagli esponenti politici di maggioranza. In merito alla vicenda, Musumeci avrebbe invitato i suoi a ''lavorare e tacere''. Intanto c'è adesso un posto libero in Giunta che, secondo voci di corridoio, potrebbe restare in casa Udc ma che potrebbe andare a un tecnico piuttosto che a un deputato.


''L'assessore Figuccia ha deciso, con una lettera densa di umanità, di lasciare il ruolo di assessore. Questo dispiace a tutti noi, dobbiamo rispettare questa scelta. Naturalmente non c'è nessuna crisi politica perché il partito di appartenenza (Udc) ha riconfermato fiducia alla maggioranza''. Queste le parole del Governatore della Sicilia, Nello Musumeci, pronunciate in occasione dell'incontro con la stampa e del tradizionale brindisi di fine anno. L'argomento riguarda le dimissioni presentate da un membro della sua appena nata giunta regionale, Vincenzo Figuccia, eletto con l'Udc, entrato in attrito con il presidente dell'Ars e uomo forte di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè. Ad inasprire i rapporti il parere favorevole mostrato nei giorni scorsi proprio da Miccichè in merito all'eliminazione del tetto dei 240mila euro per i burocrati dell'Ars. Figuccia aveva le deleghe ai rifiuti e all'energia che, in attesa di trovare un sostituto, sono tornate al presidente Musumeci. Intanto sulla questione ''maxi stipendi'' Miccichè ha provato nelle ultime ore a moderare la propria linea, almeno in parte. Lo stesso ha annunciato che il Consiglio di presidenza dell'Ars ha dato mandato a Giorgio Assenza, come membro anziano del collegio dei questori, all'immediato avvio delle trattative con i sindacati per trovare un accordo ed un nuovo tetto che possa limitare le indennità stipendiali. L'attuale limite per gli stipendi dei burocrati dell'Ars infatti, firmato a fine 2014 e in scadenza proprio ora - alla fine del 2017 -, impone un massimo di 240mila euro. Se non verranno introdotti nuovi limiti, le retribuzioni potrebbero toccare anche la soglia dei 350mila euro annui.


Continuano gli ultimi ritocchi che stanno delineando nel dettaglio la composizione di Sala d'Ercole e gli incarichi dei 70 onorevoli che compongono la nuova Assemblea Regionale Siciliana. In questi giorni le commissioni si sono insediate e hanno scelto i loro presidenti. A guidare la prima commissione (Affari Istituzionali) sarà il deputato Stefano Pellegrino di Forza Italia. Lo stesso sarà affiancato dai due vicepresidenti Luigi Genovese, sempre di Forza Italia, ed Elena Pagana, del M5S. In forza ai grillini anche il segretario della prima commissione, Gianina Ciancio. L'azzurro Riccardo Savona è invece il nuovo presidente della seconda commissione (Bilancio). I due vicepresidenti eletti sono Gaetano Galvano, in forza a Fratelli d'Italia, e Baldo Gucciardi del PD. Segretario è Michele Mancuso, onorevole tra le fila di Forza Italia. Alla presidenza della terza commissione (Attività produttive) è Orazio Ragusa, anch'egli di Forza Italia. I vice sono Michele Catanzaro per il PD e Angela Foti per il M5S. Del Partito Democratico è anche il segretario Giovanni Cafeo. Presidente della quarta commissione (Ambiente e territorio) è Giusy Savarino di Diventerà Bellissima. Ancora non noti i volti dei vicepresidenti e del segretario, la scelta è stata rimandata. Neo presidente della quinta commissione (Cultura) è Luca Sammartino, deputato in forza al Partito Democratico. I due vicepresidenti sono Giuseppe Galluzzo di Diventerà Bellissima, e Giovanni Di Caro del M5S. Di Fratelli d'Italia è il segretario Antonio Catalfamo. A guidare la sesta commissione (Salute) è Margherita La Rocca Ruvolo, esponente dell'Udc, i due vice sono l'autonomista Carmelo Pullara e il pentastellato Francesco Cappello. Segretario, in forza al PD, è Francesco De Domenico. Questi quindi i componenti delle sei commissioni. Completata la quarta, quella all'Ambiente e al Territorio, si potrà ufficialmente iniziare a lavorare per dare una nuova linfa a questa martoriata isola.


Alcuni vicini di casa non avevano più sue notizie da qualche giorno e per questo, allarmati, decidono di chiamare i carabinieri. Purtroppo non c'è stato più nulla da fare per un 62enne favarese che è stato trovato ieri sera privo di vita nella sua abitazione di via Flaviano, nei pressi della Caserma dei Carabinieri di via Olanda. Pare che l'uomo, che viveva da solo e da tempo separato, sia deceduto per un arresto cardiaco. Per entrare all'interno dell'abitazione non è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco in quanto sono state utilizzate delle chiavi di un parente.


Prende in affitto una casa e versa anche la caparra, anticipando tre mensilità per circa 1.300 euro. Ma il presunto titolare dell'appartamento messo in affitto non ne era il reale proprietario. La vicenda, che ha un che di tragicomico, è successa a Favara. Vittima del raggiro un uomo di 52 anni del posto, ad affittare un immobile non suo invece un giovane di 27 anni, originario di Lentini, in provincia di Siracusa. A occuparsi del caso i carabinieri della Tenenza di Favara. Secondo le ricostruzioni il 52enne, alla ricerca di un'abitazione in affitto, sarebbe venuto in contatto con il giovane che si sarebbe presentato come proprietario di un appartamento. Durante le trattative sarebbe stato allora pattuito l'impegno - poi mantenuto - da parte del favarese di versare circa 1.300 euro per anticipare tre mensilità. L'uomo però non sarebbe mai venuto in possesso delle chiavi dell'immobile. Sentendosi raggirato, si sarebbe allora rivolto ai militari della locale Tenenza che hanno avviato le indagini. Pare che non sia stato difficile risalire all'identità del 27enne che è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Agrigento per l'ipotesi di reato di truffa. Sul caso sarebbe stato aperto un fascicolo d'inchiesta.


È stato fermato a Canicattì dai carabinieri il trenino di Natale che doveva percorrere diverse tappe dell'agrigentino; pare viaggiasse senza regolari autorizzazioni. A scoprirlo i militari appunto che hanno bloccato il trenino e chiesto ai titolari i dovuti permessi. Autorizzazioni che pare non siano state fornite e per questo sarebbe stato posto il fermo del mezzo. Il trenino era stato letteralmente preso d'assalto da bambini ma anche dai più grandi.


''La storica spiaggia di Eraclea Minoa nell'agrigentino sta scomparendo sotto i colpi dell'erosione costiera. Il grido di allarme lanciato dall'associazione Mareamico non può rimanere inascoltato''. A parlare è l'on. Alessandro Pagano, segretario regionale Sicilia occidente della Lega. ''Stiamo parlando -dice Pagano- anche di un patrimonio archeologico di inestimabile valore, considerato che proprio lì sorge l'antico teatro greco. Per questo rivolgo un appello al governatore Musumeci e agli assessori Sgarbi e Cordaro affinché si attivino subito, con le risorse già a disposizione e con i fondi regionali, per salvare la spiaggia e il teatro antico di Eraclea Minoa e, in generale, -conclude- a predisporre con le autorità nazionali un piano anti erosione della costa agrigentina''.


Ancora un caso di erosione costiera viene denunciato dall'associazione ambientalista MareAmico Agrigento. Dopo quello di Eraclea Minoa, oggi Claudio Lombardo, responsabile dell'associazione, parla del rischio crolli sulla via Farag, a Cannatello. ''Sono più di 2 anni -dice Lombardo- che segnaliamo all'amministrazione comunale di Agrigento la presenza di un rischio crolli sulla via Farag, a Cannatello. Il mare sta scavando sotto la strada, ogni giorno è sempre peggio e presto crollerà tutto. Purtroppo -conclude- la natura non ha gli stessi tempi di reazione dell'indifferenza, della negligenza e della burocrazia''.


Una perdita d'acqua dal manto stradale provoca dei disagi agli abitanti di via Matilde Serao, zona San Francesco, a Favara, che hanno contattato la nostra redazione affinché il loro problema possa trovare la giusta risoluzione. Il problema della perdita d'acqua in via Matilde Serao si protrae oramai da diverso tempo. A scriverci è il signor Carlo Marchese, abitante al civico 3 della pubblica via. Ci ha inviato attraverso il nostro numero whatsapp 320.801.84.63 una foto con la quale ci mostra il reale problema. Il signor Marchese ci dice inoltre di aver più volte chiesto un intervento a Girgenti Acque ma dalla società nessun intervento per risolvere definitivamente il problema, solo un sopralluogo. La nostra redazione chiede pubblicamente a Girgenti Acque di intervenire in via Serao, sicura che si prenderà carico della questione segnalata.


Dal 2018 sarà possibile prenotare le visite specialistiche attraverso whatsapp. È l'importante novità che verrà presentata domani venerdì 29 dicembre dall'Asp di Agrigento nel corso di una conferenza stampa. Dal 1° gennaio, in via sperimentale, sarà infatti possibile prenotare le visite anche attraverso la messaggistica istantanea di Whatsapp secondo una rapida procedura che sarà illustrata dal commissario Asp Gervasio Venuti e dal responsabile CUP Claudio Lombardo. La conferenza stampa si terrà alle ore 10.30 presso la sala riunione della Direzione generale Asp di viale della Vittoria.


Anche oggi torna la rubrica ''Tanti Auguri'', anche oggi un'altra coppia festeggia le nozze d'oro e 50 anni di vita condivisa insieme. Sono Croce e Giuseppe Trupia, i due cugini che, il 28 dicembre del 1967, giurarono l'un l'altro eterna fedeltà. Giuseppe aveva 16 anni quando - per motivi lavorativi - si trasferì in Germania in cerca di fortuna, ma fu quando tornò a Favara che trovò il suo vero tesoro. Avevano lui 23 anni e lei 17 quando si misero assieme e, dopo due anni di fidanzamento, arrivò il momento del matrimonio. In questi 50 anni i coniugi Croce e Giuseppe hanno allargato la propria famiglia con due figli, entrambi sposati: Gerlando, che ha ''regalato'' ai suoi genitori una splendida nipotina, e Giovanni che di figli ne conta tre. La coppia Trupia celebrò il matrimonio nella Chiesa B.M.V. del Carmine, la stessa dove questa mattina i due hanno rinnovato la promessa alla presenza di padre Fernando, fratello di Giuseppe e cognato di Croce. A seguire grande festa con amici e familiari. Ma oggi Favara può vantare anche un'altra coppia di coniugi che di anni passati assieme non ne contano 50, bensì 60. Nozze di diamante per i favaresi Francesca Arnone e Vincenzo Galiano. I due sono sempre stati a Favara, lui lavorava alla giornata quando si sono conosciuti. Il giovane Vincenzo si trovava in visita presso un negozio di scarpe di proprietà della nonna paterna quando vide la sua futura moglie intenta a comprare un paio di scarpe. E fu subito colpo di fulmine. Lui ne parlò con il padre, i genitori a loro volta contattarono quelli della ragazza e i due furono così liberi di conoscersi. Dopo sei mesi di fidanzamento, il 18enne e la 19enne convolarono a nozze presso la Chiesa Madre di Favara. Era il 28 dicembre del 1957. Da allora di tempo ne è passato, la signora Francesca ha sempre fatto la casalinga mentre il signor Vincenzo ha cambiato tanti lavori, l'ultimo fu presso la miniera ''Ciavolotta'' fino all' '85. In questi 60 anni i coniugi Galiano e Arnone hanno avuto 4 figli, Giuseppa, Antonio, Carmela e Gaetano, tutti sposati, e ben 13 nipoti. 4 le fedi collezionate in questo periodo: il 25esimo anniversario di matrimonio fu festeggiato in una chiesa di piazza Cavour, il 50esimo presso la chiesa B.M.V. del Carmine e oggi, per i 60 anni, location scelta è la chiesa di San Francesco. Dopo la cerimonia, cena in ristorante insieme ai cari. Che siano nozze d'oro, come nel caso dei Trupia, o di diamante, come i coniugi Galiano e Arnone, è sempre bello vedere come dopo tutti questi anni ci siano ancora questi esempi che danno coraggio alle giovani coppie. A entrambe le famiglie vanno i migliori auguri di parenti e amici oltre, ovviamente, a quelli di SiciliaTv.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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