SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 07/12/2017
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Esenzione dalle tasse per chi rompe il muro del silenzio. È questa l'iniziativa che a Licata propone incentivi sulla detassazione per quanti denunciano e portano alla luce fenomeni di racket ed estorsione. Il regolamento per il riconoscimento di agevolazione sui tributi locali per vittime di usura e attività estorsive è stato proposto da Maria Grazia Brandara, commissario straordinario del comune licatese, insediatasi lo scorso agosto dopo la sfiducia del consiglio comunale all'ex sindaco in carica Angelo Cambiano. Era stata la stessa Brandara, sempre in qualità di commissario straordinario di Licata nel periodo dicembre 2014 - giugno 2015, a emanare il regolamento che fu approvato a seguito di un'apposita direttiva commissariale dal Consiglio Comunale ma che non ha trovato applicazione fino a questi giorni, quando è stato rimesso in vigore. ''Contro il racket, la denuncia è il primo passo - ha affermato il commissario. Aiutiamo le vittime a denunciare con incentivi sulla detassazione. A Licata è attivo un regolamento antiracket per spronare le coscienze e aiutare gli imprenditori''. Il Comune di Licata ha infatti predisposto ''agevolazioni sui tributi locali per coloro che sono stati vittime di attività estorsive e usura e hanno denunciato i loro estorsori''. Brandara cita il procuratore capo di Palermo, Francesco Lo Voi, affermando che la realtà dei fatti è la mancanza di collaborazione e di denunce da parte delle vittime del ''pizzo''. ''Spesso si sta a subire silenziosamente le minacce e gli attacchi ricevuti dalla criminalità organizzata, dagli estorsori e dagli usurari - continua il commissario - ma il silenzio non porta alla fine del fenomeno, piuttosto al fallimento del proprio patrimonio e, cosa ancora più grave, alla perdita della propria dignità. Lo Stato c'è, e ci sarà sempre per la difesa dei diritti di ogni singolo cittadino e di ogni singolo operatore economico''. ''Questo strumento che ho fortemente voluto - conclude Maria Grazia Brandara, riferendosi all'esenzione dalle tasse per chi denuncia - costituisce un incentivo per spronare la coscienza civica di ognuno a difendere i propri diritti, nel segno della legalità, del rispetto delle leggi e mediante il ricorso agli organi inquirenti''.


Visita ad Agrigento stamane da parte del segretario del PD Matteo Renzi e del ministro della Giustizia Andrea Orlando. Il tour del PD in questi giorni fa tappa in Sicilia e questa mattina ha toccato proprio la città dei Templi. Sede principale della visita di Renzi e Orlando ad Agrigento è stata la recentemente inaugurata ''Stanza della Memoria'', sita nell'ex palazzo di Giustizia di piazza Gallo, nella quale è stato ricostruito l'ufficio dove per 10 anni lavorò il giudice canicattinese Rosario Livatino, martire di mafia ucciso il 21 settembre del 1990 lungo la statale 640. E proprio sulla figura del magistrato, il cosiddetto ''giudice ragazzino'', si è soffermato il segretario del PD Mattero Renzi. ''Oggi il nostro viaggio in tutte le province italiane, che si avvia ormai alla conclusione, tocca un luogo che è particolarmente caro alla memoria e alla sensibilità di tutti noi - ha dichiarato lo stesso. È il luogo nel quale ha lavorato il giudice Rosario Livatino''. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha poi rimarcato la grandezza della figura di Livatino, della sua lotta alla mafia. ''Noi possiamo dire - ha poi affermato - che in questi anni abbiamo fatto dei passi più che necessari per combattere questo fenomeno […] questa è la legislatura nella quale io credo si debba rivendicare il fatto che si è tornati a investire sul funzionamento della macchina giudiziaria''. A fare gli onori di casa e accogliere gli ospiti il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, e il sindaco Lillo Firetto, che ha annunciato un importante programma di interventi per il centro storico del capoluogo della nostra provincia.


«Ho scelto di non candidarmi alle prossime elezioni e non farò nemmeno il ministro». Queste le parole con cui il leader di Alternativa popolare e ministro degli Esteri, Angelino Alfano, annuncia la sua fuoriuscita dal Parlamento dopo quattro legislature consecutive e un ultimo quinquennio passato al governo. L'agrigentino Alfano esce di scena, dunque, e lo fa a sorpresa, pur precisando che lascia ''il Parlamento, non la politica''. Decisione che sembra essere clamorosa anche per gran parte degli esponenti di Alternativa popolare. E con il suo leader fuori dai giochi, l'annuncio è stato fatto a Porta a Porta, Alternativa popolare sembra intraprendere la strada della divisione e la scelta va fatta in fretta, le Politiche sono ormai vicine. Alcune aree dei centristi sembrerebbero infatti strizzare l'occhio e guardare con favore al centrodestra, nel quale tra l'altro si è assistito negli ultimi mesi al ritorno del ''padre politico'' di Alfano, Silvio Berlusconi. Altri sarebbero in procinto di allearsi con il PD, il resto rimane in bilico tra la corsa in solitaria o con altri gruppi del centro. Che Alternativa popolare soffrisse di un qualche male lo si poteva intuire quando, in occasione delle ultime regionali siciliane, ebbe risultati non entusiasmanti. A livello regionale la lista, schierata a supporto del candidato per il centrosinistra Fabrizio Micari, aveva di poco superato il 4%, rientrando tra le tre liste che non riuscirono a ottenere nemmeno un posto all'Ars. Le ''regole'' delle elezioni avvenute un mese fa imponevano infatti una soglia di sbarramento al 5%. Nell'agrigentino, la terra di Alfano, la lista provinciale riuscì a sfiorare appena l'8%.


Neanche l'inverno e le condizioni non proprio ottimali del mare sembrano arrestare le traversate nel canale di Sicilia. Ieri mattina sono arrivati a Torre Salsa a bordo di un peschereccio di circa 15 metri una 60tina di magrebini. Dalle immagini di MareAmico si vedono le orme dei piedi sulla spiaggia bagnata e alcuni vestiti abbandonati lungo il tragitto. I migranti, una volta giunti a riva, hanno cercato di dileguarsi tra i sentieri per raggiungere la strada statale 115 e far perdere le loro tracce. Ma alcuni di questi, una trentina, nel pomeriggio, sono stati intercettati dai carabinieri di Siculiana, Realmonte e Agrigento, e portati presso la tensostruttura di Porto Empedocle per l'identificazione. Le ricerche starebbero continuando per trovare i restanti stranieri. È strano come un piccolo peschereccio sia riuscito a partire dai paesi arabi dell'Africa nordoccidentale e affrontare tutta la traversata. A diversi ritornano in mente le parole del procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio che, parlando degli sbarchi fantasma, aveva una sua idea su come questi stranieri possano arrivare nelle nostre coste, ovvero una insospettabile nave madre scambiata per un'imbarcazione impegnata nella pesca.


Era appena rientrato da Palermo, a bordo di un autobus di linea, quando i finanzieri lo hanno sottoposto a controllo e ritrovato e sequestrato 4 panetti di hashish, per un peso di circa 400 grammi. Parliamo di M.L., un 23enne originario del Gambia e domiciliato presso una struttura di Aragona che ospita immigrati. E a segnalare ai militari delle Fiamme Gialle di Agrigento che qualcosa non andava è stata l'infallibile unità cinofila, il cane antidroga Tasko. Il finanziere a quattro zampe aveva capito qualcosa e, al suo fiuto, il 23enne non la raccontava giusta. E non è la prima volta che il contributo di Tasko si rivela essere d'aiuto ai suoi colleghi finanzieri. Gli uomini della Guardia di Finanza, ritrovati i panetti di hashish, hanno dunque perquisito anche il posto letto dell'immigrato, ritrovando altra sostanza stupefacente del tipo hashish, un bilancino di precisione e un coltello per il taglio della droga. Per l'extracomunitario, munito di permesso di soggiorno rilasciato per ''richiesta asilo'', è allora scattato l'arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Lo stesso, dopo le formalità di rito, è stato condotto su disposizione del magistrato di turno presso la casa circondariale ''Petrusa'' di Agrigento, in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto. La vicenda rientra nell'ambito di un servizio in materia di prevenzione e repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti condotto da militari e unità cinofile della G.D.F. di Agrigento.


A fuoco una Fiat Panda di una 30enne agrigentina. Il fatto è avvenuto l'altra notte lungo la strada di Cannatello. Lanciato l'allarme, sul posto sono giunti i vigili del fuoco di Villaseta che hanno spento le fiamme. Bisognerà adesso capire cosa abbia fatto scatenare il rogo. Nelle adiacenze dell'auto i vigili del fuoco non hanno trovato tracce di liquido infiammabile o taniche sospette.


Con l'accusa di furto di energia elettrica cinque persone sono state arrestate dai carabinieri in diversi centri dell'agrigentino. Nello specifico i militari a Ravanusa hanno arrestato due persone, rispettivamente di 61 e 25 anni, e poste ai domiciliari; avevano allacciato il loro capannone artigianale alla rete esterna dell'Enel. A Sambuca di Sicilia ai domiciliari è finito un disoccupato 36enne. Spostandoci a Canicattì, è stato arrestato un romeno di 37 anni, mentre a Licata ai domiciliari è finita una donna di 55 anni. Questo il primo bilancio delle intensificazione dei controlli da parte dei carabinieri, predisposti dal Comando Provinciale.


Un attacco informatico ha bloccato il sistema di registrazione delle consegne dei kit per la raccolta differenziata dei rifiuti ad Agrigento e per questo da oggi, e sino a cessato bisogno, la distribuzione dei kit si ferma. A comunicarlo è il sindaco di Agrigento Lillo Firetto che, a sua volta, è stato informato dal Raggruppamento temporaneo di imprese Iseda, Sea e Seap. L'ufficio di distribuzione dovrà restare chiuso per consentire ai tecnici il ripristino del sistema operativo. Nello scusarsi per il disservizio, il Raggruppamento temporaneo di imprese Iseda, Sea, Seap assicura che darà pronta comunicazione della riapertura degli uffici appena il sistema sarà tornato funzionante.


Si conclude domani, con la cerimonia di consegna del premio, la XIX Edizione del Premio Ignazio Buttitta, cominciata lo scorso 28 novembre e svoltasi al castello Chiaramonte. A organizzare l'ormai consolidato premio è il Centro Culturale Renato Guttuso, presidente Lina Urso Gucciardino. I riconoscimenti speciali andranno ai Frati Francescani per l'impegno sociale, per la letteratura a Luisa Trenta Musso; alla Comunicazione Marco Romano; alla pittura Rosa Tirrito; per le tradizioni popolari il riconoscimento va a Carmelo Guarneri; Teatro Giugiù Gramaglia; Musica Giuseppe Francolino; Impegno Civile Angelo Vita; Linguaggio Creativo Salvatore Borsellino; per l'Ambiente Guido Bassanti; il riconoscimento per lo sport a Calogero Scordino; Premio Presidenza Angelo Ruoppolo. L'appuntamento è quindi per domani alle ore 16.30 al castello Chiaramonte di Favara.


Si è parlato di cyberbullismo oggi al castello Chiaramonte di Favara. Ospite della scuola Falcone Borsellino il sociologo licatese Francesco Pira che ha parlato agli studenti dei pericoli che si possono incorrere navigando su internet. Il professor Francesco Pira, sociologo e docente di comunicazione all'Università degli Studi di Messina, ha affrontato il delicato tema con le terze classi della scuola secondaria di primo grado dell'Istituto.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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