SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 02/12/2017
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Dal 9 al 13 febbraio prossimi ritorna il Carnevale a Favara. A organizzarlo un gruppo di amici, con in testa Rino Vetro. Si prevedono la sera sfilate di carri allegorici con corpi di ballo a seguito per le vie della città, momenti di animazione e attrattiva per i bambini. ''Ci sono delle importanti novità -ci spiega Vetro- a cominciare appunto dal ritorno del Carnevale, bloccato purtroppo per diversi anni''. ''Lo scopo è quello di divertirsi e far divertire -ci dicono ancora dall'organizzazione, evitando che i nostri giovani, quelle sere, escano fuori da Favara, mettendosi in strada con inevitabili rischi''. Per organizzare l'edizione 2018 del Carnevale si chiede ancora una volta il contributo di tutti. Dal Comune di Favara nessuna somma è stata destinata per questo evento e per questo il gruppo organizzatore sta scommettendo sulla sensibilità dei cittadini: dal contributo fisico a quello economico. Al momento sono due i gruppi che hanno deciso di lavorare alla costruzione di altrettanti carri. C'è spazio per un totale di cinque. Quanti volessero collaborare alla riuscita del Carnevale 2018 a Favara possono chiamare entro fine mese il numero di telefono di Rino Vetro 328.28.47.828. I particolari nelle interviste, in onda nel tg di oggi 2 dicembre 2017, a Rino Vetro e ai due carristi: Salvatore Salvaggio e Giuseppe Palumbo Piccionello.


Continua la vicenda giudiziaria in merito alla morte del 19enne Vincenzo Rigoli, coinvolto in un incidente stradale la notte tra il 16 e il 17 dicembre del 2012, in contrada Gasena lungo la SS 640, e deceduto successivamente per shock emorragico all'interno della sala operatoria dell'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Ciò su cui si cerca di fare chiarezza è se la morte del giovane Rigoli poteva essere evitata, se dunque sussistono delle eventuali responsabilità e su chi ricadano. Il procedimento penale del caso vede imputati - per omicidio colposo - due medici del nosocomio agrigentino, Sergio Sutera Sardo e Salvatore Napolitano, gli stessi che ebbero in cura il giovane. Ieri i periti di parte civile, i professori Paolo Procaccianti e Nello Grassi dell'Università di Palermo, sono stati ascoltati in aula per dare il loro parere sulla vicenda. Il prof. Procaccianti, l'unica figura professionale che ha partecipato all'esame autoptico sulla salma del giovane, ha fornito delle spiegazioni supportate da documentazione fotografica per dimostrare come le lesioni riportate da Vincenzo Rigoli, sia a livello addominale che toracico-polmonare, se tempestivamente e opportunamente trattate, avrebbero consentito una chance di sopravvivenza del 70%. Insomma, secondo il perito le speranze di salvare la vita del giovane c'erano eccome. Procaccianti ha inoltre rilevato come ''le descrizioni riportate nei registri operatori in merito agli interventi eseguiti sugli organi interni coinvolti non hanno trovato alcun riscontro all'esame autoptico''. La posizione del perito di parte civile si pone dunque in contrapposizione, con l'intenzione di smentire, con quanto invece affermato dal consulente della Procura, il medico legale Giuseppe Ragazzi. Lo stesso aveva sostenuto lo scorso mercoledì una prognosi ben più infausta rispetto all'ottimistica percentuale del 70% di poter salvare Rigoli annunciata dal perito di parte civile. Il consulente della Procura avrebbe concesso che i medici sono stati ''negligenti nei tempi e nelle modalità di trattamento'', ma le lesioni agli organi interni del 19enne - sempre secondo Ragazzi - erano talmente critiche da lasciare ben poche speranze. Ad aggravare ulteriormente la situazione, spiegava il medico legale, il fatto che Rigoli soffrisse di una broncopatia''. Per il perito di parte civile, Procaccianti, si sarebbe trattato invece di una semplice bronchite. La sua considerazione, ieri, è stata dunque quella che un polmone di Vincenzo risultasse in collasso e che non sia stato trattato per oltre due ore. L'altro perito della famiglia Rigoli, il prof. Grassi, si è soffermato sulla figura e sulle competenze del Chirurgo Generale che, a differenza di altri corsi di specializzazione in branche della chirurgia, risulta essere una figura ''completa'' e non ''generica'', censurando di fatto l'atteggiamento di inerzia dei sanitari che, la notte in cui Vincenzo Rigoli giunse in ospedale, hanno atteso l'arrivo del medico Salvatore Napolitano. Quelli ascoltati dal giudice, i pareri della Procura e della parte civile, sono decisamente contrastanti. Il processo intanto va avanti, la prossima udienza è fissata per l'8 gennaio del 2018.


Il rischio dell'emergenza rifiuti per gli oltre 40 comuni dell'agrigentino e di altre province, che conferiscono nella discarica gestita dalla Catanzaro Costruzioni, è stato scongiurato. Ieri i cancelli dell'impianto di Siculiana, in contrada Matarana, erano stati chiusi in seguito alla scadenza del decreto della Regione con il quale si prorogava l'autorizzazione al conferimento dei rifiuti nel sito. Stamattina però la discarica ha riaperto agli autocompattatori. Giunge infatti una nuova proroga, a firma del neo governatore della Sicilia Nello Musumeci, che garantisce il conferimento dei rifiuti in contrada Matarana per altri 3 mesi, fino al 28 febbraio. L'ordinanza che stabilisce il limite per lo scarico della spazzatura nell'impianto, per ogni comune, durerà invece fino a metà mese. Il ''divieto'' di ingresso in discarica per gli autocompattatori è durato solo 24 ore, dunque. Nella giornata di ieri fortunatamente non sono stati registrati particolari disagi, emergenze rifiuti o file di autocompattatori che, come è invece successo in passato, hanno formato code chilometriche di fronte all'ingresso della discarica di Siculiana. Dalla Regione, dunque, giunge la proroga che sistema le cose per altri tre mesi e non per altri 18, come era oramai consuetudine. L'ordinanza ha ottenuto il benestare del ministro dell'Ambiente, Gianluca Galletti, che ne ha autorizzato la firma ma a delle condizioni. Da Roma il messaggio è chiaro: è impossibile andare avanti con lo smaltimento dei rifiuti nelle discariche, la Regione dovrà portarli fuori dalla Sicilia e dovrà iniziare a bruciare parte della spazzatura che non potrà più essere conferita in discarica. Questo attraverso gli impianti, quali ad esempio i cementifici, che possono assolvere alla funzione di termovalorizzatori.


Ieri ci segnalava un disservizio nella raccolta differenziata al civico 28 di via Alberti,a Favara. La signora Giovanna Marturana, munita di cellulare, ha scattato una foto e ha registrato due video e ce li ha inviati a STV Reporter. Era visibile la mancata raccolta della spazzatura. Gli operatori ecologici non erano passati da casa sua per ritirare la carta e il cartone. Un problema -ci spiegava la signora- che, purtroppo, nonostante i diversi solleciti fatti al Comune e all'assessore Attardo, si protrae da diverso tempo e da due settimane circa carta e cartone non le venivano raccolti. Ed ecco che ieri stesso, su sollecito dell'assessore Attardo, la spazzatura le è stata prelevata con la promessa del vicesindaco di recarsi venerdì prossimo sul posto per verificare l'avvenuta raccolta. Ringraziamo quindi Attardo per la pronta risposta data alla segnalazione della cittadina. Ovviamente la nostra redazione resterà vigile affinché questo problema non abbia più a ripetersi.


Da lunedì prossimo al via la raccolta differenziata ad Agrigento, non solo nei quartieri di Villaseta e Monserrato ma anche a San Leone, Villaggio Peruzzo e Villaggio Mosè. L'ordinanza è stata firmata, si dà quindi il via alla raccolta ''porta a porta''. ''È necessario - dice il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, - porre in essere ogni azione per ottimizzare il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti urbani per arrivare al contempo a un aumento delle percentuali di raccolta differenziata e una diminuzione del gettito Tari e dunque anche al miglioramento del decoro e della pulizia di Agrigento''.


Politica regionale. Dopo la sua assenza alla prima riunione di giunta erano sorte delle polemiche attorno alla figura del neo assessore della Regione Sicilia Vittorio Sgarbi, il quale precisa che tra lui e il governatore Musumeci non c'è polemica. ''Io - ha poi ammesso Sgarbi - ho una struttura di vita complicata, e mi pare che in Sicilia lo abbiano messo in conto, ma cercherò di essere il più presente possibile''. Alla domanda se pensa a un futuro da ministro in un ipotetico governo di centrodestra, il critico d'arte ha risposto: ''Il mio Movimento è nato non per la Sicilia ma per l'Italia. Presenteremo le liste di 'Rinascimento' in tutta Italia''. Sgarbi dice poi di aver avuto il benestare di Berlusconi e di Salvini e una volta che il centrodestra vincerà le elezioni ''Politiche'' andrebbe a fare il ministro. Sarebbe l'unica condizione che lo farebbe dimettere da assessore regionale, ''non mi interessa -dice- fare il deputato''.


Entra in un supermercato, ruba vari cioccolati di note marche, per un valore di circa 200 euro, li mette all'interno dello zaino e scappa. È successo nel primo pomeriggio di ieri alla Lidl di Villaggio Mosè. Ad accorgersi del fatto però alcuni agenti della Stradale che, transitando nella zona, hanno visto un giovane correre con al seguito alcuni dipendenti del supermercato. Il 23enne poco prima di essere bloccato ha cercato di sbarazzarsi dello zaino. Portato presso gli uffici della Sezione della Polizia Stradale di Agrigento, il giovane palermitano, con precedenti, è stato denunciato a piede libero alla Procura per furto aggravato.


Operazione Cleo della Guardia Costiera di Porto Empedocle, l'attività si è conclusa con significativi risultati. Nel totale sono stati sequestrati 678 kg circa di prodotti ittici privi di tracciabilità, nonché elevate sanzioni amministrative pari a 1.500 euro per ciascuna delle 5 sanzioni amministrative accertate. Sono stati inoltre sequestrati 150 tubi in pvc annessi a circa 1.100 m di rete, una rete da posta di 350 m circa e 1 palangaro di 800 m circa con 300 ami collegati. Nei prossimi giorni, fanno sapere dalla Capitaneria di Porto di Porto Empedocle, saranno espletati e intensificati ulteriori controlli su tutta la filiera della pesca.


Un segnale di protesta contro un progetto di legge che, secondo i leghisti, ''svilisce il valore e l'importanza della cittadinanza italiana''. È questo l'obiettivo principale del fine settimana organizzato a livello nazionale dalla Lega - Noi con Salvini, dal tema ''la cittadinanza non si regala'', che oggi e domani porta in molte piazze d'Italia vari gazebo allestiti per l'occasione. Per la provincia di Agrigento, gli appuntamenti sono stati organizzati nella città Capoluogo, per la giornata di oggi, in piazza Cavour dalle ore 16.30 alle ore 20.00. Domani, domenica, il gazebo si sposta a Favara, in piazza Don Giustino, dalle ore 10.00 alle ore 13.00. A partecipare sono diversi militanti e segretari cittadini del movimento della Lega, oltre al portavoce regionale per la Sicilia occidentale, Anna Sciangula, e il segretario provinciale Salvatore Liotta. Durante gli incontri tra leghisti e cittadinanza, oltre a domande e risposte, è possibile firmare contro lo Ius soli e conoscere il programma di Salvini sui temi di lavoro, tasse, pensioni ed Europa.


Sono già 467mila gli italiani finiti a letto a causa dell'influenza. È quanto emerge nel corso del congresso della Società italiana di medicina generale in corso a Firenze. Ma c'è di più: il picco si dovrebbe registrare per Capodanno. Quest'anno si prevede un virus meno aggressivo di quello dell'anno scorso, ma che colpirà un numero maggiore di persone come già avvenuto nell'emisfero australe. Ed ecco che arriva il nuovo invito a vaccinarsi. ''La campagna vaccinale ha avuto nelle prime settimane un buon riscontro - precisa Claudio Cricelli, presidente della Simg-, ricordiamo che devono assolutamente immunizzarsi i pazienti colpiti da patologie croniche, cardiovascolari e respiratorie, anziani, bambini e donne in gravidanza''. ''L'anno scorso - spiegano gli esperti - il virus ha provocato 2mila decessi in più rispetto alla stagione precedente, e il fenomeno potrebbe ripetersi''. Per questo i medici generici riuniti al congresso della Simg lanciano un appello: ''È fondamentale - dicono - che tutti i cittadini si vaccinino quanto prima''.


Riunione tra panettieri, organizzatori di categoria e rappresentanti dei consumatori. Tema da trattare la chiusura dell'attività per i giorni domenicali e festivi. Questo l'incontro avvenuto l'altro ieri nella sala consiliare del Comune di Canicattì, a convocarlo il sindaco Ettore Di Ventura. Il parere dei presenti è stato un plebiscito: tutti o quasi hanno infatti accolto con entusiasmo il nuovo decreto, in vigore dal 20 novembre scorso, che permette di usufruire del riposo domenicale. Su 25 panificatori, solo uno si è mostrato contrario alla chiusura nei giorni festivi. Presenti all'incontro anche il Presidente Provinciale Confcommercio, Francesco Picarella, il Direttore di Confcommercio Agrigento, Vincenzo Cipolla, e il Vicepresidente provinciale ASSIPAN-CONFCOMMERCIO, Enzo Gaziano. Il decreto - ha dichiarato quest'ultimo - ''Non solo non modifica le regole del mercato ma garantisce i panificatori, i collaboratori dipendenti e le loro famiglie''. L' ASSIPAN-CONFCOMMERCIO, oltre a sottolineare il tema del contrasto alla vendita abusiva di pane, ha assicurato la fattiva collaborazione nel segnalare e denunciare eventuali trasgressori.


Ritorna nel fine settimana la raccolta di sangue a cura dell'A.D.A.S. Domani, domenica, le raccolte saranno effettuate a Favara, in piazza Cavour, e a Naro, in p.zza Garibaldi. Volontari saranno presenti tutta la mattinata. A tutti i donatori saranno poi inviate a cura della stessa associazione le analisi cliniche effettuate in occasione della donazione.


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