SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 01/12/2017
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Previsti per oggi gli accertamenti tecnici irripetibili sugli indumenti del 27enne palermitano Giovanni Riggio, reo confesso dell'assassinio del favarese 41enne Giuseppe Mattina avvenuto la notte tra il 5 e il 6 maggio scorsi in c.da San Benedetto. Il fatto avvenne all'interno di un magazzino che sarebbe dovuto diventare una concessionaria di auto usate con annessa officina meccanica. Considerata l'irripetibilità degli accertamenti tecnici sugli indumenti di Riggio ma anche su tutto quello che è stato posto sotto sequestro, gli unici a potere partecipare alle operazioni a cura della Polizia Scientifica di Palermo sono solo i consulenti o gli avvocati nominati dalle parti. Nelle prossime ore quindi potrebbero essere resi noti gli esiti degli accertamenti. All'origine dell'omicidio ci sarebbero stati motivi di natura economica. Sarebbero 27 le coltellate sferrate da Riggio all'indirizzo del meccanico favarese, con un'arma bianca della lunghezza di circa 20 cm. Il palermitano, poche ore dopo il fatto e dopo avere ''imballato'' la parte inferiore del corpo esanime della vittima con del nastro, andò a costituirsi al Commissariato di Brancaccio, consegnando l'arma del delitto e indicando il luogo dove si consumò l'omicidio. Nei giorni scorsi il gip Alfonso Malato, su richiesta del pm Simona Faga, ha disposto il giudizio immediato per il 27enne al quale è stata contestata anche l'aggravante ''d'aver agito con crudeltà''. Giovanni Riggio comparirà davanti alla prima sezione della Corte d'Assise del Tribunale di Agrigento la mattina del prossimo 19 gennaio. La moglie della vittima si è costituita parte civile.


Utilizzavano un'auto a noleggio con conducente per non farsi notare, per poi rifornirsi e successivamente spacciare droga tra i giovani di Realmonte e Siculiana. Protagonista una coppia di Realmonte che è stata arrestata dai carabinieri. Si tratta dei 40enni Giovanna Guacciardo e Antonio Terrazzino che sono stati fermati nella notte dello scorso 28 novembre proprio a bordo di un'autovettura a noleggio. I due sfortunati conviventi si sono infatti imbattuti nei servizi di osservazione attuati da alcuni carabinieri in borghese della Compagnia di Agrigento e della Stazione dell'Arma di Siculiana, ai quali non è sfuggito lo stratagemma attuato. Dopo alcune settimane di controlli e numerosi servizi sono stati fermati. Nel corso dell'immediata perquisizione sono saltati fuori vari panetti di ''hashish'', del peso di circa mezzo chilo, per un valore di mercato di circa 4.000 euro, un bilancino elettronico di precisione e circa 400 euro in contanti, ritenuti provento dell'attività di spaccio. Tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, che ha disposto gli arresti domiciliari per i due conviventi. Il blitz attuato rientra nell'ambito di una intensificazione dei controlli in materia, disposta dal Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento.


Formalmente sarebbe stato tutto regolare, uno stipendio che prevede malattie pagate, indennità e altre voci quali gli 80 euro del ''bonus Renzi''. In pratica invece si doveva restituire una cospicua parte di quanto percepito, guadagnando in realtà uno stipendio mensile di circa 500 euro. E al sistema i dipendenti ci dovevano stare, pena la perdita del posto di lavoro. Questa in sintesi la presunta vicenda che vede coinvolto l'imprenditore agrigentino Fabrizio La Gaipa, 42 anni, primo dei non eletti del M5S agrigentino alle ultime regionali, per il quale sono scattati, poco più di due settimane fa, i domiciliari con l'accusa di estorsione. A firmare l'ordinanza cautelare e il divieto di dimora per il fratello Salvatore La Gaipa, 46 anni, socio dell'attività di Fabrizio ma coinvolto in misura minore nella stessa inchiesta, il gip Stefano Zammuto. Proprio davanti allo stesso giudice si è celebrato questa mattina l'incidente probatorio che ha riunito nella stessa aula del tribunale i due imputati e due ex dipendenti dell'albergo Costazzurra - gestito da La Gaipa - da cui sono partite le accuse. L'udienza, a cui hanno partecipato anche i pm e i legali di entrambe le parti, è durata oltre tre ore. Si è trattato di una sorta di anticipazione del dibattimento per raccogliere delle testimonianze per poi poterle utilizzare come prove durante il processo. E i due ex dipendenti, in aula, hanno confermato le accuse nei confronti di La Gaipa descrivendo il meccanismo della restituzione di parte dello stipendio che percepivano. Decisive, nella fase investigativa, sarebbero state delle registrazioni audio effettuate di nascosto con il cellulare da uno degli ex dipendenti dell'imprenditore. Nei file audio pare che si senta discutere proprio dei termini e delle cifre da decurtare alla busta paga e da restituire.


Rubata lo scorso 3 novembre da Agrigento è stata ritrovata a Favara Ovest una Lancia Y di proprietà di un agrigentino. A ritrovarla, abbandonata per strada, la polizia giudiziaria dei vigili urbani di Agrigento. Bisognerà capire perché è stata abbandonata lì e se è stata utilizzata per compiere qualche attività illecita. A coordinare l'attività di indagine l'ispettore Francesco Rapa.


Furto di benzina e nafta dal deposito della Forestale di via Petrarca, ad Agrigento. Ignoti si sarebbero intrufolati all'interno del deposito e avrebbero svuotato i fusti contenenti il liquido. A scoprire l'accaduto alcuni operatori che si erano recati al deposito. Lanciato l'allarme, sul posto sono giunti gli agenti della sezione ''Volanti'' che hanno avviato le indagini.


Sarebbe stato un corto circuito a una stampante, almeno è quello che si pensa dalle prime ricostruzioni, a innescare un incendio che ha distrutto uno studio professionale di Licata. Il fatto è avvenuto in via Sole; in quel momento all'interno dello studio non c'era nessuno. Le fiamme hanno così divorato ogni cosa. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco che hanno lavorato diverse ore prima di spegnere completamente il rogo. In via Sole, sita nel centro cittadino licatese, anche una pattuglia della Polizia.


Tra una coppia di coniugi agrigentini purtroppo sembra non correre buon sangue, tant'è che avrebbero già avviato le pratiche di separazione. Ma a innescare l'ulteriore scintilla sarebbe stata la contesa di un'autovettura. È dovuta intervenire la Polizia per riportare la calma tra i due, che avevano iniziato una violenta lite. È successo mercoledì scorso, nel centro di Agrigento. Ma come recita un vecchio detto: ''Tra i due litiganti il terzo gode'', la polizia ha dovuto sequestrare l'autovettura, in quanto priva dell'indispensabile assicurazione.


Venne arrestato il giorno della vigilia di Natale del 2014 in quanto sorpreso in possesso in un terreno e in alcuni locali di sua disponibilità di due fucili calibro 4,5 e calibro 16, con relativo munizionamento, 14 grammi di cocaina e 6 grammi di sostanza da taglio. Parliamo del canicattinese Gioacchino Cigna, di 26 anni, per il quale i giudici della prima sezione penale, presieduta da Luisa Turco, hanno previsto la condanna di due anni e sei mesi di reclusione. Il pubblico ministero Alessandra Russo, al termine delle requisitoria, aveva chiesto sei anni e sei mesi. Tre anni fa, durante le perquisizione i carabinieri trovarono anche un bilancino di precisione e pellicola termosaldata per il confezionamento delle dosi. Un fucile trovato all'interno di un fabbricato è risultato provento di furto in appartamento compiuto a Favara.


Ha trascorso, ingiustamente, tre giorni in carcere. Parliamo del 35enne favarese Raffaele Piazza nei confronti del quale la Corte di appello di Palermo condanna lo Stato a pagare mille euro. Secondo la sentenza, Piazza ha dunque passato tre giorni in carcere da innocente e per questo va risarcito. Il 35enne fu arrestato il 21 aprile del 2012 con l'accusa di avere trasportato 13 chili di marijuana. Quella sera i carabinieri, informati da una fonte confidenziale, andarono al porto di Porto Empedocle per cercare un furgone - della ditta di trasporti Capraro - imbarcato per Lampedusa. Trovato e perquisito il camion, i militari trovarono nel cassone un voluminoso involucro di plastica contenente a sua volta cinque sacchetti, accuratamente confezionati e sigillati, del peso di 2,2 chilogrammi ciascuno. I sacchetti erano pieni di marijuana, undici chili in tutto, per un ''valore di mercato'' di circa 100mila euro. A bordo del furgone c'era il favarese, per il quale il gip del tribunale di Agrigento convalidò l'arresto ma non applicò alcuna misura ritenendo che, in quel momento, non ci fossero sufficienti indizi. Il legale difensore di Piazza, l'avvocato Salvatore Cusumano, si è dunque rivolto alla Corte di Appello di Palermo che ha stabilito il risarcimento per ingiusta detenzione, giudicata tale se si prova che l'arrestato ''non abbia dato causa con dolo o colpa grave alla detenzione''.


''Vorrei segnalare un disservizio. Per l'ennesima volta la raccolta differenziata non ha funzionato''. Così ci scrive attraverso STV Reporter la signora Giovanna Marturana, abitante in via Alberti, una parallela di via Capitano Callea, a Favara. ''Sono due settimane che la carta non viene ritirata -ci dice. Ho fatto numerosi solleciti ma nessuno provvede. Ho fatto mail al Comune, ho mandato messaggi su facebook al sindaco e al vicesindaco. Nessuno è capace di risolvere il problema o di dare una spiegazione. Sono veramente delusa...''. Queste le testuali parole della signora Marturana. La stessa quindi lamenta che al civico 28 succede spesso che la spazzatura, perlopiù nei giorni dedicati alla carta e alla plastica, non viene raccolta. E la segnalazione -ci dice la signora- va avanti da mesi senza alcun risultato. ''Ho riferito al vicesindaco mille volte -incalza la cittadina. Mi dice sempre che ha parlato con il responsabile, ma io non ci credo. Sottolineo -conclude- che pago regolarmente la spazzatura da sempre e che davanti alla mia casa, dopo il mercato ci vuole ogni venerdì un'impresa delle pulizie''. C'è da dire che non è la prima volta che nelle traverse di via Capitano Callea ci segnalano la mancata raccolta della spazzatura. Un disservizio del quale deve assolutamente dare pronta risposta l'amministrazione comunale, nella persona del vicesindaco Lillo Attardo. Siamo sicuri che il responsabile della raccolta dei rifiuti in città, il signor Pullara, appreso della segnalazione, provvederà, come d'altronde ha sempre fatto, a un immediato intervento e a un sollecito nei confronti degli operatori ecologici in servizio.


Il tempo è scaduto, si attende la proroga e intanto i cancelli di contrada Matarana restano chiusi. Niente conferimento dei rifiuti, a partire da oggi, all'interno della discarica di Siculiana, nel cui impianto scaricano ben 43 comuni dell'agrigentino, del nisseno ed Enna. Da qualche giorno anche alcuni comuni del trapanese. Gli autocompattatori restano dunque pieni, e fino a quando non si svuoteranno non potrà essere garantito un efficiente servizio di nettezza urbana. Una nuova emergenza rifiuti si staglia a un orizzonte non troppo lontano. Ieri scadeva il decreto dell'Assessorato Regionale di questa estate con il quale si prorogava l'autorizzazione al conferimento dei rifiuti nella discarica di Siculiana, il cui impianto di biostabilizzazione avrebbe la capacità di accogliere fino a 500 tonnellate di spazzatura al giorno. Ecco che sorgono i primi problemi urgenti in merito alla nettezza urbana dalla data del 5 novembre, che ha dato un nuovo volto anche agli incarichi regionali. Un problema a cui devono provvedere, e al più presto, il ministero dell'Ambiente, il nuovo Governatore della Sicilia, Nello Musumeci, e il neo assessore con deleghe a Territorio e Ambiente, Salvatore Cordaro. Sull'argomento interviene il sindaco di Canicattì, Ettore Di Ventura, il quale auspica una rapida soluzione da parte dell'Assessorato Regionale al fine di scongiurare qualsiasi situazione di emergenza. Nel frattempo Di Ventura invita i propri cittadini a sospendere la deposizione dei rifiuti sia nei cassonetti sia davanti alle abitazioni fino a nuove disposizioni.


È proprio vero che la storia si ripete. Era il 18 novembre del 2016 quando si verificò il crollo di parte del muretto sottostante la chiesa Beata Maria Vergine delle Grazie, meglio conosciuta come ''Grazia Lontana'' a Favara, proprio a ridosso della SS 122 che collega Favara con Castrofilippo. Subito si era venuta a creare una situazione di confusione nello stabilire a chi toccasse sistemare il muretto. Le varie parti chiamate in causa erano Comune di Favara, Chiesa e Anas. Intanto i mesi passavano e lo scaricabarile su chi dovesse ''mettere mano'' per ripristinare il tutto, continuava. Il tratto di strada era stato prima chiuso e poi riaperto a senso unico alternato. E dopo ben 6 mesi lo scorso maggio, in occasione del tradizionale pellegrinaggio dei fedeli verso la ''Madonna delle Grazie'', il muretto fu ripristinano. Dal pubblico? No di certo. Il Comune, dichiarando di non avere fondi, aveva affidato la sistemazione alla comunità parrocchiale che, a sua volta, ebbe l'aiuto e il sostegno di ditte e privati. Ma, come detto, la storia si ripete. Questa volta è crollata un'altra sezione del muro di cinta sottostante la chiesetta della ''Grazia Lontana''. I massi sono finiti per strada e la zona è stata delimitata con del nastro monitore, ancora una volta con conseguente chiusura al traffico di parte della carreggiata. Il crollo delle ultime ore è avvenuto a pochi metri di distanza da quello di un anno fa. A separarli una immagine votiva. Insomma, due crolli nel giro di un anno farebbero pensare ad una precarietà strutturale del muro. Certo è che in quest'ultimo caso non si può dare la colpa alle abbondanti piogge, come si fece l'anno scorso. E adesso chi dovrà mettere mano per sistemare nuovamente il muro crollato? Sarà il Comune? Sarà la Chiesa? Si dovrà nuovamente attendere l'intervento dei privati? E quanto tempo dovremo aspettare? Staremo a vedere.


Da oggi è possibile presentare istanza per la carta REI, il reddito di inclusione che prevede - a partire dal primo gennaio 2018 e per un periodo massimo di 18 mesi - l'erogazione di un assegno mensile per un importo massimo di 485 euro al mese. La domanda per potere accedere al reddito di inclusione, a Favara, può essere presentata presso gli uffici comunali di solidarietà sociale presso Villa Liberty. Per gli eventuali beneficiari della carta REI, oltre all'assegno mensile, è previsto anche un progetto di inclusione sociale e lavorativa. L'importo dell'assegno, con erogazione mensile, verrà stabilito in base al reddito e alla composizione del nucleo familiare. Il reddito di inclusione è indirizzato infatti a determinate fasce della cittadinanza con specifiche condizioni reddituali e familiari. Per beneficiarne, è richiesta la presentazione del modello ISEE. Il valore ISEE del nucleo familiare in corso di validità non deve essere superiore ai 6mila euro. Il nucleo familiare deve trovarsi inoltre in una delle condizioni previste per usufruire dell'assegno, ad esempio la presenza di un minorenne, di una persona con disabilità e di un genitore o di un tutore, di una donna in stato di gravidanza accertata o ancora di un componente della famiglia che abbia compiuto 55 anni con specifici requisiti di disoccupazione. Per avere accesso alla carta REI si considerano anche altri valori, ad esempio il valore del patrimonio mobiliare e immobiliare o altre condizioni particolari in cui si può trovare un componente del nucleo familiare. Chi già riceve il SIA, il sostegno all'inclusione attiva, potrà richiedere - se si soddisfano i requisiti all'accesso - la trasformazione del SIA in REI. Per saperne di più, sul canale di informazione online web www.siciliatv.org è stato pubblicato un apposito articolo.


Ci saranno anche 500 agrigentini domani a Palermo per partecipare alla manifestazione nazionale della Cgil, proclamata dopo l'esito del confronto con il Governo sul tema della previdenza. Palermo sarà una delle cinque manifestazioni organizzate dalla Confederazione con lo slogan ''Pensioni, i conti non tornano!''. La manifestazione di Palermo si articolerà da piazza Croci a piazza Verdi. Interverrà anche il segretario nazionale Maurizio Landini. La CGIL, con questa manifestazione, intende chiedere il cambiamento del sistema previdenziale, sostenere sviluppo e occupazione e garantire futuro ai giovani. A concludere tutte le iniziative sarà il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, che alle ore 12.30 prenderà la parola dal palco della Capitale, in collegamento video con le altre città, che virtualmente diventeranno un'unica grande piazza.


''Il Governo Musumeci parta con il piede giusto, Agrigento e la sua provincia devono essere prioritarie nell'azione di questo esecutivo''. A parlare è il segretario provinciale di Agrigento della UIL Gero Acquisto che augura al nuovo governo regionale buon lavoro. ''I cittadini, le organizzazioni sindacali, le parti sociali, l' imprenditoria e le categorie produttive -dice Acquisto- si aspettano molto da questo governo. È un governo che ha chiaramente una connotazione politica di uomini e donne di esperienza e statura. Adesso però gli impegni della campagna elettorale devono essere mantenuti, soprattutto per la provincia di Agrigento che sta soffrendo da anni un declino che è sotto gli occhi di tutti. Siamo certi -si legge nella nota- che questo governo presterà attenzione alle dinamiche e alle problematiche in essere''.


Al Comune di Agrigento ci sono circa 56 mila euro da spendere con forme di ''democrazia partecipata''. Si tratta della quota del 2% delle somme trasferite dalla Regione Siciliana. E proprio per questo l'amministrazione comunale, coinvolgendo la cittadinanza, propone delle azioni di interesse comune dove poter spendere questa somma. I cittadini potranno scegliere su sei interventi/progetti, ovvero: Interventi sul verde pubblico e arredo urbano; celebrazione 2.600 anni dalla Fondazione di Agrigento; statua di Pirandello iperrealista; supporto economico a studenti meritevoli; interventi su bagni pubblici e organizzazione eventi '' Estate Agrigentina''. Sarà possibile votare sino alla mezzanotte del 10 dicembre attraverso il sito del comune di Agrigento, provvedendo a inserire il numero e la relativa data di rilascio della carta di identità, oppure su modello cartaceo messo a disposizione nelle strutture bibliotecarie Agrigento Biblioteca Direzionale ''La Rocca'' e nelle biblioteche collegate di Giardina Gallotti e Villaseta, esibendo un documento di riconoscimento, negli orari di ufficio.


Un importante appuntamento annuale con autorevoli studiosi di caratura internazionale che si confrontano sull'attualità dell'archeologia agrigentina, sulla base delle ricerche in corso. Sono le Giornate Gregoriane, giunte alla loro 11esima edizione, che si terranno domani e domenica a partire dalle ore 9.00 presso la Casa Sanflippo della Valle dei Templi. Il tema di quest'anno è legato all'importante scoperta del teatro ellenistico di Agrigento avvenuta nell'estate del 2016 nell'area dell'agorà della città antica, frutto di lunghe e complesse analisi nell'area coordinate dal Parco della Valle dei Templi e che hanno coinvolto vari istituti di ricerca. Durante le due giornate di convegno gli studiosi metteranno anche a confronto le realtà architettoniche relative a numerose regioni del Mediterraneo e alla Sicilia. Infine, durante la due giorni saranno presentati i primi due volumi pubblicati grazie al premio ''Gregorio di Agrigento'' e verrà assegnata la terza Borsa di Studi ''Gregorio di Agrigento'' alla migliore tesi di laurea o dottorato su un tema di archeologia, paesaggio, valorizzazione e fruizione sulla Valle dei Templi.


Continua positivo il trend del settore delle piccole e medie strutture ricettive, in linea con l'ultimo triennio. A dirlo è il Settore Promozione Turistica del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, che ha classificato sei nuovi bed and breakfast, tre ad Agrigento e tre a Licata. Complessivamente i posti letto messi a disposizione dalle nuove strutture sono 37, i quali si aggiungono all'offerta complessiva della nostra provincia. Le determinazioni dirigenziali relative alle nuove classificazioni sono state trasmesse ai comuni competenti per territorio e ai Servizi Turistici Regionali.


''Non smettiamo di fare ciò che è eccellente'' è questo il tema scelto per la prossima assemblea dei Testimoni di Geova dell'agrigentino che si terrà dopodomani domenica 3 dicembre presso la Sala delle Assemblee di Caltanissetta. Il programma, che prende spunto dalla scrittura di Galati 6:9, sarà rivolto a ogni categoria di persone, e in particolare ai giovani sarà dedicata una parte su come fare un uso responsabile dei social network. Uno dei momenti sicuramente più emozionanti sarà il battesimo in acqua dei nuovi Testimoni di Geova. L'incontro avrà inizio intorno alle 9.30 per concludersi il pomeriggio.


È stato un uomo molto popolare nella sua terra e nel suo paese, Palma di Montechiaro. Parliamo di Lillo Leone, nato a Palma nel 1944, paraplegico dal 1965 e scomparso il 15 febbraio del 2016, appassionato - tra le altre cose - di pittura, di poesia e di teatro. ''Lillo Leone e i suoi ‘colori''' è dunque la mostra antologica personale di Leone che domani e dopodomani, giorni 2 e 3 dicembre, avrà luogo nel Palazzo Ducale della città del Gattopardo. Tra le oltre 300 opere realizzate da Leone, il prof. Nuccio Mula ne ha personalmente selezionato un centinaio che saranno mostrate per l'evento espositivo. L'iniziativa vanta il patrocinio del Comune di Palma di Montechiaro, con la collaborazione della Fraternità di Misericordia e dell'Associazione Visioni - Kairos. L'ingresso alla mostra è libero, gli interessati potranno partecipare domani a partire dalle ore 17.30 e domenica dalle ore 16.00 alle ore 19.00.


Due settimane fa il grande successo dello spettacolo di Sasà Salvaggio, sabato scorso la divertentissima commedia ''Un ladro per amico'', messa in scena dal Teatro Stabile Nisseno. Continua domani con un nuovo appuntamento il cartellone della seconda edizione della stagione teatrale favarese ''RASSEGNAti'', a cura della Cioppy Group Events. A calcare il palcoscenico della sala del teatro San Francesco, domani sera, la compagnia teatrale Caos con il classico ''Non è vero, ma ci credo'', per la regia di Renato Terranova. Scritto da Peppino De Filippo nel 1942, lo spettacolo dal sapore di farsa si incentra sui temi della superstizione e della vana illusione degli uomini di poter dominare il destino. Adattata ai tempi nostri, la storia parla di un imprenditore afflitto da problemi familiari e lavorativi. Tra numerosi grattacapi con i propri impiegati e la propria figlia, infatuatasi di un uomo non all'altezza secondo il padre, la vicenda assumerà un connotato tragicomico. L'appuntamento è dunque per domani alle ore 21.00 presso il teatro San Francesco. Il biglietto ha il costo di 6,00 euro. Per maggiori informazioni è disponibile il numero 328 951 45 86.


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