SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 30/11/2017
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Non ci fu alcuna testimonianza aggiustata. È stata archiviata dal Gip del Tribunale di Agrigento la complicata vicenda giudiziaria che vedeva imputato l'ex presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi con l'accusa di corruzione in atti giudiziari. Secondo l'accusa, il dirigente scolastico, difeso dagli avvocati Daniela Posante e Giuseppe Scozzari, avrebbe abusato del suo potere per farsi eseguire dei lavori nella sua villa di Montaperto dall'imprenditore Vincenzo Vecchio. Quest'ultimo, a sua volta, venne denunciato dall'ex presidente D'Orsi per estorsione, perché avrebbe preteso l'assunzione del figlio in cambio di una versione ''attenuata'' da fornire all'autorità giudiziaria in occasione di un altro processo a carico dell'ex presidente della Provincia per la vicenda delle palme piantumate nella medesima villa di Montaperto. La complicata vicenda giudiziaria è emersa nel corso del processo di appello a carico di D'Orsi e del dirigente Gennaro per dei rimborsi ottenuti dal primo per alcuni pasti che non avevano il fine istituzionale.


Un malore mentre si trova alla guida di un Fiorino e si accascia. È successo stamattina intorno alle 9.30 in via Capitano Callea, incrocio via Agrigento - rotonda Itria, a Favara. Immediati i soccorsi, sul posto una automedica e un'ambulanza del 118. I sanitari lo hanno immediatamente rianimato e portato in codice rosso all'ospedale. Pare che l'uomo, un canicattinese che porta medicine nelle farmacie, abbia avuto un arresto cardiaco a seguito di un ictus. Le sue condizioni di salute sarebbero gravi. Nella zona Itria l'inevitabile congestione del traffico che, specie a quell'ora, anima l'intera area e che ha provocato un vero e proprio tilt alla circolazione con mezzi pesanti costretti a manovre. A rendere l' ingorgo ancora più intasato anche i molti curiosi e passanti fermatisi per cercare di capire cosa sia successo. Sul posto a regolamentare il traffico veicolare ci hanno poi pensato gli agenti della Polizia Municipale.


È stata eseguita ieri l'autopsia sul corpo di Paolo Stagno, l'operaio 51enne di Montallegro morto domenica scorsa a Burgio mentre entra impegnato in una battuta di caccia. A eseguire l'ispezione cadaverica, voluta dalla Procura di Agrigento, è stato il medico legale Elvira Ventura Spagnolo, dell'Istituto Medicina Legale di Palermo. Pare che Stagno sia stato colpito al volto, ma saranno gli esiti degli esami a chiarire ogni aspetto della vicenda. Intanto domani pomeriggio alle 15.30 si svolgeranno i funerali nella Chiesa dell'Immacolata. Il sindaco di Montallegro ha disposto il lutto cittadino.


Ci sarebbero delle anomalie nell'incidente verificatosi il 22 ottobre del 2015 lungo la bretella che collega il piazzale Rosselli con la statale 189. Almeno ci sarebbero per la famiglia di Pierino Tutino, che nell'incidente perse la vita. L'avv. di fiducia, Salvatore Pennica, ha illustrato al Gip Alessandra Vella una possibile tesi di omicidio. Sarà adesso il giudice Vella a decidere se archiviare il caso, così come richiesto dalla Procura, oppure no. Già nello scorso mese di ottobre l'avv. Pennica aveva chiesto che la salma del 54enne venisse riesumata per nuove indagini.


A seguito di una perquisizione automobilistica è stato trovato in possesso di alcuni arnesi, tra cui pinze, cacciaviti e tenaglie. Con l'accusa di furto aggravato per un presunto saccheggio ai danni di mini dissalatori è stato arrestato dagli agenti del Commissariato ''Frontiera'' l'empedoclino Vincenzo Di Donato. Gli agenti hanno dunque sequestrato il materiale e l'automobile sulla quale si trovava alla guida il 59enne, in quanto priva di assicurazione e revisione. Di Donato, espletare le formalità di rito, è stato accompagnato ai domiciliari, a disposizione dell'autorità giudiziaria.


Era stata ''beccata'' con 5 grammi di eroina e dopo una perquisizione domiciliare con due bilancini di precisione e una sostanza chimica utile alla separazione dello stupefacente. Parliamo di Antonella Guzzon, che era stata arrestata e portata ai domiciliari dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Villaseta. La donna si trovava alla guida di un'auto a noleggio, a pochi metri dal centro commerciale. Insieme a lei un uomo, a cui non era stata applicata però nessuna misura. Il Gip del Tribunale di Agrigento, Alfonso Malato, ieri, accogliendo le istanze della difesa, rappresentata dall'avvocato Salvatore Cusumano, ha riqualificato l'ipotesi di reato in quella meno grave segnatamente della lieve entità e ha sostituito la misura dei domiciliari. La Procura aveva chiesto il carcere, con obbligo di dimora a Porto Empedocle.


La squadra è al completo e le deleghe sono state ripartite. Poco meno di due settimane fa, l'insediamento del nuovo Governatore della Regione siciliana, adesso è nota anche la sua amministrazione. Nel pomeriggio, per come annunciato da Nello Musumeci, la prima seduta di Giunta. 10 uomini e due donne, questa la composizione di un esecutivo dal sapore politico, nonostante la presenza di due assessori ''tecnici'' la cui nomina è però espressione del volere del partito di riferimento. Della grande coalizione di centrodestra che lo scorso 5 novembre ha primeggiato sugli altri concorrenti alla corsa elettorale, il partito che ha ottenuto più assessori regionali è Forza Italia. La Vicepresidenza e la delega all'Economia è andata a Gaetano Armao, uno dei due assessori indipendenti ma la cui appartenenza alla bandiera azzurra non è un mistero. Lo stesso era infatti la proposta di Silvio Berlusconi quale candidato governatore durante le prime battute in vista delle regionali. L'altro ''tecnico'', con deleghe ai Beni culturali e all'Identità siciliana, è Vittorio Sgarbi il quale però dovrebbe lasciare la carica tra qualche mese per mettersi in corsa alle Politiche. Gli altri assessori del Forza Italia sono l'agronomo Edy Bandiera, con deleghe all'Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca mediterranea; all'avvocato Marco Falcone è stata affidata la delega a Infrastrutture e Mobilità; l'avvocato Bernadette Grasso, infine, va alle Autonomie locali e Funzione pubblica. Gli assessori regionali in quota Popolari e Autonomisti sono l'avvocato Salvatore Cordaro, con delega a Territorio e Ambiente, e Mariella Ippolito, alla quale vanno le deleghe alla Famiglia, Politiche sociali e Lavoro. Ippolito, farmacista, Presidente dell'Ordine dei farmacisti della Provincia di Caltanissetta e Presidente provinciale di Federfarma, è originaria di Cattolica Eraclea. Delega a Istruzione e Formazione professionale per il docente universitario Roberto Lagalla, di Idea Sicilia. Passiamo all'Udc. Vincenzo Figuccia, dottore in Scienze Politiche, ha ottenuto la delega a Energia e Servizi di pubblica utilità. Alle Attività produttive andrà invece l'avvocato Girolamo Turano. Per Diventerà Bellissima è stato nominato assessore l'avvocato Ruggero Razza, fedelissimo di Musumeci, con delega alla Salute. Sandro Pappalardo, dottore in Scienze Politiche, Ten. col. dell'Esercito, nonchè vicepresidente del Consiglio centrale di rappresentanza militare, in forza a Fratelli d'Italia, andrà a Turismo, Sport e Spettacolo. Questi i 12 di Musumeci. Esclusa la Lega di Salvini che vanta come deputato regionale nel nuovo assetto dell'Ars il leghista Tony Rizzotto. Eventuali malumori in casa Lega potrebbero comportare quindi grattacapi per la maggioranza di Musumeci all'Ars che, su 70 membri, ne conta appena 36, compreso Rizzotto. Ognuno potrebbe fare dunque da ago della bilancia per mantenere o meno la maggioranza in aula. Intanto la squadra di governo, spiega Musumeci, sarà presentata in Assemblea. Non appena Palazzo dei Normanni comunicherà l'avvenuta proclamazione di tutti i deputati eletti, il Governatore indicherà la data della prima seduta dell'Ars.


Gli ''impresentabili'' siciliani delle scorse elezioni regionali del 5 novembre sarebbero 6. A dirlo è Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare Antimafia, che ha parlato dei risultati del lavoro svolto sulla verifica delle candidature. Di questi sei, uno non era proprio candidabile secondo quanto disposto dalla legge Severino, gli altri cinque perché non in linea con il codice di autoregolamentazione stilato dalla stessa Commissione Antimafia. Adesso la commissione, in seduta segreta, dovrà analizzare le singole posizioni di ognuno. I nomi dei sei impresentabili non sono stati resi pubblici. ''Non sono infatti definitivi tutti i nostri accertamenti - ha precisato Bindi - perché attendiamo ancora alcuni riscontri dagli uffici giudiziari; inoltre, non essendoci ancora la proclamazione degli eletti da parte degli uffici elettorali siciliani, non possiamo ancora sapere se scatteranno le sospensioni previste dalla legge Severino''. La Bindi ha inoltre annunciato che appena la commissione riceverà queste informazioni, se tutto sarà confermato, sarà rivelato immediatamente tutto quanto, rendendolo pubblico. La Commissione ha analizzato la posizione di tutti i candidati siciliani, fotografando la situazione alla data del 16 ottobre. Molte circostanze non sono potute emergere prima a causa di indagini e pertanto segrete. Il discorso vale anche per quelle che sono poi sfociate in provvedimenti giudiziari, comprese le ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite dopo le elezioni, come i casi - ad esempio - di Cateno De Luca o dei Genovese.


Circa 96 miliardi di euro nel 2016, più o meno l'8% in più rispetto agli 88 miliardi del 2015. Sono queste le cifre che il gioco d'azzardo ha mosso negli anni precedenti in tutto il territorio nazionale. Per fare un confronto, 96 miliardi di euro è una somma che potrebbe avvicinarsi a quanto lo Stato investe nell'istruzione oppure a quanto gli italiani, tutti, spendono per mangiare. I dati vengono forniti dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. 96 miliardi di euro nel 2016 e 88 miliardi nel 2015 fanno riferimento alla ''Raccolta'', cioè l'insieme delle puntate effettuate in un anno. Per calcolare la ''Spesa'', cioè effettivamente la perdita al gioco, bisogna sottrarre alla Raccolta le ''Vincite'', che nel 2016 sono state pari a 77 miliardi di euro, nel 2015 a 71 miliardi. La spesa, in territorio nazionale, è dunque quantificata in 19 miliardi di euro per l'anno 2016 e in 17 miliardi per il 2015. La Sicilia poi risulta essere in nona posizione tra le regioni che spendono di più nel gioco d'azzardo. I dati fanno riferimento agli apparecchi da intrattenimento, quali macchinette e slot machines. Su queste, nel 2016, i siciliani hanno puntato 4 miliardi 263 milioni di euro, circa 373 milioni in più rispetto ai 3 miliardi 890 milioni del 2015, con una vincita di 3 miliardi 124 milioni e una spesa dunque di 1 miliardo 138 milioni. Al primo posto sta la Lombardia, che l'anno scorso ha puntato sulle macchinette 14 miliardi 585 milioni di euro. Come si può notare dai numeri, le vincite sono sempre inferiori rispetto a quanto puntato: un sistema nel quale il consumatore, nella speranza di rientrare tra i pochi fortunati che ricevono una vincita esagerata, è destinato a spendere e a perdere. Altro indicatore negativo è il GAP, gioco d'azzardo patologico, il fenomeno della dipendenza da scommesse e gioco d'azzardo. Il fenomeno è in continua crescita. Per la città di Agrigento la consigliera comunale Marcella Carlisi ha chiesto i dati all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Ricevitorie e macchinette hanno raccolto nel capoluogo quasi 60 milioni nel 2016, 56 milioni e mezzo nel 2015. In media ogni maggiorenne agrigentino avrebbe speso dunque circa 1.114 euro nel 2016, cifra che nel 2015 scende a circa 1.069 euro a testa. Le vincite sono state di quasi 45 milioni nel 2016 e di oltre 43 milioni nel 2015, comportando una spesa pari a circa 15 milioni, l'anno scorso, e di circa 13 milioni l'anno precedente.


Proprio sul tema gioco d'azzardo, dipendenza e metodi per disincentivare il fenomeno interviene la consigliera del Movimento 5 Stelle al Comune di Agrigento Marcella Carlisi. ''Come Movimento ad Agrigento abbiamo portato avanti una mozione per sensibilizzare l'Amministrazione comunale attiva sul tema del gioco d'azzardo patologico anche in relazione alla possibilità di minori coinvolti - spiega la consigliera - con sgravi sulla TARI di chi toglie dai propri locali le macchinette e altre misure di disincentivazione''. Carlisi fa sapere che fa riferimento a una deliberazione di luglio 2017 ma che, dall'Amministrazione comunale, nulla è stato ancora fatto.


Operai di Girgenti Acque in azione stamattina in via Miraglia, a Favara. Ieri vi parlavamo, su segnalazione della cittadina Marisa Chianetta, di una perdita d'acqua da un tombino, ma anche dal manto stradale, che perdurava da diversi mesi. Ieri stesso la società Girgenti Acque ci comunicava che nella giornata di oggi una squadra si sarebbe recata sul posto per ripristinare la condotta. Ed ecco che stamattina operai e mezzi, coordinati dal geom. Luigi Tannorella, responsabile dell'Area di Favara, si sono presentati in via Miraglia, traversa di c.so Vittorio Veneto. Hanno dovuto scavare per individuare la problematica: una presa di utente era rotta e faceva fuoriuscire l'acqua. Anche quest'oggi abbiamo constatato il pronto intervento di Girgenti Acque, che ringraziamo, alle segnalazioni fatte dai cittadini attraverso STV Reporter.


Il guasto informatico all'eco punto di via Maranello, a Favara, è stato sistemato. A dircelo stamattina è il vicesindaco Lillo Attardo. Come ricorderete, nel mese di ottobre diversi cittadini ci segnalavano che presso il centro di raccolta differenziata dei rifiuti era emersa la problematica del non funzionamento del computer utilizzato per rilasciare lo scontrino recante il dovuto risparmio in bolletta in base alla quantità di rifiuti depositati sul posto. Sulla questione il vicesindaco ci diceva che sarebbe intervenuto per sistemare la problematica. Adesso quindi è possibile depositare i rifiuti e ricevere lo scontrino con quanto risparmiato. Quanti in questi mesi hanno depositato i rifiuti e hanno ricevuto in cambio un ticket, potranno presentarlo al responsabile del centro per il caricamento dei dati nel proprio codice utenza.


Le telecamere della trasmissione ''Tesori'' condotta da Salvatore Fazio oggi saranno ad Agrigento per girare le scene della prossima puntata del programma in onda su TGS che poi andrà in onda giovedì 14 dicembre alle 21,25. Intanto nella puntata di stasera su Tgs, canale 15, si parlerà di misteri e bellezze etnee, un intrigante viaggio sotterraneo tra misteriose forze della natura, segreti nascosti in una famosa e antica fortezza, una speciale casa della Madonna, prodotti prodigiosi per la salute e gustose ricette culinarie locali.


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