SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 25/11/2017
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Dopo sette anni giustizia è stata fatta. Il giudice del Tribunale di Sciacca, sezione Lavoro, ha pronunciato un'ordinanza, su ricorso di urgenza, con la quale ordina al Comune di Bivona di procedere immediatamente all'avviamento al lavoro di Carmelo Di Lio, centralinista telefonico non vedente, avente diritto al posto di lavoro presso il Comune. La normativa infatti impone alla pubblica amministrazione di assumere in ogni ufficio, alla sola condizione che sia dotato di centralino telefonico, un privo della vista abilitato alle funzioni di centralinista telefonico. La vicenda del signor Di Lio prende inizio nel lontano 2010. In tutti questi anni c'è stato un contenzioso tra l'Ente Comune di Bivona, rappresentato dall'ormai ex sindaco Giovanni Panepinto, e l'Unione Ciechi D'Europa di Agrigento, rappresentata da Lillo Cinquemani, a cui Di Leo si era rivolto. Lillo Cinquemani, Presidente Provinciale della sez. Ucde di Agrigento, in numerose occasioni ''aveva invitato il sindaco Giovanni Panepinto a ottemperare agli obblighi di legge, ma l'ex sindaco -ci dice Cinquemani- non si è mai presentato. A parole dichiarava impegno per la sua gente e per i cittadini -afferma Cinquemani- nei fatti ha preso in giro tutti agendo in mala fede contro il diritto al lavoro del disabile suo concittadino''. Già nel giugno del 2016 arrivava il provvedimento coatto dell'Assessorato che imponeva al sindaco di procedere all'avviamento al lavoro del Sig. Di Lio. Provvedimento a cui non è stato dato seguito. ''Il motivo della mancata assunzione da parte de Comune di Bivona alla fine -ci dice Cinquemani- era da ricercarsi nel limite di età, limite che però secondo la L. 127/97 non è più previsto''. ''Non si esclude che adesso -ci dicono dall'Unione Ciechi d'Europa di Agrigento- l'ex sindaco Giovanni Panepinto potrebbe essere ritenuto responsabile del danno arrecato alla vita di una persona disabile''. Il provvedimento del giudice finalmente garantisce il diritto al lavoro di questa persona. Un piccolo sigillo che rappresenta una grande vittoria per un uomo già provato a causa della sua disabilità alla vista e che, dopo tutto quello che ha dovuto passare e lottare in questi anni, dovrà ottenere quello che gli spetta di diritto, ovvero l'assunzione quale centralista non vedente presso il suo Comune.


Ancora da capire le cause del rogo che stanotte, intorno all'1.00, ha interessato e completamente distrutto il chiosco di p.zza San Calogero, a Naro. Sul posto pare non siano state trovate tracce di liquido infiammabile e/o elementi utili che possano far pensare a un atto doloso. Al momento, comunque, i carabinieri della locale stazione non escludono nulla. A intervenire, nel pieno centro narese, anche due squadre dei vigili del fuoco del distaccamento di Canicattì che hanno lavorato per spegnere completamente l'incendio. Sul fatto è stata avviata un'indagine. Bisognerà capire se sia stato un fatto accidentale o se qualcuno abbia voluto compiere un'intimidazione e per quale scopo.


Insorgono le polemiche nel comune di Canicattì dopo la decisione dell'amministrazione targata Di Ventura, con deliberazione di giunta, di approvare l'adesione alla proposta di conferimento di una ricompensa al merito civile per Marco Vinci. Il 22enne perse la vita la notte tra il 17 e il 18 giugno scorsi in seguito a una pugnalata al cuore. A prendere voce in capitolo sono i legali di Daniele Lodato, l'operaio reo dell'omicidio del giovane canicattinese. Il collegio difensivo di Lodato minaccia querele e dissente con il sindaco e la sua giunta. L'avvocato Luisa Di Fede manifesta ''l'inopportunità della deliberazione adottata dalla giunta, che è composta anche da due avvocati, con la quale si decide di sostenere la proposta, senza tenere conto che la ricostruzione dei fatti non è stata acclarata, che le indagini preliminari sono in corso e coperte da segreto e che non c'è stata una sentenza''. Per Di Fede ''i processi si fanno in aula''. La tensione tra Marco Vinci e Daniele Lodato, la notte in cui si consumò la tragedia, sarebbe nata a motivo di un importuno che Lodato avrebbe recato a una amica di Vinci con la quale era in quel momento. Secondo il suo avvocato, Lodato si sarebbe difeso da un'aggressione dopo essere stato malmenato dalla vittima e dai suoi amici.


È stato trovato riverso per terra, in mezzo alla strada, con il volto tumefatto. Parliamo di un anziano favarese che è stato soccorso ieri pomeriggio intorno alle 16.30 in via Kennedy, a Favara. Ancora da capire le cause; forse un malore, forse la perdita d'equilibrio. Aveva con sé anche un bastone. L'uomo, le cui generalità in un primo momento erano sconosciute, in quanto privo di documenti, è stato soccorso dai militari della Tenenza e dai sanitari del 118. In ambulanza è stato poi portato in ospedale, ad Agrigento, per gli accertamenti sanitari. Presentava evidenti perdite di sangue dal labbro.


Il signore che state vedendo si chiama Paolo Messina, residente in via Cicero e Di Francisca, a Favara. Cosa sta facendo? Sta ''dando una spazzata''; sta pulendo il tratto della pubblica via di fronte alla propria abitazione da rifiuti di ogni genere. E proprio riguardo allo spazzamento della strada e ai problemi connessi il signor Messina ha contattato la nostra redazione, lamentando la giacenza di spazzatura lungo il tratto che collega viale Pietro Nenni a via Capitano Callea. Ecco che stamane SiciliaTv ha effettuato un sopralluogo per constatare la reale condizione della pulizia di via Cicero e Di Francisca. Lattine e bottiglie, cartacce e plastica, piccoli ammassi di rifiuti qua e là ma nulla di più; certo bisogna considerare che ha provveduto lo stesso signor Messina, in questi giorni, a ripulire il tutto. Da segnalare però la presenza di alcune siringhe ai bordi della strada. Quello che ci riferisce, a malincuore, il residente di via Cicero e Di Francisca è come, in due anni che abita sul posto, questo sia stato abbandonato a sé stesso. Mancata pulizia, mancati controlli, questo è ciò che lamenta Paolo Messina. A questi problemi si aggiunge poi, a detta del cittadino, l'inciviltà di alcuni soggetti che abbandonano sacchetti di spazzatura ai margini della strada. E le tasse sui rifiuti, che a Favara, dopo la dichiarazione di dissesto finanziario, sono state portate al massimo consentito per legge, il signor Messina ammette di pagarle ma per un servizio che non percepisce. Ma i problemi di via Cicero e Di Francisca non finiscono qui, né tantomeno è la prima volta che vengono segnalati. Già nel 2015 lo stesso cittadino segnalava il pericolo derivante da una importante buca stradale; il dissesto fu poi riparato dalla società Girgenti Acque all'indomani del servizio andato in onda su SiciliaTv Notiziario. Adesso il problema riguarda invece i tombini e le caditoie, palesemente otturate. E la delusione del cittadino Messina, che abita nel posto da circa 2 anni, sta nel mancato cambiamento che auspicava dalla nuova amministrazione pentastellata. Il residente di via Cicero e Di Francisca ha detto ai nostri microfoni di essersi ''pentito amaramente'' del voto dato ai 5 Stelle. Forse Paolo Messina si aspettava una discontinuità con il passato, ma l'aspettativa non gli sembra lo abbia ripagato. Intanto il cittadino convive con i disagi del posto e, per quanto può, provvede lui stesso a dare un po' di decoro all'immagine pubblica della strada.


Dopo 12 giorni arriva l'acqua nelle case dei cittadini di Favara. A lamentare la problematica erano stati alcuni residenti della zona di via Firenze e traverse. Stamattina l'arrivo del prezioso liquido. Proprio sull'argomento era intervenuto ieri il deputato Alessandro Pagano della Lega, segretario regionale Sicilia occidentale. ''A Favara -aveva detto- l'acqua manca sia d'estate che d'inverno. Nuovamente, da undici giorni, la città è a secco, anche se a breve l'erogazione idrica dovrebbe essere ripristinata. Una situazione che continua a essere insostenibile''. ''Confidiamo molto -diceva nella nota di ieri Pagano- nella sensibilità e nell'attenzione del presidente Musumeci e siamo certi che, tra i tanti impegni di inizio mandato, troverà anche il modo di intervenire per iniziare a risolvere in maniera definitiva questo gravoso e serio problema per la comunità favarese''.


Decine di discariche abusive sono sorte sul territorio empedoclino a causa del ricorrente malcostume di alcuni incivili di abbandonare dove capita ogni genere di rifiuti, compresi materiali ingombranti e pericolosi, e dei non, evidentemente, sufficienti controlli da parte di chi è di competenza. Adesso la società Realmarina, che ha in appalto il servizio di raccolta porta a porta, ha avviato un progetto di bonifica di queste aree. In azione uomini e mezzi speciali che stanno cercando, non senza sforzo, di bonificare aree come via San Calogero napoletano o l'area a ridosso del campo sportivo dove si svolge il mercato infrasettimanale del giovedì e che molti ambulanti utilizzano per lasciare a fine giornata scarti di ogni tipo. Bonifiche sono previste anche in via Sant'Onofrio in contrada Pero, al Villaggio bellavista, al cimitero per togliere i rifiuti provenienti dalle operazione di tumulazione ed estumulazione.


Non inizia nel migliore dei modi il ''Messana-ter'', la terza giunta del sindaco di Racalmuto, Emilio Messana. A meno di 24 ore dall'insediamento, la squadra del primo cittadino conta già un membro in meno. Si tratta di Gigi Scibetta, direttore dello stabilimento Italkali, che nella tarda mattinata di ieri ha restituito l'incarico a cui era stato assegnato in qualità di assessore tecnico. Pare che per lui la delega verso la quale si stava avviando fosse quella ai Lavori Pubblici. La cause delle dimissioni presentate da Scibetta sarebbero ''motivi personali''. E intanto l'esecutivo di Messana conta già un orfano; nel pomeriggio di ieri non sarebbero mancati riunioni e vertici per trovare il sostituto. Il ''gioco'' tra le varie forze politiche in campo a Racalmuto sembra dunque riaprirsi. Per la nuova squadra di governo, anche se monca, si avvicina il momento delle deleghe per poter dare il via ai lavori. Sembrerebbe sicura la riconferma alla carica di vicesindaco per Carmela Matteliano, l'unica ''superstite'' alle prime due giunte Messana, alla quale potrebbero riandare anche le deleghe di Pubblica istruzione e Solidarietà sociale. A restare nell'amministrazione i neo assessori Valerio Canicattì e Salvatore Pitruzzella, entrambi commercialisti; uno dei due dovrebbe andare al bilancio.


A Ravanusa la giunta del sindaco Carmelo D'Angelo avvia il processo di stabilizzazione del personale precario ex articolo 20 decreto legislativo 75/2017. Il piccolo centro dell'agrigentino sarebbe quindi il primo comune siciliano a dare attuazione alla circolare del Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione numero 3 del 23 novembre 2017, circolare attuativa della cosiddetta legge Madia, nella quale si ribadisce la facoltà di calcolare le risorse del triennio 2015-2017 per stabilizzare il personale precario. Due giorni dopo la firma da parte del ministro, la Giunta Municipale, con delibera numero 134 del 25 novembre 2017, approva l'atto di indirizzo, proposto dal sindaco Carmelo D'Angelo alla delegazione trattante, per l'avvio del processo di stabilizzazione del personale. Con il parere favorevole del segretario generale, dott.ssa Laura Tartaglia, e il via libera del responsabile di ragioneria, dottor Piero Marchetta, si invita il presidente della delegazione trattante alla definitiva approvazione del programma dei fabbisogni di personale del triennio 2017/2019 e al successivo piano assunzionale dello stesso triennio. Tradotto dal linguaggio burocratico significa che a partire dal 2 gennaio 2018 si avvierà la stabilizzazione di tutti i precari che lavorano al Comune di Ravanusa ai quali entro il triennio successivo potrà essere trasformato il contratto da precario a tempo indeterminato. ''Con la delibera di oggi - ha dichiarato Carmelo D'Angelo - diamo effetto al lavoro che in questi anni abbiamo portato avanti, con la preziosa collaborazione degli uffici e del segretario generale, per dare certezza ai lavoratori precari del nostro ente. Il combinato disposto tra la circolare del ministro Madia e la legge regionale di riferimento - ha proseguito il sindaco - ci consente oggi di attuare il processo di stabilizzazione del personale precario anche con il parere favorevole del responsabile di ragioneria. Devo ringraziare i sindacati - ha concluso il primo cittadino - che ci sono stati vicini in questi mesi e confido nella loro collaborazione affinché si proceda speditamente e si dia seguito alla volontà dell'amministrazione''.


Ricorre quest'anno il XX anniversario della proclamazione della Valle dei Templi ''Patrimonio mondiale dell'Umanità''. Proprio per questo si terranno degli eventi che saranno presentati mercoledì prossimo 29 novembre nell'aula consiliare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. All'incontro, che ha inizio alle ore 12.00, saranno presenti il Prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, e i partiners istituzioni dell'evento, ovvero Comune di Agrigento, Parco Archeologico, PosteItaliane, Rete Ferroviaria Italiana, la Fondazione Teatro Pirandello, il Fai, e ancora: l'Accademia Belle Arti Michelangelo e il Provveditorato agli Studi di Agrigento.


In occasione della ricorrenza della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, in programma oggi 25 novembre, il Consultorio familiare Centro Donna George Sand Onlus di Favara ha promosso una serie di incontri con le ragazze e i ragazzi dei tre istituti superiori di Favara, ovvero: Liceo King, l'Istituto Fermi e l'Istituto Ambrosini. ''Quest'anno -ci dice la responsabile stampa del Centro, Annagrazia Sferrazza,- abbiamo deciso di concentrarci sulle forme di violenza psicologica, molto diffuse nel nostro ambiente, per collegarle alla tematica dell'affettività e dell'amore sano. La nostra attività ha avuto momenti di sintesi nelle giornate del 22 e del 23 novembre, le operatrici del consultorio -dice Sferrazza- si sono incontrate con diversi gruppi di ragazze e ragazzi, affrontando gli argomenti sulle varie forme di violenza (fisica, sessuale, economica e psicologica) ma soffermandosi, in particolare, su quelle di natura psicologica. Il confronto e la discussione sono stati animati dalla lettura delle testimonianze rilasciate (in forma anonima) agli operatori del Consultorio da due ragazze brillanti e dalla fortissima personalità, della nostra comunità, da cui emerge un raccapricciante quadro di violenza psicologica, verbale e fisica!''.


Assemblea pastorale diocesana questo pomeriggio, ore 15.30, al PalaMoncada di Porto Empedocle. Per l'occasione l'Arcivescovo di Agrigento, card. Francesco Montenegro, ha convocato per la partecipazione tutte le parrocchie dell'arcidiocesi, il Presbiterio e i Religiosi, gli Organismi di partecipazione, gli Operatori Pastorali, i Gruppi, le Associazioni, i Movimenti e le Nuove Comunità. Per la stessa ricorrenza, sempre oggi la celebrazione a livello diocesano per la Chiesa agrigentina della prima ''Giornata Mondiale dei Poveri'', indetta da Papa Francesco per il 19 novembre. Per il raduno di questo pomeriggio è stato previsto un momento di accoglienza e animazione. A seguire alcuni interventi tra cui quello di don Vito Impellizzeri, sacerdote della diocesi di Mazara del Vallo e insegnante di Teologia, sul tema della ''carità pastorale''. Alle ore 18.00 la Concelebrazione Eucaristica, con la consegna del Piano Pastorale Diocesano 2017-18 e la Lettera Pastorale dell'Arcivescovo.


Si incontreranno domani, a Porto Empedocle, per celebrare e festeggiare il ''Giubileo d'Oro''. Sono le realtà carismatiche presenti nell'Arcidiocesi di Agrigento che, per la prima volta nella storia del Rinnovamento Carismatico Cattolico della provincia, si riuniranno tutte insieme in uno stesso luogo. L'appuntamento è alla Chiesa Madre della città marinara, il tema scelto per l'incontro è ''Perché tutti siano una cosa sola''. A guidare i fedeli il cardinale Francesco Montenegro. L'inizio è fissato per le ore 15.30 con la preghiera comunitaria carismatica, caratterizzata da lode corale, canti e preghiere spontanee. A seguire l'intervento di Sebastiano Fascetta, predicatore carismatico e autore di testi di pastorale e spiritualità. Infine la giornata si concluderà con la celebrazione eucaristica presieduta dall'arcivescovo di Agrigento.


Oggi e domani raccolta di sangue a cura dell'A.D.A.S. di Agrigento. Volontari stamattina sono stati a Casteltermini mentre domani, domenica, saranno a Palma di Montechiaro, in piazza Bonfiglio, dalle ore 8.00 alle ore 13.00. Come sempre, a tutti i donatori saranno inviate a cura della stessa associazione le analisi cliniche effettuate in occasione della donazione.


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