SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 20/11/2017
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


''Sono passati sei mesi da quando è scoppiata la fogna che ha invaso il torrente Re e inondato la spiaggia di Porto Empedocle. Ecco come si presenta la spiaggia ancora oggi: una fogna a cielo aperto!''. È questo l'incipit di una nota inviata alla nostra redazione dall'associazione ambientalista ''MareAmico Agrigento''. Claudio Lombardo, responsabile dell'associazione, ci invia un video, girato col drone, dove appunto si vede dall'alto il torrente Re. Un fiume nero che sfocia nel bellissimo mare empedoclino. ''È incredibile -dice Lombardo- come nel 2017 esistano queste situazioni ed è altrettanto incredibile che di questo vero e proprio disastro ambientale non ne parli nessuno''. Era stato lo stesso Lombardo lo scorso 31 maggio a segnalare la problematica. Aveva chiesto all'ARPA e all'ASP di controllare la situazione e di effettuare delle analisi. Esiti che arrivarono pochi giorni dopo con la conferma di quello che si pensava: era avvenuto uno sversamento di fogna che ha inquinato la zona. Addirittura a metà del mese di giugno a causa dello sversamento dei reflui in mare morirono svariati pesci. Dal canto suo Girgenti Acque parlava di un guasto alla condotta di mandata forzata a servizio dell'impianto di sollevamento di lido Azzurro e che operai avevano già provveduto alla riparazione del guasto.


Tratta di persone, sequestro di persona, violenza sessuale, omicidio aggravato e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. È sospettato di far parte di un'associazione per delinquere di carattere transnazionale dedita a commettere reati contro la persona. Stiamo parlando di Deji Gift, inteso Sofi, il 21enne nigeriano fermato lo scorso venerdì dalla Polizia di Stato. Il giovane è stato individuato presso il centro di accoglienza per richiedenti asilo ''Sant'Anna'' di Isola di Capo Rizzuto, in provincia di Crotone e condotto presso il carcere di Catanzaro. A eseguire il fermo, emesso dalla Procura della Repubblica della DDA di Palermo, le Squadre Mobili di Agrigento e Crotone, coordinate dal Servizio Centrale Operativo di Roma. Secondo gli inquirenti il nigeriano è uno degli aguzzini che hanno perpetrato torture e sevizie in Libia, all'interno della safehouse di ''Alì il Libico''. Lì i migranti, nell'attesa di compiere la traversata via mare verso le coste italiane, venivano privati della libertà personale e torturati al fine di estorcere loro denaro. Il 21enne, dapprima migrante, si sarebbe offerto di unirsi al gruppo dei torturatori per potere poi intraprendere gratuitamente il viaggio verso l'Italia. Questo fermo è riconducibile ad altre due vicende legate al ''Ghetto di Alì il Libico'', anch'esse sotto la lente d'ingrandimento dell'attività investigativa della Squadra Mobile di Agrigento guidata da Giovanni Minardi. Gli agenti lo scorso marzo avevano individuato e fermato, sempre su disposizione della DDA di Palermo, Sam Eric Ackom. Il ghanese è stato il primo soggetto segnalato dalle stesse vittime delle sue torture, rischiando anche il linciaggio, quale responsabile di gravissimi atti di violenza. Lo scorso giugno poi fu la volta di John Ogais, detto ''Rambo'', 25enne nigeriano, anch'esso catturato dalla Squadra Mobile di Agrigento, unitamente a quella di Crotone, accusato di essere uno degli aguzzini e complici di Ackom. Queste le testimonianze rese da alcuni migranti vittime delle torture: ''John Ogais, detto Rambo, si avvaleva della collaborazione di un altro mio connazionale chiamato con il nome di Sofi, attualmente ospite presso il centro di accoglienza di Capo Rizzuto. Quest'ultimo, in cambio di ottenere il viaggio gratuito verso l'Italia, si prestava più volte a torturare i migranti presenti all'interno del ghetto. Le violenze perpetrate dal Sofi consistevano nel colpire in diverse parti del corpo i migranti tenuti in ostaggio, con molta violenza, mediante l'utilizzo di una cintura in cuoio e tubi di gomma. Oltre a questi oggetti, ho visto più volte Sofi utilizzare sui prigionieri due cavi elettrici collegati alla corrente elettrica come strumento di tortura''.


Intimidazione per il proprietario di una pizzeria sita alla periferia di Porto Empedocle. Davanti alla saracinesca chiusa della sua attività ha trovato cinque proiettili calibro 8, alcuni di questi pare già esplosi. Il 53enne si è rivolto così ai carabinieri della locale Stazione, coordinati dal comando compagnia di Agrigento, che a loro volta hanno avvisato la Procura della Repubblica di Agrigento. È stata quindi aperta un'inchiesta, al momento contro ignoti. Ascoltato l'uomo, si stanno adesso cercando impianti di videosorveglianza esistenti sul posto che possano aver ripreso la scena e magari portare anche all'autore o agli autori dell'intimidazione.


Tre romeni sono stati arrestati dai carabinieri della Tenenza di Ribera. Avrebbero messo a segno dei furti all'interno di aziende e abitazioni private. Ma ecco che i militari della locale Tenenza li avrebbero acciuffati e sequestrato la refurtiva. Ancora fitto il riserbo da parte degli inquirenti sull'operazione che ha portato all'arresto dei presunti ladri. Non si escludono ulteriori sviluppi sulla vicenda.


Il Gip del Tribunale di Messina ha revocato gli arresti domiciliari per Cateno De Luca, il candidato dell'Udc che lo scorso 5 novembre, ottenendo 5.418 preferenze, aveva conquistato uno scranno come neo deputato dell'Assemblea Regionale Siciliana. Cateno De Luca era stato posto ai domiciliari pochi giorni dopo le regionali con l'accusa di essere promotore di un'organizzazione per delinquere finalizzata alla evasione fiscale. La misura è stata adesso sostituita con quella interdittiva del divieto di esercizio di posizioni apicali, cioè di vertice, negli enti coinvolti nell'inchiesta. Nonostante per la magistratura sussistano indizi di colpevolezza, le esigenze cautelari nei confronti del deputato regionale si sarebbero affievolite. Intanto la settimana scorsa, a seguito delle continue esternazioni compiute da De Luca attraverso i social, il Gip ne aveva disposto il divieto di comunicazione con l'esterno.


Pauroso incidente stradale ieri in c.da Poggio di Guardia, a Licata. Un insegnante di 47 anni della città del Faro è rimasto gravemente ferito dopo che la sua auto è finita fuori strada, precipitando in un burrone, incendiandosi. Il fatto è avvenuto intorno alle 15.30. Ad accorgersi del fatto un automobilista di passaggio che ha subito chiamato il 112. Soccorso dai carabinieri del nucleo radiomobile, che si trovavano a meno di un km di distanza, il 47enne è stato poi portato al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta. Al San Giacomo d'Altopasso di Licata, poiché intossicati dal fumo, sono finiti i due carabinieri intervenuti; hanno prestato soccorso all'automobilista mentre ancora la vettura bruciava. Sul posto i vigili del fuoco, che hanno spento le fiamme, e un elisoccorso del 118.


Ancora da capire l'esatta dinamica di un incidente stradale autonomo che ieri, sulla SS 640, in prossimità Caos, ha interessato anche una Renault Scenic che è finita fuori strada. Cinque le persone ferite e che sono state portate in ospedale per gli accertamenti del caso, una sarebbe in condizioni di salute più gravi. Il fatto è successo nel primo pomeriggio. Secondo quando ricostruito, l'auto stava procedendo da Porto Empedocle verso la rotonda Giunone quando avrebbe perso il controllo, finendo nella carreggiata opposta, ribaltandosi da un lato. Sul posto si sono portate le ambulanze del 118 e le Forze dell'ordine. Sulla Statale disagi al traffico veicolare.


Da ieri la comunità della Chiesa Evangelica Internazionale - Ministero Gesù è Libertà - di Favara ha un nuovo Pastore. Si tratta del membro di chiesa Lillo Sorce che, insieme alla moglie Loredana Bello, pasturerà i credenti e quanti decideranno di avvicinarsi alla locale comunità. È stata una serata di festa e di gioia per la Chiesa di via Spagna, con attimi di innegabile commozione. Una sala gremita di fedeli e amici ha assistito alla nomina. Presenti pastori e/o rappresentanti di diverse chiese della provincia di Agrigento e oltre che non hanno mancato di ringraziare Dio per questa comunità elogiando oltremodo l'operato che da anni il neo pastore Lillo Sorce svolge per la sua comunità, al fianco del pastore Giuseppe Dante. Per 21 anni è stato amico fedele e valido collaboratore del pastore Dante. Insieme hanno creato un gruppo di preghiera che man mano si è sempre più allargato fino a diventare nel ‘96, grazie al supporto incondizionato di Dio, una vera e propria chiesa che vede adesso oltre un centinaio di credenti attivi. Al culto di ringraziamento a Dio e alla nomina pastorale di Lillo Sorce non è mancata neanche la prima cittadina di Favara Anna Alba, sempre presente alle svariate iniziative che questa comunità svolge. Dopo la predicazione della Parola di Dio da parte del pastore Giuseppe Dante, che ha parlato di come la vita sia un'avventura il cui vero valore si acquisisce con la conoscenza e l'accettazione di Cristo, c'è stato il momento della nomina pastorale di Lillo Sorce. Invitati a salire sul palco i diversi pastori presenti. Insieme hanno pregato per i due coniugi Lillo e Loredana; su di loro l'unzione con olio e la benedizione di Dio. Ad allietare la serata, a conclusione della cerimonia, torta e dolci offerti ai presenti in occasione dei 21 anni dall'inaugurazione di quella che oggi è la Chiesa Evangelica Internazionale di Favara.


Una delegazione dell'Istituto comprensivo ''Mario Rapisardi'' di Canicattì, D.S. Concetta Di Falco Mustazzella, oggi a Reggio Calabria, in occasione della ''Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza'', presso l'auditorium ''Calipari'' di Palazzo Campanella. L'evento ha come tema ''Rosario Livatino, quando i giovani fanno la differenza''. La figura del giudice ragazzino è stata scelta proprio come esempio di legalità da contrapporre a quelli che sempre più spesso vengono proposti alle nuove generazioni. A dare il via alla manifestazione la visione del film ''Il Giudice Ragazzino'', a seguire un dibattito alla presenza di autorità civili e giuridiche. A presenziare alla manifestazione, per l'istituto ''Rapisardi'', sono alunni delle quinte classi della scuola primaria e della scuola media. E intanto, per continuare l'opera di sensibilizzazione che la scuola porta avanti verso i suoi alunni nei confronti della legalità, sempre nella giornata di oggi sono state programmate attività didattiche per tutti durante le prime ore di lezione, con laboratori e momenti di riflessione sui diritti che, in diverse parti del mondo, vengono ancora oggi negati a bambini e ragazzi.


I risultati dell'11^ giornata di Eccellenza Sicilia, girone A. Alba Alcamo - Casteldaccia 1-0 C.U.S. Palermo - Canicattì 2-1 Dattilo Noir - Caccamo 3-1 Kamarat - Marsala 0-2 Mazara - Parmonval 0-1 Monreale - Campofranco 2-1 Mussomeli - Licata 1-4 Castelbuono - Pro Favara rinviata per impraticabilità di campo La classifica. Marsala 26 Licata 25 Dattilo Noir 24 Alba Alcamo 18 Parmonval 18 Mazara 17 Canicattì 17 Caccamo 16 C.U.S. Palermo 16 Pro Favara 15* Campofranco 13 Monreale 13 Castelbuono 10* Mussomeli 8 Kamarat 7 Casteldaccia 4 *Una partita in meno Il prossimo turno Campofranco - Kamarat Canicattì - Monreale Casteldaccia - Castelbuono Licata - Mazara Marsala - Mussomeli Caccamo - C.U.S. Palermo Parmonval - Alba Alcamo Pro Favara - Dattilo Noir


Altra sconfitta per la Fortitudo Moncada Agrigento che con il punteggio di 82 a 74 si è arresa ai cestisti della Biella. L'incontro di basket era cominciato bene per i biancazzurri ma già alla fine del primo periodo gli ospiti chiudono un buon vantaggio, con il punteggio di 15 a 24. L'inerzia a favore della Biella continua nel secondo quarto, conclusosi con 29 punti per la Fortitudo contro i 44 degli avversari. Simile anche il terzo periodo, solo nell'ultimo quarto i padroni del PalaMoncada mostrano il loro valore accorciando le distanze, ma è ormai troppo tardi e l'incontro va aggiudicato agli ospiti. ''Con le squadre di una certa fascia facciamo fatica - ha spiegato il coach della Fortitudo, Ciani. Dobbiamo essere intensi dal primo minuto e giocare di squadra. Nei secondi due quarti abbiamo avuto ritmo e velocità, dobbiamo imparare a fare meglio, ma siamo in linea con i nostri obiettivi. Non va dimenticato - conclude l'allenatore - che da cinque partite giochiamo senza un centro titolare. Biella è stata cinica ed efficace''.


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