SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 18/11/2017
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Casi di sinistri stradali in aumento in provincia di Agrigento. Sebbene questo 2017 non sia ancora finito, con le sue 7 vittime e 166 feriti ha già superato - purtroppo - i numeri registrati nel 2016. Lo scorso anno gli incidenti stradali nell'agrigentino furono 125, per un totale di 4 vittime e 154 feriti. Questi i dati forniti dalla Polizia di Stato, la quale ricorda che domani 19 novembre si celebrerà la ''Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada'', un momento di ricordo che viene dedicato ogni terza domenica del mese di novembre alle vittime degli incidenti stradali e ai loro familiari. Proclamata per la prima volta dall'Onu nel 2005, la ricorrenza ha come obiettivo la sensibilizzazione riguardo la sicurezza stradale. Tra i comportamenti errati più frequentemente causa di incidenti stradali, fa sapere la Polizia, sono sicuramente da segnalare la velocità troppo elevata, il mancato utilizzo di cinture di sicurezza, la guida in stato di ebrezza e la distrazione mentre si è al volante, soprattutto a causa dell'uso di smartphone. La Polizia Stradale da diversi anni è impegnata nella provincia agrigentina in varie iniziative sia di natura preventiva che repressiva nel rispetto del Codice della Strada con autovelox, telelaser, etilometri e tanta buona volontà nel garantire una sempre maggiore sicurezza sulla strada. Non mancano nemmeno tante iniziative educative nelle scuole di ogni ordine e grado, con campagne sia di livello provinciale che nazionale. In queste occasioni la memoria va a tutte le vittime di incidenti, compresi gli appartenenti alle Forze di Polizia che sono sulla strada tutti i giorni per compiere il proprio dovere. Per assicurare tutto questo, fa sapere la Questura di Agrigento, si paga un prezzo altissimo: a oggi sono 373 gli uomini della Polizia Stradale che hanno sacrificato la loro vita sulla strada per svolgere la propria missione.


La Sicilia ha un nuovo Governatore. Era stato deciso dagli esiti delle votazioni del 5 novembre ma l'ufficialità della carica è arrivata oggi. Il neo presidente Nello Musumeci si è recato presso il Tribunale di Palermo, stamane, alla presenza del collegio della Corte d'Appello. L'occasione è stata quella di una breve cerimonia formale per la proclamazione dell'uomo a cui spetta l'onere e l'onore della guida della Regione Siciliana. Musumeci diventa ufficialmente il 31esimo capo della giunta regionale, il quarto da quando l'elezione del rappresentante della Regione - a partire dal 2001- fu affidata al corpo elettorale. Musumeci, oltre che Presidente della Regione, è stato nominato anche deputato dell'Assemblea Regionale Siciliana. Stessa nomina è andata anche a Giancarlo Cancelleri, il candidato presidente del Movimento 5 Stelle al quale, risultando essere il candidato governatore non eletto con più voti, spetta di diritto uno scranno tra i 70 deputati regionali che compongono l'Ars. Tra i due aspiranti alla guida della Regione, lo scorso 6 novembre, fu all'inizio un vero e proprio testa a testa. Musumeci però alla fine è riuscito a conquistare 830.821 voti tra gli elettori siciliani, oltre 100mila in più rispetto a quelli ottenuti dalla lista regionale del M5S. Proclamazione fatta, ma resta ancora la curiosità su chi saranno gli assessori della giunta regionale ''Musumeci''.


Il Tribunale del Riesame di Palermo ha confermato la misura del carcere per Giuseppe Sanzone, il 40enne menfitano che risulta essere agli occhi degli inquirenti il principale indagato nell'operazione antidroga ''Street Food''. Sull'ordinanza dell'arresto in carcere il difensore di Sanzone aveva presentato ricorso presso il Riesame ma, appunto, questo è stato rigettato. Le indagini, coordinate dalla Procura di Sciacca e operate dai carabinieri, hanno consentito di bloccare una presunta consistente rete di spaccio e approvvigionamento di droga del tipo ''hashish'' e ''cocaina'', che da Palermo veniva destinata ai mercati di Menfi, Santa Margherita Belice, Montevago e Poggioreale. All'operazione è stato dato nome ''Street Food'' perché gli indagati, riferendosi alla sostanza stupefacente, avrebbero fatto riferimento a cibi da asporto. Particolare aggravante della vicenda sono le ricostruzioni degli inquirenti secondo i quali questo giro di droga, sia nella fase di trasporto sia tra gli utenti finali, abbia coinvolto dei minori.


Si chiude con il patteggiamento della pena la vicenda che vede coinvolte 6 persone che gravitano nel mondo delle cooperative e nell'accoglienza di minori. Per loro l'accusa è stata quella di estorsione, quantizzata in circa 30 milioni di euro, in danno dei dipendenti di due cooperative di Licata. Un anno fa due persone vennero arrestate e portate ai domiciliari, tre invece i divieti di dimora. L'inchiesta fu portata avanti dalla Guardia di Finanza che ipotizzava un'associazione a delinquere finalizzata a estorcere parte degli stipendi. Patteggiamento a 2 anni, 11 mesi e 10 giorni per Rosario Magliarisi, avvocato, ritenuto la figura centrale della vicenda, e per Linda Modica, responsabile delle due comunità; 1 anno, 11 mesi e 10 giorni per Florinda Zagra, impiegata delle cooperative; 1 anno e 9 mesi per Angelo Magliarisi, fratello di Rosario; 1 anno e 10 mesi per Carmela Di Blasi, mamma dei due Magliarisi, e 1 anno e 6 mesi per Luciano Ballacchino, amministratore di una delle cooperative.


Il Tribunale di Agrigento li ha assolti perché il fatto non sussiste. Si conclude così la vicenda che vede accusati di detenzione illegale di armi Croce e Calogero Nucera, padre e figlio di Palma di Montechiaro. Per i due era scattata una denuncia nel 2011 in quanto i carabinieri avevano trovato presso la loro abitazione due fucili, una doppietta e un revolver. La difesa ha saputo però dimostrare come le armi fossero regolarmente denunciate e detenute, tesi che ha convinto il giudice a emettere una sentenza di assoluzione.


Era stato accusato, ingiustamente, di aver intascato una tangente in cambio di un appalto nell'ambito delle manifestazioni della festa patronale di Licata. Parliamo dell'ex sindaco Angelo Graci che adesso, dopo l'assoluzione confermata in tutti i gradi di giudizio, chiede i risarcimenti danni allo Stato. Il suo difensore, Gianfranco Pilato, si rivolge infatti ai giudici della Corte di Appello e sollecita un risarcimento di 100 mila euro. La vicenda risale al 24 novembre del 2009 quando Graci venne arrestato con l'accusa di corruzione aggravata. Insieme a lui anche l'assessore comunale ai servizi sociali Tiziana Zirafi, il vicepresidente del consiglio Nicolò Riccobene e l'impresario di spettacoli di Gela Carmelo Napolitano. Quest'ultimo, secondo le tesi degli inquirenti, poi non confermate in tutte le sedi di giudizio, avrebbe pagato una tangente di 6 mila euro ai tre amministratori per ricevere in cambio un appalto di 31.500 per l'organizzazione di alcuni spettacoli durante la festa patronale. Graci, come si ricorderà, venne sottoposto al divieto di dimora nel comune di Licata. Svolge il ruolo di sindaco, per oltre un anno, lontano dalla cittadina licatese, scatenando accesi dibattiti politici.


Buche molto profonde, pericolose sia per automobilisti sia per passanti o ciclisti, oltre naturalmente per i residenti del posto. Un manto stradale a dir poco dissestato che quasi sembra voler cedere, tanta è la sua precarietà. Un segnale di pericolo che vuole mettere in guardia chi passa da lì. Questi i problemi con cui sono costretti a vivere i residenti di via Giovanni Verga, a Favara, una traversa poco distante dalla zona del Calvario. A segnalare questa situazione degradante la signora Rosalia Stagno, cittadina favarese residente della zona. Ma se questa situazione, per quanto inaccettabile, sembra essere purtroppo una costante a Favara - non sono un mistero le numerose buche che popolano le strade della città dell'agnello pasquale - non lo è quanto descrittoci dalla signora Stagno, che ci ha anche fornito le immagini amatoriali che state vedendo. Foto e video sono stati inviati a SiciliaTv Reporter, un numero whatsapp - 320 801 84 63 - dedicato a quanti tra la cittadinanza vogliono inviare segnalazioni alla redazione di SiciliaTv Notiziario. La storia è questa, ma occorre innanzitutto precisare come, assicura la cittadina, il dissestato manto stradale crei enormi disagi per tutti, ma soprattutto per minori e invalidi. L'odissea della signora Rosalia comincia quando la stessa ha segnalato il problema ai vigili urbani; da qui sono partiti i ''tradizionali'' scarica barile tra Comune e Girgenti Acque e a tutt'oggi la signora Stagno non ha capito a chi spetta effettivamente la competenza per il ripristino del luogo. Intanto per la strada risulta difficoltoso, se non impossibile, il transito automobilistico e molto rischioso quello pedonale. Della vicenda ce ne ha parlato con la sua stessa voce la cittadina che ha segnalato il problema alla nostra redazione. Insomma, questa la situazione di via Giovanni Verga, questi i disagi e le preoccupazioni di quanti vivono lì. Questo, ancora una volta purtroppo, l'appello che un cittadino deve fare per potere avere voce. Speriamo vivamente che, andando oltre al gioco delle ''competenze'', si dia una pronta risposta alla segnalazione in tutela della cittadinanza. Nel telegiornale di SiciliaTv Notiziario del 18.11.17, ore 13.55, il servizio della redazione e l'appello della signora Rosalia Stagno.


Furto di materiale elettrico, trasformatori e cavi, al sollevamento idrico di c.da Mulinazzo, nel comune di Santo Stefano di Quisquina, nella notte tra giovedì e ieri. A comunicarlo Girgenti Acque, la società spiega inoltre che proprio a causa del furto si è verificato il fermo dell'impianto di sollevamento ''Fico Granatelli'', sempre in territorio di Santo Stefano. Questi i motivi che già nella giornata di ieri hanno portato a un significativo abbassamento della portata verso l'Acquedotto Voltano. Di conseguenza è stata ridotta la fornitura idrica ai comuni di Agrigento, Aragona, Favara, Porto Empedocle, Comitini, San Biagio Platani, Sant'Angelo Muxaro, Joppolo Giancaxio e Santa Elisabetta. La distribuzione tornerà regolare non appena sarà ripristinata l'ordinaria fornitura idrica alle città interessate. Intanto stanotte un altro furto di materiale elettrico si è registrato all'impianto di sollevamento di Margio Vitale, nel comune di Castrofilippo. A causa del furto è venuta meno la portata idrica al serbatoio comunale di Naro impedendo, di conseguenza, la regolare distribuzione al comune barocco. Girgenti Acque fa sapere che operatori sono già al lavoro per il ripristino, nel minor tempo possibile, della funzionalità dell'impianto di sollevamento idrico.


Chiamata a raccolta per i donatori di sangue da parte dell' A.D.A.S. Domani, davanti alla Chiesa Madre di Aragona, i donatori potranno dare il proprio sangue dalle ore 8.00 alle ore 13.00 circa. Come sempre, sarà cura dell'associazione inviare a tutti i donatori le analisi cliniche effettuate in occasione della donazione.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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