SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 14/11/2017
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Era il 27 settembre del 2014 quando, travolti da tonnellate di fango a seguito della straordinaria attività dei vulcanelli del sito aragonese delle Maccalube, a perdere la vita furono i fratellini Carmelo e Laura Mulone, di 9 e 7 anni, figli dell'appuntato dell'Arma dei Carabinieri Rosario. Adesso, dopo più di tre anni, l'inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Agrigento potrebbe allargarsi a ulteriori indagini. A far presagire l'apertura a questa possibilità lo stesso pubblico ministero Carlo Cinque che ieri, al termine di una udienza nella quale sono stati ascoltati alcuni testi della difesa, ha chiesto al giudice Giancarlo Caruso di trasmettere gli atti alla Procura per ''valutare se ci sono altri profili di responsabilità''. Particolari le dichiarazioni rilasciate ieri da un funzionario della Regione, Loredana Oliveri. Sarebbe emerso che il consiglio regionale che si occupa di parchi e riserve, il quale dovrebbe anche esprimere pareri circa la sicurezza di questi, per circa tre anni e fino al momento della tragedia non fu praticamente operativo per varie ragioni, dall'aggiunta di altre competenze attribuite al consiglio al continuo cambio degli assessori che non avrebbe garantito continuità ai lavori. Insomma, per un motivo o per un altro, pare che non sarebbe giunto nessun parere, nessuna ispezione o nessuna delibera circa la riserva di Aragona. Intanto il tempo passava, fino a giungere a quel fatidico 27 settembre 2014 e alla morte dei due bambini. Dalla richiesta del pm, giunta appunto al termine dell'udienza, sembra dunque che lo stesso voglia accertare se ci siano altre responsabilità sulla vicenda che al momento vede già tre imputati.


Ennesimo scandalo politico a distanza di poco più di una settimana dalle votazioni regionali che all'inizio di questo mese hanno definito il nuovo assetto dell'Assemblea Regionale Siciliana. A finire in manette l'imprenditore agrigentino Fabrizio La Gaipa, di ''fede'' grillina. Il 42enne è stato arrestato dalla Squadra Mobile di Agrigento con l'accusa di estorsione. L'imprenditore, con un passato da giornalista e scrittore, ha partecipato attivamente alle ultime regionali come candidato deputato nella lista provinciale agrigentina del Movimento 5 Stelle, risultando essere il terzo uomo forte tra i candidati dell'agrigentino. Con 4.357 voti Fabrizio La Gaipa ha sfiorato un posto all'Ars e si è classificato come il primo dei non eletti, dietro ai neo deputati pentastellati Matteo Mangiacavallo e Giovanni Di Caro. Le candidature di La Gaipa e degli altri sei grillini agrigentini in corsa all'Assemblea Regionale Siciliana era stata supportata anche dai ''big'' nazionali del partito, Di Maio e Di Battista, oltre che dal candidato governatore Giancarlo Cancelleri. L'arresto, con la misura cautelare dei domiciliari, è scattato questa mattina. I poliziotti guidati da Giovanni Minardi hanno eseguito il provvedimento disposto da Stefano Zammuto, Gip del Tribunale di Agrigento, su richiesta della locale Procura della Repubblica. A condurre l'inchiesta il sostituto Carlo Cinque, a coordinarla il procuratore capo Luigi Patronaggio. Sembra che il fascicolo d'inchiesta sia stato aperto qualche mese fa, a seguito di diversi esposti presentati dalle presunte vittime della vicenda. L'accusa della Procura riguarda l'attività imprenditoriale di La Gaipa, titolare di un hotel di San Leone. L'azione degli inquirenti avrebbe preso origine da due dipendenti dell'imprenditore che lo avrebbero denunciato per avere percepito stipendi molto inferiori rispetto a quanto indicato in busta paga. Secondo quanto riportato da altri organi di informazione, i due dipendenti sarebbero stati costretti a firmare false buste paga. Le indagini della Squadra Mobile, che si sarebbe avvalsa di intercettazioni e testimonianze, si sono concentrate proprio sulla regolarità dei contratti di lavoro, su quanto dichiarato e su quanto effettivamente percepito dai lavoratori. Attività investigativa dalla quale è poi sorta l'ipotesi di estorsione. Al momento non c'è nulla di confermato, ma pare che le prove alla base dell'accusa possano contare su riscontri documentali ed audio forniti dagli stessi due dipendenti dell'hotel gestito da La Gaipa. Tra questi potrebbe esserci una registrazione fatta di nascosto con il telefonino, un file audio nel quale si farebbe riferimento a soldi da restituire e a buste paga da firmare. Nell'ambito della stessa inchiesta sarebbe coinvolto anche il fratello di Fabrizio La Gaipa, Salvatore, per il quale è scattata la misura del divieto di dimora nella città di Agrigento.


Il Tribunale del Riesame di Palermo conferma l'ordinanza cautelare in carcere nei confronti di Gaetano Sciortino, il 53enne di Cattolica Eraclea accusato di avere ucciso, il 6 dicembre del 2015, il marmista 67enne Giuseppe Miceli. Come si ricorderà, il corpo senza vita di Miceli venne trovato dal fratello all'interno del laboratorio di via Crispi. Il cadavere si presentava con il volto completamente tumefatto. Macchie di sangue sparse ovunque. Come detto, accusato di questo brutale omicidio è Gaetano Sciortino, arrestato dai carabinieri lo scorso 20 ottobre, a distanza di quasi due anni dal fatto. L'attività investigativa, spiegavano i militari durante la conferenza stampa, si era avvalsa di riprese video realizzate da alcune telecamere esistenti nelle adiacenze del luogo del delitto. Grazie ai filmati è stato possibile concentrare l'attenzione su una vettura, una Fiat Punto di colore nero, guidata dal presunto omicida. Il giorno del delitto Sciortino avrebbe pedinato la vittima effettuando dei veri e propri appostamenti con soste prolungate agli angoli delle strade da dove era possibile osservare i movimenti dell'artigiano. Sciortino, durante l'interrogatorio, si avvalse della facoltà di non rispondere e i suoi legali, gli avvocati Santo Lucia e Giovanna Morello, avevano annunciato ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere l'annullamento dell'ordinanza emessa dal giudice Stefano Zammuto, su richiesta del pm Silvia Baldi. Adesso il Riesame si pronuncia e rigetta la richiesta. Sciortino rimane quindi in carcere.


Tenta un furto all'interno di una villetta, non sapendo probabilmente che però al suo interno c'è il padrone di casa. Succede ancora una volta a Villaggio Mosè. Secondo la testimonianza raccolta dalle Forze dell'ordine, il malvivente si sarebbe intrufolato all'interno dell'abitazione quando il proprietario, alla vista del ladro, ha iniziato a urlare facendolo desistere dal compiere l'atto, mettendolo in fuga. Ma durante la ritirata il ladro sarebbe rimasto ferito e proprio su questo si starebbero concentrando le indagini delle Forze dell'ordine.


Inchiesta ''Up and Down'' su un presunto traffico di cocaina e hashish che dall'estero arrivava in Sicilia; collegava il ''sopra'' e il ''sotto'' dell'Europa, con un itinerario che dal Belgio trasportava lo stupefacente fino a Palermo, Porto Empedocle e Favara. E proprio di Favara sono i soggetti chiave coinvolti nell'inchiesta. In totale sono 15 gli imputati che il prossimo 7 dicembre dovranno comparire davanti al gup di Palermo, Alessia Geraci, per l'udienza preliminare. Il pm della Dda, Claudio Camilleri, ha firmato la richiesta di rinvio a giudizio. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, su coordinamento della Procura della Repubblica della DDA di Palermo, la droga veniva occultata all'interno di pacchi spediti tramite società di trasporti che, ignare, svolgevano il ruolo di corrieri. Lo stupefacente arrivava a Favara circa una volta al mese. I pacchi giunti nella città dell'agnello pasquale venivano poi ritirati direttamente presso il deposito degli spedizionieri. L'operazione dei Carabinieri con l'arresto di sei persone si svolse nel dicembre del 2016.


Conclusa la settimana di riposo, oggi Nello Musumeci rientra a Palermo come nuovo Governatore della Regione siciliana. A breve il neo presidente dovrà iniziare le consultazioni con i segretari dei vari partiti che hanno composto la vasta coalizione di centrodestra che lo ha supportato alle elezioni del 5 novembre. Per sabato prossimo, 18 novembre, è prevista la proclamazione ufficiale; quindi già lunedì Musumeci dovrebbe insediarsi a Palazzo d'Orleans, sede della presidenza della Regione siciliana. In questi giorni si attende il primo vertice di maggioranza, occasione durante la quale potrebbe essere nota la nuova squadra di governo regionale. Un primo incontro si sarebbe tenuto già giovedì scorso, a Roma, con Gianfranco Miccichè e Francesco Scoma di Forza Italia, Raffaele Lombardo e Saverio Romano per i Popolari Autonomisti. Nel frattempo impazzano le speculazioni sul toto-assessori che comporranno la giunta Musumeci. Al momento ancora nulla di ufficiale; ma non rimane molto tempo prima che la Sicilia possa conoscere la sua nuova squadra di governo. Intanto per la convocazione della prima seduta della nuova Assemblea Regionale Siciliana si dovrà invece aspettare la proclamazione dei neo eletti deputati regionali, iter che verosimilmente si svolgerà nel prossimo mese di dicembre.


Lavori di ripristino in vista per la strada provinciale 24 A, meglio conosciuta come ''Ponte Giuri'', al fine di riaprire il tratto al traffico. Per la strada provinciale, che collega i territori ricadenti nel comune di Cammarata, arriva un nuovo decreto da parte della Regione Siciliana. Il provvedimento riguarda il finanziamento del progetto esecutivo relativo ai ''Lavori di eliminazione delle condizioni di pericolo per la riapertura al transito della SP n. 24 A (Ponte Giuri)''. L'importo del progetto, redatto interamente dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, è stato finanziato dalla Regione per un totale di 1mln 100mila euro. Di questi, 2.200 euro ricadono sull'esercizio finanziario 2017, quasi 1mln 66mila 500 euro sull'esercizio finanziario 2018 e i restanti, poco più di 28mila 500 euro, sull'esercizio finanziario 2019. Come per i precedenti stanziamenti, il Commissario Straordinario Giuseppe Marino ha dato disposizione agli uffici competenti di attivare nel più breve tempo possibile l'iter amministrativo per effettuare la relativa gara d'appalto. Il Libero Consorzio fa infine sapere che saranno realizzati, con i propri fondi, altri interventi riguardanti la zona del Tumarrano, sempre in territorio di Cammarata, e che l'ente rimane in attesa di altri decreti di finanziamento di progetti esecutivi presentati all'Assessorato Regionale delle Infrastrutture.


Anche quest'anno ritorna il Premio di Arte e Cultura Siciliana ''Ignazio Buttitta'', giunto alla XIX edizione. La presidente del centro culturale Guttuso, Lina Urso Gucciardino, ha ufficializzato i nomi degli insigniti dei riconoscimenti speciali. Per l'impegno sociale I Frati Francescani del Convento Sant'Antonio di Favara; per la letteratura Luisa Trenta Musso, poetessa e critico letterario; per la comunicazione Marco Romano, giornalista, direttore del Giornale di Sicilia; per la pittura Rosa Tirrito; per le tradizioni popolari Carmelo Guarneri, maestro puparo di Agrigento; per il teatro Giugiù Gramaglia, attore di Porto Empedocle; per la musica Giuseppe Francolino, pianista; per l'impegno civile Angelo Vita, presidente Comitato CRI di Agrigento; per l'ambiente Guido Bissanti, agronomo; per lo sport Calogero Scordino, campione italiano lancio del disco e del martello; per il linguaggio creativo Salvatore Borsellino, scrittore e videomaker. Premio speciale della presidenza al giornalista Angelo Ruoppolo. La consegna dei riconoscimenti si terrà giovedì 8 dicembre presso il castello Chiaramonte di Favara. Il premio prenderà il via martedì 28 novembre.


Sarà l'Accademia Michelangelo di Agrigento a ospitare i prossimi 9 e 10 dicembre l'edizione 2017 della manifestazione Kaos festival dell'editoria, della legalità e dell'identità siciliana. Direttore artistico Peppe Zambito. La formula della manifestazione rimane invariata: fiera del libro, incontri con autori, mostre e performance teatrali e musicali. ''Quest'anno abbiamo scelto l'Accademia Michelangelo - spiega Zambito - perché siamo convinti che gli spazi delegati all'insegnamento rappresentano fucine di arte e di sapere, luoghi aperti e fruibili, capaci di dialogare e coinvolgere i contesti territoriali''. Il ricco programma della due giorni in Accademia si legherà ai festeggiamenti per i 150 della nascita del premio Nobel Luigi Pirandello. Michele Gambino, scrittore e giornalista, è il presidente della giuria del premio Kaos di quest'anno.


Sarà inaugurata il prossimo 8 dicembre la mostra artistica delle opere del compianto artista canicattinese Vincenzo Curto. L'amministrazione comunale ha infatti concesso il patrocinio gratuito per l'organizzazione della mostra che sarà allestita nella sede dell'immobile di famiglia, sito in via Mazzini, 74. A curarla la vedova Grazia Caruso Curto. ''Siamo lieti di patrocinare una tale meritevole iniziativa - afferma il sindaco Ettore Di Ventura - affinché rimanga vivo il ricordo del nostro versatile concittadino, prematuramente scomparso, autore di pregevoli opere che hanno avuto grande affermazione anche in ambito nazionale''.


Prima partita del campionato di Terza Categoria per l'Atletico Favara in casa della Soccer Palmeira. I ragazzi di mister Carlo Novara hanno conquistato i primi tre punti nella classifica. La partita è terminata con il risultato di 1 a 2 per i favaresi. A segnare Montaperto e Principato. Terminata la prima gara, si pensa già alla seconda di campionato quando, domenica 19 novembre alle ore 14.30, si giocherà allo stadio Bruccoleri. I favaresi ospiteranno la squadra dello Joppolo Giancaxio, che ha già perso la prima. Felici del primo risultato utile si dicono dalla Dirigenza dell'Asd Atletico Favara, fiduciosi che i propri ragazzi sapranno dare il meglio anche nelle prossime partite.


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