SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 06/11/2017
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Celebrazioni a Favara, sabato scorso, in occasione del giorno dell'Unità Nazionale e della Festa delle Forze Armate. La mattina è stata posta una corona di fiori in Onore ai Caduti al monumento di piazza Cavour. Nel pomeriggio si è tenuto poi un convegno al castello Chiaramonte dal titolo ''Ricorrenza IV Novembre'' al quale hanno partecipato storici, cavalieri e cittadinanza per ripercorrere insieme gli eventi e gli uomini che parteciparono alla prima Grande Guerra. A organizzare l'incontro il Comune di Favara, in collaborazione con la Società Agrigentina di Storia Patria e con l'Associazione Penna Sottile. Nella copertina di oggi 6.11.17 l'intervista agli organizzatori del convegno.


Un testa a testa tra Musumeci e Cancelleri che sta tenendo col fiato sospeso i due candidati alla carica di governatore siciliano. Al momento ad avere la meglio, seppur con poca percentuale di scarto, è il candidato del centrodestra Nello Musumeci che potrebbe quindi diventare il nuovo presidente della Regione Sicilia. Si diceva in giro che lo scontro politico sarebbe stato tra loro due, e così infatti è stato. Il centrodestra potrebbe ritornare alla guida della Sicilia dopo anni di governo del centrosinistra. Il M5S, nonostante la possibile sconfitta, si confermerebbe essere però il primo partito in Sicilia. Per Cancelleri si è trattato di una seconda candidatura alla guida della Regione e di una seconda, probabile, sconfitta. Il candidato del centrosinistra Micari si piazzerebbe al terzo posto, seguito poi dall'altro candidato di sinistra Fava. A chiudere il candidato di Sicilia Libera La Rosa. Il dato politico che emerge in questa competizione elettorale è che il candidato presidente Cancelleri ottiene più voti rispetto a quelli andati alle liste provinciali del M5S. Il voto disgiunto in questo caso ha quindi favorito il candidato governatore ma non il suo partito. Diversamente è andata al candidato del centrosinistra Micari che ottiene meno preferenze rispetto alla sua coalizione. Stessa cosa per Musumeci. Meglio invece per il candidato Fava che ottiene, come Cancelleri, più voti rispetto a quelli presi dalla lista.


27.952 voti, pari al 39,459%. È la percentuale sul totale dei voti espressi alle liste provinciali dell'agrigentino ottenuta dalla coalizione del candidato governatore Nello Musumeci. Il dato provvisorio, che si riferisce a 225 sezioni su 510 da scrutinare, è la somma delle percentuali ottenute dalle varie liste collegate a quella regionale del centrodestra. Di queste la lista Alleanza per la Sicilia - Fratelli d'Italia - Noi con Salvini ha ottenuto 1.430 voti, corrispondenti al 2,019% dell'insieme dei voti espressi; 1.764 voti, per una percentuale del 2,49 per la lista #Diventerà Bellissima; 9,395%, pari a 6.655 voti per la lista Forza Italia; Idea Sicilia - Popolari e Autonomisti ha ottenuto 8.806 voti, pari al 12,431% dei voti espressi a tutte le liste provinciali; 9.297 voti per la lista UDC, pari al 13.124% del totale. 19.369 voti, uguali al 27,343%, per la lista provinciale agrigentina del M5S a supporto del candidato governatore Cancelleri. La coalizione del centrosinistra a supporto del candidato presidente Micari ha ottenuto nell'agrigentino 19.068 voti, pari al 26,918% dei complessivi. All'interno di questa colazione figurano la lista del Partito Democratico, che ha ottenuto, al momento, una percentuale del 10,612 %, pari a 7.517 voti; la lista Arcipelago Sicilia - Movimento dei Territori che con 161 voti è al 0,227%, la lista PDR - Sicilia Futura - PSI che ha ottenuto 5.399 voti per una percentuale del 7,622 e la lista Alternativa Popolare che ha ottenuto il favore del 8,457% degli elettori agrigentini, pari a 5.991 voti. 4.175 voti invece per la lista agrigentina Cento Passi per la Sicilia - Claudio Fava Presidente, che è stata scelta dal 5,894% dei votanti. Infine la lista agrigentina Siciliani Liberi, a supporto del candidato presidente Roberto La Rosa, ha ottenuto 273 voti, pari al 0,385% del totale. Ricordiamo che questi dati non sono definitivi ma si riferiscono a 225 sezioni scrutinate su 510 totali.


Oltre la metà degli elettori siciliani non ha espresso il suo parere, solo il 46,76% degli aventi diritto al voto si è recato nei seggi elettorali, ieri, per scegliere chi sono i nuovi deputati e il nuovo Governatore della Regione siciliana. In totale i votanti, su 4mln 661mila 111, sono stati 2mln 179mila 474. I dati, ancora provvisori, fanno riferimento alle ore 22 di ieri, orario di chiusura dei seggi, e sono consultabili sul sito della Regione. Cresce il disinteresse verso la politica, in questo caso regionale, che infatti scende di quasi un punto percentuale rispetto alle elezioni del 2012, quando a votare fu il 47,41% degli aventi diritto. Secondo posto in negativo per la provincia di Agrigento, che dopo quella di Enna ha registrato la minore percentuale di affluenza alle urne. Su 483mila 996 elettori solo in 191mila 647 hanno votato, percentuale pari al 39,6% del totale. Il dato statistico scende considerevolmente rispetto alle regionali del 2012, quando la partecipazione degli agrigentini si attestò sul 41,34%. Se dunque a livello regionale la ''sfiducia'' verso il mondo politico ha registrato, rispetto a 5 anni fa, una moderata minore affluenza alle urne con una decrescita di nemmeno un punto percentuale, lo stesso discorso risulta amplificato per gli agrigentini, dei quali quasi il 2% in più rispetto al 2012 ha preferito ieri non votare.


Il 39,6% degli agrigentini votanti ha espresso il suo parere, ieri, in merito a chi dovrebbero essere il nuovo presidente e i nuovi deputati dell'Assemblea Regionale Siciliana. La ''media'' dell'affluenza provinciale non rispecchia però la realtà di ogni comune agrigentino, nei quali sono state registrate percentuali di affluenza ben distanti fra di loro. Gli estremi sono il comune di Cammarata - in cui il 61,22% dei votanti ha partecipato ieri al voto- e il comune di Sant'Angelo Muxaro, nel quale solo il 20,85% degli elettori ha espresso il proprio voto. Da notare come sempre i comuni di Cammarata e Sant'Angelo Muxaro anche nel 2012 furono i paesi rispettivamente al primo e ultimo posto in provincia per affluenza alle regionali. Ad Agrigento città su 52mila 894 elettori i votanti sono stati 25mila 986, il 49,13% del totale. Quasi due punti percentuali in più rispetto al 47,07% dei partecipanti alle scorse regionali del 2012. Tra gli altri maggiori centri abitati, a Favara il 41,03% dei votanti ieri si è recato alle urne, in altre parole su 34mila 778 elettori i votanti sono 14mila 271. La città dell'agnello pasquale perde molto rispetto alle scorse regionali del 2012, quando i partecipanti favaresi furono il 45,13% del totale. A Licata sono stati registrati 12mila 606 votanti su 42mila 703 elettori. Una percentuale bassa, che si attesta sul 29,52, ma che è comunque in rialzo rispetto al 28,34% delle elezioni del 2012. I canicattinesi al voto ieri sono stati 14mila 143, pari al 43,83% dei 32mila 265 elettori, quasi tre punti percentuali in più rispetto al 2012, quando i votanti furono 40,98%. A Sciacca poi i voti espressi ieri sono stati 17mila 636 a fronte di 35mila 783 elettori, i votanti sono stati dunque il 49,29% del totale degli elettori. Nel 2012 questa percentuale fu del 50,2%. Vediamo adesso le percentuali d'affluenza alle regionali 2017 negli altri comuni agrigentini. Sul totale degli elettori, i votanti sono stati pari al 30,35% per Alessandria della Rocca, 30,86% per Aragona, 49,12% per Bivona, 40,09% per Burgio, 32,84% per Calamonaci, 44,52% per Caltabellotta, 42,65% per Camastra, 38,28% per Campobello di Licata, 36,5% per Casteltermini, 25,41% per Castrofilippo, 30,08% per Cattolica Eraclea, 26,29% per Cianciana, 27,17% per Comitini. E ancora a Grotte l'affluenza alle urne rispetto al totale degli elettori è stata del 29,56%, a Joppolo Giancaxio i votanti sono stati il 31,55% degli elettori, a Lampedusa e Linosa la percentuale scende al 27,86%, 43,01% a Lucca Sicula, 44,11% a Menfi, 35,81% a Montallegro, 50,76% a Montevago, 31,45% a Naro, 28,65% a Palma di Montechiaro, 44,59% a Porto Empedocle, 34,36% a Racalmuto, 45,9% a Raffadali, 31,74% a Ravanusa, 42,19% a Realmonte, 42,58% a Ribera, 53,87% a Sambuca di Sicilia, 27,25% a San Biagio Platani, 57,38% a San Giovanni Gemini, 25,23% a Santa Elisabetta, 42,59% a Santa Margherita di Belice, 43,54% a Santo Stefano Quisquina, 42,87% a Siculiana e infine 46,53% a Villafranca Sicula.


Dovrà pagare una sanzione amministrativa pecuniaria di 1.000 euro per aver realizzato un massetto di calcestruzzo al di sotto di una pergotenda senza la prevista comunicazione. È successo ad Agrigento dove la Polizia Municipale ha accertato l'abuso edilizio. A determinare la sanzione di 1.000 euro il dirigente del quinto settore, Ambiente e Territorio, di palazzo dei Giganti, Giuseppe Principato. La sanzione dovrà essere pagata effettuando un versamento sul conto corrente del Comune entro e non oltre 30 giorni dalla notifica.


Asp e Polizia Municipale di Agrigento insieme per regolare il traffico e la sosta dei veicoli nell'area dell'ospedale ''San Giovanni di Dio''. È stata infatti sottoscritta un'importante convenzione operativa che disciplinerà il traffico veicolare e le modalità di sosta nell'area dell'ospedale di Agrigento. Si interverrà con sanzioni in caso di comportamenti non conformi al buon senso civico e di infrazioni alle prescrizioni del codice della strada. Si profila dunque un drastico stop al parcheggio selvaggio che ha reso spesso difficoltoso il transito ai mezzi di soccorso, così come ai bus del trasporto pubblico. L'Azienda Sanitaria di Agrigento garantirà l'installazione e la manutenzione della segnaletica orizzontale e verticale necessaria a fornire precise indicazioni ai cittadini. La convenzione sarà valida per la durata di cinque anni.


Vittoria della Fortitudo Moncada Agrigento con il punteggio di 99 a 87 contro il Pasta Cellino Cagliari. Un derby delle due isole dove ad avere la meglio sono stati i biancazzurri. Dopo un avvio di gara equilibrato la Fortitudo Moncada accumula punti chiave nel finale e porta a casa la partita. ''Mi aspettavo da parte nostra - è il commento del coach Franco Ciani- la capacità di essere un po' più consistenti in difesa, soprattutto nei primi due quarti. Abbiamo studiato la difesa di Cagliari. In attacco, noi, siamo stati abili a costruire diversi tiri agevoli. Sapevamo, però, di avere sofferto la loro verve offensiva, 52 punti nei primi due quarti in casa nostra sono troppi. Sono contento -conclude- della grande mentalità e del grande atteggiamento, siamo stati bravi a spaccare la partita''.


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