SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 02/11/2017
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Celebrati, secondo tradizione, i riti della commemorazione dei defunti a Favara. Si è partiti da piazza Cavour con la deposizione di una corona di alloro al monumento dei caduti. Presente l'amministrazione, qualche consigliere comunale e la Polizia Municipale. Assente in un primo momento l'Arma Carabinieri; sarebbe stata invitata dall'Ente Comune solo questa mattina e per questo non è riuscita a prendere parte al primo momento celebrativo. Scarsa la partecipazione dei cittadini. Ad accompagnare la mattinata la banda Giuseppe Lentini che in piazza ha suonato le note della ''Leggenda del Piave''. In corteo, insieme all'associazione AIDO, ci si è poi spostati dinanzi al giardino dei donatori, sito ai piedi della Biblioteca comunale Mendola, per deporre un fiore in ricordo di tutte quelle persone che con la loro morte hanno donato vita agli altri. Le celebrazioni sono continuate poi al Cimitero Fontana degli Angeli dove, accompagnati dalle note de ''Il pianto della mamma'', sindaco e presidente del consiglio, le due più alte cariche cittadine, hanno accompagnato la deposizione di una corona di alloro nella stele centrale del cimitero per poi partecipare alla celebrazione della Santa Messa che anche quest'anno è stata affidata a Fra Salvatore Di Bartolo. Terminata questa funzione, tutti insieme ci si è spostati al Cimitero di Piana Traversa dove si è fatta tappa nelle tombe dell'ex sindaco Gaetano Guarino, del piccolo Stefano Pompeo, vittima innocente della mafia, e del milite ignoto. A seguire la Santa Messa nella cappella del cimitero celebrata dall'arciprete don Giuseppe D'Oriente. Si sono dunque conclusi i riti che, secondo tradizione cattolica, celebrano i defunti. Come sempre i due cimiteri sono stati presi d'assalto dai cittadini che in questi due giorni hanno maggiormente adornato di fiori i luoghi sacri. Sicilia TV, anche quest'anno, ha voluto riprendere le funzioni per dare la possibilità a quanti, specie anziani e ammalati, non hanno potuto partecipare. Un modo come un altro per farli sentire partecipi a queste funzioni.


Un incendio è divampato nella serata di ieri, intorno alle 22.00, in un magazzino di via Montecitorio, a Favara. Per cause ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri, le fiamme hanno interessato un'auto, un'Opel Corsa di diversi anni, che si trovava custodita al suo interno e lo stesso magazzino. Sul posto si sono portati i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme e i militari della Tenenza che hanno avviato le indagini per verificare le cause. Altamente probabile il corto circuito sulla vettura quale causa accidentale dell'incendio. Nessun danno strutturale si è registrato al magazzino.


Con l'accusa di violenze sessuali è stato arrestato e posto ai domiciliari il direttore dell'Uroginecologia dell'ospedale Villa Sofia di Palermo, il dott. Biagio Adile, 65enne originario di Racalmuto. A firmare il provvedimento il gip Maria Cristina Sala. A coordinare le indagini il sostituto procuratore Giorgia Righi e l'aggiunto Ennio Patrigni, della Procura di Palermo. A denunciare i presunti abusi sessuali una 29enne tunisina. La donna avrebbe raccontato agli inquirenti di soffrire di gravi problemi ginecologici che in Tunisia l'avevano costretta a subire numerosi interventi, pare 13, senza però ottenere validi risultati. Proprio per questo si era rivolta al medico Adile. Il primo abuso -avrebbe raccontato la 29enne- si sarebbe consumato nel dicembre del 2016 nello studio privato del dottore. In quella occasione il medico l'avrebbe invitata a fare un'ecografia gratuita presso un suo amico che lavorava in ospedale. Sospettando che si sarebbe potuta ripetere la violenza, la donna portò con sé il cellulare per filmare la visita, riprendendo così gli abusi. Dopo la denuncia della donna, la Procura ha estrapolato le registrazioni che avrebbero fornito riscontri alle accuse. Gli inquirenti adesso starebbero accertando se altre donne abbiano potuto subire le stesse violenze da parte dell'uomo.


Sarà processato per abusivismo edilizio l'ex sindaco di Licata Angelo Cambiano, sfiduciato dal consiglio comunale e simbolo della lotta contro gli abusivi. E' quanto si legge in un articolo pubblicato sull'Ansa. Il Gup Francesco Provenzano aveva accolto nei confronti dell'allora sindaco un decreto penale di condanna a 6.800 euro di ammenda, con sospensione condizionale della pena, emesso dal Pm di Agrigento Carlo Cinque. Contro la decisione del Gip, Cambiano ha presentato opposizione, preferendo non pagare l'ammenda e sottoporsi al processo davanti al Gup. La vicenda risale al 12 maggio del 2016 dopo un'ispezione dei vigili urbani che contestarono la realizzazione, ''nell'immobile di contrada Olivastro, in assenza di titolo abitativo edilizio'' la ''copertura mediante manto di tegole di un pergolato con conseguente aumento di volumetria e modifica del prospetto''.


Un presunto mafioso empedoclino, già arrestato e condannato a 10 anni di reclusione per associazione mafiosa e tentata estorsione nell'ambito dell'operazione ''Icaro'', ha rischiato di finire nuovamente sotto processo. Parliamo di Francesco Tarantino di 31 anni. Lo stesso, quando era sottoposto alla sorveglianza speciale, non versò la cauzione e per questo doveva nuovamente essere giudicato. Il suo difensore, l'avvocato Salvatore Cusumano, ha chiesto invece il patteggiamento a sei mesi di reclusione, ottenendo il consenso del pm Salvatore Caradonna. Il giudice Gianfranca Claudia Infantino ha ratificato l'accordo processuale applicandogli la pena.


Preso con le mani nel sacco un ladro tunisino che è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Agrigento. Era l'ora dell'aperitivo, intorno alle 21.00, e in una nota enoteca della centralissima via Atenea numerosi clienti erano rilassati a sorseggiare il loro drink mentre il proprietario era intento a soddisfare le loro esigenze. Approfittando di quell'atmosfera, un tunisino è entrato nel locale, si è avvicinato alla cassa e ha arraffato il denaro, in tutto 65 euro. Ma non ha fatto in tempo a uscire che è stato acciuffato da un carabiniere fuori servizio che, trovandosi all'interno dell'enoteca, aveva notato tutta la scena. Scena ripresa anche dalle telecamere di videosorveglianza interne al locale. Chiamati i rinforzi, il 32enne Hassen Nabil, già noto alle Forze dell'ordine, è stato arrestato. L'accusa è di furto aggravato. I 65 euro sono stati subito restituiti al proprietario che non ha nascosto la sua gratitudine al militare e all'Arma Carabinieri.


Ancora un altro furto si registra a San Leone. Questa volta però succede mentre i padroni stavano cenando in cucina. Qualcuno si sarebbe intrufolato nell'abitazione da una finestra lasciata socchiusa e in maniera silenziosa avrebbe prelevato oggetti in oro e di valore custoditi nei cassetti, per poi darsi alla fuga. Ad accorgersi dell'accaduto la padrona di casa, una volta arrivata in camera da letto. Lanciato l'allarme, sul posto sono giunti i poliziotti della ''Volanti'' che hanno avviato le indagini. E un altro furto si è registrato nel centro ad Agrigento, in via Del Sole. Questa volta i malviventi hanno agito indisturbati. Nell'abitazione in quel momento non c'era nessuno. Arraffato quanto più possibile, si sono dileguati. Anche in questo caso indagano i poliziotti della sezione ''Volanti''.


Un imprenditore è stato denunciato in quanto sorpreso a svolgere attività estrattiva illegale nell'area protetta del Monte Keli, in territorio di Santa Elisabetta. Da qualche tempo i militari avevano notato che sul costone della montagna vi erano chiare tracce della mano dell'uomo, ovvero che qualcuno stava estraendo della pietra. Proprio per questo i carabinieri di Canicattì hanno avviato servizi di osservazione, attuati da militari in borghese, al fine di risalire agli autori di tale scempio. E nelle ultime ore gli appostamenti hanno consentito ai carabinieri della Stazione di Santa Elisabetta di sorprendere e identificare il furbo imprenditore, denunciato all'Autorità Giudiziaria per i reati di danneggiamento e deturpamento di bellezze naturali. Si tratta di R.R., 36enne del luogo, imprenditore nel settore del movimento terra e degli inerti. L'uomo è infatti risultato privo di qualsiasi autorizzazione a svolgere l'attività estrattiva. L'area interessata, nel frattempo, è stata posta sotto sequestro, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.


''I vostri corsi d'acqua risultano neri e inquinati per colpa delle acque di vegetazione sversate da alcuni imprenditori del settore oliario''. A parlare è Claudio Lombardo dell'associazione ''MareAmico Agrigento'' che ha scritto e inviato una nota ai sindaci del bacino idrografico del fiume Naro, ovvero: Agrigento, Favara, Naro e Canicattì e a quelli del bacino idrografico del fiume Magazzolo: Ribera, Cianciana, Lucca sicula e Burgio. ''Tale grave inquinamento -scrive Lombardo- causa problemi anche di salute pubblica''. Per questo motivo l'associazione ha chiesto di sapere da questi sindaci quali iniziative intendono promuovere per risolvere tale problematica.


Ed è in programma domani sera alle 18.00 ad Agrigento la ''marcia silenziosa di indignazione e sensibilizzazione per il colle di Agrigento e il suo centro storico'', organizzata dalla Comunità Ecclesiale di Agrigento. La stessa Comunità Ecclesiale, nel ringraziare i cittadini, le istituzioni e le organizzazioni che hanno deciso di aderire alla marcia, invita i presenti a non esporre, durante la marcia bandiere e simboli di appartenenza per evitare ogni forma di strumentalizzazione. Intanto ad aderire alla marcia silenziosa che partirà, lo ricordiamo, da via Imera per poi muoversi per via XXV Aprile, via Gioeni, via Plebis Rea, p.zza Bibbiria, via Duomo per concludersi in piazza don Minzoni, davanti alla Cattedrale di Agrigento, è anche il Lions Club Agrigento Host, presieduto da Antonio Calamita.


Nella mattinata di ieri, alla vigilia della ricorrenza del 2 novembre, il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, si è recato a visitare i cimiteri del territorio comunale. Per il sindaco Firetto oltre ad assumere un significativo carattere simbolico di omaggio a tutti i defunti rappresenta anche occasione per verificare le condizioni dei cimiteri comunali. Nella mattinata Firetto è stato nei cimiteri di Montaperto e Giardina Gallotti. Infine si è recato presso il cimitero monumentale di Bonamorone e nel pomeriggio al cimitero di Piano Gatta.


Chiusura di campagna elettorale domani per i partiti e i candidati in corsa per le elezioni regionali di domenica 5 novembre. A Favara i candidati locali hanno programmato dei comizi. Alle 18.30 in piazza Kennedy sarà il M5S, con il suo candidato Giovanni Di Caro, a parlare ai presenti. Contemporaneamente in piazza Itria si terrà il comizio di chiusura del candidato Fabio Patti della lista ''Cento passi per la Sicilia - Fava presidente''. Il candidato del PD Domenico Russello non ha programmato comizi ma parteciperà alla marcia organizzata dalla Comunità Ecclesiale di Agrigento per la riapertura della Cattedrale e poi, al termine, continuerà a incontrare la gente per le vie della sua città.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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