SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 30/10/2017
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Si conclude oggi il ciclo di interviste appartenenti al contenitore ''Favara: Io candidato deputato'', lo spazio che SiciliaTv ha concesso ai favaresi aspiranti deputati regionali che hanno risposto all'invito della nostra emittente. A ognuno di questi è stato concesso tempo massimo di due minuti per presentarsi ''a microfono libero'' alla cittadinanza. Ricordiamo che i favaresi - a nostra conoscenza - in corsa alle elezioni del prossimo 5 novembre sono l'ex sindaco Domenico Russello, in lista con il PD, l'ing. Fabio Patti con la lista ''Fava Presidente - 100 passi per la Sicilia'', la consigliera comunale Marilì Chiapparo, che concorrerà con la lista ''Idea Sicilia - Popolari e Autonomisti'', l'insegnante Salvatore Liotta, in corsa con la lista ''Alleanza per la Sicilia'', Antonella Vinciguerra con ''Forza Italia'', Salvatore Mossuto nella lista ''Diventerà Bellissima'', Sonia Vetro con l'''UDC'' e Giovanni Di Caro con la lista del Movimento 5 Stelle. Proprio con l'ing. Di Caro concludiamo oggi la serie di interviste ''Favara: Io candidato deputato''. Ne ''La Copertina'' del 30/10/2017, ore 13.55, l'intervista a Giovanni Di Caro.


A fuoco la casa rurale di un disoccupato 49enne di Favara. Danneggiati mobili e suppellettili della camera da letto e parte della cucina. Il fatto sarebbe accaduto sabato scorso, in c.da Rocca Stefano. Una volta fatta la scoperta, il padrone di casa avrebbe denunciato l'accaduto. I militari dell'Arma Carabinieri in forza alla Tenenza di Favara, coordinati dal comando compagnia di Agrigento, hanno effettuato un sopralluogo constatando i danni recati dal rogo e rinvenendo sul posto una tanica di plastica contenente tracce di liquido infiammabile. I carabinieri hanno avviato le indagini per tentare di ricostruire la dinamica dei fatti. Nessuna pista è al momento esclusa. La tanica di benzina trovata è stata naturalmente sequestrata.


Volevano passare una serata spensierata all'insegna del buon cibo e del divertimento. Ma qualcosa non è andato per il verso giusto: in poco tempo quella che doveva essere una serena scampagnata, con tanto di carne arrosto, si è trasformata in una vera e propria emergenza. È successo sabato sera a Porto Empedocle, zona lido Azzurro. A un tratto, forse a causa del vento, i carboni ardenti del barbecue hanno invaso la stessa veranda sulla quale stavano facendo la grigliata, innescando un vero e proprio incendio. Sul posto, allertati dai presenti, si sono portati i vigili del fuoco che sono riusciti, dopo circa un'ora e mezza, ad avere la meglio. Danni, fortunatamente, sono stati circoscritti alla sola veranda.


Con il lancio di palloncini e un raduno di moto, è stato dato oggi l'estremo saluto al giovane faverese Jonathan Petit, il 22enne morto, dopo tre giorni di agonia, a seguito di un incidente stradale all'ospedale Villa Sofia di Palermo. Tanta la commozione dei familiari e dei parenti della vittima. Presente anche l'amministrazione comunale. La salma è stata portata a spalle dalla zona Calvario sino alla Chiesa San Vito, dove sono stati celebrati i funerali. Purtroppo, ancora una volta, giovani vite vengono spazzate. Jonathan aveva davanti a sé ancora tanti sogni da realizzare, ma il destino è stato così crudele. Ricordiamo che l'incidente è avvenuto lunedì scorso in via Pergolese, zona Favara Ovest. Il giovane si trovava a bordo di una moto insieme alla zia quando, per cause ancora in corso di accertamento, ha perso il controllo del mezzo, finendo sul selciato.


È accusato di avere trasportato via mare oltre 45 extracomunitari, dalla Tunisia verso l'Italia, procurando loro l'ingresso illegale nel territorio nazionale. Il trasporto gli fruttava un compenso di 2milioni 500mila dinari tunisini, corrispondenti a circa 750 euro a persona. Arriva la condanna, pari a sette anni di reclusione, per un presunto scafista di sbarchi ''fantasma''. La sentenza è stata emessa dal collegio di giudici del Tribunale di Agrigento presieduto dalla Dottoressa Luisa Turco, a fronte della richiesta del pubblico ministero Dottor Salvatore Vella di una condanna a undici anni di reclusione per l'imputato. Si tratta di Chaya Saber, tunisino di 27 anni intercettato e fermato lo scorso 22 settembre nelle acque antistanti il comune di Realmonte; lo stesso si trovava a bordo di un peschereccio con il quale tentava la fuga per rientrare in Tunisia. Ad arrestarlo, al termine di un inseguimento in mare dopo che il tunisino aveva ''scaricato'' numerosi connazionali nel territorio italiano, i militari della Sezione Operativa Navale e della Tenenza della Guardia di Finanza di Porto Empedocle. Il presunto scafista è stato dunque riconosciuto colpevole di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, false generalità - in quanto sarebbe entrato altre cinque volte in Italia, fornendo altrettante false generalità - e resistenza a nave da guerra, perché aveva violato l'ordine delle Fiamme Gialle di fermarsi per essere sottoposto al controllo, gettando in mare cellulare e navigatore e proseguendo la fuga verso la Tunisia. Come detto, si tratta della prima condanna inflitta a un presunto scafista di sbarchi ''fantasma'', un fenomeno che negli ultimi mesi ha assunto i connotati di emergenza nella provincia agrigentina. I finanzieri, dal canto loro, fanno sapere che continuano e continueranno, sempre più intensamente, il loro impegno nella lotta all'immigrazione clandestina lungo le nostre coste.


Camminava sul ciglio della strada, ma non una strada qualunque bensì sul viadotto Morandi, nella parte interdetta al traffico. Ad accorgersi della presenza dell'uomo in quel posto insolito sono stati gli agenti della Volanti che hanno deciso, in prossimità di via Petrarca, di fermarlo e identificarlo. Il 66enne, M.F. queste le iniziali del nome, non ha voluto fornire le proprie generalità agli agenti che, accorgendosi delle presenza di qualcosa sotto il giubbotto, lo hanno perquisito. Ha del misterioso quel che i poliziotti hanno visto: una parrucca di colore nero, un cappellino di lana nero, un tagliabalsa, un palanchino e un tondino in ferro ripiegato ad ''U'' per meglio essere impugnato. L'uomo non ha fornito alcuna informazione sul perché possedesse questi oggetti e per questo è stato accompagnato presso la Caserma Anghelone dove, sottoposto a foto segnalamento, si è riusciti a identificarlo. Il 66enne è stato così denunciato in stato di libertà alla Procura per il possesso degli oggetti che sarebbero potuti servire verosimilmente per una rapina.


Rapina a mano armata, sabato scorso, in un supermercato di via IV Novembre, a Porto Empedocle. Un uomo, con volto coperto e pistola in mano, sarebbe entrato in azione, poco prima della chiusura serale dell'attività commerciale, minacciando chi stava dietro la cassa e facendosi consegnare il contante. Ottenuto ciò che voleva, l'individuo si sarebbe allora dato alla fuga. Scattato l'allarme gli agenti del commissariato ''Frontiera'' si sono recati in via IV Novembre e hanno immediatamente avviato le ricerche, ma del malvivente nessuna traccia. Il bottino della refurtiva ammonterebbe intorno ai 400 euro.


''Anche quest'anno alcuni dissennati imprenditori del settore oleario hanno versato le acque di vegetazione nei torrenti e nei fiumi''. Queste le parole del responsabile dell'associazione MareAmico, Claudio Lombardo, che denuncia questi atti di inciviltà anche con delle immagini effettuate presso la foce del fiume Naro, nella quale convergono i frantoi di Canicattì, Naro e Favara. Le acque di vegetazione, acque reflue derivanti dalla lavorazione dell'olio di oliva, versate nei torrenti sottraggono ossigeno all'acqua - sostiene Lombardo - causando la morte dei pesci. Lo stesso coglie l'occasione per ricordare come l'attuale normativa prevede che queste acque inquinanti vengano accumulate dentro vasche sigillate e poi inviate presso i depuratori abilitati o versate nei terreni di proprietà - con una modalità ben definita - per non danneggiare l'ambiente.


Si svolgerà il prossimo 3 novembre ad Agrigento una fiaccolata silenziosa, organizzata dal Cardinale Francesco Montenegro, per manifestare indignazione e sensibilizzare chi ha compiti di responsabilità a porre in atto azioni risolutive volte alla pubblica incolumità e alla salvaguardia del centro storico e di un bene, la Cattedrale di Agrigento, di significativa rilevanza ecclesiale, storica e architettonica. La marcia partirà alle ore 18.00 da via Imera per poi muoversi per via XXV Aprile, via Gioeni, via Plebis Rea, p.zza Bibbiria, via Duomo per concludersi in piazza don Minzoni, davanti alla Cattedrale. Alla manifestazione hanno annunciato la loro adesione la UIL provinciale e l'Ordine degli Architetti della provincia di Agrigento.


Ordinati diaconi tre giovani del Seminario di Agrigento, stamane, nella parrocchia San Nicola, a Fontanelle. Ad annunciarlo l'Arcivescovo di Agrigento, Card. Francesco Montenegro, insieme al Vescovo di Iringa, alla Comunità del Seminario di Agrigento e alle famiglie dei seminaristi. I tre giovani diaconi sono Riccardo Scorsone, della parrocchia San Nicola di Fontanelle, Pastor Mgemi e Benjamin Mlawa della diocesi di Iringa. L'evento, a detta del Card. Montenegro, rappresenta un momento importante per la chiesa agrigentina, pertanto lo stesso invita tutti i fedeli a pregare per i futuri diaconi ''affinché il Signore li renda strumenti docili nelle sue mani, a servizio dei più poveri e sofferenti''.


Continua a risalire la china la formazione del Pro Favara guidata da mister Gaetano Longo dopo il disastroso inizio stagione che l'aveva posizionata nella parte più bassa della classifica del campionato di Eccellenza, Girone A. Ieri i gialloblu hanno chiuso con un netto 2 a 0 l'incontro disputato in casa, al ''Bruccoleri'' di Favara, contro gli 11 del Mussomeli. I nisseni hanno dimostrato un buon gioco nei minuti iniziali, prendendo l'iniziativa e creando occasioni per conquistare il vantaggio, ma al 31' del primo tempo è il Pro Favara a trovare la rete da un calcio d'angolo. A battere il corner Tummiolo, a capitalizzare - di testa al primo palo - il centravanti Carovana. Stesso registro per il secondo tempo. Il Mussomeli tenta di dare più profondità al proprio gioco ma al 25', sempre su calcio d'angolo e sempre su battuta di Tummiolo, Armenio, di piede, firma il 2 a 0. Il resto della partita è dunque un amministrare il risultato ottenuto, nonostante numerosi contropiedi e occasioni create da entrambe le formazioni. Con questi altri tre punti il Pro Favara ne colleziona 9. Mercoledì prossimo l'incontro in casa del Mazara Calcio. Vediamo adesso i risultati dell'ottava giornata di Eccellenza Sicilia Girone A: Monreale - C.U.S. Palermo 1-4 Atletico Campofranco - Polisportiva Castelbuono 2-0 Città di Casteldaccia - Licata Calcio 0-1 Canicattì - Alba Alcamo 4-1 Kamarat - Dattilo Noir 2-1 Marsala Calcio - Parmonval 4-0 Nuova Città Di Caccamo - Mazara Calcio 1-1 Pro Favara - Mussomeli 2-0 La Classifica Marsala Calcio 22 Licata Calcio 21 Dattilo Noir 18 Nuova Città di Caccamo 15 Mazara Calcio 14 Alba Alcamo 14 Parmonval 12 Canicattì 11 Atletico Campofranco 10 C.U.S. Palermo 10 Pro Favara 9 Polisportiva Castelbuono 7 Kamarat 7 Città Di Casteldaccia 4 Monreale Calcio 4 Mussomeli 2 Gli incontri del prossimo turno, la nona giornata, mercoledì 1 novembre: Alba Alcamo - Nuova Città di Caccamo Licata Calcio - Parmonval Monreale Calcio - Marsala Calcio Dattilo Noir - Atletico Campofranco Mazara Calcio - Pro Favara Mussomeli - Città Di Casteldaccia Polisportiva Castelbuono - Canicattì C.U.S. Palermo - Kamarat


Una onorevole sconfitta per i ''Giganti'' della Fortitudo Agrigento che, con il punteggio di 83 a 79, cedono di poco la vittoria alla formazione del padrone di casa e capolista Casale Monferrato. Nonostante la sconfitta, il coach biancazzurro, Franco Ciani, si è detto soddisfatto della reazione dei suoi giocatori. ''Per 20 minuti abbiamo combattuto ad armi pari contro quella che è, ad oggi, la squadra migliore del campionato - ha affermato Ciani. Siamo arrivati a un tiro dal potenziale pareggio o vittoria e questo mi fa piacere. Abbiamo segnato alla migliore difesa del campionato 79 punti''. Per il coach la svolta della partita si è avuta quando a ogni piccolo ritardo della Fortitudo il Casale li ha puniti con delle ''bombe'' da tre punti, ma rimane la soddisfazione di essersi fatti valere e di avere dimostrato tenacia e spirito combattivo contro gli avversari più temibili.


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