SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 26/10/2017
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Iniziato lunedì scorso, continua anche oggi l'appuntamento con ''Favara: io candidato deputato'', lo spazio messo a disposizione dalla nostra emittente ai candidati favaresi in corsa per un posto all'ARS. Ricordiamo che a ogni candidato è stato dato un massimo di due minuti per potersi presentare. Oggi ospitiamo la candidata dell'UDC Sonia Vetro. Ne ''La Copertina'' l'intervista.


Buone notizie sembrano arrivare da Palermo per i precari del Comune di Favara. La Regione avrebbe infatti approvato il piano di riparto che finanzia, fino al 31 dicembre 2017, l'intero costo dei servizi prestati da questi lavoratori. Ad annunciarlo è il sindaco di Favara. Un sospiro di sollievo per gli oltre 250 lavoratori che a fine mese si sarebbero trovati senza lavoro e senza stipendio. Un problema quello dei precari che si protrae da tanto tempo. Da decenni e decenni vivono con l'angoscia che da un momento all'altro possono perdere il posto di lavoro. Se guardiamo indietro, in un modo o nell'altro negli anni è stato garantito il proseguo lavorativo. Il futuro è sempre incerto e spaventa. Ricordiamo che i lavoratori, avendo appreso della volontà dell'amministrazione comunale di Favara di procedere, dal primo di ottobre, alla loro sospensione dal servizio per questioni economiche, avevano iniziato il 23 settembre lo stato di agitazione. Diversi incontri in queste settimane si sono svolti tra sindacati e lavoratori, riunioni anche nell'aula consiliare. Poi l'amministrazione comunale prorogò con delibera la scadenza del contratto al 31 ottobre. Il 29 settembre si organizzò un'apposita riunione della pubblica assise, dove a partecipare furono anche sindacati ed esponenti politici. In quell'occasione venne proposto oltre che la proroga del contratto al 31 dicembre anche un incontro a Palermo per accelerare l'iter regionale del piano di riparto. Ecco che adesso da Palermo sembra arrivare questa buona notizia: la copertura finanziaria sino al 31 dicembre. È chiaro che a fine anno queste oltre 250 famiglie, se non si provvederà prima, si ritroveranno ad affrontare, nuovamente, il problema.


Presunto danno erariale ai danni del Comune di Porto Empedocle. La Corte dei conti - secondo quanto riportato oggi dal quotidiano La Sicilia e da altri organi di informazione - avrebbe citato in giudizio l'ex sindaco di Porto Empedocle e attuale primo cittadino di Agrigento, Lillo Firetto, e l'ex dirigente finanziario Salvatore Alesci. L'accusa sarebbe quella di avere utilizzato tre milioni di euro, fondi erogati dalla Cassa Depositi e Prestiti al Comune empedoclino, per finalità diverse rispetto a quelle previste. Verso la fine del 2015 l'allora collegio dei Revisori dei conti avrebbe inviato una relazione ai magistrati contabili rilevando come le somme chieste dal Comune allo Stato per il 2014, circa 4 milioni, che sarebbero dovute servire per far fronte ai sospesi del 2012 e del 2013, siano state utilizzate per altro come il pagamento di stipendi e oneri previdenziali degli impiegati. ''Nel 2014 il Comune da me amministrato - avrebbe scritto Firetto al quotidiano La Sicilia - ha formulato due richieste di anticipazione alla Cassa Depositi e Prestiti. Mi sono limitato a sottoscrivere, assieme al dirigente proponente, le richieste. L'utilizzazione dei fondi è stata esclusivamente gestita dagli uffici. Tale attività, di competenza né del sindaco, né di altri amministratori - avrebbe continuato l'ex sindaco empedoclino - è proseguita anche nei mesi successivi alle mie dimissioni''.


False vendite su siti online per truffare gli ignari acquirenti. Sono questi i presunti reati per i quali il pm Federico Panichi ha chiesto 7 rinvii a giudizio. Dopo quattro mesi dall'operazione dei carabinieri, denominata ''Pacchi.it'', la vicenda approda in aula. Secondo gli inquirenti i coinvolti nell'inchiesta avrebbero dato vita a una organizzazione finalizzata a compiere raggiri su noti siti web di acquisti online. I presunti truffatori avrebbero ''esposto'' su tali siti autovetture e motori - anche non di loro proprietà - e altri oggetti di vario genere, proponendo dei prezzi scontati. Durante i contatti con le vittime sarebbero state utilizzate schede telefoniche temporanee e carte prepagate, distrutte dopo essersi fatto versare l'acconto della vendita. Oltre la trentina le presunte truffe riuscite. Una di queste, non andata a buon fine, avrebbe riguardato un terremotato di Amatrice al quale si sarebbe cercato di vendere una roulotte a 1.500 euro. Il ''giro d'affari'' della presunta banda si sarebbe aggirato intorno ai 6mila euro al mese. Per i 7 imputati, tutti di origine licatese, spetterà al Gup del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, decidere se disporre il processo.


Sono stati tutti assolti ''perché il fatto non costituisce reato'' gli imputati al processo scaturito dall'inchiesta sul depuratore di Aragona. A deciderlo i giudici della sesta Corte di appello di Palermo che hanno così annullato le tre condanne decise in primo grado nei confronti degli ex sindaco Salvatore Parello e Alfonso Tedesco e del dirigente comunale Rosario Manachino. Secondo l'accusa, il depuratore non sarebbe stato a norma e avrebbe scaricato reflui fognari direttamente nel vallone del fiume Platani. Tutti erano accusati di danneggiamento e violazione del codice dei beni culturali. Già in primo grado il gup di Agrigento Alessandra Vella aveva escluso l'omissione di atti di ufficio e il danneggiamento, condannandoli però a 2 mesi di arresto e 10.200 euro di ammenda.


Dei problemi strutturali e carenze igienico-sanitarie sarebbero state riscontrati in un centro Sprar di Licata che, su ordinanza del commissario straordinario del Comune Maria Grazia Brandara, è stato chiuso. Su richiesta del commissario Brandara, la Polizia Municipale sta iniziando dei controlli nelle strutture che ospitano i migranti. Proprio in una di queste sono stati trovati una lesione trasversale su una delle facciate dell'immobile, infiltrazioni di acqua piovana, il sottotetto ricolmo di guano di volatili, nonché arredi, utensili da cucina e attrezzature in pessime condizioni. La Polizia Municipale ha richiesto l'intervento dell'ufficiale sanitario e del tecnico comunale qualificato per valutare le condizioni strutturali. Chiusa la struttura, sita in via Roma, i cinque ospiti del centro sono stati trasferiti in altra sede.


Al Comune di Licata è stata avviata una procedura d'indagine conoscitiva sui costi sostenuti dall'ente per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Nello specifico il commissario straordinario Maria Grazia Brandara intende sapere dal dirigente del Dipartimento Finanze, con urgenza, i dati relativi ai costi per il personale, noli, manutenzione, carburante dei mezzi e quanti altri sostenuti per l'esecuzione del servizio dal 6 ottobre a oggi. Dal 6 ottobre in quanto è la data di emissione dell'ordinanza sindacale con la quale sono stati adottati provvedimenti urgenti per affrontare le emergenti e crescenti necessità, non più fronteggiabili in tempi ridotti con gli strumenti ordinari a disposizione della Dedalo Ambiente Ag 3 Spa. L'iniziativa rientra tra le azioni avviate dal Comune finalizzate al superamento dell'attuale difficoltà che investe il settore raccolta e smaltimento dei rifiuti all'interno di tutto il territorio comunale.


Auto in fiamme l'altra notte a Licata. La vettura, di proprietà di un licatese, si trovava parcheggiata in corso Serrovita quando, intorno alle 3.00, il rogo l'ha avvolta. Sul posto i vigili del fuoco, che hanno spento le fiamme, e i carabinieri, che hanno avviato le indagini.


Escavatore e attrezzi sul posto, operai di Girgenti Acque questa mattina hanno iniziato i lavori di ripristino del dissestato manto stradale sussistente in via Largo Natale, a Favara, proprio di fronte all'Istituto Scolastico ''San Domenico Savio'', meglio conosciuto come ''Palmoliva''. A segnalare il problema ai nostri microfoni, appena ieri, alcuni cittadini residenti nella zona; gli stessi comunicavano come la buca fosse sul posto, in bella vista, da circa due mesi. A crearla, a detta dei cittadini, la società Girgenti Acque che agli inizi di settembre era intervenuta per risolvere dei problemi relativi alla fognatura e allo scarico delle acque. Il manto stradale non era stato però ripristinato, nonostante le segnalazioni dei residenti alla società. Le piogge - a detta poi degli stessi abitanti- avrebbero nel tempo causato infiltrazioni nelle case circostanti. Tutto a pochi passi da un istituto scolastico frequentato giornalmente da bambini. Ieri dunque i cittadini avevano rinnovato l'appello attraverso i nostri microfoni ed ecco che oggi, sotto la supervisione del responsabile di Girgenti Acque per Favara, Luigi Tannorella, gli operai sono stati inviati sul posto per i lavori di ripristino che riguardano la rimozione delle macerie, attraverso l'escavatore, e la definitiva chiusura della buca con del calcestruzzo. Intanto ieri sempre i cittadini lamentavano un altro problema che da diversi mesi li preoccupava: a pochi passi dalla buca, sempre di fronte alla scuola ''Palmoliva'', una conchiglia Enel cadente e in condizioni precarie restava chiusa con del fil di ferro. Anche in questo caso, dopo la segnalazione del problema ai nostri microfoni, stamane operai Enel hanno provveduto a ripristinare l'armadio stradale riavvicinandolo alla parete dalla quale si era staccato e sigillando il tutto con del nastro monitore. Problemi attenzionati, dunque. Le due società sono intervenute per risolvere due questioni che creavano disagio ai residenti, oltre alle famiglie e ai bambini del plesso ''San Domenico Savio''.


Mentre si inaugura la riapertura della chiesa di Santa Caterina, chiusa da 40 anni a causa del dissesto idrogeologico agrigentino degli anni '60, la curia arcivescovile si ritrova a dover ''denunciare'' l'operato della Regione Siciliana che, con atti formali, ha posto un punto di sospensione nell'iter per la messa in sicurezza del colle San Gerlando, luogo dove sorge la Cattedrale di Agrigento. A comunicarlo, ieri, l'arcivescovo di Agrigento card. Francesco Montenegro. ''Lo sforzo dell'Arcidiocesi di Agrigento, con propri fondi - scrive Montenegro - e con risorse recuperate precedentemente dalla partecipazione, insieme al Comune di Agrigento, a un bando dell'Assessorato regionale alle Infrastrutture, sta permettendo il proseguo dell'iter per la messa in sicurezza della Cattedrale e di una parte del prossimo territorio della città''. ''Tutto -conclude il cardinale- per salvaguardare un edificio che è segno identitario della comunità cristiana agrigentina, un bene monumentale di significativa rilevanza ecclesiale, storica e architettonica''.


Un ambulatorio mobile per lo screening del tumore alla mammella. È quanto messo a disposizione dall'Asp di Agrigento per il territorio di Ribera. Sino al prossimo 31 ottobre la popolazione femminile del comprensorio formato dai comuni di Ribera e Calamonaci avrà l'opportunità di essere sottoposta a screening mammografico presso l'unità mobile sita presso l'area antistante al presidio ospedaliero ''Fratelli Parlapiano''. Potranno sottoporsi a screening le donne tra i 50 e i 69 anni residenti nell'area geografica interessata, secondo un preciso calendario d'inviti recapitati a casa. Il target di riferimento del monitoraggio è composto in questa fase da un totale di 2.924 donne: 2.732 residenti a Ribera e 192 a Calamonaci.


Personaggi del mondo della musica, della cultura e più in generale dell'universo imprenditoriale e finanziario sostengono la candidatura della città di Agrigento a Capitale Italiana della Cultura 2020. Dopo lo scrittore Andrea Camilleri è arrivato il sostegno di uno degli artisti più conosciuti ad Agrigento, Lello Analfino, esponente di punta dei Tinturia. ''Sono Italiano, di più, Siciliano, ancora di più, Agrigentino. Sono nato nella più bella città dei mortali -dice Analfino-, porta del Mediterraneo nel Mediterraneo, prezioso contenitore di preziosità di un'era maestosa, dove le arti e i mestieri si sono fusi per creare bellezza. Sono felice che la mia bella Agrigento sia candidata a ''Capitale della Cultura 2020'', perché ogni uomo merita e deve avere l'opportunità di vedere e vivere questi luoghi e questa gente, gli agrigentini, popolo votato all' accoglienza, all' ospitalità e a svelare al resto dell'universo le sue bellezze storico-paesaggistiche e architettoniche''.


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