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SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 20/10/2017
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


È favarese, è direttore del Notiziario ADI e membro del Dipartimento Media Radio TV ed è il rappresentante per l'Italia in un tavolo che dal 20 al 26 ottobre raccoglierà 43 esponenti delle maggiori realtà evangeliche e dei network operanti nel globo. È il pastore Calogero Sorce, tra le altre cose anche direttore della nostra testata giornalistica SiciliaTv Notiziario, che è stato scelto, tra tanti, quale unico rappresentante della nostra nazione per relazionare in un meeting sull'impatto dei new media cristiani nella società contemporanea. Calogero Sorce si è recato oltreoceano, in Texas, per presenziare all'evento. A organizzare e promuovere l'incontro l'organizzazione di studio Media Alliance, con sede a Dallas. Questa è costituita da un tavolo di accademici cristiani e beneficia dell'apporto della Dallas Baptist University. Al convegno, che ha cadenza annuale, vengono invitati i maggiori esponenti della comunicazione cristiana in ambito mondiale. Il tutto per creare un dibattito costruttivo al fine di trovare la maniera più efficace di parlare della fede in Cristo e del Vangelo attraverso gli strumenti oggi a disposizione. I partecipanti, invitati per l'occasione dal presidente Dott. Ron Harris, docente di comunicazione alla Dallas Baptist University e predicatore radiofonico, sono stati segnalati da diverse organizzazioni. Il favarese Calogero Sorce, su segnalazione dell'Alleanza Evangelica Italiana, in collaborazione con le Assemblee di Dio in Italia, relazionerà dunque a questo importante incontro mondiale. La chiamata a partecipare al convegno come rappresentante per l'Italia dimostra l'impegno, la passione e la competenza del pastore Calogero Sorce nei confronti del mondo della comunicazione, del giornalismo e dei nuovi canali di informazione. Dal canto suo, Favara mostra per l'ennesima volta i propri muscoli attraverso favaresi che, in questo caso nell'ambito giornalistico e cristiano, si confermano eccellenze riconosciute a livello mondiale.


Una scarpa lasciata in un'area rurale, la cui impronta è risultata compatibile con quella repertata dai carabinieri del RIS sulla scena del crimine, sarebbe stata la chiave di svolta nelle indagini sull'omicidio dell'artigiano di Cattolica Eraclea Giuseppe Miceli. I carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, pm Silvia Baldi, hanno eseguito alle prime luci dell'alba un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, nei confronti dell'operaio 53enne di Cattolica Eraclea Gaetano Sciortino, ritenuto responsabile del brutale omicidio. Il tutto è stato reso noto stamattina durante una conferenza stampa al Comando Provinciale dell'Arma, alla presenza del col. Rodrigo Micucci, comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri, e Giuseppe Scotto Di Tella, comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Agrigento. Le indagini, durate quasi due anni, oltre a basarsi su preziose immagini di telecamere di videosorveglianza, hanno visto la svolta quando l'indagato 53enne si è recato in un'area rurale dove poi i carabinieri trovarono una scarpa, la cui impronta risultava combaciare perfettamente con quella repertata dai carabinieri del RIS sulla scena del crimine. Durante poi l'analisi meticolosa di filmati realizzati da alcune telecamere esistenti nelle adiacenze del luogo del delitto, è stato possibile concentrare l'attenzione su una vettura, una Fiat Punto di colore nero, guidata proprio da Sciortino. Il 53enne avrebbe pedinato il compaesano con soste prolungate agli angoli delle strade da dove era possibile osservare i movimenti dell'artigiano. La mattina del 6 dicembre del 2015 Sciortino pedinò per circa tre ore la vittima. L'arrestato, spiega il col. Micucci, è stato inoltre monitorato mentre si recava nelle vicinanze del laboratorio della vittima, per poi tornare con una valigetta rinvenuta successivamente bruciata in aperta campagna poco distante da alcune punte di trapano risultanti essere di proprietà di Miceli, quest'ultime distrutte e disperse dai figli di Sciortino. Che si sarebbe arrivati quanto prima a chiudere il cerchio era nell'aria. 9 mesi dopo l'omicidio infatti, avvenuto il 6 dicembre 2015, i RIS ritornarono in via Crispi, dove l'artigiano aveva un laboratorio di marmi. A scoprire l'indomani mattina il cadavere dell'uomo, che si presentava con il volto completamente tumefatto, il fratello maggiore. Il 67enne venne ucciso con colpi di oggetti contundenti alla testa e al torace. Sul posto gli inquirenti trovarono e sequestrarono gli oggetti utilizzati per compiere il delitto, ovvero: due motorini per autoclave, un piatto di marmo e un booster. Resta ancora da capire il movente del delitto; nella fase iniziale dell'attività investigativa si pensava a una rapina conclusasi nel peggiore dei modi, ma nulla è stato accertato in maniera chiara. Al momento non ci sono altri indagati.


A fuoco stanotte un'auto in via Gramsci, traversa viale Pietro Nenni, a Favara. A essere interessata una Fiat Punto di proprietà di un operaio agricolo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale Tenenza e i vigili del fuoco che hanno domato le fiamme. Al momento non è esclusa alcuna pista. I militari hanno avviato le indagini.


Falsi invalidi per beneficiare dei trasferimenti in sedi lavorative della propria provincia; chiuso il secondo filone d'indagine per altri 80 indagati che si sono visti notificare l'avviso. A occuparsi dell'inchiesta il PM Andrea Maggioni. Tre anni dopo il blitz della polizia, scattato nel settembre del 2014, la Procura di Agrigento tira quindi le somme. Nella nuova lista degli ottanta indagati, ai quali si contestano i reati di falso e truffa, ci sono medici e finti invalidi o ammalati. L'indagine si è sviluppata sulla base della consulenza tecnica che ha già portato al primo processo in cui si contestava, per alcuni imputati, anche l'associazione per delinquere. Alcuni degli indagati sono comuni col processo principale.


Servizi di controllo e prevenzione a Lampedusa da parte dei carabinieri, finalizzati a garantire la sicurezza pubblica. I militari sono intervenuti in via Mazzini dove hanno individuato tre magrebini che alla loro vista hanno cercato di scappare. Fermati, sono stati sottoposti a perquisizione. Nella tasca di uno di loro è saltata fuori una dose di hashish. La droga è stata sequestrata mentre lo straniero è stato segnalato alla Prefettura di Agrigento quale assuntore di droga. .


''Il prossimo 25 novembre l'assessore regionale all'Economia Alessandro Baccei consegnerà le Terme di Sciacca al sindaco Valenti: si volta finalmente pagina, si riparte, si mette fine a una vicenda paradossale che per troppi anni ha fermato gli stabilimenti termali''. Lo dice Giovanni Panepinto, vicepresidente del gruppo PD all'Ars. ''Il governo regionale con l'assessore Baccei - aggiunge - e il gruppo parlamentare del PD all'Ars sono stati i protagonisti di questo importante risultato per il territorio agrigentino e per la costa occidentale. Le terme di Sciacca possono e devono essere l'attrattore e il volano principale per il comparto turistico che va dalla Valle dei Templi a Selinunte''.


Al Comune di Canicattì sono state avviate delle verifiche su alcune dichiarazioni anomale che sarebbero state presentate da cittadini per quanto riguarda la richiesta di assegni per nucleo familiare con almeno tre figli minori. Dagli uffici comunali infatti avrebbero riscontrato delle palesi discordanze sulla composizione del nucleo familiare e quanto rilevato dalle banche dati anagrafiche del Comune. Le pratiche irregolari sono state prontamente trasmesse alla locale Tenenza della Guardia di Finanza per gli accertamenti e i provvedimenti di competenza. Dal Comune precisano che le false dichiarazioni costituiscono reato penale e sono quindi perseguibili ai sensi dell'art. 483 del Codice Penale.


Raccolta differenziata ad Agrigento. Nei prossimi giorni -fanno sapere dalla ditta Iseda- saranno consegnati ai commercianti di via Atenea e del centro cittadino i relativi contenitori. ''Al momento -scrivono- si sta procedendo a ultimare la fornitura dei cestelli nelle zone periferiche e in quelle con un'alta presenza di attività commerciali e della grande distribuzione. In queste ore, inoltre, si sta procedendo con la consegna a Villaseta, Monserrato e all'interno del Parco Archeologico della Valle dei Templi''. ''Entro la prossima settimana -dicono dall'Iseda - si inizierà con la distribuzione del materiale agli operatori commerciali di via Atenea e del resto del centro urbano''.


Manca poco ormai per l'annuale Fiera d'Ottobre che in questo periodo anima le strade di Favara. A partire da domani e fino a lunedì prossimo viale Ambrosini pullulerà di bancarelle e visitatori. Già montate le giostre per il divertimento dei più giovani. Novità di quest'anno il ritorno, all'interno della fiera, di uno spazio dedicato all'esposizione di animali. La mostra sarà ubicata nell'area adiacente all'isola ecologica di viale Maranello, sempre nei pressi di viale Ambrosini. L'esposizione degli animali sarà svolta dalle ore 8.00 alle ore 13.00 di domenica 22 ottobre, il secondo giorno della fiera.


Alla vigilia dell'apertura della Fiera d'Ottobre 2017 a Favara, si registra oggi l'intervento della consigliera comunale del PD Laura Mossuto la quale, a inizio nota, ricorda lo svolgimento della Fiera dello scorso anno e dei problemi riscontrati alla normale viabilità. ''Lo scorso anno -dice- da residente in una via interessata, sarebbe più corretto occupata, dalle bancarelle e dagli esercenti che partecipano alla fiera -dice Mossuto- ho potuto constatare in prima persona la assoluta approssimazione con cui l'Amministrazione ha gestito l' evento, vivendo episodi di totale paralisi del traffico pedonale con evidente pericolo per l' incolumità dei nostri concittadini''. Mossuto dice di aver raccolto, da giorni, segnalazioni di presenza irregolare da parte di esercenti. Proprio per questo chiede all'amministrazione di adoperarsi e predisporre tutte le misure utili a effettuare i controlli necessari delle licenze posteggio e dei versamenti degli oneri di legge, oltre che chiaramente, della corretta collocazione delle bancarelle. Quanto alle assegnazioni dei posti, Laura Mossuto intende capire come l' amministrazione consenta la collocazione di venditori ambulanti sulla via dello Sport, nonché la collocazione sulla strada mai chiusa al traffico di tavoli e sedie per gli astanti. ''Sarebbe stato più prudente -conclude- individuare un' area esclusa al traffico veicolare o, nell'impossibilità, individuare un passaggio alternativo per i residenti''.


Prime visite di scolaresche alla ''Stanza della memoria'' del giudice Rosario Livatino dopo la cerimonia di apertura avvenuta settimane addietro. Gli alunni dell'Istituto Comprensivo ''Esseneto - Castagnolo'' accompagnati dalle docenti, particolarmente incuriositi ed emozionati, hanno visitato, presso l'ex Palazzo di giustizia di Agrigento in piazza Gallo, oggi sede di uffici comunali, la camera dove per dieci anni lavorò come sostituto procuratore della Repubblica il giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia il 21 settembre del 1990. A guidare in visita gli studenti personale dell'ufficio pubblica istruzione del Comune cui è demandato il compito di sovrintendere alle prenotazioni e alla gestione di quel luogo della memoria. Sono infatti già molte le scuole che hanno chiesto di poter far visitare ai ragazzi la Stanza del giudice Livatino. Per le visite alla ''Stanza della memoria'' del giudice Rosario Livatino è necessario prenotare al seguente numero di telefono: 0922.590138.


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