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SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 05/10/2017
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Come ogni anno, i prossimi 7 e 8 ottobre ''La mela di Aism'' ritorna nelle piazze italiane in favore della ricerca sulla sclerosi multipla. In Italia ci sono 114 mila persone, di cui 11.000 giovanissimi under 18, con sclerosi multipla. Circa il 30% dei bambini e adolescenti con SM - come succede anche nella SM degli adulti- manifesta deficit cognitivi, in particolare a carico dell'attenzione e della velocità di elaborazione delle informazioni, della memoria, delle funzioni esecutive e delle funzioni viso-motorie. Sono circa 3.400 i nuovi casi all'anno di sclerosi multipla: 1 ogni 3 ore. Sino al prossimo 9 ottobre si può anche inviare un sms di 2 euro al 45520. I fondi raccolti serviranno a sostenere uno studio innovativo per valutare la fattibilità e l'efficacia di un training dell'attenzione in ragazzi di età tra i 9 e i 18 anni a cui è stata diagnosticata la sclerosi multipla. Anche in provincia di Agrigento l'Associazione Italiana Sclerosi Multipla sarà presente questo fine settimana nelle piazze per sostenere la ricerca. Troverete ''La mela di AISM'', oltre che a Favara e Agrigento, anche ad Aragona, Canicattì, Licata, Palma di Montechiaro, Sciacca, Ravanusa, Porto Empedocle, Raffadali, Sambuca di Sicilia, Cattolica Eraclea, Ribera, Castrofilippo, Racalmuto e Calamonaci. Per quanti volessero conoscere la realtà AISM o avere semplicemente delle informazioni possono recarsi presso l'associazione sita in via Cola di Rienzo, 38 a Favara.


La consigliera comunale di Favara Marilì Chiapparo scioglie le riserve e annuncia stamattina la sua candidatura all'ARS. Salgono quindi a 5 i favaresi in corsa alle prossime regionali del 5 novembre. La lista con cui si candida è ''Idea Sicilia-Popolari e autonomisti'' che sostiene Nello Musumeci come candidato per il centrodestra alla presidenza della Regione siciliana. L'avvocato 48enne ha sempre amato la politica. Ha dimostrato di essere agguerrita quando la situazione lo richiedeva. È stata amministratrice della città di Favara e consigliere comunale; adesso pensa sia arrivato il momento di proseguire il suo percorso politico su scala regionale. Come detto, salgono a cinque i favaresi che si contendono un posto all'ARS. Non si esclude anche che più di uno potrebbe arrivarci. Oltre a Chiapparo i candidati a deputato regionale sono anche il grillino Giovanni Di Caro, il medico Carmelo Vitello con Forza Italia, l'ex sindaco Mimmo Russello con il PD e l'ing. Fabio Patti con la lista ''Fava Presidente - 100 passi per la Sicilia''.


Non si ferma la serie di sbarchi clandestini che in queste settimane stanno portando centinaia di migranti sulle coste agrigentine. A essere ''presa di mira'' dagli sbarchi fantasma è questa volta la spiaggia di Punta Bianca, a segnalarlo con tanto di supporto visivo l'associazione ambientalista MareAmico. Stando a quanto riferito dall'associazione, lo sbarco è avvenuto tranquillamente e in assenza di testimoni. ''Questo - spiega il responsabile Claudio Lombardo - lo si presume dal fatto che i 20/30 migranti sbarcati sul luogo si sono cambiati i vestiti direttamente sul bagnasciuga, senza fuggire appena messo piede sulla spiaggia''. Nessuna traccia nemmeno dell'imbarcazione utilizzata per arrivare a Punta Bianca. Le ipotesi più plausibili potrebbero riguardare un presunto scafista che ha lasciato i migranti sulla spiaggia per poi tornarsene con la barca al fine di riutilizzarla in un successivo sbarco clandestino oppure l'abbandono dello stesso natante, successivamente rubato da qualche pescatore del luogo. Questo, al momento, l'ultimo di una lista interminabile di sbarchi avvenuti ultimamente anche a più riprese nel giro di 24 ore. Chissà quanti ancora attendono le coste dell'agrigentino.


È arrivata la condanna per la coppia di favaresi che avrebbe messo a segno diversi colpi sparsi per la provincia, fra Castrofilippo, Grotte e Racalmuto, derubando anziani con scippi e rapine. Il modus operandi sarebbe stato sempre lo stesso: le vittime sarebbero state fermate per strada con una scusa per poi mettere a segno lo scippo. Proprio il ripetersi della stessa ''formula'' avrebbe fatto subito capire agli inquirenti che dietro ai diversi atti si celassero gli stessi autori, ribattezzati come i ''Bonnie and Clyde all'agrigentina''. Ieri il Gip del tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, ha condannato i favaresi; lui, D.B., 31 anni, a quattro anni e quattro mesi di reclusione e lei, S.T., 22enne, a tre anni. I due favaresi avrebbero in precedenza ammesso le proprie colpe e chiesto scusa in aula. I difensori, gli avvocati Salvatore Pennica e Domenico Russello, avrebbero chiesto al giudice di contenere la pena, di riqualificare l'accusa di rapina e di ''valutare lo stato di necessità che ha spinto a commettere i fatti di cui sono accusati e che loro stessi hanno ammesso''. Le pene sarebbero state ridotte di un terzo in quanto la coppia sarebbe stata giudicata con il rito abbreviato.


Avrebbero rapinato un'anziana favarese, il tutto con la complicità del nipote - all'epoca dei fatti minorenne - che avrebbe lasciato aperta la finestra della cucina dell'abitazione della parente per fare entrare i complici. Il gup Stefano Zammuto ha ratificato la sentenza di patteggiamento per due imputati e rinviato a giudizio gli altri. La vicenda risale al 18 settembre del 2009 e vede coinvolti sei favaresi dai 27 ai 41 anni, oltre al nipote della vittima. Due di questi, quelli scesi in campo con volto coperto, sono accusati di rapina. All'anziana signora sarebbe stata puntata contro una pistola, con minaccia di aprire il fuoco; la stessa è stata costretta a consegnare tutti i gioielli tra i quali collane in oro e anelli. La refurtiva sarebbe stata ricettata e venduta anche in un negozio. Due degli imputati, attraverso il loro difensore, l'avvocato Salvatore Cusumano, hanno patteggiato otto mesi di reclusione. Gli altri attendono l'approfondimento dibattimentale.


Doppio colpo messo a segno nel giro di poche ore in due diverse frazioni di Agrigento, rispettivamente Villaggio Mosè e San Leone. Non si esclude che a entrare in azione sia stata sempre la stessa banda di ladri. A essere prese di mira, in entrambi i casi, le villette. Uno dei due furti è stato compiuto in via Gerbino, al Villaggio Mosè. Ignoti, approfittando dell'assenza dei padroni di casa, si sono intrufolati nell'abitazione mettendo tutto in disordine e portando via quanto trovato di prezioso, principalmente oro e denaro. Il danno corrisponderebbe a circa mille euro. Una volta rientrati a casa e fatta l'amara scoperta, i residenti della villetta hanno allertato i carabinieri. I militari hanno effettuato il controllo di rito e raccolto la denuncia di furto a carico di ignoti.


Nascondeva oltre un etto di hashish in uno zaino, occultato da un modesto quantitativo di peperoncino per eludere eventuali controlli con cani antidroga. È stato sorpreso in flagranza di reato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Agrigento il 24enne D.L.M., originario di Realmonte. A qualche settimana dall'apertura delle scuole, i Carabinieri della Compagnia di Agrigento hanno intensificato i controlli nelle vicinanze degli istituti scolastici e nei luoghi maggiormente frequentati dagli studenti al fine di prevenire e reprimere il fenomeno dell'uso, del consumo e dello spaccio di sostanze stupefacenti; ed è proprio in quest'ambito che i militari hanno sorpreso il presunto pusher. Il giovane si trovava in piazzale Rosselli, ad Agrigento. La droga è stata naturalmente posta sotto sequestro, sarà successivamente analizzata in laboratorio. Intanto l'arrestato, dopo i rilievi segnaletici presso il Comando Provinciale dell'Arma, è stato posto ai domiciliari su disposizione dell'Autorità Giudiziaria.


Con l'accusa di aver violato la misura della sorveglianza speciale è stato arrestato a Favara un empedoclino. Si tratta di Giorgio Filippazzo di 36 anni. Su di lui era stato imposto l'obbligo di non uscire dalla propria residenza dalle ore 20.00 alle ore 7.00 e invece è stato trovato nella città dell'agnello pasquale. A fermarlo i carabinieri del NORM di Agrigento. In un primo momento Filippazzo si sarebbe rifiutato di fornire le generalità dicendo di volere andare in ospedale perché si sentiva male. Dopo l'arresto, il 36enne è stato nuovamente ricondotto ai domiciliari.


Era andato in pieno centro dal barbiere a tagliare i capelli non curante di essere però agli arresti domiciliari. I poliziotti del Commissariato di Frontiera di Porto Empedocle hanno arrestato con l'accusa di evasione il 22enne Ramzi Mejri, di nazionalità italiana, nato da genitori tunisini. Adesso il 22enne, su disposizione del pm, ha lasciato i domiciliari per essere tradotto in carcere.


Il maltempo e l'asfalto umido ieri non hanno mancato di assestare qualche colpo alla viabilità dell'agrigentino. In particolare un incidente ha visto coinvolta una donna di Agrigento che sarebbe andata a scontrarsi contro due auto parcheggiate. Il fatto è accaduto in via Giovanni XXIII del capoluogo. L'incidentata avrebbe riportato lievi ferite e traumi vari. Sul posto è giunta un'ambulanza che ha trasportato la donna presso il presidio ospedaliero San Giovanni di Dio, in c.da Consolida. Altri tre incidenti minori sono stati registrati sempre in città o nelle zone limitrofe. Sinistri che, fortunatamente, non hanno registrato conseguenze a persone.


Andava a 160 chilometri orari sulla statale 115, da Porto Empedocle in direzione Sciacca, un automobilista alla guida di una Ferrari. Il conducente non si era tuttavia accorto della pattuglia della Polizia Stradale intenta in un posto di controllo che ha subito provveduto a risalire alla sua identità. L'accertamento della violazione dei limiti di velocità è avvenuto tramite l'uso di telelaser. All'automobilista è stata revocata la patente di guida, oltre ad aver ricevuto una multa di 532 euro. Questo non è il primo caso dell'ultimo fine settimana. Se ne registrano ben 40 in territorio agrigentino, tutti di automobilisti multati per eccesso di velocità.


Sciopero nazionale domani, indetto da Cgil, Cisl e Uil, per i dipendenti di province e città metropolitane. Sono 22 mila i lavoratori che aderiranno per denunciare la ‘migrazione forzata' di 16 mila dipendenti di Province e città metropolitane verso altri enti, i numerosi tagli subiti negli ultimi anni e lo stato di squilibrio economico di 38 province. Lo sciopero è volto inoltre a chiedere la stabilizzazione dei precari. La manifestazione potrà causare disservizi o la chiusura degli uffici. Tuttavia, il Libero Consorzio Comunale di Agrigento assicura ai cittadini i servizi pubblici essenziali previsti dalla legge tra cui la viabilità, il pronto intervento, la polizia giudiziaria e la protezione civile.


Comitini farà richiesta al Ministero dell'Interno per ottenere il titolo di ''città''. Il titolo onorifico è stato finora concesso solo alle città di Agrigento, Naro, Canicattì, Bivona e Porto Empedocle. Il documento, se approvato, sarà presentato anche al Presidente della Repubblica che dovrà conferire il titolo in base all'importanza storica, artistica, civica e demografica del paese. Comitini cercherà di convincere il Ministero facendo leva sulla lunga storia delle sue miniere e quello che hanno rappresentato nella vita di Luigi Pirandello e soprattutto sul fatto che sul suo territorio, precisamente sul monte ''Pietra'', sventolò per la prima volta il tricolore italiano, il 3 luglio 1859. Prima di passare al Ministero degli Interni, il documento dovrà essere approvato l'11 ottobre al prossimo consiglio comunale.


Questo pomeriggio, ore 17.30 presso i locali della Biblioteca Comunale di Agrigento Franco La Rocca, il consueto appuntamento mensile con il Gruppo di Lettura curato da Crocetta De Marco. Il libro selezionato questa volta è ''I tabù del mondo'', opera di Massimo Recalcati. Questa manifestazione, affermano i responsabili del gruppo di lettura, è stata attivata sin dal mese di marzo e sta ottenendo un buon seguito. L'incontro, oltre che momento culturale, è anche occasione di ritrovo per amici. L'iniziativa, afferma l'assessore Beniamino Biondi, nel prossimo futuro sarà divulgata anche nelle sedi periferiche, incoraggiando l'avvio di attività di socializzazione culturale e di scambio.


Si avvicinano le ormai prossime date di ottobre in cui i tre club più titolati della Serie A, Milan, Juventus e Inter, si incontreranno presso lo Stadio San Siro di Milano. Le partite clou del maggiore circuito di calcio italiano vedranno confrontarsi domenica 15 ottobre le formazioni dell'Inter e del Milan in un derby senza esclusione di colpi; sabato 28 ottobre, poi, la squadra italiana più titolata al mondo, il Milan, sfiderà in casa propria la società più titolata in Italia, la Juventus. Per l'occasione due organizzatori dell'agrigentino, Giuseppe Cusumano e Gioacchino Cutaia, hanno unito le proprie forze in una collaborazione organizzando una serie di servizi per portare allo Stadio San Siro di Milano tutti gli appassionati dell'agrigentino e della Sicilia. I tifosi avranno così modo di sostenere con la propria presenza la propria fede calcistica, sia essa rossonera, bianconera o nerazzurra. L'intento di Cusumano e Cutaia è quello di creare in futuro un gruppo omogeneo di tifosi e un grande Club Sportivo ad Agrigento.


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