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SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 21/09/2017
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Sono passati ormai 27 anni da quel tragico 21 settembre del 1990 quando, sulla vecchia 640, tra Canicattì e Agrigento, a perdere la vita ucciso dalla mafia fu il giudice Rosario Livatino. Il ''giudice ragazzino'', così venne definito quel magistrato prodigio laureatosi a 23 anni in Giurisprudenza con il massimo dei voti, stava recandosi ad Agrigento per prestare servizio, come ogni giorno, presso il tribunale. Era a bordo della sua Ford Fiesta colore rosso quando il rumore degli spari dei killer pose fine al suo lavoro e alla sua esistenza, troppo scomoda per alcuni. Era un giovane, un ragazzo che per passione di giustizia ha rinunciato a tutto pur di provvedere un futuro migliore alle nuove generazioni. Un modello ancora oggi vivo tra gli onesti cuori dei più grandi e che deve adesso essere tramandato ai giovani. Il suo amore per la giustizia, la sua fede in Dio, questi valori non devono essere persi. Proprio in questi giorni, al fine di commemorare questo e altri giudici, una serie di iniziative sono state organizzate per la ''Settimana della Legalità Giudici Saetta Livatino''. Oggi, alle 10.30, una funzione religiosa in memoria di Rosario Livatino presso la Chiesa San Domenico, a Canicattì. Verso mezzogiorno poi l'omaggio alla stele eretta nel luogo dell'assassinio del ''giudice ragazzino'', danneggiata recentemente da ignoti e risistemata dalla sottosezione dell'Associazione Nazionale Magistrati di Agrigento e dalle associazioni. Gli eventi continueranno nei prossimi giorni, tutto per tramandare le gesta, la vita e i valori di un ragazzo forse troppo maturo per la sua terra.


Entra nel vivo la campagna elettorale dei volti protagonisti alle elezioni regionali siciliane del prossimo 5 novembre. Tra questi, figura in rappresentanza del centrosinistra, il candidato governatore Fabrizio Micari che nella giornata di ieri ha svolto una serie di incontri con varie realtà dell'agrigentino. Verso le ore 19.15 Micari ha fatto tappa a Favara. Ad organizzare la serata il locale circolo del PD. Sede dell'incontro è stato Palazzo Cafisi. SiciliaTv è stata presente all'evento, la nostra redazione ha chiesto al candidato governatore qual è la sua visione della realtà favarese e le possibili vie di sviluppo della stessa. Dal territorio favarese l'argomento si è poi spostato su quello provinciale. Nella fattispecie abbiamo chiesto a Micari, in previsione di una sua eventuale vittoria alle prossime regionali, quali sono il suo programma e le sue proposte per la provincia di Agrigento. Lo stesso fa riferimento innanzitutto alle criticità riguardo alla viabilità e all'attivazione di strumenti di incentivazione per le imprese mirati allo sviluppo del lavoro, soprattutto tra i giovani. L'ultima domanda rivolta a Fabrizio Micari è stata un suo punto di vista riguardo agli altri maggiori pretendenti alle regionali. Per quanto riguarda i pentastellati, il candidato del centrosinistra considera ''lacunose'' le loro competenze amministrative anche all'interno del partito stesso, il tutto alla luce della recente sentenza del Tribunale di Palermo con la quale è stata sospesa la validità delle ''regionarie'' dello scorso 4 luglio. Per il centrodestra Micari considera infelici i risultati e le scelte del loro governo locale negli ultimi anni e la riproposizione della loro guida ''molto negativa''. All'incontro non sono mancati esponenti locali e regionali del PD. ''Il Partito Democratico c'è - afferma il locale coordinatore Carmelo Vitello. Siamo scesi in campo''. Vitello infine parla per la sua terra, affermando che a Favara il PD ''avrà un'ottima affermazione''. Nel Tg di oggi le interviste al candidato presidente della Regione Siciliana, Fabrizio Micari, e al locale coordinatore del PD, Carmelo Vitello.


Operazione ''Smoke Down'' da parte della Polizia di Stato di Agrigento. Scoperto un giro di droga che si sarebbe protratto all'interno di una casa di accoglienza del capoluogo agrigentino. Protagonisti delle indagini da parte degli agenti gli stessi extracomunitari ospiti della struttura. Dopo i primi accertamenti il personale della Sezione Antidroga della Squadra Mobile, con l'autorizzazione del Sostituto Procuratore Carlo Cinque, ha proceduto all'installazione di alcune telecamere all'interno del centro per rifugiati. Dalle investigazioni sarebbe emerso come numerosi soggetti acquistassero quotidianamente stupefacenti del tipo hashish dagli ospiti del centro. Buona parte dei ''compratori'' sono stati bloccati e controllati dagli agenti dopo l'acquisto, con conseguente ritrovamento e sequestro di svariate decine di dosi di droga. Sono stati identificati decine e decine di ''consumatori'', uomini e donne di Agrigento e provincia. In una occasione gli agenti della Squadra Mobile, diretta da Giovanni Minardi, hanno arrestato una donna di origine nigeriana che trasportava 1.4 chilogrammi di hashish. L'operazione ha consentito di trarre in arresto in totale cinque giovani extracomunitari - quattro gambiani e uno del Sierra Leone - resisi responsabili in concorso, secondo l'accusa, di numerosi episodi di spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo le formalità di rito, i cinque sono stati associati presso la casa circondariale ''Petrusa'' di Agrigento, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.


Uno stabilimento di stoccaggio e lavorazione del pesce completamente abusivo, violazioni della normativa sanitaria e cinque dipendenti impiegati a nero. Il tutto è stato ritrovato a Menfi dai finanzieri della compagnia di Sciacca. Da un blitz effettuato dalle Fiamme Gialle, coadiuvate dal personale del dipartimento di prevenzione veterinario di Agrigento, sarebbe emerso come numerosi dipendenti fossero intenti alla lavorazione di prodotti ittici da destinare al mercato locale. Il tutto, secondo la finanza, sarebbe avvenuto in totale assenza di qualsiasi autorizzazione igienico-sanitaria e in violazione di qualsivoglia norma in materia di sicurezza alimentare. Dagli accertamenti condotti sul sito sono stati rilevati anche circa 5 tonnellate di pesce, stoccato e lavorato per la rivendita, in cattivo stato di conservazione e prive di riferimenti sulla loro provenienza. Dalle analisi di laboratorio è stata inoltre riscontrata la presenza del parassita ''Anisakis'', in riferimento al pesce sciabola, che potrebbe ripercuotersi pesantemente sulla salute dei consumatori. L'attività, coordinata dalla Procura della Repubblica di Sciacca, si è conclusa con la denuncia a piede libero del titolare dell'azienda e con il sequestro di oltre 4.700 chili di prodotto ittico. Il titolare dell'attività commerciale dovrà far fronte alle spese per la distruzione dei pesci sequestrati e alle sanzioni per avere impiegato personale non in regola. Per lui inoltre potrebbero scattare sanzioni penali, fino all'arresto per la durata di un anno, e l'ammenda fino a quasi 31mila euro.


Furto di computer al plesso ''San Giovanni Bosco'' dell'Istituto ''Cangiamila'' di Palma di Montechiaro. Ignoti avrebbero forzato un'imposta che si affaccia all'esterno della struttura per potere entrare, privando la scuola degli apparecchi informatici e causando atti di vandalismo ad arredi e suppellettili, sia nelle sezioni di scuola dell'infanzia sia nelle classi di scuola primaria e secondaria di primo grado. La finestra usata dai ladri per entrare nel plesso si affaccia in via Carlo Marx, principale via di ingresso a Palma e tratto popolato da intenso traffico automobilistico e pedonale. ''L'atto di criminalità subìto - afferma il D.S. dell'Istituto ''Cangiamila'', Eugenio D'Orsi - oltre al grave danno economico arrecato rappresenta un'offesa all'Istituzione Scolastica, agenzia educativa nel territorio, e priva i nostri alunni di strumenti informatici indispensabili per la didattica innovativa che la scuola offre agli utenti''. Il dirigente auspica che le forze dell'ordine riescano a dare un volto agli ignoti autori del furto, chiedendo al contempo la collaborazione ai residenti nelle zone limitrofe a segnalare, in orari extrascolastici, l'eventuale presenza di persone all'interno dell'edificio scolastico. ''Gli alunni sono stati privati di un giorno di lezione - conclude D'Orsi - e proprio in avvio di un nuovo anno scolastico, di importanti strumenti didattici''.


''E luce fu''. È questa la frase riaffiorata alla nostra mente dopo la comunicazione dataci nel tardo pomeriggio di ieri dal vicesindaco di Favara Lillo Attardo circa l'attivazione dell'impianto di illuminazione di via Alcantara. A distanza di sei giorni dalla segnalazione dei cittadini, fatta attraverso la nostra emittente, i pali della luce di un tratto di via Alcantara con annesso parcheggio sito in via Esa Chimento hanno iniziato a far luce. Hanno iniziato perché, a quanto pare, da quando sono stati installati, non hanno mai funzionato. Ecco come si presentava la sera via Alcantara: buio fitto e pericolo per automobilisti e pedoni. Le uniche luci che occasionalmente illuminavano la via appartenevano ai fari dei veicoli che passavano di lì. Viva preoccupazione era stata manifestata dai cittadini che ci avevano segnalato la problematica. Letta la segnalazione, l'assessore Attardo ci disse che si sarebbe subito informato della problematica sentendo il rappresentante della ditta Iciel che gestisce la manutenzione dell'illuminazione in città e l'ing. Alberto Avenia. ''A causa delle scarse risorse economiche -ci informava due giorni dopo Attardo- non sono state ancora accese né le luci di via Alcantara né quelle della villa di Giufà. Sono infatti un unico impianto. Ora comportando un aumento di spesa -ci diceva ancora Attardo- bisogna trovare una soluzione che forse riesco a trovare momentaneamente solo per via Alcantara, spero in futuro anche per la villa''. Ed ecco che la soluzione è stata trovata. Finalmente da quel tratto si può passare tranquillamente senza che l'automobilista abbia il terrore di investire qualcuno. Insomma, adesso anche i pedoni possono attraversare quella strada sopra le ''sbiadite'' strisce pedonali avendo la sicurezza di essere visti per tempo dai conducenti dei mezzi in transito.


È stato riparato il guasto riscontrato giorni fa lungo la linea dell'acquedotto Voltano, in c.da Muxarello, che alimenta il partitore ubicato nel comune di Aragona. Riparato il guasto è stata quindi ripristinata la fornitura idrica sia ai comuni di Agrigento e Porto Empedocle sia ad Aragona e Comitini. Favara invece, a causa di un ulteriore guasto riscontrato lungo la linea dell'acquedotto Voltano che alimenta il serbatoio 'Cartesio', in c/da Petrusa, ha subito una momentanea sospensione della fornitura idrica che ha inevitabilmente comportato una variazione della turnazione idrica prevista. I lavori di riparazione sono già in fase conclusiva, e una volta terminati, sarà ripristinata la normale fornitura al comune interessato. Intanto Girgenti Acque comunica che a seguito degli esiti dei campionamenti riscontrati dai tecnici dell'Asp di Agrigento, che hanno evidenzialo un lieve sforamento dei parametri stabiliti dalla legge, sono stati momentaneamente sospesi i servizi di distribuzione limitatamente a quelli provenienti dal serbatoio di Villaseta, ad Agrigento. Ad ogni modo Girgenti Acque precisa che i lavori di ripristino dei parametri microbiologici dell'acqua sono già in corso d'opera, e la risoluzione della criticità avverrà nel minor tempo possibile.


Veniva chiamato ''Il signore del Castello'', in quanto lo gestiva e lo amava in maniera impeccabile. Stiamo parlando di Enzo Broccia, l'impiegato comunale favarese responsabile del castello Chiaramontano a cui ieri pomeriggio, a distanza di 10 anni dalla sua morte, famiglia, amici, parenti, amministrazione comunale e comunità hanno voluto ricordarne la persona, purtroppo deceduta prematuramente a causa di una brutta malattia. E quale migliore location per la celebrazione se non lo stesso castello che ancora oggi ci parla di Enzo. Una Sala del Collare gremita di gente lo ha voluto ricordare. Colleghi, amici e le persone che sono state più vicine a Enzo hanno preso la parola per far conoscere e ricordare le qualità dell'uomo. Ma il tutto, a tratti commuovente, non è stato improntato sulla malinconia. Anzi. Non sono mancati aneddoti divertenti che dimostrano come Enzo fosse una persona gioiosa, ironica ma non sarcastica e affabile con tutti, indipendentemente da chi si trovasse di fronte in quel momento. Durante la cerimonia non sono mancati momenti musicali, poesie e in generale l'arte. Sì, perché anche questo faceva parte della vita di Broccia, la costante ricerca del Bello. La stessa moglie, Gabriella Bruccoleri, ha voluto leggere una poesia che suo marito ''le ha insegnato ad amare'', ''una delle più belle - affermava la moglie - che siano mai state scritte''. A omaggiare Enzo anche i suoi figli Marco, che ha consegnato al termine della cerimonia una rosa bianca, il fiore preferito di suo padre, a tutte le donne presenti, e Giovannella che, assente in quanto fuori sede, ha scritto una lettera indirizzata proprio a quell'uomo di cui, a distanza di 10 anni, non ne ha dimenticato l'amore, proiettata davanti ai presenti. Tutto all'interno del castello ieri parlava di Broccia, vuoi gli articoli di giornale e i manifesti che hanno tappezzato il pulpito della Sala del Collare, vuoi la stessa strumentazione, gran parte della quale si trova oggi sul posto grazie a lui. A questi, da adesso in poi, si andrà ad aggiungere anche una targa commemorativa, svelata dall'assessore Attardo, dalla moglie e dal figlio di Enzo, che recita ''Dipendente comunale appassionato ed esemplare, in questo Castello servì la bellezza e la cultura''. Dopo 10 anni Enzo Broccia non c'è più, ieri però c'era parte di lui, c'era la sua famiglia, c'erano i suoi amici e colleghi, c'erano aneddoti su storie e passioni del dipendente comunale. C'era tutto, e questo tutto era dentro il suo castello.


Cittadinanza onoraria al Comune di Gela per il colonnello dei Carabinieri Mario Mettifogo, per il testimone di giustizia Nino Miceli e per l'imprenditore Salvatore Moncada. I tre neo gelesi ad honorem si sono distinti per il loro impegno in città contro la criminalità organizzata. Mettifogo, dal 1989 al 1993, ha retto il Comando del Nucleo Operativo e la Compagnia Territoriale di Gela, in un periodo di particolare attività mafiosa, conducendo proficue indagini anche in relazione al racket delle estorsioni. Miceli, dal canto suo, dal 90' in poi denunciò e fece arrestare 46 estorsori appartenenti a Cosa Nostra e alla Stidda che lo avevano minacciato per avere tangenti sulla sua attività commerciale a Gela. Anche Moncada, nel 2004, fece arrestare in flagranza di reato estorsori di Cosa Nostra che avevano chiesto il pizzo su dei lavori aggiudicati dall'imprenditore. La cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria avverrà domani, ore 10.30, nell'aula consiliare del Comune di Gela. All'evento, oltre ad amministrazione e consiglio comunale, prenderanno parte anche autorità civili e militari.


Entrate pari a circa 43milioni 636mila euro a fronte di spese correnti per circa 48milioni 166mila euro e spese per investimenti corrispondenti a circa 11milioni 126mila euro. Questi sono i ''numeri'' del bilancio di previsione 2017 e del DUP, Documento Unico di Programmazione, del Libero Consorzio Comunale di Agrigento approvati dal Commissario Straordinario Giuseppe Marino. Le spese per gli investimenti - fanno sapere dal Libero Consorzio - sono destinate prevalentemente agli interventi su viabilità interna e infrastrutture stradali, nonché all'edilizia scolastica provinciale e alle scuole superiori del territorio. Per fare ciò è stato utilizzato un avanzo d'amministrazione pari a circa 8milioni 302mila euro. Dall'ente informano anche della presenza di un contributo di finanza pubblica introdotto nella legge di stabilità e richiesto dallo Stato che grava sul bilancio 2017 per oltre 19milioni di euro. ''Questo pesante prelievo forzoso da parte dello Stato - comunicano dall'ex Provincia - riduce notevolmente la capacità di erogare quei servizi che sono assegnati per legge alle ex Province e che riguardano direttamente i cittadini, principalmente l'edilizia scolastica e la viabilità provinciale''. Infine fanno sapere che continua la diminuzione della spesa per il personale. In questo momento l'organico inserito nel DUP risulta composto da 471 dipendenti a tempo indeterminato e 135 a tempo determinato.


La Chiesa Cristiana Evangelica ADI (Assemblee di Dio in Italia) di Favara, compie 50 anni dalla sua nascita nella cittadina dell'agnello pasquale. Nasce infatti nel 1967 ad opera di credenti cristiani evangelici pentecostali che hanno iniziato a evangelizzare la gente del paese, aprendo anche ''per fede'' un locale di culto. Ricordando questi eventi, sabato 23 e domenica 24 settembre prossimi saranno celebrati due culti di ringraziamento al Signore. Per l'occasione, sarà allestita anche una mostra fotografica che ritrae alcuni momenti che nel tempo hanno accompagnato la vita comunitaria di questo mezzo secolo. Sabato 23 settembre, alle ore 19:00, sarà il Teatro ''San Francesco'' della Collina Belvedere di Favara ad ospitare i credenti che celebreranno un culto di ringraziamento speciale a Dio. Nel corso della serata ci sarà anche la testimonianza di Vincenzo Cuffaro, il pastore che 50 anni fa sentì in cuore da parte di Dio di annunciare l'evangelo a Favara e di aprire un locale di culto sebbene non ci fosse ancora alcun credente. Come sempre, il culto consisterà in momenti di preghiera, di lode, di adorazione dove al centro c'è la lettura e la meditazione della Bibbia, la parola di Dio. L'appuntamento si ripeterà il giorno seguente, domenica 24 settembre, stavolta in Piazza Cavour, con un culto all'aperto con inizio alle ore 20:00.


Si sono dimostrati perseveranti, talentuosi e capaci di mettere a frutto sia le proprie doti che gli stimoli offerti dall'ambiente scolastico nel quale sono cresciuti. Sono i ragazzi diplomatisi nei primi mesi estivi al liceo Martin Luther King di Favara, dirigente scolastico Salvatore Pirrera. A questi giovani che hanno concluso gli studi superiori nell'anno scolastico 2016-2017 sarà dedicata domani, nei locali dell'istituto di viale Pietro Nenni, una cerimonia per la consegna dei diplomi. L'evento avrà inizio dalle ore 9.30 in poi. Durante la consegna dei diplomi saranno anche premiati 11 ragazzi che hanno convinto pienamente la commissione d'esame guadagnando un pieno 100 e lode, dimostrandosi eccellenze maturate all'interno del liceo King e pronte per i prossimi studi o per il mondo del lavoro.


Da domani e fino al 26 settembre Palazzo Cafisi, a Favara, sarà la sede per lo svolgimento del progetto studentesco Project Lab 2017. 15 ragazzi provenienti da tutta Europa saranno ospitati dall'associazione internazionale di studenti universitari AEGEE-Agrigento, ente organizzatore del progetto, in una serie di workshop, tavole rotonde, meeting, conferenze e gruppi di lavoro. Il tutto è finalizzato allo sviluppo di nuove idee nell'ambito delle politiche studentesche europee. AEGEE è una associazione studentesca europea gestita da soli giovani, in gran parte studenti, il cui obiettivo è promuovere la collaborazione e l'integrazione in ambito universitario e internazionale. Al momento conta circa 13.000 soci ed è presente in più di 210 città universitarie in 40 Stati.


Nasce a Favara una nuova squadra di calcio. Si chiama A.s.d. Atletico Favara che parteciperà al campionato di terza categoria che avrà inizio il prossimo 29 ottobre. Sembra esserci molto entusiasmo tra il direttivo, che si mostra compatto, e anche tra i giocatori, alcuni dei quali hanno militato in categorie superiori. Il presidente dell'A.s.d. Atletico Favara è Silvio Chiara, vicepresidente Giuseppe Castronovo, direttore sportivo Sergio Cucchiara. I ragazzi saranno allenati da Carlo Novara. In vista dell'inizio del campionato i ragazzi da lunedì prossimo inizieranno la preparazione con ''l'obiettivo -ci dicono dalla dirigenza- di fare un bel campionato''. L'A.s.d. Atletico Favara ha anche una pagina facebook consultabile per quanti interessati a seguire la squadra.


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