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SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 21/07/2017
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


''Sabato riapre al transito il Viadotto Akragas II''. A dirlo, sui social, è il sindaco di Agrigento Lillo Firetto che annuncia novità in merito al ripristino della viabilità lungo il ponte ''Morandi'', da mesi ormai chiuso dall'Anas. ''Tale riapertura - si legge nel post del primo cittadino - consentirà la percorribilità dell'arteria viaria nel tratto compreso tra lo stadio Esseneto e la bretella di via Dante''. A questa notizia si aggiunge quella della pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale del 19 luglio 2017, della gara d'appalto finalizzata a interventi di manutenzione straordinaria dei viadotti ricadenti in territorio agrigentino, lungo le strade statali 115 ''Sud Occidentale Sicula'' e 115 quater, compreso il viadotto ''Akragas'', per un investimento complessivo pari a 30 milioni di euro e una durata massima per l'attivazione dei lavori, prevista in Accordo Quadro, pari a 36 mesi. Ricordiamo che il viadotto Morandi, l'arteria provinciale che collega Agrigento con Porto Empedocle, era stato chiuso al traffico lo scorso 16 marzo per consentire l'avvio dei lavori per gli interventi di manutenzione. Si tratta di una struttura risalente agli inizi degli anni '70, la cui effettiva denominazione corrisponde ai viadotti Akragas I e II della SS 115 Quater. Prima della sua chiusura l'attenzione mediatica nazionale si era concentrata sulla presunta precarietà strutturale del ponte, soprattutto dei suoi piloni, destando non poca preoccupazione tra viaggiatori e automobilisti.


L'ex direttore della Cassa Edile di Agrigento Salvatore Grado, in pensione già dal 2009, è stato condannato a uno anno e otto mesi di reclusione con l'accusa di truffa aggravata. L'accusa iniziale era quella di appropriazione indebita. La vicenda riguarda la buonuscita gonfiata con operazioni finanziarie illegittime. Grado è stato invece assolto dall'accusa di diffamazione nei confronti del sindacalista Roberto Migliara, ritenuta insussistente. È stato inoltre condannato a 8 mesi di reclusione per appropriazione indebita l'ex presidente dell'epoca Arsenio Coiro, che è stato assolto invece dall'accusa di truffa aggravata. Avrebbe eseguito dei prelievi indebiti dai conti della Cassa.


Assenteismo al Comune di Villafranca Sicula. False presenze attestate strisciando il badge. È questo il fulcro dell'operazione denominata ''Vertigini'' che ha portato ieri, in mattinata, all'esecuzione di 12 ordinanze di misura cautelare per 10 impiegati pubblici del Comune, di un medico di base e della sua segretaria. Ad applicare le ordinanze i carabinieri della Compagnia di Sciacca, su ordinanza del Gip del Tribunale di Sciacca e su richiesta della locale Procura della Repubblica. Per il medico è stata disposta la misura degli arresti domiciliari, per tutti gli altri l'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. L'attività d'indagine dei militari è stata condotta attraverso servizi di osservazione e pedinamento, ma anche mediante sistemi di videoripresa e di intercettazioni di comunicazioni. I carabinieri avrebbero accertato dunque come buona parte del personale dipendente fosse solito allontanarsi dal posto di lavoro per svolgere attività di interesse personale. Tra i dipendenti comunali coinvolti spiccano anche alcuni impiegati con funzioni di responsabilità che avrebbero agevolato il personale assenteista strisciandone il badge per attestarne la presenza. Oltre alle timbrature multiple, altri dipendenti avrebbero anche attestato servizi notturni mai eseguiti. Uno in particolare, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, era solito strisciare il badge in piena notte senza che alcun dirigente verificasse le reali esigenze del servizio. Villafranca Sicula conta in totale una popolazione di circa 1.300 residenti, con 71 impiegati in servizio presso l'Ente Comune. Emblematici alcuni comportamenti illeciti ricostruiti dalle indagini. Il custode di una antica villa di interesse storico-monumentale, ''Villa Musso'', pur risultando in servizio, non avrebbe svolto il proprio lavoro tenendo la struttura chiusa e non fruibile al pubblico. Una Dirigente di Settore, invece, in determinati giorni della settimana avrebbe disposto che il proprio coniuge, dipendente in un altro settore, venisse impiegato come autista personale per potersi entrambi allontanare dall'ufficio verso i comuni limitrofi, svolgendo commissioni private o facendo shopping. Numerose poi le certificazioni di malattia presentate dal personale soprattutto con l'approssimarsi del periodo autunnale, in corrispondenza con il periodo della raccolta delle olive. I carabinieri fanno sapere che nell'arco di un anno sono oltre 800 i certificati medici inoltrati dai dipendenti del Comune di Villafranca Sicula, quasi tutti rilasciati dallo stesso medico di base. Dall'indagine dei militari sarebbe quindi emersa la compiacenza del medico, che avrebbe certificato anche al telefono la presunta malattia senza verificare il reale stato di salute del paziente. Quando poi questo richiedeva con urgenza il certificato, la commissione sarebbe stata svolta direttamente dalla segretaria del medico. Per risparmiare sui farmaci più costosi o sulle visite specialistiche, il medico avrebbe inoltre proposto di sua iniziativa l'intestazione delle ricette a terzi con il requisito dell'esenzione ticket, scaricando così i costi al Servizio Sanitario Nazionale. I reati contestati vanno dunque dalla truffa aggravata e continuata in danno dell'ente pubblico alla falsità in certificati medici.


Un porticciolo turistico abusivo sito a Siculiana Marina è stato sequestrato dalle Fiamme Gialle di Porto Empedocle. L'approdo, realizzato con boe di ormeggio ancorate al fondale, poteva ospitare una cinquantina circa di piccole imbarcazioni. Gli uomini della Sezione operativa navale e della Tenenza della Guardia di Finanza empedoclina hanno inoltre sequestrato 8 imbarcazioni, un gazebo in legno sito sull'arenile e utilizzato - secondo i finanzieri - sia per l'attività che per la vendita di giocattoli da spiaggia, anch'essa abusiva, e 45 gavitelli. Per il custode responsabile della struttura, un cittadino tunisino residente regolarmente in Italia, e per i possessori di otto imbarcazioni ormeggiate al porto è scattata la denuncia. Il reato contestato è quello di occupazione abusiva di demanio pubblico. Sanzionati anche i proprietari di altre 21 barche, sei delle quali posizionate su carrelli lasciati sull'arenile e le restanti 15 violanti l'ordinanza della locale Capitaneria di Porto, la quale vieta l'ormeggio entro i 250 metri dalla battigia. Multe sono state infine elevate anche per il commercio abusivo di secchielli, salvagenti e altri articoli per il mare.


Si trovava a Ravanusa quando, secondo gli obblighi di sorveglianza speciale cui è sottoposto, doveva obbligatoriamente soggiornare nel comune di residenza. È stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Ravanusa il 50enne C.S., di Sommatino. L'uomo è stato sorpreso dai militari nel centro abitato di Ravanusa in compagnia di un altro soggetto del luogo, anch'egli già noto alle Forze dell'ordine. Alla vista dei carabinieri, il 50enne avrebbe tentato una fuga a bordo della propria autovettura, ma è stato bloccato dopo un brevissimo inseguimento dalla pattuglia dei militari. L'arrestato è stato quindi condotto in caserma e, dopo le formalità di rito, posto a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.


Arrestato in flagranza di reato per furto aggravato di energia elettrica il gommista C.A., queste le iniziali del nome, 33enne licatese. A eseguire l'arresto, ieri, i Carabinieri della Stazione di Licata. Gli stessi, insieme a personale dell'Enel, hanno effettuato un'ispezione presso l'officina di proprietà dell'uomo, accertando un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica che alimentava sia l'attività commerciale sia una limitrofa abitazione di proprietà di tre familiari dell'arrestato. Per questi è scattato dunque il deferimento in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Agrigento, con la stessa accusa in concorso del 33enne. Per il gommista, invece, l'Autorità giudiziaria ha disposto gli arresti domiciliari.


Un dirigente medico chirurgo, un anestesista, un pediatra e tre cardiologi. Sono queste le figure che andranno a potenziare il personale in servizio presso l'ospedale ''San Giacomo D'Altopasso'' di Licata. La decisione è stata presa con delibera dalla Direzione strategica dell'Asp di Agrigento in modo da far fronte alla carenza di personale, che in questi mesi ha fatto parlare molto delle condizioni del presidio ospedaliero licatese e che viene ulteriormente accentuata dalla maggiore densità di abitanti durante la stagione estiva. ''L'urgenza dei provvedimenti stabiliti dalla Direzione Asp - comunicano dall'ufficio stampa dell'Azienda Sanitaria Provinciale - oltre a mirare ad appianare le criticità emerse e a incrementare costantemente gli standard qualitativi dell'offerta sanitaria, scaturisce da un continuo dialogo costruttivo con il Comune di Licata e con il suo sindaco, Angelo Cambiano''. Gli incarichi del nuovo personale sono a tempo determinato, avranno durata di sei mesi e - sottolinea la nota dell'Asp di Agrigento - si inseriscono nel quadro delle azioni previste per fronteggiare il temporaneo blocco regionale delle assunzioni. La convocazione per l'affidamento dell'incarico di chirurgo è prevista per il prossimo lunedì mattina, 24 luglio, presso i locali dell'Area gestione risorse umane dell'Azienda. Subito dopo si passerà a delineare il profilo dei cardiologi e del pediatra. Per quanto riguarda l'anestesista, l'incarico è già stato affidato. Ricordiamo come nei giorni scorsi era stata manifestata dal sindacato dei medici Cimo la preoccupazione di non potere garantire ''i livelli minimi di assistenza'' nell'ospedale ''San Giacomo d'Altopasso'' proprio per la carenza di personale. La decisione dell'Asp giunge quindi nel momento più opportuno rinfoltendo, almeno per i prossimi sei mesi, il personale del presidio ospedaliero.


Al via oggi i lavori di bonifica della strada Esa Chimento. Il tratto di strada infatti da diverso tempo è interessato dalla presenza di rifiuti di ogni genere. ''Questa attività -ci dice il vicesindaco di Favara Lillo Attardo- arriva dopo quella svoltasi in c.da Poggio del conte. Tantissimi cittadini ineducati e privi di ogni senso civico -dice Attardo- conferiscono rifiuti lungo il ciglio della strada, creando danni all'ambiente e mettendo in pericolo gli automobilisti, a cui capita di imbattersi in sacchetti di spazzatura al centro della carreggiata. È assolutamente inspiegabile assistere a tali gesti'' -continua Attardo. Nel fare un ulteriore appello ai cittadini per una sana collaborazione, Attardo comunica infine che a breve presenteranno un progetto di finanziamento per installare telecamere in molte aree del territorio, specie quelle più a rischio discarica.


Continua la Rassegna ''Teatriamo con la Luna e le Stelle'', promossa dall'Associazione Teatrale Arcobaleno presso il Chiostro del teatro San Francesco di Favara. Dopodomani domenica 23 luglio è la volta della compagnia 2P che presenta la commedia brillante in due atti ''Cu assà voli…nenti stringi''. L'opera è stata liberamente riadattata da Carmelo Capodici con la collaborazione di Giovanna Crapanzano. L'appuntamento è quindi per domenica 23 luglio alle ore 20.30 al Chiostro San Francesco. L'ingresso è di 5 euro. I bambini entrano gratis, devono solo munirsi di una sediolina. Ricordiamo che gli spettacoli sono all'aperto.


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