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SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 14/07/2017
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Risale ad appena due giorni fa il servizio giornalistico dedicato ad Agrigento mandato in onda nel corso della nota trasmissione di La7 ''L'aria che tira''. Perenne crisi idrica, è questo il riassunto del servizio visto dall'intera nazione che mostra gente a petto nudo, nel pieno capoluogo agrigentino, lavarsi con tanto di bagnoschiuma, accanto a un'autobotte. Indignato, è intervenuto in merito il sindaco della città dei templi Calogero Firetto. ''Gli agrigentini usano lavarsi in bagno e a casa propria - ha affermato il primo cittadino. Sembra un'ovvia affermazione ma non lo è per certa stampa, a quanto pare: quella degli show tv che ben poco somigliano al giornalismo d'inchiesta''. Per Firetto l'immagine di Agrigento proposta dal servizio in questione rovina gli sforzi che si stanno facendo per rendere il capoluogo una città a vocazione turistica. ''Il servizio de ''L'aria che tira'', mandato in onda su La7, - continua il sindaco - danneggia la città e l'intero comparto turistico nel clou della stagione e offende perfino l'intelligenza degli italiani. Il comportamento indecoroso di un paio di ambulanti forestieri nel pieno della calura estiva e dei festeggiamenti di San Calogero non può prestarsi a facili speculazioni che ricadono pesantemente sull'intera città''. ''Gli agrigentini amano la città - conclude Firetto - e non sono disposti più ad accettare che se ne infanghi il nome o che si cancelli con poche parole al vento anni di lavoro e di piccoli grandi investimenti per un futuro che guarda al turismo come principale risorsa''. Sulla vicenda era intervenuta anche la stessa Girgenti Acque, tirata in ballo nel corso del servizio de ''L'aria che tira''. ''Non è neanche lontanamente pensabile - scrive l'Ente gestore del servizio idrico integrato - che situazioni come quelle rappresentate nella trasmissione possano ricondursi alla attuale situazione idrica della Città di Agrigento''. ''I soggetti ripresi mentre si lavavano per strada, nei pressi di piazza Ugo La Malfa, con acqua proveniente da un'autobotte fornita loro dalla Protezione Civile per altre finalità - continua Girgenti Acque - non sono assolutamente riconducibili a disservizi nella distribuzione idrica. È paradossale associare l'atto di lavarsi per strada con la gestione del Servizio Idrico da parte della Girgenti Acque S.p.A ed è altrettanto inaccettabile associare tali comportamenti alla popolazione agrigentina - continua la società - che anche nei periodi di grande emergenza idrica del passato ha sempre assunto atteggiamenti dignitosi e civili''.


È stata revocata a Girgenti Acque la gestione di alcuni impianti di depurazione dell'agrigentino. A comunicarlo la Procura della Repubblica di Agrigento. I sostituti Silvia Baldi e Alessandra Russo - coordinate dal procuratore Capo Luigi Patronaggio - hanno ritenuto, constatata ''l'inefficacia dei disposti sequestri preventivi degli impianti di depurazione, lasciati in un primo momento in gestione a Girgenti Acque, di affidare la gestione degli stessi a un ufficio della Regione Sicilia, in modo da tutelare più efficacemente la salute degli utenti e dei cittadini''. Il provvedimento è stato firmato dal Gip lo scorso 12 luglio e interessa gli impianti di Agrigento - Villaggio Mosé, Licata, Cattolica Eraclea, Montallegro, Siculiana e Realmonte. L'amministratore giudiziario che dovrà ora occuparsi della loro gestione è Maurizio Pirillo, direttore generale del Dipartimento Regionale acqua e rifiuti della Regione Sicilia. Come detto, si tratta di impianti che erano già stati sottoposti a sequestro preventivo a seguito di riscontrate gravi inefficienze depurative e strutturali. Con il sequestro e i successivi decreti modificativi il Gip aveva individuato delle prescrizioni alle quali Girgenti Acque doveva adempiere per porre rimedio in via autonoma ai problemi degli impianti. La revoca della gestione dunque, secondo la Procura, si è resa necessaria ''in considerazione delle condizioni critiche in cui versano gli impianti e dell'accertato complessivo inadempimento da parte della Girgenti Acque spa delle prescrizioni imposte''. In altre parole la visione dei procuratori è la seguente: il cambio di conduzione delle strutture è stato reso necessario in quanto il sistema depurativo della provincia di Agrigento versa da tempo in ''cattive acque'' e i termini entro i quali la società doveva agire per porre rimedio sono scaduti. Dalla Procura fanno infine sapere che è stato posto sotto sequestro anche l'impianto di depurazione a servizio del Comune di Agrigento - Sant'Anna, la cui gestione è stata direttamente affidata al Dipartimento Regionale acqua e rifiuti.


Sull'argomento riguardante la revoca dei depuratori a Girgenti Acque interviene con una nota stampa la stessa società, che tende a precisare come durante gli anni in cui ha avuto la gestione si è impegnata per portare in efficienza gli impianti di depurazione che - comunica la società - ''versavano in condizioni estremamente precarie in cui, in alcuni casi, esisteva solamente la struttura di contenimento''. Secondo Girgenti acque il problema sta a monte, cioè nelle pessime condizioni in cui ha ereditato gli impianti dai precedenti gestori e nei mancati finanziamenti pubblici che ne hanno impedito ''la totale riqualificazione''. ''Girgenti Acque pone la massima fiducia nell'operato della magistratura - si legge nel comunicato - così da poter appurare l'entità e la qualità dell'attività svolta dalla Società''. Dall'Ente guardano comunque anche il lato positivo, in quanto adesso che la gestione degli impianti è passata al Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti sarà finalmente possibile superare le difficoltà burocratiche nello sblocco dei finanziamenti pubblici per il rifacimento delle infrastrutture, che hanno anche compromesso l'efficienza dei processi depurativi nel nostro territorio. Gli impianti affidati alla Regione, ricordiamo sono quelli di: Agrigento, Villaggio Mosè, Cattolica Eraclea, Montallegro, Siculiana, Licata e Realmonte. Intanto c'è chi chiede di inserire nell'elenco anche quello di Favara. È il caso del sindaco Anna Alba, che con una pec indirizzata al Procuratore della Repubblica di Agrigento, ha chiesto chiarimenti sul mancato inserimento, tra gli impianti revocati a Girgenti Acque, di quello di c.da Esa Chimento; sotto sequestro per gravi inefficienze da febbraio 2016 così come anche accertato dall'ARPA. Alba chiede dunque alla Procura della Repubblica di affidarne la gestione alla Regione Siciliana così come è stato fatto con gli altri impianti.


È arrivato l'esito dei campionamenti prelevati sull'arenile dalla società Girgenti Acque in seguito allo sversamento di liquami fognari verificatosi lo scorso 17 giugno nella spiaggia di Lido Azzurro, a Porto Empedocle. Lo sversamento, ricorda la società, si era verificato a causa di un guasto alla condotta di mandata forzata a servizio dell'impianto di sollevamento di Lido Azzurro. ''I campioni, prelevati sia nella zona interessata dallo sversamento che non, - comunica Girgenti Acque - hanno evidenziato il medesimo dato, ovvero che non vi è alcun superamento delle CSC, Concentrazioni Soglia di Contaminazione''. Gli esiti dei campionamenti sono stati trasmessi agli enti preposti con un'apposita nota a cura della società, con la quale viene comunicato anche ''l'avvio dei lavori di rimozione della materia derivante dai lavori di scarifica durante le prime attività di bonifica effettuate da Girgenti Acque''.


Era il gennaio del 2012 quando Remi Nikolic, non ancora 18enne, a bordo di un suv travolse e uccise a Milano l'agente di polizia locale Nicolò Savarino, originario di Campobello di Licata. Ieri, a distanza di circa 5 anni dal fatto, è intervenuto a mezzo stampa proprio il sindaco di Campobello di Licata, Gianni Picone, che si dichiara senza mezzi termini indignato e offeso dalla decisione del tribunale dei minorenni di Milano che ha concesso l'affidamento in prova a Remi Nikolic. Amare sono le parole di Picone, pronunciate sia in qualità di sindaco e rappresentate dell'istituzione sia come amico della famiglia Savarino. ''Che messaggio trasmette uno Stato - dice il sindaco - in cui un assassino, che uccide un tutore della legge, fugge all'estero e che non ha mai mostrato nessun pentimento per il delitto commesso, a soli cinque anni dal crimine viene, di fatto, rimesso in libertà? A quali valori risponde l'aver concesso a costui tutte le attenuanti possibili - incalza Picone - e chiudere il processo con una condanna di soli nove anni, trascorsi poco più della metà dei quali, oggi, chi ha ucciso, torna a vivere, attraverso l'affidamento ai servizi sociali, una vita pressoché normale come se nulla fosse accaduto? Vale così poco la vita di un tutore della legge, ucciso mentre svolge le proprie funzioni?''. Il sindaco, facendo sapere di avere dedicato a Nicolò Savarino il comando della locale Polizia Municipale, conclude, amareggiato: ''Oggi, altre istituzioni riaprono una ferita mai del tutto sanabile, rimettendo in libertà un assassino che non si è mai dichiarato pentito dell'omicidio commesso''.


Nel febbraio 2015 uomini della Capitaneria di Porto durante un'operazione di controllo avevano sorpreso tre pescatori abusivi di novellame su una barca che aveva calato le reti direttamente in porto. Individuati, due - il terzo riuscì a scappare- vennero portati in caserma per gli adempimenti di rito. A quel punto all'ingresso degli uffici si radunarono conoscenti, parenti, amici e colleghi dei due pescatori dando vita a un vero e proprio assalto. L'allora comandante Massimo Di Marco venne colpito con calci e pugni. Adesso arriva il primo verdetto dell'inchiesta che partì dopo la denuncia. Il gup Alessandra Vella, al termine del processo con rito abbreviato, ha inflitto dieci mesi di reclusione a Gioacchino Daino, 47 anni, l'unico indicato con certezza dalla vittima come aggressore. Altre cinque persone sono state invece rinviate a giudizio, si tratta di Calogero Daino, 22 anni, Francesco Fratacci, 33 anni, Orazio Fratacci, 31 anni, Federico Valentino Di Gloria, 23 anni, e Pietro Fratacci, 28 anni. Per altre tre persone Carmelo Ficarra, 31 anni, Calogero Formica, 28 anni, e Francesco Fratacci, 31 anni, il gup ha deciso invece l'assoluzione.


Era stato arrestato in flagranza di reato il 1 dicembre del 2012 quando ancora era ospite dell'Istituto Religioso ''Boccone del Povero'' di Favara. Parliamo del favarese Salvatore Crapa, di 59 anni, che adesso, su ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Palermo, dovrà scontare la pena di 11 mesi di reclusione ai domiciliari in quanto ritenuto colpevole del reato di detenzione e porto illegale di armi e munizioni. Quella notte i carabinieri di Favara vennero chiamati in quanto si sentivano strani rumori provenire dalla stanza di Crapa che facevano pensare a colpi d'arma da fuoco. I militari, dopo un lavoro di persuasione, riuscirono a entrare nella stanza di Crapa e trovarono una confezione di cartucce cal. 9x21, una pistola Mauser P38 e un bossolo del medesimo calibro. L'arrestato, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato in una comunità di Favara in regime di arresti domiciliari.


Il presidente di Libera. Associazioni nomi e numeri contro le Mafie, Don Luigi Ciotti oggi ad Agrigento e a Raffadali. Il primo incontro dal titolo: ''In rete contro le Mafie: Alleanze per costruire percorsi di cittadinanza e giustizia'' alle ore 17.00 presso il Centro Balneare della Polizia di Stato di San Leone. Il secondo incontro alle 20.00 a Raffadali presso la Chiesa Madre dal titolo: ''Corruzione è peccato: l'impegno della Chiesa contro corrotti e corruttori''.


Programmato per il pomeriggio di oggi il consiglio comunale di Favara. Diversi i punti inseriti all'ordine del giorno dal suo presidente Salvatore Di Naro che lo ha integrato con un altro punto, il primo, ''Comunicazioni del Presidente''. La pubblica assise si riunisce in sessione ordinaria alle ore 18.00. Tra i punti inseriti quello che maggiormente è stato più discusso in questi ultimi tempi è quello relativo alla mozione consiliare - Atto di indirizzo Politico amministrativo, inerente al regolamento dell'accoglienza Immigrati in città. Spazio anche all'approvazione della proposta della G.M. sul Piano Economico Finanziario Servizio Raccolta Rifiuti Solidi Urbani anno 2017. L'intero ordine del giorno del consiglio comunale è consultabile sul nostro portale web siciliatv.org. 1) Comunicazioni del Presidente; 2) Approvazione verbali sedute precedenti previa nomina scrutatori; 3) Proposta di deliberazione Consiliare - Approvazione della proposta della G.M. '' Approvazione Piano Economico Finanziario Servizio Raccolta Rifiuti Solidi Urbani anno 2017; 4) Approvazione della proposta della G.M. '' adozione variante al piano Cimiteriale con l'individuazione di altre superfici per la realizzazione di sezioni a cantera e a fornetto e cappelle/edicole a 10 loculi nell'area cimiteriale di piana traversa; 5) Proposta di deliberazione Consiliare - Provvedimenti ai sensi dell'art. 250 comma 2 del TUEL - Intervento finalizzato alla fornitura dei libri di testo legge 448/98; 6) Proposta di deliberazione Consiliare - ''Provvedimenti ai sensi dell'art.250 comma 2 del TUEL - Piano d'intervento Servizi di cura all'infanzia - Interventi sugli immobili di proprietà comunale - Adeguamento software''; 7) Proposta di deliberazione consiliare - Regolamento per la concessione del patrocinio del comune di Favara e utilizzo dello stemma comunale; 8) Mozione Consiliare - Atto di indirizzo Politico Amministrativo, inerente alla Regolamentazione dell'accoglienza Immigrati; 9) Interpellanza Consiliare Urgente ''presa di posizione del Sindaco sulle affermazioni dell'Assessore Rossella Carlino nell'ultima conferenza stampa sul servizio ASACOM''; 10) Interpellanza con carattere di urgenza sulle problematiche connesse alla demolizione del cavalcavia Petrusa lungo la SS 122; 11) Interrogazione Urgente in relazione alla deliberazione di Giunta sul servizio A.s.a.c.o.m. - con risposta scritta e orale; 12) Interrogazione Urgente in relazione alla determina Sindacale '' Ampliamento gruppo di progettazione n. 9 del 27/04/2017; 13) Interpellanza, con carattere di urgenza, sulle problematiche connesse allo stato di degrado dei marciapiedi di viale Aldo Moro; 14) Interpellanza al Sindaco sulle nomine al collegio Sindacale del Voltano; 15) Interpellanza, con carattere di urgenza, sulla rimozione della rotonda di Corso Vitt. Veneto '' Conzu''.


Imposta di soggiorno ad Agrigento. La giunta municipale, dopo gli incontri avvenuti con i rappresentanti e i titolari delle strutture ricettive operanti ad Agrigento, ha deciso di ridurre il carico di imposta per i soggiorni che si protraggono oltre il terzo giorno di pernottamento. Nello specifico, per alberghi e residence turistico-alberghieri 1 e 2 stelle e altre strutture ricettive, quali affitta camere, case e appartamenti vacanza, camping e villaggi turistici, la tariffa è la seguente: 1 euro per persona e per numero di pernottamenti per i primi 3 giorni; € 0,10 per persona e per numero di pernottamenti a partire dal quarto giorno e per l'intera durata del soggiorno. Bed E BreaKfast - Alberghi e Residence turistico-alberghieri 3 stelle: € 2,00 per persona per i primi tre giorni, 0,20 € a partire dal quarto giorno. Alberghi e Residence turistico-alberghieri 4 e 5 stelle: € 3,00 per persona e per numero dì pernottamenti per i primi 3 giorni e € 0,30 per persona e per numero di pernottamenti a partire dal quarto giorno e per l'intera durata del soggiorno.


Federica, la finalista ad Amici 2017, domani, sabato, sarà al Centro Commerciale Le Vigne di Castrofilippo. Dalle ore 17.30 l'artista si esibirà in un mini-live e incontrerà i fan per le foto e autografi sul suo cd ''Federica''. A dicembre 2016 il suo primo inedito ''Attraversando gli anni'' ha raggiunto il terzo posto della classifica dei singoli più venduti. Da febbraio 2017 è in classifica anche con il brano ''Ti avrei voluto dire'' che ha dei numeri davvero impressionanti: in soli 30 giorni ha ottenuto oltre 1.500.000 di visualizzazioni su Youtube, adesso le views sono arrivate fino a 3 milioni. L'album di debutto, che porta il suo nome, anticipato dal nuovo singolo ''Dopotutto'', dal 26 maggio è in terza posizione in classifica FIMI.


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