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SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 11/07/2017
Direttore Responsabile: Calogero Sorce


Una situazione disastrosa è quella in cui si trovano le comunità di alloggio siciliane per i disabili psichici, prive degli adeguati finanziamenti per offrire la giusta assistenza. Finanziamenti che dovrebbero ammontare a circa 60milioni di euro l'anno. Dalla Regione ne arriverebbero però circa 11 milioni e mezzo. Per quanto riguarda le Asp, che per norma dovrebbero contribuire alle spese, nella maggior parte dei casi - secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia - non lo fanno. Portavoce di questo problema si è fatto Antonio Matina, gestore della comunità ''Villa degli Angeli'' di Favara. ''La nostra attività vanta crediti con le amministrazioni pubbliche per oltre 600mila euro - afferma Matina - e versiamo, come tutte le strutture, in pesanti difficoltà. I Comuni sono in situazioni disastrose e la Regione contribuisce in piccola parte. È un'emergenza sociale: sono a rischio la qualità del servizio e i posti di lavoro. La politica si renda conto di tutto questo''. In Sicilia sono oltre 2.200 i pazienti assistiti nelle 250 comunità dove lavorano oltre 2mila operatori. Per quanto riguarda la provincia di Agrigento i disabili mentali assistiti sono 505, per garantire il servizio servirebbero 14 milioni di euro, i fondi stanziati dalla Regione ammonterebbero a 1,8 milioni di euro. ''La legge Basaglia del 1978 è stata innovativa per tutto il mondo occidentale per la chiusura dei manicomi e soprattutto perché mette la dignità dell'ammalato al centro della prassi terapeutica - conclude Matina. Io oggi mi chiedo che fine abbia fatto la dignità dell'ammalato''. Intanto sulla questione interviene l'assessore regionale alla Famiglia Carmencita Margano che comunica come il suo assessorato e quello alla Salute stiano cercando un modo per risolvere la problematica, anche imponendo alle Asp di contribuire secondo quanto previsto dalle norme.


È bufera politica a Favara dopo le dichiarazioni fatte dal sindaco Anna Alba durante la convention del M5S avvenuta domenica scorsa in occasione della presentazione del candidato del partito alla presidenza della Regione Siciliana. ''Qualche consigliere comunale di opposizione -aveva detto la prima cittadina-, cercando di corromperci con degli affari loschi, che appartengono alle logiche del passato e vedendo i nostri no, perché noi andiamo dritti per la nostra strada, allora ha dichiarato: ''Va bene, non ci resta altro che screditarli perché con loro non possiamo fare la vecchia politica''. Immediata la reazione dell'opposizione, dalla quale sono arrivate diverse note in merito, tutte consultabili integralmente sul nostro giornale online siciliatv.org. ''Le accuse della sindaca sono gravi e più che grave è l'aver raccontato i fatti in un comizio politico e non invece alle autorità''. A parlare è il Coordinamento cittadino di Favara Popolare, nelle persone della coordinatrice Francesca Fanello e della vicecoordinatrice Sabrina Contino e il gruppo consiliare composto dai consiglieri Sergio Caramazza e Salvatore Fanara. Secondo Favara Popolare le dichiarazioni del sindaco Alba danneggiano l'immagine e la dignità dei 10 consiglieri d'opposizione. Dal gruppo chiedono dunque alla prima cittadina di fare chiarezza sulla vicenda e al Presidente del consiglio comunale Salvatore Di Naro di richiamare il sindaco a un comportamento consono al suo ruolo nel Comune favarese. Sull'argomento interviene anche il consigliere Salvatore Giudice, anch'egli risentito sulla rispettabilità dei consiglieri d'opposizione. Riguardo a quanto espresso da Alba, Giudice afferma: ''Sarà stata l'ebrezza del palco, la presenza dei big del loro Movimento, le condizioni climatiche proibitive. Sarà stato quel che sarà stato, ma cosa c'entrava fare un gratuito attacco alla dignità dei consiglieri di opposizione? Non era nemmeno il contesto adatto!''. Per il consigliere comunque quella dei grillini è una prassi ormai consolidata, che consiste nell' ''offendere gli oppositori quando non si ha più nulla da dire o da fare'' ''Sindaco, a suo dire qualcuno dei consiglieri di opposizione ha cercato di corrompervi con affari loschi che appartengono alle logiche del passato. Allora perché -chiede Giudice- non ha denunciato subito questi gravissimi reati? Non denunciando, ha commesso Lei, a sua volta, un ben più grave reato. E lei, esperta di diritto, questo dovrebbe saperlo''. A rincarare la dose ci pensa il consigliere Giuseppe Nobile, che scrive come le dichiarazioni del sindaco Alba ''dimostrano come la stessa non perda occasione per strumentalizzare la parte contrastante alla sua maggioranza di governo'', ovvero i consiglieri di opposizione, ''piuttosto che parlare di programmi e proposte per il rilancio di Favara''. ''Credo che bisognerebbe segnalare ogni tipo di corruzione che qualsiasi consigliere comunale mette in campo - aggiunge Nobile - e se tale azione c'è stata, il sindaco fa bene a denunciare alle autorità competenti, altrimenti -conclude-sono convinto che è stato solamente un ragionamento del tutto fuori luogo fatto solo per strappare dalla platea un applauso. Credo con tutto il cuore che la sindaca faccia chiarezza e che dimostri realmente il coraggio di cambiare con azioni amministrative serie, altrimenti faccia un passo indietro e si dimetta!''. Per le consigliere Marilì Chiapparo e Rossana Castronovo del Gruppo Misto quelle del sindaco sono state ''parole in libertà per appena cinque minuti di celebrità''. Chiedono alla prima cittadina di passare dalle parole ai fatti e indicare le generalità di chi l'avrebbe osteggiata tentando di corromperla. ''O fa questo - scrivono Chiapparo e Castronovo - o smentisca le stravaganze da palcoscenico che l'hanno vista spopolare sul web''. A chiedere nome e cognome di chi, a detta di Alba, abbia tentato di corrompere è anche Francesca Palumbo, segretario del circolo di Rifondazione Comunista di Favara. ''Di fronte a tali dichiarazioni i cittadini hanno il diritto di sapere - scrive Palumbo - soprattutto quando è in gioco il bene della collettività e vengono in rilievo possibili fattispecie di reato''. Questi in sintesi i pareri di quanti si sono espressi sulle asserzioni di Alba, il coro di voci chiede a grandi linee la stessa cosa: se quel che dice il sindaco è vero, abbia il coraggio di dire chi abbia tentato di corromperla, se quel che dice non corrisponde a verità, abbia il coraggio di chiedere scusa e fare un passo indietro.


Intanto le consigliere Chiapparo e Castronovo, nella stessa nota con cui chiedono spiegazioni al sindaco Alba in merito al presunto tentativo di corruzione da parte di qualche consigliere comunale di opposizione, intervengono anche su quanto affermato dal sindaco durante il suo discorso alla convention del M5S sulla gestione dei rifiuti nel Comune di Favara e sulle sue affermazioni riguardo alla stampa. ''Come si fa a parlare di esempio nella gestione dei rifiuti - scrivono le consigliere - quando oltre all'aumento dei costi pende tuttora la bocciatura dei Revisori dei Conti sul Piano TARI 2017? Come si fa a dare lezioni di comunicazione ai media quando si tiene all'oscuro degli stessi il crollo di un solaio nel plesso scolastico Sant'Angelo o si utilizza a ''modu propriu'' l'albo pretorio del Comune? Come si fa ad autopromuovere la capacità pianificatoria dell'Amministrazione quando si continuano a perdere treni su treni di finanziamenti statali e comunitari?''. ''Ciò che ci rimane come favaresi - conclude la nota - è un sindaco di piccola statura, che vivacchia all'ombra di commissari ministeriali, di assessori forestieri e di aspiranti carrieristi politici. Ogni giorno trascorso da questo Sindaco al Comune - affermano senza esitazione Chiapparo e Castronovo - è un giorno sottratto al futuro delle prossime generazioni di favaresi. E sottovalutarlo equivale inesorabilmente a volerlo''.


Gli ultimi avvenimenti successi a Villaggio Mosè che hanno visto protagonisti di scippi e furti alcuni migranti ospiti di case di accoglienza ha spinto il partito ''Noi con Salvini'' di Favara a scrivere una lettera aperta per chiedere informazioni sul monitoraggio di migranti nel territorio favarese. Nello specifico chiedono al sindaco Alba se sia a conoscenza del numero dei centri di accoglienza e degli alloggi ubicati a Favara e quelli di eventuale prossima apertura, se per ogni migrante ospite in città si conoscano le effettive generalità, i precedenti penali, il grado di fanatismo religioso, le condizioni di salute e se ci sono casi a cui siano stati diagnosticati virus che potrebbero essere novici ''Il nostro -scrive il segretario di Noi con Salvini, Salvatore Liotta- non è allarmismo, ma la volontà di conoscere per il bene di tutti la realtà della situazione. La giunta comunale della vicina Agrigento ha approvato una mozione per dire no all'apertura di nuove strutture poiché si è superato il limite massimo di migranti ospitabili previsto dal piano nazionale. Chiediamo pertanto a questa amministrazione di accertarsi se i parametri di 2,5 migranti ogni mille abitanti siano rispettati (Favara dovrebbe ospitare circa 90 richiedenti asilo) e se sforati, come pensiamo lo sia già, di coinvolgere le istituzioni competenti, per assicurarsi che non sorgano nuovi insediamenti di accoglienza nel territorio del comune di Favara. Non vogliamo criminalizzare nessuno, ma è chiaro -conclude- che, considerati i vari episodi crescenti di criminalità che hanno coinvolto cittadini extracomunitari, non bisogna mai abbassare la guardia su questo delicato tema''.


Dovranno rispondere di ''assenteismo'' e nello specifico dei reati di truffa ai danni di un ente pubblico, e in alcuni casi anche di peculato, di interruzione di pubblico servizio e false certificazioni. Parliamo dei 34 coinvolti, tra personale medico, infermieristico e sanitario dell'ospedale F.lli Parlapiano di Ribera, nell'operazione ''Ghost Rider'' della Guardia di Finanza, eseguita stamattina dai finanzieri della Compagnia di Sciacca. Le Fiamme Gialle nello specifico hanno eseguito 7 ordinanze applicative della misura cautelare dell'obbligo di firma e notificato 27 provvedimenti di conclusione delle indagini. Quattro degli indagati sono anche consiglieri comunali in diversi comuni dell'agrigentino. A coordinare le indagini, protrattesi per alcuni mesi e partite da un'attività informativa in materia di assenteismo nella parte occidentale della provincia agrigentina, la Procura della Repubblica di Sciacca. I finanzieri, agli ordini del capitano Luigi Carluccio, avrebbero accertato come i dipendenti pubblici avessero assunto a stile di vita comportamenti antigiuridici. In pratica, secondo i finanzieri, gli indagati avrebbero attestato falsamente la propria presenza sul posto di lavoro per poi magari svolgere impegni personali e familiari fuori dal nosocomio riberese. Il caso di due dipendenti: la prima periodicamente usciva per fare la spesa, la seconda per andare dal parrucchiere; tutto questo durante l'orario d'ufficio. I finanzieri avrebbero anche accertato come personale impegnato nell'esecuzione delle visite fiscali non le effettuasse realmente, limitandosi a compilare il referto della visita richiesta dai datori di lavoro dei dichiaranti malattia, maturando indebitamente il diritto alle indennità previste per le visite mediche domiciliari. Altra grave forma di assenteismo riscontrata è quella rilevata nei confronti dei personale del 118. Nei confronti di alcuni operatori l'attività d'indagine delle Fiamme Gialle saccensi ha consentito di rilevare come interi equipaggi in servizio di pronta reperibilità si allontanassero periodicamente con mezzi propri e addirittura con l'autoambulanza in loro dotazione per sbrigare faccende del tutto personali, quali l'acquisto di frutta e verdura, distogliendo quindi il mezzo e l'equipaggio dal servizio di pronta reperibilità, proprio del 118.


Poco prima di essere condannato a 10 anni e 2 mesi di reclusione aveva chiesto di essere interrogato dal pm Salvatore Vella in quanto voleva esporre delle dichiarazioni accusatorie nei confronti del 26enne Mirko Giugno. A un anno da quelle accuse, Carmelo Angelo Grillo, 51enne, personaggio chiave dell'inchiesta su abusi nei confronti degli ospiti di due comunità per disabili di Licata, avrebbe fatto marcia indietro. ''Non ricordo nulla, non so se quello che ho detto è vero'', avrebbe dichiarato adesso ai giudici. Il pm Vella all'udienza precedente aveva chiesto di sentire Grillo per fargli confermare le accuse che spontaneamente aveva formulato poco più di un anno fa. Adesso arriva la smentita che potrebbe avere un seguito giudiziario. Imputata al processo anche Veronica Cusumano, 26 anni, altra operatrice della struttura che avrebbe consumato rapporti sessuali con gli ospiti del centro, minorenni e molto spesso con problemi psichiatrici.


Dal Riesame giungono altri cinque annullamenti di misure cautelari per i coinvolti nell'inchiesta Giano Bifronte, coordinata dalla Procura di Agrigento e condotta dalle locali Fiamme Gialle. Si tratta di Sebastiano Caizza, 39 anni di Campobello di Licata, Pietro Carusotto, 61 anni, Vincenzo Scalise, 41enne, Calogero Curto Pelle, 61 anni, e Angelo Sanfilippo, anche lui 61enne, tutti di Canicattì e sottoposti a obbligo di dimora. Gli indagati, secondo l'accusa, sarebbero soci di varie imprese che avrebbero corrotto il funzionario Irfis Paolo Minafò - per il quale sabato scorso sempre il Riesame aveva annullato la misura cautelare del carcere - per ottenere finanziamenti agevolati e per accedere a corsie preferenziali nei prestiti erogati proprio dall'Irfis. La decisione del tribunale del Riesame giungerebbe a causa di un ''difetto di motivazione'', in quanto il Gip al momento dell'emanazione dei provvedimenti non li avrebbe adeguatamente motivati, senza fornire cioè valutazioni proprie e autonome.


Dopo il rinvio dello scorso 30 maggio a causa di una mancata notifica si è svolta ieri la prima udienza del processo nel quale il personaggio chiave è Giuseppe Burgio, l'imprenditore di origini empedocline arrestato con l'accusa di bancarotta fraudolenta lo scorso 27 ottobre dai finanzieri di Agrigento, nell'ambito dell'operazione ''Discount''. Sarebbero quasi una settantina le richieste per costituirsi parte civile formalizzate ieri mattina davanti ai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Agrigento, presieduta da Luisa Turco. Per la quasi totalità si tratta di ex dipendenti dell'imprenditore, anche lui presente in aula. Burgio, la cui attività operava nel settore della distribuzione alimentare, è accusato di avere sottratto fondi da quattro società in prossimità di fallimento. La bancarotta fraudolenta avrebbe causato un danno ai creditori per circa 50milioni di euro.


Sarebbe ricoverato in prognosi riservata un giovane 27enne rimasto coinvolto ieri sera in un incidente stradale in viale dei Giardini, a San Leone. A scontarsi un'auto, una Fiat Bravo, e una moto, Piaggio Liberty 50. Ad avere la peggio il giovane centauro. Lo scontro sarebbe stato violento, il 27enne sarebbe sobbalzato via dalla sella. Sul posto i sanitari del 118, i vigili del fuoco e la polizia stradale di Agrigento, che stanno cercando di ricostruire la dinamica dell'incidente.


Nessun ulteriore sversamento dalle condotte fognarie gestite da Girgenti Acque si registra a Lido Azzurro, a Porto Empedocle. Si tiene quindi a precisare che ulteriori sversamenti non sono imputabili alla società. È quanto si legge in un comunicato stampa inviato dalla Girgenti Acque s.p.a. all'indomani dell'intervento fatto da MareAmico Agrigento. L'associazione ambientalista mostrava attraverso un video come la gente facesse tranquillamente il bagno accanto alla fogna. Il tutto a un mese da quando sono scoppiate le fognature sul torrente Re, gestite dalla Girgenti Acque. Nella nota odierna la società dice che l'impianto di sollevamento ''Lido Azzurro'' è assolutamente funzionante e monitorato costantemente 24h su 24h con sistemi di allarme visivi e uditivi. ''Le attività di bonifica dell'arenile per lo sversamento del 17/06/2017 -si legge nella nota- seguono quanto previsto nel piano di indagine preliminare, Art. 249 e 242 del D.lgs 152/06, presentato dalla Girgenti Acque S.p.A. Al momento la Società è in attesa del risultato delle analisi dei 4 campioni prelevati nei suoli oggetto di indagine ambientale, oltre al campione prelevato su un punto non interessato dalla contaminazione''.


Convocato il consiglio comunale per dopodomani, giovedì, nell'aula ''Sollano'' di palazzo dei Giganti, ad Agrigento. 14 i punti all'ordine del giorno per i quali si riuniranno in seduta ordinaria a partire dalle ore 18.00 i membri del consiglio comunale agrigentino. Tra questi le modifiche al regolamento del consiglio comunale; una mozione sulla predisposizione della delibera consiliare di dissesto finanziario del Comune di Agrigento; un'altra sugli interventi di ripristino dei marciapiedi siti in viale della Vittoria e un'altra mozione ancora sugli interventi di ripristino delle condizioni igienico-sanitarie della zona porticciolo turistico di San Leone. L'elenco completo dei 14 punti all'o.d.g. è consultabile sul nostro sito siciliatv.org Consiglio comunale del 13 luglio 2017, i 14 punti all'ordine del giorno: 1. Lettura e approvazione verbali sedute precedenti. 2. Atto di indirizzo: Campo di Rugby del Parco Mediterraneo di Villaseta. V Comm.ne. 3. Nomina Consiglieri comunali quali membri della Commissione comunale per la formazione degli elenchi dei Giudici popolari - biennio 2018/2019. 4. Modifica del Regolamento del Consiglio comunale - ''ART. 70'' - VI Comm.ne. 5. Mozione - Predisposizione della delibera Consiliare di dissesto finanziario del Comune di Agrigento - Gibilaro. 6. Discussione su tematiche inerenti al PRG con chiarimenti relativi alle delibere di G.C. n. 202/2016 e 206/2016 - II Commissione. 7. Mozione: Teatro Parco Icori - V Comm.ne - 8. Mozione: Interventi di ripristino tratti di marciapiedi siti in Viale della Vittoria. Cons. Palermo. 9. Mozione: Interventi di ripristino condizioni igienico sanitarie zona porticciolo turistico S. Leone. Cons.Palermo. 10. Mozione: Parcheggio Cugno Vela, Villaseta- V Comm.ne. 11. Regolamento per il servizio noleggio con conducente con vettura. 12. Affidamento in concessione del servizio di tesoreria comunale per il periodo 2018/2021 - Approvazione schema di convenzione e direttive in merito all'espletamento della gara. 13. Riconoscimento legittimità D.F.B. n. 228/2017- Giudice Tribunale di Agrigento. 14. Riconoscimento legittimità D.F.B. ordinanza n. 186/2017 - C.G.A. Regione Siciliana.


Si terrà dal 3 al 5 agosto prossimi ad Aragona l'evento denominato ''Nati Per Vivere'', giunto alla sua quinta edizione e che vedrà quest'anno anche l'importante partecipazione della Fondazione Telethon. L'iniziativa, organizzata dall'associazione ''Giovanni Paolo II'', avrà come sede principale piazza Aldo Moro e tratterà quest'anno il tema della disabilità. Verrà realizzato un grande villaggio con due aree, una dedicata all'arte e allo spettacolo, l'altra alla fiera espositiva dei sostenitori dell'evento che venderanno i propri prodotti. In questi tre giorni non mancheranno spettacoli musicali, testimonial, giochi per bambini, momenti di inclusione e una maratona denominata ''corriAMO per la vita'' durante la quale verranno vendute delle magliette e il cui ricavato verrà utilizzato per finanziare la ricerca Telethon. ''Quest'anno la manifestazione sarà una tre giorni a sostegno della ricerca sulle malattie genetiche rare e vedrà protagonisti i disabili-abili del nostro territorio'', spiega Salvatore Fiore, presidente dell'associazione Giovanni Paolo II. Il loro intento è quello di sensibilizzare soprattutto i giovani su tematiche importanti e al tempo stesso di favorire lo sviluppo delle aziende locali, rendendo Aragona in questi giorni un'attrazione turistica e culturale.


Il prossimo 6 agosto si svolgerà a Favara, in occasione dei festeggiamenti in onore di San Calogero, una passeggiata ciclistica per le vie della città. Al momento sportivo possono partecipare tutti quanti: famiglie, adulti e semplici bambini. Occorre però iscriversi e si potrà farlo sino a fine mese recandosi di pomeriggio presso la Chiesa di San Calogero, chiedendo della signora Teresa Nasonte. È lei che si occupa appunto delle iscrizioni. L'invito a partecipare ovviamente è rivolto a tutta la cittadinanza. Sarà un momento per socializzare, facendo sano movimento e riscoprire le bellezze della propria città.


Siamo ormai in piena estate, la stagione più calda e spensierata dell'anno, e a tenerci compagnia in questo periodo, tra una giornata al mare e una serata con gli amici, vuole pensarci il giovane musicista grottese Salvatore Di Maggio, in arte Demanio, con il suo nuovo singolo dal titolo ''Granita al Limone''. Il brano è pubblico su diverse piattaforme dalla fine di giugno e percorre la scia musicale del ''commerciale'' che tanto va forte in estate, con temi freschi e melodie leggere. Si tratta di una nuova esperienza per il giovane cantante, che si cimenta come solista. Di Maggio è sempre stato vicino alla musica, fin da bambino sua madre lo ha indirizzato in questa direzione. Dal 2008 la sua carriera inizia all'interno di una cover band hard rock del posto per poi avvicinarsi anche ad altri generi musicali quali la musica d'autore, il pop e l'elettronica. Nel 2010 si iscrive all'Accademia di musica moderna di Racalmuto per affinare le sue abilità con il pianoforte, intanto fonda una band con la quale suona nei pub agrigentini. Salvatore ha scritto la sua prima canzone a 13 anni. Durante la sua esperienza universitaria, iniziata nel 2013, inizia a registrare i demo delle canzoni scritte fino a quel momento e si dedica alla scrittura e alla creazione di nuovi brani. Questa estate Demanio ha deciso infine di cimentarsi come solista in un progetto che porterà, tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018, alla pubblicazione del suo primo disco di inediti. ''Granita al limone'' è dunque il singolo d'esordio dell'artista che, nonostante il caldo, si sta impegnando duramente per portare un'aria di freschezza in quanti lo ascoltano.


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