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SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 12/06/2017
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

AMMINISTRATIVE 2017. NELL'AGRIGENTINO RISPECCHIA IL DATO NAZIONALE: FUORI IL MOVIMENTO 5 STELLE, DENTRO I PARTITI E LE LISTE DI CENTRODESTRA E CENTROSINISTRA. A SCIACCA E' BALLOTTAGGIO TRA BONO E VALENTI. A PALMA ELETTO A PRIMO TURNO CASTELLINO, AD ARAGONA IL SINDACO E' PEPPE PENDOLINO. MA CHI SAREBBE STATO, SECONDO GLI ARAGONESI, IL NUOVO SINDACO? NEL TG LE INTERVISTE DI COSA CI DICEVANO A INIZIO CAMPAGNA ELETTORALE.

FIACCOLATA CONTRO LE MAFIE SABATO SCORSO A FAVARA. LE ISTITUZIONI C'ERANO MA I FAVARESI DOV'ERANO?

INCHIESTA "STIPENDI SPEZZATI", IL TRIBUNALE DEL RIESAME CONFERMA I DOMICILIARI PER LUPO E PER LA MOGLIE.


Maratona elettorale no stop per quanti hanno seguito da vicino queste Amministrative 2017. Chiuse le urne, dai primi dati provenienti dalle diverse sezioni è subito emerso il cambio di tendenza rispetto alle Amministrative dello scorso anno quando ad avere conquistato molti comuni italiani era stato il movimento 5 stelle. I cittadini questa volta hanno preferito mettere alla prova schieramenti di centrodestra e di centrosinistra. Stessa situazione si rispecchia nella nostra provincia, dove ad andare al voto erano 12 comuni. A Sciacca, come prevedibile, ci sarà il ballottaggio tra Calogero Bono, sostenuto dalle liste ''Alternativa Popolare'', ''Sciacca al centro'', ''Forza Italia'', ''Progetto Sciacca - Centristi per la Sicilia'' e ''Cantiere popolare'', e Francesca Valenti, sostenuta dalle liste ''Pdr-Sicilia Futura'', ''Partito Democratico'', ''Sicilia Democratica-Sicacca Democratica'', ''Uniti per Sciacca'' e ''Nostra Sciacca''. A Palma di Montechiaro invece nessun ballottaggio. A vincere a primo turno è stato Stefano Castellino che ha avuto la meglio sui candidati Rosario Bellanti e Martino Falsone. Castellino è il candidato sindaco delle liste ''Nuova Palma'', ''Bene Comune'' e ''Riprendiamo il futuro''. A Cattolica Eraclea il nuovo sindaco è, invece, Santino Borsellino della lista civica ''Idee in Comune'', che ha avuto la meglio su Giuseppe Giuffrida della lista ''Cattolica Eraclea nel Cuore''. Gioacchino Nicastro ha vinto a Casteltermini, battendo Arturo Ripepe e Filippo Pellitteri. Il nuovo sindaco è stato sostenuto dalla lista ''Costruiamo insieme il nostro futuro''. Ripepe invece sostenuto dalla lista ''Per Casteltermini'', Pellitteri del M5s. A Campobello di Licata, invece, Giovanni Picone resta primo cittadino sostenuto dalle liste ''Pd'' e ''Uniti per Campobello''. Ha vinto conquistando la maggioranza delle preferenze, dietro di lui Giovanni Gibella della lista ''Insieme si può'' e Giuseppe Sicilia del M5S. A Montallegro ad avere la meglio Rina Scalia della lista ''Per Montallegro''. È riuscita ad imporsi sull'altro candidato Giovanni Cirillo della lista ''Progetto per Montallegro''. A Bivona è stato un testa a testa. Il nuovo sindaco è Milko Cinà, appoggiato dalla lista ''Condividi Bivona'', che si impone per una manciata si voti su Salvatore Marrone sostenuto dalla lista ''#CittadiniBivona''. Nino Contino, invece, è tornato ad essere sindaco di Comitini con la lista ''Comitini per sempre'', battendo lo sfidante Giacomo Orlando della lista ''Uniti per Comitini''. A Villafranca Sicula riconfermato il sindaco uscente Domenico Balsamo della lista ''Villafranca Bene Comune'' che ha avuto la meglio su Nicolò Cascioferro, appoggiato dalla lista ''Osiamo per Villafranca Sicula''. A Santa Margherita Belice sindaco Franco Valenti della lista ''Andiamo Avanti'', seguito da Pier Paolo Di Prima della lista ''Io ci sto''. Indietro Pasquale Saladino e Joseph Cacioppo delle liste ''Insieme per S. Margherita Belice'' e ''Ora si''. Ad Aragona a conquistare la fascia tricolore è stato Giuseppe Pendolino della lista ''Pendolino Sindaco'' che ha avuto la meglio sull'uscente Salvatore Parello della lista ''Uniti Possiamo''. A seguire Alessandra Graceffa del M5S. A chiudere Biagio Bellanca della lista ''Progetto Comune''. Infine a Lampedusa e Linosa eletto sindaco Salvatore Martello, detto Totò, che la spunta sull'uscente Giusy Nicolini che si piazza al terzo posto. All'opposizione va Filippo Mannino. Quarto posto per Angela Maraventano di ''Noi con Salvini''. Martello ritorna quindi a guidare l'isola dopo quindi anni, è stato primo cittadino per due legislature fino al 2001.


Giornata intensa ieri ad Aragona per gli scrutatori e gli elettori che fin dal mattino si sono recati alle urne esprimendo il proprio voto per l'elezione del nuovo sindaco, della nuova amministrazione e del nuovo consiglio comunale. 14 le sezioni elettorali per la città delle Maccalube. Gli aventi diritto hanno avuto tempo per votare fino alle ore 23.00. A seguire lo spoglio; una nottata di intenso lavoro sia per gli scrutinatori, sia per i presidenti di sezione, sia per quanti - carta e penna alla mano - hanno seguito con trasporto lo svolgersi dei lavori. Da segnalare come in alcune sezioni gli animi si siano scaldati fin dai primi minuti. Oltre ai presenti all'interno delle sezioni, a seguire lo spoglio anche numerosi cittadini con gli occhi puntati sulle schede elettorali dalle finestre che danno all'esterno delle sedi dove si sono svolti i lavori. Ad aggiudicarsi la nomina di primo cittadino alla fine è stato Giuseppe Pendolino con la lista civica ''Pendolino Sindaco''. Onore comunque agli sconfitti, il primo dei quali è stato il sindaco uscente Salvatore Parello, appoggiato dalla lista ''Uniti Possiamo''; terza posizione per il volto nuovo del M5S Alessandra Graceffa, quarta per Biagio Bellanca e la lista ''Progetto Comune''. Fino a questa mattina i dati non sono stati definitivi, mancavano ancora gli esiti della sezione 11, ma la ''forbice'' dei voti tra Pendolino e Parello aveva già sancito la vittoria del primo. Così si concludono le Amministrative ad Aragona, spetta ora alla nuova amministrazione Pendolino dare il via ai lavori in programma per il bene della propria città. Nel tg l'intervista al nuovo sindaco Giuseppe Pendolino riguardo alle elezioni, alla situazione attuale aragonese e agli obbiettivi della nuova amministrazione.


E proprio all'inizio della campagna elettorale portata avanti dai quattro candidati sindaco di Aragona, circa due mesi fa, avevamo intervistato un campione della popolazione aragonese chiedendo chi, secondo loro, avrebbe vinto le Amministrative e si sarebbe aggiudicato la nomina di primo cittadino. Vediamo se le opinioni di allora rispecchiano gli esiti delle votazioni avvenute ieri con la vittoria finale del candidato Peppe Pendolino. Nel tg di oggi l'intervista fatta ai cittadini aragonesi su chi secondo loro avrebbe vinto le Amministrative 2017 di Aragona.


I chiamati al voto nell'agrigentino erano 130.783 elettori. Di questi sono andate a votare solo 71.235 persone per una percentuale totale di 54,47%. Sono questi i dati riportati sul sito istituzionale della Regione Siciliana. Una percentuale che scende rispetto alle scorse Amministrative. Ma vediamo nel dettaglio i dati di quanti elettori si sono recati alle urne nei 12 comuni dell'agrigentino e la percentuale dei votanti. Aragona: a votare sono andate 6.143 persone su un totale di 15.155 elettori per una percentuale di 40,53 - 4,46% rispetto alle elezioni precedenti. Bivona: 2.539 votanti su 3.975 elettori pari al 63,87% - 2,59% rispetto alle precedenti elezioni. Campobello di Licata: alle ore 23 di ieri sera sono andati a votare 6.138 elettori su 10.853 chiamati al voto per una percentuale di 56,56 - 5,26% rispetto alle scorse amministrative. Casteltermini: hanno votato 5.534 persone su un totale di 12.510 per una percentuale di 44,24 - 5,09% rispetto alle scorse Amministrative. Cattolica Eraclea: 2.593 votanti su 7.137 elettori raggiungendo una percentuale di 36,33 - 3,43% Comitini: 745 votanti su 1.808 elettori pari al 41,21% - 2,42% rispetto alle scorse Amministrative. Lampedusa e Linosa è il comune dove si è andato più a votare. 4.042 votanti su 5.410 chiamati al voto. Alle 23.00 di ieri sera si registrava il 74,71% di elettori. Nonostante questo, c'è stato un -2,73% di partecipazione alle urne rispetto alle scorse elezioni. Montallegro: 1.771 i votanti su 3.682 elettori pari al 48,10% - 7,26%. Palma di Montechiaro 11.620 votanti su 26.382 elettori pari al 44,05%. Nella cittadina si registra un -9,06% rispetto alle scorse Amministrative. Santa Margherita di Belice 4.209 votanti su 6.569 elettori pari al 64,07% - 5,01%. A Sciacca sono andate a votare 24.924 persone su un totale di 35.889 chiamati al voto pari al 64,45%. Anche in questo caso si registra un -6,80%. Infine a Villafranca Sicula sono andate al voto 977 persone su un totale di 1.413 elettori, raggiungendo una percentuale di 69,14 - 3,66% rispetto alle precedenti elezioni.


Si è svolta sabato scorso, 10 giugno, a partire dalle ore 19.30 da piazza Don Giustino, la fiaccolata con la quale Favara ha gridato no a ogni forma di mafia. Una manifestazione organizzata dal sindaco Alba per riunire la comunità favarese e per lanciare un chiaro segnale di indignazione e ripudio in merito ai recenti fatti che hanno scosso la città, tra i quali l'omicidio dell'empedoclino Carmelo Ciffa in corso Vittorio Veneto, i vari attentati ai favaresi a Liegi, in Belgio, e la sparatoria avvenuta in via Torino il 23 maggio scorso. Il corteo si è diretto, fiaccole alla mano, da piazza Don Giustino verso piazza Cavour per poi fermarsi di fronte al Municipio. Lì è stato sistemato lo striscione che ha capitanato il corteo, ''Favara ripudia le Mafie'' recita lo slogan. Infine un'omonima scritta è stata legata a dei palloncini bianchi, lasciati volare in alto verso il cielo dal sindaco Alba. A terminare la cerimonia la preghiera e la benedizione dell'arciprete di Favara don Giuseppe D'Oriente. L'evento ha riscontrato una massiccia partecipazione da parte delle istituzioni, delle rappresentanze delle forze di Polizia, della locale tenenza dei Carabinieri, della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle, della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale e della Chiesa. Ha fatto sicuramente piacere la partecipazione alla manifestazione da parte della politica tutta, senza distinzione di colori e/o partiti. Ad aggiungersi alla fascia tricolore del sindaco di Favara, quella del sindaco di Porto Empedocle Ida Carmina. Presenti in prima fila anche la viceprefetto Carmelina Guarneri, i deputati favaresi Tonino Moscatt e Nino Bosco e il senatore Mario Giarrusso, membro della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie. Ma se da un lato le istituzioni non sono mancate, a mancare è stata la cittadinanza favarese e la sua mancanza si è fatta sentire. Pochi i presenti a un corteo che avrebbe dovuto riunire l'intera comunità e che ha contato soltanto qualche decina di partecipanti, così come sottolineato dal commissario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento Giuseppe Marino, presente alla manifestazione. Ma se Favara ripudia le Mafie, perché i favaresi ripudiano Favara quando è il momento di scendere in campo per far sentire la propria voce? Vogliamo credere che sabato scorso c'è stata una bella giornata e molti hanno preferito godersi un pomeriggio al mare, vogliamo credere che è periodo di comunioni e molti non hanno potuto partecipare, vogliamo credere che l'evento è stato pubblicizzato non adeguatamente dagli organizzatori. Vogliamo credere a tutto ciò, che sicuramente ha contribuito alla scarsa partecipazione, ma non vogliamo credere che i favaresi si limitano a indignarsi sui social e a gridare al perbenismo per poi disertare quando è il momento di dirlo in pubblica piazza. Una occasione mancata per Favara, una sconfitta - ci dispiace ammetterlo - per i suoi cittadini.


Rimangono ai domiciliari i favaresi Salvatore Lupo, ex presidente del consiglio comunale di Favara, e la moglie, Maria Barba, coinvolti nell'inchiesta ''Stipendi Spezzati''. Il Tribunale del Riesame ha infatti confermato tutte le misure cautelari rigettando la richiesta della difesa di revocare i provvedimenti dopo gli interrogatori di garanzia. Ricordiamo che l'inchiesta ''Stipendi Spezzati'', portata avanti lo scorso 19 maggio dai carabinieri della Compagnia di Licata e coordinata dalla Procura di Agrigento, ipotizza una serie di estorsioni sistematiche ai danni dei dipendenti della cooperativa ''Suami'' di Licata. Si ipotizzano i reati di associazione per delinquere, estorsione in concorso e indebita percezione di contributi da parte dello Stato. Secondo gli inquirenti il personale della struttura sarebbe stato costretto, all'atto dell'assunzione, a fornire a Lupo o a un altro associato una carta bancomat con la quale veniva sottratto circa il 50% di quanto percepito in busta paga. Questo, secondo le indagini, oltre a orari e condizioni lavorative disagevoli. Quattro le persone raggiunte da provvedimenti: oltre a Lupo e Barba, coinvolte nell'operazione anche Caterina Federico e Veronica Sutera Sardo. Per la prima era stato emesso provvedimento di obbligo di dimora a Licata mentre per la seconda la misura dell'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria tre volte a settimana. Per tutti sono stati confermati i provvedimenti tranne che per Sutera Sardo: i giudici, accogliendo le istanze del difensore di Sutera Sardo, l'avv. Salvatore Pennica, hanno revocato la misura dell'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Nell'inchiesta coinvolte anche altre 4 persone che però non sarebbero state raggiunte da misure cautelari.


Con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e porto illegale di armi da taglio è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari dai carabinieri della Stazione di Santa Margherita un 21enne di origine mazarese ma residente nel piccolo centro agrigentino. Nello specifico è stato sorpreso da una pattuglia di militari a piedi, nei pressi della Villa del Gattopardo, mentre stava consumando dell'hashish. Il giovane è stato quindi sottoposto a perquisizione. Opportunamente celati nelle tasche dei pantaloni i militari hanno rinvenuto 30 gr. di hashish, già diviso in 13 dosi, e un coltello di genere vietato.


Numerose denunce e sanzioni amministrative a Licata e Palma di Montechiaro effettuate nel fine settimana dai carabinieri della Compagnia di Licata con l'ausilio della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Battaglione Sicilia di Palermo. L'attività ha permesso di controllare 103 persone e 64 veicoli, nonché 2 esercizi pubblici per la somministrazione di alimenti e bevande ubicati nel centro della città di Licata. Sono state controllate 20 persone destinatarie della misura cautelare degli arresti domiciliari e della Sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno. In tale contesto sono stati denunciate alla Procura della Repubblica di Agrigento due persone per il reato di violazione degli obblighi inerenti alla Sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza. 28 contravvenzioni al Codice della Strada sono state accertate e contestate per un importo totale di circa 20.000 euro. Denunciato all'Autorità Giudiziaria un 36enne per il reato di ricettazione.


È stato aperto ufficialmente ieri sera con la celebrazione eucaristica all'aperto l'Oratorio estivo don Giustino nella Parrocchia San Giuseppe Artigiano di Favara, guidata da Padri Vocazionisti nella persona del parroco pro tempore don Uriel Ortiz. L'Oratorio, partito nel 2013, quest'anno festeggia i 5 anni di attività ed è rivolto a tutti i ragazzi della città. Anche quest'anno l'esperienza si ripeterà con 200 ragazzi delle scuole elementari e una sessantina di animatori, coordinati dal parroco e dai due responsabili dell'Oratorio, Carmelo Palumbo Piccionello e Claudia Distefano. Il tema di quest'anno sarà la vocazione, per aiutare i ragazzi a interrogarsi sul loro posto nel mondo, su chi sono e chi vorranno essere. L'Oratorio estivo don Giustino dura tre settimane e le giornate seguono un orario ben scandito. Alle 9.00 hanno inizio le attività con momenti di preghiera e catechesi. A seguire un'ora di giochi che vanno dal torneo di calcetto a quello di pallavolo, dal ping pong e biliardino al tiro alla fune. Dopo la dovuta merenda riprenderanno le attività che cambiano a seconda dei giorni. Possono essere lavoretti manuali, ballo e canto e la piscina.


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