Avevamo pensato di non parlarne per non dargli tutta questa importanza, per non farli sentire al centro dell'attenzione, perché probabilmente è quello che cercano, ma poi abbiamo riflettuto e detto: è giusto che la città sappia che probabilmente ha dei compaesani imbecilli. Veniamo subito al punto della questione. Stamattina ecco come si è svegliata Favara: delle scritte blasfeme, tra l'altro con gravi errori di grammatica, sono apparse sul prospetto del palazzo municipale di p.zza Cavour per l'incredulità e l'amarezza di quanti, passando dalla piazza, hanno visto. Ma perché sporcare il muro del Municipio con della vernice nera? Che senso ha? Si sono chiesti in tanti. E adesso noi ci chiediamo: chissà cosa gli passerà per la mente se sapessero che i carabinieri di Favara, agli ordini del Luogotenente Montebugnoli, potrebbero arrivare a loro grazie a delle immagini di impianti di videosorveglianza installate in piazza? Beh in questo caso possiamo proprio immaginarlo. Ad ogni modo, già stamattina alcuni dipendenti comunali hanno lavorato con delle spazzole in ferro e raschiato il muro dalla vernice. ''Vorrei scrivere tante frasi di sdegno - è il commento del sindaco di Favara Anna Alba- ma forse è meglio limitarmi a dire che provo senso di amarezza nell'apprendere tale notizia… è una totale mancanza di rispetto a tutta la comunità favarese''.

Ma non è stato solo il Municipio di p.zza Cavour ad essere interessato da scritte sacrileghe. Anche l'ex Municipio di via Roma, dove si ospitavano gli uffici della solidarietà sociale, e ancora lo spiazzo antistante alla Chiesa Madre, così come pare anche un muro di via del Carmine e di cortile Copernico. Una vigliaccata che in tanti sperano possa trovare presto il volto degli autori. Il giro di azione di questi è stato vasto. Di conseguenza potrebbero esserci più impianti di videosorveglianza che possano aver ripreso qualcosa. I carabinieri della Tenenza in queste ore sono al lavoro per consegnare alla giustizia i presenti autori.

È stato ucciso con diversi colpi di arma da fuoco Rino Sorce, 50enne di origini favaresi. Il fatto è accaduto lo scorso mercoledì sera, tra le 22.30 e le 22.50, a Sclessin, periferia di Liegi, in Belgio. Sorce era proprietario del ristorante-pizzeria ''Grande Fratello''. L'uomo, stando alle prime ricostruzioni, sarebbe uscito dal suo locale non accorgendosi di un'auto che stava avvicinandosi verso di lui. Dal finestrino posteriore sarebbero partiti una raffica di colpi, una decina, che avrebbero raggiunto il favarese. Pare che Sorce fosse in compagnia di un'altra persona, rimasta ferita e al momento in ospedale. Dalle analisi della balistica sarebbe emerso che l'arma utilizzata corrisponde a un Kalashnikov e che alcuni proiettili avrebbero colpito le facciate delle attività circostanti. Oggi l'autopsia sul cadavere di Rino Sorce. Immediato l'avvio delle indagini da parte della polizia belga. Impossibile non pensare a un collegamento tra questo omicidio e l'attentato avvenuto sempre a Liegi lo scorso 14 settembre, quando a morire fu l'empedoclino Mario Jakelich e a rimanere ferito fu il favarese Maurizio Di Stefano. All'elenco va ad aggiungersi anche l'omicidio del 42enne empedoclino Carmelo Ciffa, freddato lo scorso 26 ottobre in corso Vittorio Veneto a Favara da 4 proiettili di pistola calibro 9, all'altezza del supermercato Paghi Poco. Spetterà adesso agli inquirenti trovare un nesso, se c'è, tra i tre agguati e fare luce su una serie di eventi rimasti ancora con molti interrogativi. Nel novembre 2015 un incendio doloso interessò la casa di campagna di Sorce che condivideva insieme ai suoi familiari.

Un colpo di arma da fuoco, probabilmente una fucilata, è stato esploso sul portone di ingresso di un'abitazione di un favarese, il pregiudicato 43enne B. R. queste le iniziali del nome. Il fatto è successo all'alba di ieri in via Sottotenente Giglia. Ad sentire il colpo lo stesso proprietario che ha chiamato i carabinieri. Sul posto, intorno alle 5.45 si sono recati i militari della locale Tenenza che hanno avviato le indagini.

Sorpresi a rubare profumi e cosmetici in un esercizio commerciale di via Gela, a Licata. Arrestato dai carabinieri il 32enne disoccupato romeno Iosif Liviu Preda, denunciata in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Palermo invece una 16enne, studentessa connazionale. L'accusa per loro è di furto aggravato. Il fatto è successo ieri sera. Stavano uscendo dal negozio con profumi e cosmetici senza averli pagati e nascosti dentro a uno zaino. Il 32enne è stato quindi arrestato e posto ai domiciliari, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria in attesa dell'udienza di convalida.

Differenziata a Favara. L'amministrazione comunale favarese ha cominciato oggi la campagna di sensibilizzazione riguardo l'importanza ambientale - ma anche economica - che rende la raccolta differenziata una necessità, soprattutto per la città dell'agnello pasquale. Un progetto volto a ''educare'' la cittadinanza favarese e per fare ciò l'amministrazione sarà impegnata in vari incontri con le scuole, le chiese e le associazioni. Questa mattina il primo di questi svoltosi presso l'aula magna del liceo ''Martin Luther King'' di Favara. Presenti per la relazione e la distribuzione di volantini dimostrativi su come effettuare la raccolta differenziata il vicesindaco Lillo Attardo e l'assessore Rossella Carlino. A presenziare l'evento il Dirigente Scolastico Salvatore Pirrera. Notevoli i risparmi in termini economici, spiega l'assessore Attardo, che rendono fondamentale educare la cittadinanza a una differenziata di qualità. Tutto il mese di maggio sarà dedicato alle scuole in quanto la sensibilizzazione ''deve partire dai più piccoli'', come afferma l'assessore Carlino. Insomma, sia che si ha a cuore l'ambiente sia che si vuole risparmiare, la differenziata rimane in ogni caso la risposta e un dovere civico del cittadino.

Giunta alla sua 27esima edizione, domani al teatro Pirandello di Agrigento si svolgerà l'annuale appuntamento con il Premio ''Mimosa d'oro'' che quest'anno andrà a Titti Postiglione, direttrice dell'Ufficio Gestione Emergenze Protezione Civile Nazionale, e, per quanto riguarda la sezione giovani, a Selene Caramazza, giovane attrice favarese. Saranno anche consegnati diversi riconoscimenti speciali a donne che si sono particolarmente distinte ognuna per il proprio campo. Durate la cerimonia ci saranno anche degli interventi canori e di ballo per poi concludere con il concerto di Ron. Per i particolari nel Tg di oggi l'intervista alla presidente del Centro Culturale Renato Guttuso di Favara Lina Urso Gucciardino.

Si sono esibiti ieri sera sul palco di Sanremo i due alunni della scuola Bersagliere Urso di Favara Morena Cosentino e Gabriele Puma che partecipano al 19esimo concorso internazionale ''Gef Global Education Festival'' che si concluderà domani, sabato, con le premiazioni. Hanno magistralmente interpretato il brano che ha fatto anche la storia del palco di Sanremo ''Grande Amore'' del trio Il Volo. ''I ragazzi sono stati bravissimi -ci dice la dirigente scolastica Brigida Lombardi. Sabato ci sarà la premiazione. Speriamo bene. Intanto - continua entusiasta la preside Lombardi- abbiamo raggiunto un grande traguardo. Primo premio per la vetrina espositiva a pari merito con la Turchia alla XIX edizione del Festival Mondiale di Creatività nella scuola''. Un premio internazionale quindi per la scuola B. Urso di Favara. A curare la vetrina espositiva i docenti Maurizio Vullo, Laura Sgarito, Anna Maria Nobile e Giuseppe Baio a cui va un prosit della dirigente. '' La scuola -conclude Lombardi- è ricca di potenzialità e vanta docenti di grande valore e spessore didattico, progettuale e umano''.

Prosegue fino a dopodomani domenica 7 maggio a Palazzo Cafisi a Favara ''No Name'', il percorso d'arte sul viaggio dei migranti dall'Africa. Un progetto nato dalla collaborazione tra la direzione artistica di Palazzo Cafisi e lo scultore Giuseppe Agnello che ha aderito con la sua opera intitolata ''transumanza''. Un percorso figurativo e sensoriale che affronta il fenomeno migratorio in modo dirompente attraverso diverse iniziative artistiche e incontri sul tema. Un circuito di installazioni, foto, video e sculture. Si tratta di un progetto che affronta il fenomeno migratorio in modo dirompente attraverso diverse iniziative artistiche in cui l'arte promette di assolvere a una delle sue funzioni più grandi: scuotere le coscienze. Domani sabato 6 maggio, all'interno dell'evento culturale e nel corso della serata, sono previsti aperitivo e proiezione del film documentario ''Io sto con la Sposa'', ''diventato -scrivono in un comunicato gli organizzatori- un inno alla vita e alla libera circolazione degli esseri umani anche dopo la carcerazione di uno dei co-registi del film Gabriele Del Grande che lo scorso aprile appunto, è stato recluso in modo coatto in carcere in Turchia e infine rilasciato''. Domenica invece coinvolgente spettacolo musicale del gruppo Bokundala e la Drum Line. A seguito di numerose richieste, la mostra ''No Name'' sarà comunque visitabile solo su prenotazione fino al 14 maggio.