Dopo quasi due settimane dalla chiusura del viadotto Morandi di Agrigento, arteria stradale della nostra provincia che collega il capoluogo con Porto Empedocle, si dovrà attendere la prossima per l'inizio dei lavori di ripristino sullo stesso; a comunicarlo è il presidente Anas Gianni Vittorio Armani. Risale infatti allo scorso 16 marzo la decisione dell'Anas di chiudere il ponte al traffico. ''Interdizione finalizzata – comunicava l'Ente nazionale per le strade - a consentire il più celere avvio dei lavori per gli interventi di manutenzione già programmati''. Il dubbio riguardo l'effettiva sicurezza del ponte - soprattutto dei suoi piloni nei quali il cemento è scoppiato e il ferro arrugginito è visibile a occhio nudo - era stato attenzionato dall'associazione MareAmico ed era diventato nel tempo di dominio pubblico, tanto che negli ultimi tempi a interessarsi del viadotto erano anche stati i media nazionali. Il giorno prima dell'interdizione della tratta al traffico inoltre era stato aperto un fascicolo d'inchiesta dal procuratore capo della Procura della Repubblica di Agrigento Luigi Patronaggio per accertare se il viadotto costituisca un pericolo per la pubblica incolumità. L'appalto per i lavori programmati sull'impalcato del ponte è stato aggiudicato, ha affermato ieri il presidente dell'Anas Gianni Vittorio Armani, e la manutenzione dovrebbe concludersi prima dell'estate. Non ci sono ancora tempi certi invece per quanto riguarda la sistemazione dei piloni, in quanto sono ancora in corso le verifiche per accertare le condizioni degli stessi.

Sono stati finalmente aggiudicati i lavori di ristrutturazione del Palacongressi del Villaggio Mosè, struttura chiusa ormai da anni. I lavori sono stati assegnati all'Ente Parco ''Valle dei Templi'' che avrà adesso il compito di riconsegnare alla provincia una struttura in passato molto gettonata per ospitare convegni, workshop e spettacoli di vario genere. La Confcommercio, esprimendo soddisfazione per la vicina riapertura del Palacongressi, ribadisce però la propria convinzione secondo la quale ''a supporto della struttura debba esserci un Consorzio – scrivono in una nota stampa - creato ad hoc per la valorizzazione delle attività congressuali ad Agrigento in modo da dare vita a un'ampia offerta di servizi per la nostra provincia''.

Il sondaggio è stato chiuso e gli agrigentini hanno avuto tempo fino a ieri per esprimere la propria preferenza su come spendere i circa 55 mila euro, corrispondenti al 2 per cento delle somme trasferite dalla Regione al Comune di Agrigento, che l'Ente deve spendere tramite la formula di ''Democrazia partecipata'' in opere di interesse comune. A vincere – con 459 voti sul sito internet del Comune di Agrigento - è stato il progetto di istituire un'area fitness a San Leone. La seconda idea più gettonata, con soli 40 voti di distacco dalla prima, è stata quella del sostegno alla povertà. Molto meno popolari sono state le altre proposte su come spendere i fondi: quella degli interventi di arredo urbano ha ottenuto trenta voti, quella del parco dedicato ai più piccoli al Villaggio Mosè nove voti e infine l'organizzazione di eventi durante l'estate agrigentina ha raccolto solo cinque voti.

Elezioni amministrative comunali. In Sicilia sono 129 i comuni che domenica 11 giugno saranno chiamati alle urne per eleggere sindaci, consigli comunali e consigli circoscrizionali. La data è stata fissata dal ministro dell'Interno Marco Minniti. In caso di eventuale ballottaggio per l'elezione dei sindaci, questo avrà luogo domenica 25 giugno. Nella provincia di Agrigento saranno 12 i comuni dove si andrà a votare. Nello specifico sono Aragona, Bivona, Campobello di Licata, Casteltermini, Cattolica Eraclea, Comitini, Lampedusa e Linosa, Montallegro, Palma di Montechiaro, Santa Margherita di Belice, Sciacca e Villafranca Sicula. Solo due di questi, Sciacca e Palma di Montechiaro, superano i 15mila abitanti. In Italia sono complessivamente 1021 i Comuni interessati dalle amministrative, di cui 153 superiori ai 15mila abitanti. Tra questi quattro capoluoghi di regione: Palermo, Genova, Catanzaro e L'Aquila.

Sono in arrivo in questi giorni alle utenze favaresi le bollette per il servizio idrico. Su questo interviene il partito della Rifondazione Comunista. ''Nelle bollette –scrive la segretaria di circolo Francesca Palumbo- continua a comparire la voce relativa alla ''depurazione''. Tempo addietro l'amministrazione comunale aveva messo a disposizione un modello di richiesta finalizzata a ottenere dal gestore idrico il rimborso delle somme pagate a titolo di depurazione. Oggi a distanza di mesi –continua Palumbo- il gestore privato continua a richiedere il pagamento del canone di depurazione come se nulla fosse successo. Se è vero che i cittadini non sono più tenuti al pagamento dell'importo dovuto a titolo di depurazione per assenza del relativo servizio, ci chiediamo che cosa aspetti l'Amministrazione a fare formale diffida e rimostranza a Girgenti Acque. Chiediamo, dunque, alla sindaca -conclude Francesca Palumbo- di agire direttamente in prima persona e quale rappresentante dell'Ente Comune al fine di garantire l'osservanza e l'effettiva applicazione della sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l'incostituzionalità della norma che prevedeva l'obbligo del pagamento della quota di tariffa relativa alla depurazione anche in assenza di erogazione del servizio''.

È rimasta attraccata a Porto Empedocle la motonave ''Paolo Veronese'' che avrebbe dovuto ieri sera traghettare sino alle Pelagie. ''La partenza prevista per le 23 – si legge in un comunicato della Siremar- è stata sospesa a causa delle avverse condizioni meteorologiche''.

È in programma domenica prossima 2 aprile presso la sede della Federazione Provinciale del PD in via Giovanni XXIII la Convenzione del Circolo del PD di Agrigento per l'elezione del Segretario Nazionale. A darne comunicazione il segretario Silvia Licata. Alle ore 11.00 è prevista la presentazione delle mozioni, a seguire la costituzione della presidenza e la presentazione delle liste delegati. Alle ore 12.00 l'inizio delle votazioni che si concluderanno alle 15.00. Subito dopo lo scrutinio. ''Il dibattito –scrive Licata- è aperto a tutti. Hanno diritto al voto solo gli iscritti''.

Novità per gli elettori di Agrigento che votano alle sezioni 6, 7, 8, e 9 del Plesso ''Matteotti''. Dalle prossime consultazioni infatti non dovranno votare più in questo plesso ma recarsi alla scuola ''Tortorelle''. La nuova disposizione del Comune di Agrigento è data dal fatto che il plesso scolastico della scuola pubblica materna/elementare ''Matteotti'' è stato trasferito in altra sede. Si è reso quindi necessario individuare un'altra sede idonea a ospitare le quattro sezioni di seggio e la decisione è caduta sulla scuola ''Tortorelle'' dell'Istituto Comprensivo Statale ''Agrigento – Fontanelle'' ubicato in piazza Metello.

Cattivo stato delle strade di Competenza del Libero Consorzio Comunale di Agrigento: il Commissario Straordinario Roberto Barberi ha inviato in merito una lettera ai sindaci di tutti i comuni agrigentini. Il comunicato evidenzia come le precarie condizioni di buona parte delle strade provinciali, ex consortili ed ex regionali di competenza del Libero Consorzio, sia dovuta a una mancanza di risorse per la manutenzione delle stesse. ''I continui tagli ai trasferimenti da parte di Stato e Regione hanno causato un rapido degrado dei tracciati – si legge in una nota diramata dal Libero Consorzio – che presentano, nei casi migliori, il manto stradale deformato da cedimenti e frane''. In attesa dell'arrivo di adeguati finanziamenti, il dr. Barberi chiede ai sindaci della provincia agrigentina di provvedere a evidenziare il cattivo stato delle strade di competenza del Libero Consorzio ricadenti nei propri comuni. Il Commissario infine invita la cittadinanza alla massima prudenza nel percorrere tali strade e al rispetto delle normative stradali.

''Il Principe dei Sogni'' è il titolo dato al Musical Multimediale dal regista favarese Lillo Sorce che si svolgerà come prima tappa, nei prossimi giorni, proprio a Favara. ''Il principe dei sogni'' racconta la storia di Giuseppe che per gelosia viene venduto dai fratelli; personaggio già presentato nelle sale cinematografiche dal grande Steven Spielberg con la sua DreamWorks. Sognare e perdonare sono gli ingredienti basilari della storia che amalgamati a comicità e drammaticità completano uno spettacolo tutto da gustare e da cantare. È il primo spettacolo che ''La Tenda dei Sogni'', un'innovativa struttura cilindrica, sta ospitando. Si vedranno attori reali interagire con scenografie e personaggi proiettati in mapping 3D: paesaggi che nascono dal nulla e prendono vita. Il tutto in una visione tridimensionale con audio surround 5.1. I bambini saranno al centro di questo cilindro e quindi immersi nello spettacolo. Direttore Musicale de ''Il Principe dei Sogni'' è Carmelo Gallo che nel musical interpreterà anche il ruolo di Giuseppe. Direttore Tecnico è Riccardo Liotta che ha subito sposato il progetto presentato da Lillo Sorce e che insieme a Carmelo Gallo, oltre ovviamente al regista Sorce, ne cura la produzione. Uno spettacolo rivolto principalmente alle scuole, alle quali verrà destinato anche parte del ricavato. ''La Tenda dei Sogni'' rimarrà installata soltanto dal 19 aprile sino al 10 maggio prossimi al castello Chiaramonte di Favara: i sei spettacoli della mattina sono rivolti ai bambini mentre le due repliche della sera, una alle 18.00 e una alle 19.00, alle famiglie. Poi ''La Tenda dei Sogni'' si sposterà ad Agrigento e in altri comuni siciliani.

Torna con una imponente inchiesta sulla mafia il giornalista e vicecaporedattore cronache del Tg5 Carmelo Sardo. Dopo il successo di ''Malerba'', tradotto in una decina di Paesi, esce con un nuovo libro che sarà in libreria dal 6 aprile 2017 ''Cani senza padrone. La Stidda, storia vera di una guerra di mafia'', edito da Melampo. Carmelo Sardo racconta in questo libro l'organizzazione criminale che in Sicilia, tra la seconda metà degli anni Ottanta e gli inizi degli anni Novanta, sferrò un violento attacco a Cosa nostra: gruppi di picciotti senza regole e senza padroni si misero in testa di arricchirsi con le rapine e con le estorsioni, ma presto vennero coinvolti nelle faide tra vecchi e nuovi boss di Cosa nostra e si trasformarono in spietati e infallibili killer, in una furiosa guerra di mafia. Li chiamavano stiddari e seminarono il terrore nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa e Trapani con decine e decine di omicidi e di stragi.