SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 14/03/2017
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

ALTA TENSIONE, SCENA MUTA DEI DUE TECNICI ENEL COINVOLTI NELL'INDAGINE DEI CARABINIERI DAVANTI AL GUP DEL TRIBUNALE DI AGRIGENTO VELLA.

MORTE DI UN NEONATO NELL'AGRIGENTINO. TRE AVVISI DI GARANZIA PER ALTRETTANTI MEDICI E INFERMIERI IN SERVIZIO ALL'OSPEDALE DI CANICATTì.

SONO STATI TROVATI A CASA DELL'IMPRENDITORE AGRIGENTINO GIUSEPPE BURGIO 3 REPERTI ARCHEOLOGICI. LA GUARDIA DI FINANZA SEQUESTRA DUE ANFORE E UN VASO.

ATTIVITA' DI CONTROLLO DEL TERRITORIO DEI CARABINIERI DI AGRIGENTO. SEGNALAZIONI ANCHE A FAVARA E PORTO EMPEDOCLE.

LA PROBLEMATICA DEL PONTE MORANDI CHE COLLEGA AGRIGENTO A PORTO EMPEDOCLE TORNA SULLE RETI NAZIONALI. IMPRESSIONATI LE IMMAGINI MOSTRATE NEL PROGRAMMA UNOMATTINA. INTANTO SPUNTA FUORI CHE ALCUNI PILONI SIANO STATI COSTRUITI SU UNA NECROPOLI ELLENICA.

BONUS DI 800 EURO PER LE FUTURE MAMME. NEL TG I REQUISITI PER POTERLO RICHIEDERE.


Hanno fatto scena muta durante l'interrogatorio di garanzia i due tecnici dell'Enel coinvolti nell'indagine ''Alta Tensione'' dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Agrigento. Domenico La Porta, 63 anni di Naro, e Giovanni Trupiano, 60 anni di Agrigento, entrambi residenti nella città dei Templi, non hanno voluto rispondere alle domande del Gup del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Ricordiamo che l'indagine dei carabinieri partì nell'ottobre 2014, dopo la denuncia ai danni dei due tecnici da parte di un imprenditore agrigentino che li aveva segnalati per tentata estorsione a seguito di un loro raggiro non andato a buon fine. In pratica i due sono accusati di aver installato illegalmente, dietro compenso economico, apparecchiature come un magnete o il cosiddetto sistema del ''sorcio'' per evitare di far pagare tutta l'energia elettrica consumata a diversi utenti. Tutto ciò mentre i due erano invece incaricati dalla società elettrica (parte lesa nella vicenda) di fare l'attività opposta, ovvero scovare eventuali furti di energia elettrica. Nell'indagine, conclusasi nel 2016 e portata alla luce dai carabinieri il 7 marzo 2017, sono coinvolte una ventina di persone. Anche un'altra indagata, una 56enne di Campobello di Licata, alla quale è stata applicata la misura dell'obbligo di firma, ha scelto di non rispondere alle domande del Gup. La donna avrebbe fatto da tramite tra loro e alcuni clienti.


Era nato nei giorni scorsi presso l'ospedale di Canicattì ma morto poche ore dopo essere stato trasferito in quello di Agrigento. Ci sono degli sviluppi nella vicenda denunciata da una coppia di Ravanusa. Sono stati infatti notificati tre avvisi di garanzia ad altrettanti medici e infermieri operanti nella struttura canicattinese. A disporlo la Procura di Agrigento che ha avviato un'inchiesta. Sul corpicino del piccolo è stata eseguita anche l'autopsia.


Tre reperti archeologici, due anfore e un vaso, sono stati ritrovati dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Agrigento all'interno di uno degli immobili posti sotto sequestro il mese scorso in uso all'imprenditore agrigentino Giuseppe Burgio, il ''re dei supermercati'', arrestato lo scorso ottobre con l'accusa di bancarotta fraudolenta nell'ambito dell'operazione ''Discount''. Il ritrovamento è avvenuto all'interno degli appartamenti dove lo stesso Burgio era residente fino al momento dell'applicazione della misura cautelare. Le Fiamme Gialle hanno contattato due funzionari della Soprintendenza ai beni culturali di Agrigento per ottenere un parere qualificato. Le due anfore, probabilmente utilizzate come contenitori di vino o olio, risalirebbero al periodo bizantino, mentre il vaso, usato invece per gli infusi, all'epoca medievale. I reperti archeologici -in perfetto stato di conservazione - sono stati sequestrati e affidati ai funzionari della Soprintendenza di Agrigento, mentre per Giuseppe Burgio e Maria Ragusa, sua moglie, è scattata la denuncia per impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato.


Continua l'attività di controllo straordinario del territorio da parte dei carabinieri di Agrigento. Nello specifico sono state controllate 107 persone ed eseguite 20 perquisizioni domiciliari e personali. Inoltre sono state elevate 21 contravvenzioni per infrazioni al codice della strada, 2 veicoli sono stati sequestrati e 4 patenti ritirate. Inoltre i militari di Agrigento hanno sottoposto ad accertamento a mezzo etilometro 59 persone e controllati esercizi pubblici. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Agrigento hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale Kais Dhiaf di 20 anni, di Agrigento. Lo stesso avrebbe tirato una bottiglia di vetro contro i militari che gli avevano intimato di fermasi durante una fuga. Fermato e bloccato, è stato arrestato e tradotto ai domiciliari. E sempre i militari del NORM hanno segnalato alla Procura per guida in stato di ebbrezza un 26enne di Caltanissetta. Il giovane è stato fermato a bordo di una Fiat Panda in via Passeggiata Archeologica.


A Favara i carabinieri della locale Tenenza hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Agrigento per minaccia a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità il favarese S.M., di 56 anni. Lo stesso stava riempiendo due bottiglie da due litri di gasolio da un rifornimento di carburante sito in via Crispi quando i militari lo avrebbero sottoposto a un controllo. Il 56enne avrebbe pronunciato frasi minacciose nei confronti dei militari intervenuti e si sarebbe anche rifiutato di fornire la propria identità.


Ci spostiamo a Porto Empedocle dove i militari hanno segnalato in stato di libertà alla Procura per violazione degli obblighi derivanti dalla sorveglianza speciale il 36enne B.G., pregiudicato empedoclino, in atto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale. Il 36enne è stato notato dai militari in centro in compagnia di un altro soggetto pregiudicato, violando quindi le prescrizioni imposte. Sempre nella cittadina marinara, con l'accusa di evasione è stato segnalato in stato di libertà alla Procura dai carabinieri un 19enne gambese, in atto sottoposto agli arresti domiciliari. A seguito di un controllo non è stato trovato in casa e per questo è scattata la segnalazione.


Se si ritorna a parlare del viadotto Morandi, si ritorna immancabilmente a parlare dei problemi strutturali del ponte. Il caso oramai è diventato di dominio pubblico e di interesse nazionale. A interessarsi infatti è stata anche la nota trasmissione Rai ''Unomattina'', che nella giornata di ieri ha presentato un servizio con protagonista proprio il ponte. A spiegare ancora una volta qual è il problema è stato Claudio Lombardo, presidente dell'associazione ambientalista MareAmico Agrigento. ''Questo ponte è stato costruito nel 1970 – ha spiegato ai microfoni di Unomattina-. Da quel tempo ad oggi poca o nulla è stata la manutenzione ordinaria e straordinaria''. Le conseguenze, a detta del presidente di MareAmico, sarebbero oggi ben visibili: ''cemento che nel tempo è scoppiato e ferri che fanno bella vista fuori dal calcestruzzo''. Più di ogni cosa, di particolare effetto è stato il gesto di Claudio Lombardo che, avvicinatosi alla base di un pilone , ha mostrato come basti applicare una leggera pressione con le mani per far letteralmente cedere pezzi di cemento dal rivestimento esterno dello stesso. Sempre ieri ad attenzionare la problematica è stato pure il programma televisivo ''La Vita in Diretta'', in onda su Rai 1, con una diretta proprio davanti al viadotto e con ospiti il sindaco di Agrigento Calogero Firetto, il responsabile regionale dell'Anas ing. Valerio Mele e il presidente dell'associazione MareAmico Claudio Lombardo. A prendere la parola per primo è stato il sindaco che ricorda come molti cittadini preferiscano scegliere vie alternative piuttosto che viaggiare lungo il viadotto riaperto al transito appena due anni fa. Decisione presa ''a seguito di un'accurata campagna di indagini – ha spiegato l'ing. Valerio Mele – È stata fatta anche una relazione da parte di specialisti strutturali che hanno dato il via libera alla riapertura del traffico con limitazioni sia di portata sia di sagoma''. Il responsabile regionale dell'Anas ha inoltre dichiarato che ci sono in programmazione interventi di risanamento; il primo di questi per cui sono stati stanziati 500mila euro sarà aggiudicato la settimana prossima ed entro il mese di aprile partiranno i primi lavori che interesseranno le travi di bordo del viadotto. Intanto pare ci sia un altro problema oltre a quello della sicurezza in materia di viabilità. L'inviato Max Franceschelli ha affermato come alcuni dei piloni del ponte Morandi affondino le radici in una necropoli ellenica, opera che sarebbe stata resa possibile grazie a dei lavori fatti negli anni '70 grazie a un provvedimento della soprintendenza archeologica che avrebbe declassato la zona in modo da essere considerata un sito di nessuna importanza.


Al via i lavori per smontare il viadotto Petrusa, cavalcavia che sovrasta il tracciato della nuova raddoppiata statale 640 Agrigento-Caltanissetta. I mezzi meccanici sono già al lavoro. Terminati i lavori di rimozione di questo vecchio ponte si provvederà alla collocazione di pezzi prefabbricati che comporranno il nuovo cavalcavia. Ma intanto i disagi alla circolazione sulla Statale sono notevoli. Molti tratti sono chiusi o interessati da deviazioni per via dell'accelerazione di lavori.


È terminata da pochi giorni la 1^ Festa del Cioccolato a Favara. Tanto l'afflusso di gente e soddisfatti anche gli standisti. Proprio sull'argomento intervengono con una interrogazione urgente, con risposta scritta e orale, indirizzata al sindaco Alba e al presidente del consiglio Di Naro, le consigliere comunali del Gruppo Misto Marilì Chiapparo e Rossana Castronovo. Per le due si è trattata di un'iniziativa lodevole ma che comunque ha impegnato una vasta area che poteva essere liberamente utilizzata da cittadini e turisti. ''L'occupazione del suolo pubblico –dicono Chiapparo e Castronovo- è sempre una sottrazione all'utilizzo ''aperto'' di beni comuni e ciò giustifica il pagamento di un'apposita tassa da parte degli esercenti commerciali. Quella che abbiamo visto –scrivono le due consigliere di minoranza- è stata una semplice commercializzazione e vendita di cioccolato e quindi anche pasticcerie e bar locali, dati i principi di semplice concorrenza, potevano essere coinvolti nell'evento quale valore aggiunto''. Chiapparo e Castronovo intendono sapere dalle due più alte cariche cittadine ''se non era opportuno coinvolgere anche pasticcerie, dolcerie e bar locali, quali valore aggiunto all'evento; se e quanto sia stato corrisposto al Comune per l'occupazione di suolo pubblico dagli esercenti commerciali; se sono stati richiesti (quali e quanto) da parte dell'Amministrazione costi aggiuntivi per eventuali allacciamenti a elettricità, acqua, etc...; se ulteriori spese relative alla pulizia straordinaria dell'area utilizzata siano state computate e per quale importo; qualora sia stata concessa deroga al pagamento del dovuto, si chiede di conoscerne la motivazione''.


È stata aggiudicata ieri la gara d'appalto, per conto del Comune di Licata, relativa all' ''Accordo quadro con unico operatore economico per l'esecuzione dei lavori di demolizione e ripristino nel Comune di Licata per 24 mesi'', importo complessivo di 400.000, 00 euro. A darne comunicazione l'Ufficio Gare del Libero Consorzio di Agrigento. ''La graduatoria –si legge nella nota del Libero Consorzio- era stata già stilata nei giorni scorsi, ma l'aggiudicazione era stata sospesa per effettuare le verifiche tecniche su due offerte anomale. Dopo il controllo della documentazione giustificativa presentata dalle due imprese, la Commissione di gara ha ritenuto congrue le offerte e ha pertanto aggiudicato provvisoriamente l'appalto all'impresa DONATO ANTONINO TINDARO (AVV) – CONSORZIO STABILE COSTRUENDO (AUS), della provincia di Messina, che ha offerto il ribasso del 34,3637% sull'importo soggetto a ribasso di 368.000,00 euro, per un importo netto di 241,541,58 euro, al quale vanno aggiunti 32.000,00 euro per oneri di sicurezza. Seconda in graduatoria IMPRESA EDILE STRADALE DI FIORE RITA (ribasso del 29,6990%).


800 euro. È l'ammontare del bonus che le ''neo-mamme'' possono richiedere per la nascita o l'adozione di un bambino. La somma, richiedibile già da gennaio 2017, che non concorre alla formazione del reddito, verrà corrisposta dall'INPS. Per ottenere il riconoscimento del diritto bisogna avere la residenza in Italia e la cittadinanza italiana o comunitaria. Le cittadine residenti in Italia in possesso dello status di rifugiate politiche verranno equiparate a tal proposito alle cittadine italiane. Per le cittadine non comunitarie, infine, è richiesto il permesso di soggiorno UE per lunghi periodi. Il bonus verrà concesso al compimento del 7° mese di gravidanza o in occasione del parto, anche se antecedente all'inizio dell'ottavo mese di gravidanza, o ancora al momento dell'adozione del minore disposta con sentenza definitiva o, infine, con l'affidamento pre-adottivo disposto con ordinanza. La domanda della futura mamma va presentata al compimento del settimo mese di gravidanza, corredata della certificazione sanitaria rilasciata dal medico specialista del servizio sanitario nazionale, oppure dell'atto di adozione. Per ulteriori informazioni e chiarimenti le interessate possono recarsi presso le sedi dei Patronati.


Saranno le classiche bustine di zucchero a sensibilizzare i cittadini sull'importanza della donazione degli organi, tessuti e cellule. Al via quindi la campagna di sensibilizzazione 2017 dell'Aido Favara. Ci ritroveremo nelle caffetterie, bar e ristoranti le bustine di zucchero che lanceranno degli slogan mirati alla donazione degli organi. Questo è stato possibile grazie all'intesa tra Aido Favara e la Sodano Food Packaging S.a.s.. L'Aido Favara fa sapere inoltre che intratterrà contatti con le altre realtà operative sul territorio. ''Donare –dice Vincenzo Vella dell'Aido- rappresenta una scelta di responsabilità sociale a favore di chi attente un trapianto di organi, un gesto di impegno civile e di attenzione per gli altri e per sé stessi e per far sì che tutto il territorio regionale abbia l'opportunità di dichiarare la propria volontà, dovrà essere sensibilizzato con ogni mezzo di comunicazione''.


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