SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 21/02/2017
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

OMICIDIO DEL PALMESE NICOLO' AMATO. CONDANNATI A 21 ANNI DI RECLUSIONE PADRE E FIGLIO

CROLLO IN VIALE DELLA VITTORIA, AD AGRIGENTO. IL P.M. MAGGIONI CHIEDE IL RINVIO A GIUDIZIO PER 5 PERSONE, TRA QUESTE L'EX SINDACO DI AGRIGENTO MARCO ZAMBUTO.

TARIFFE PER L'INGRESSO ALLA PISCINA COMUNALE DI FAVARA. I CITTADINI LAMENTANO UNA DISPARITA' DI TRATTAMENTO PER QUANTO RIGUARDA GLI INVALIDI.

U TABLET, IL NUOVO CORTO DELLA CIOPPY GROUP LANCIA UN MESSAGGIO DI SENSIBILIZZAZIONE.


Sono stati condannati dalla Corte d'assise d'appello di Palermo a 21 anni di reclusione per aver preso parte all'omicidio del palmese Nicolò Amato e al ferimento del figlio Diego. Parliamo di Vincenzo e Nicola Bonfanti, padre e figlio. Il fatto avvenne il 22 aprile del 2011, nel giorno di Venerdì Santo in via Pietro Nenni, a Palma di Montechiaro. Dieci furono i colpi di arma da fuoco esplosi, sette i proiettili calibro 9 indirizzati a Nicolò Amato che ne causarono il decesso e 3 invece quelli che ferirono a un braccio il figlio Diego. Secondo gli inquirenti, il motivo del delitto fu di natura economica. Gli Amato erano proprietari della pizzeria ''La Fontana'' i cui gestori invece erano i Bonfanti. Quest'ultimi non avrebbero pagato alcune bollette e gli Amato, per vendicarsi, avevano deciso di mettere dei lucchetti alle saracinesche della pizzeria. Per l'omicidio era già stato condannato un altro familiare dei Bonfanti, Raimondo, che venne condannato a 16 anni di reclusione.


Il pubblico ministero Andrea Maggioni ha chiesto il rinvio a giudizio per cinque persone accusate di disastro colposo, tra queste l'ex sindaco di Agrigento Marco Zambuto e il dirigente dell'Ufficio Tecnico Comunale Giuseppe Principato. La vicenda risale al crollo del costone a valle del viale della Vittoria, ad Agrigento, avvenuto il 5 marzo 2014. Secondo la Procura, l'ex sindaco Zambuto e il dirigente Principato sapevano ''già due anni prima del crollo della grave situazione di pericolo'' tant'è che avevano anche firmato un'ordinanza di messa in sicurezza ai proprietari di un palazzo ma senza preoccuparsi che venisse rispettata. Imputati sono anche i tre proprietari di un immobile adiacente ai palazzi le cui condizioni precarie avrebbero provocato il crollo del costone. Si tratta di Maria Isabella Sollano, 75 anni, e dei figli Valentina e Oreste Carmina, 49 e 46 anni. A loro viene contestato in particolare di non avere adempiuto a un'ordinanza, emessa il 5 aprile del 2011 dallo stesso Zambuto, che imponeva loro di eseguire delle opere di manutenzione consistenti nella ''regimazione delle acque'' che doveva servire a eliminare il pericolo. I proprietari delle sessanta abitazioni evacuate potranno chiedere di costituirsi parte civile. Sulla richiesta del rinvio a giudizio si saprà il prossimo 27 marzo, data nella quale è fissata l'udienza preliminare.


È stato giudicato colpevole dei reati di rapina aggravata il 35enne di Palma di Montechiaro Biagio Monachello. Monachello dovrà scontare 3 anni e 8 mesi in carcere per un fatto commesso a Palma di Montechiaro nel 2013. Ieri sera i carabinieri della locale Stazione lo hanno arrestato in esecuzione dell'ordine di carcerazione emesso dall'Ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento.


Non sono chiare le dinamiche che avrebbero portato al misterioso rogo di un'automobile a Ribera la scorsa notte. L'autovettura – una Fiat Punto di proprietà di un anziano – si trovava in viale Margherita quando le fiamme sono divampate. Appena ricevuto l'allarme, sul posto si sono portati i vigili del fuoco del distaccamento di Sciacca e i carabinieri. Una volta domate le fiamme, che avrebbero incenerito l'auto, i pompieri e i militari dell'Arma avrebbero effettuato il sopralluogo per cercare di accertare le cause dell'incendio, al momento ancora oscure. I carabinieri avrebbero già sentito l'anziano proprietario della Punto.


Sarà stato probabilmente un corto circuito a far divampare l'incendio di una minicar. Il fatto è accaduto in via Cile, a Canicattì. La piccola auto si trovava in movimento quando le fiamme sono divampate. Fortunatamente il conducente del mezzo è riuscito a mettersi in salvo. Sul posto sono stati chiamati i vigili del fuoco del locale distaccamento che hanno provveduto a spegnere le fiamme e i carabinieri.


Grave raid vandalico al Liceo scientifico ''Sciascia'' di Canicattì. Ignoti l'altra notte sono penetrati all'interno dei locali del liceo e hanno appiccato il fuoco alle finestre di una delle classi del plesso. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco del distaccamento di Canicattì, gli agenti del commissariato locale e i poliziotti della Scientifica di Agrigento. Diversi i disagi creati alla scuola. Il fumo infatti ha annerito aule e corridoi oltre che sedie e banchi. Impossibile per gli studenti fare lezione.


È di ieri la notizia della prossima riapertura - si presume entro marzo - della piscina comunale di c.da Pioppo, a Favara. Una novità accolta di buon grado dalla popolazione, felice di potere usufruire nuovamente di una struttura rimasta chiusa per molti anni. Due le associazioni che hanno ottenuto l'aggiudicazione di alcune corsie della piscina, mentre resteranno appannaggio esclusivo del Comune la cura di almeno un paio di corsie. Le tariffe per lo sbigliettamento deliberate dall'Ente, ricordiamo, sono di 1,50 euro per le scolaresche in orario antimeridiano; 3,50 euro per minori e militari e 4,00 euro per gli adulti. L'ingresso sarà gratuito per i disabili con percentuale di invalidità pari al 100%. È bastato trasmettere ieri il servizio televisivo che subito sono arrivate in redazione diverse telefonate di cittadini che hanno lamentato disparità di trattamento fatte dall'amministrazione. Le tariffe deliberate dalla giunta pentastellata -lamentano gli interessati- non tengono conto di chi, pur non essendo invalido al 100%, invalido, suo malgrado, lo è comunque! Secondo quanto votato nelle stanze del Municipio, in altre parole, gli invalidi totali non sono tenuti a pagare per l'ingresso alla piscina (come è giusto che sia), ma per chi soffre di patologie che rendono il cittadino invalido (con idoneo certificato) anche fino al 99% non è stato previsto nemmeno un pagamento ridotto, come invece accade per l'ingresso dei militari. ''Perché i militari vengono tutelati dal Comune mentre gli invalidi civili no? – hanno lamentato i cittadini ai nostri telefoni – Perché questa disparità di trattamento?''. I cittadini hanno tenuto a specificare che ci sono casi nei quali è possibile avere la necessità di frequentare una piscina non solo per uso ricreativo, ma anche terapeutico, magari per un tempo indeterminato senza che l'INPS e l'ASL ne paghino il costo d'ingresso. La nostra emittente dunque accoglie queste lecite domande da parte della cittadinanza e le gira all'amministrazione comunale di Favara, sicura della sua sensibilità e della sua tempestività nel dare una concreta risposta ai propri cittadini.


Di acqua pubblica e dei relativi problemi a essa collegati si è parlato domenica scorsa nel corso di un incontro svoltosi a Favara tra diverse associazioni e realtà presenti in provincia di Agrigento. A partecipare la Promoteus Jus di Favara, ''Cittadinanza Attiva'' di Licata e Casteltermini, ''GAD Piccolo Teatro'' di Canicattì, associazione ''Beni Comuni'' di Favara, associazione ''Nicodemo'' di Favara e cittadini in rappresentanza dei comuni di Comini e Menfi. A breve si dovrà istituire la Commissione Tecnica di ambito per l'eventuale rescissione del contratto idrico col gestore Girgenti Acque. La Commissione sarà formata anche da un rappresentante di queste associazioni. Nell'incontro di domenica scorsa i partecipanti sono convenuti sulla necessità di un lavoro sinergico e unitario tra le varie realtà e hanno deliberato che il futuro rappresentante in commissione avrà la collaborazione e il sostegno di tutte queste associazioni.


Dopo sketch comici, parodistici o dalla tematica sociale, è un video di sensibilizzazione l'ultimo pubblicato sui social dall'associazione Cioppy Group Events. ''U tablet'' è il nome del corto che - nato da un'idea di Giuseppe ''Cioppino'' Crapanzano e realizzato con la preziosa collaborazione, tra gli altri, di Domenico Presti – è riuscito in appena tre giorni dalla sua pubblicazione a superare le 140mila visualizzazioni. I protagonisti della storia, ambientata a Favara, sono una famiglia di padre, madre e tre figli appartenente a un ceto sociale basso. Uno dei tre figli vede una bambina appartenente a una agiata famiglia usare un tablet e desidera averne uno tutto suo. Dopo avere insistito con papà e mamma, che non sanno nemmeno cosa sia un tablet, il bambino ottiene la promessa del papà di comprargliene uno. L'indomani la famiglia si reca al mercato di Favara per cercare un tablet ma, tra bancarelle che vendono calze e altre che vendono padelle, stranamente non si riesce a trovare qualcuno che venda il dispositivo. Insomma, alla fine Cioppino ha la brillante idea di cercare all'interno del centro comunale di raccolta differenziata dei rifiuti e tra questi trova un abaco che, come un tablet, ''si gira con un dito''. Contro ogni aspettativa, l'oggetto piace al figlioletto che è felicissimo per il suo nuovo ''tablet''. Ecco che - dopo cinque minuti di risate - arriva il momento di riflettere sull'importanza del sapere apprezzare le piccole cose che si hanno, perché sono le più importanti. Il corto si conclude con il messaggio: ''Guarda le piccole cose perché un giorno ti volterai e capirai che erano grandi''.


È uno sport poco pubblicizzato ma che regala grandi emozioni. Parliamo di tennis e lo facciamo parlandovi dei successi ottenuti dai ragazzi del Tennis Club Favara. Dopo aver superato agevolmente la fase provinciale del campionato invernale, il Tennis Club Favara conquista l'ambita serie C. La squadra, composta da Gabriele Bosco, Rosario Bunone e Fabio Pitrone (rispettivamente classificati C2, C4 e C5), ha battuto nella successiva fase regionale dapprima i palermitani del Tennis Club Kalaja per 3 vittorie a 1 e infine i catanesi del Tennis Club Tommy con il risultato netto di 4 vittorie a 0. Grande soddisfazione per i tennisti favaresi che, dopo aver ottenuto lo scorso settembre la promozione in D2 nel campionato estivo, si pongono ancora una volta ai vertici del tennis siciliano. Ancora una volta quindi la città di Favara portata in alto dai suoi concittadini.


Le allieve della scuola di Danza ''Imera'', diretta dall'insegnante Simona Attanasio, hanno conquistato il podio del prestigioso concorso Arte Danza Sicilia 2017, che si è svolto il 18 e 19 febbraio a San Cataldo, al Palasport Maira. L'esibizione delle ragazze davanti ai giudici, personalità molto conosciute nel mondo della danza, è stata ampiamente apprezzata tanto che le allieve che fanno parte della Crew Gold Line di Agrigento sono state classificate al secondo posto nella sezione hip hop e sono state ammesse come migliore gruppo per la fase nazionale del talent show televisivo ''The Couch''. Una di queste, la quattordicenne Dalila Ferula, ha ottenuto anche il terzo posto nella sezione danza contemporanea e ha ricevuto una borsa di studio per ''Danz Art edizione 2017''.


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