SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 17/12/2016
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

DOPO 20 GIORNI DI BLACK OUT RITORNA LA CORRENTE ELETTRICA IN DIVERSE ZONE SITE ALLA PERIFERIA DI FAVARA. SITUAZIONE PRECARIA CHE STAVA SERIAMENTE COMPROMETTENDO LA PAZIENZA DEI RESIDENTI CHE SI ERANO GIA' ORGANIZZATI PER UNA PLATEALE PROTESTA IN DIRETTA TV.

FALSO E TRUFFA, DEFINITIVAMENTE CONDANNATO L'EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI AGRIGENTO CARMELO CALLARI CHE ADESSO RISCHIA DI FINIRE IN CARCERE.

FAVARA, ROMPE IL BRACCIALETTO ELETTRONICO ED EVADE DAI DOMICILIARI PER BEN DUE VOLTE NEL GIRO DI POCHE ORE. DIRETTISSIMA PER 31ENNE.

PRESENTATO IERI AD AGRIGENTO IL LIBRO DELLA PROF.SSA FRANCA VITELLO "TERRA DI ZAGARA, TERRA D'AMURI". LA SICILIANITA' RACCHIUSA IN 288 PAGINE.

INIZIATIVE SOLIDALI A FAVARA. IERI LA SESTA EDIZIONE DI NATALE AL CASTELLO. IN PIAZZA CAVOUR INVECE LA RACCOLTA FONDI DELL'ASSOCIAZIONE COMPASSIONE IN CAMBIO DI PANETTONI ARTIGIANALI.


Dopo 20 giorni di black out è ritornata ieri sera alle 17,00 l'erogazione dell'energia elettrica nelle zone di Malvizzo, Gelardo Marino, Sant'Anna e Priolo, site nella periferia di Favara. La vicenda è iniziata lo scorso 27 novembre quando ignoti rubarono oltre 3.000 metri di cavi di media tensione provocando enormi disagi ai residenti delle zone che hanno dovuto convivere per, ripetiamo ben 20 giorni, con la mancanza di elettricità. Numerose le famiglie con anziani e malati che sono rimaste al buio. Prodotti congelati che si sono deperiti. Problemi per riscaldarsi, per vederci la sera; impossibilità di farsi una doccia, lavarsi normalmente il viso la mattina, impossibilità di lavare i panni, di usare il frigorifero. Questi sono solo alcuni dei probemi vissuti dai residenti per 20 giorni. Per non parlare degli ingenti danni economici che hanno subìto anche le aziende. Quest'ultime infatti sono state costrette a rallentare o addirittura sospendere la propria attività. Chi se lo è potuto permettere ha cercato di sopperire alla mancanza di energia elettrica tramite l'utilizzo di gruppi elettrogeni, il cui uso è andato a rincarare la dose delle importanti perdite economiche già subìte. Anche la nostra emittente in queste 3 settimane ha dovuto impiegare -durante e oltre le ore diurne- due generatori al fine di garantirvi quotidianamente l'informazione, tutto ciò con grande perdita di tempo e di denaro da parte della nostra società. In questi 20 giorni i residenti hanno chiesto a gran voce controlli da parte di chi di competenza per monitorare la zona; hanno richiesto l'intervento di sua Eccellenza il Prefetto. Si è arrivati addirittura a chiedere che intervenisse l'esercito, senza ottenere risultati in merito. Ad accrescere ulteriormente l'allarmismo generale in queste contrade sono stati i ripetuti furti di cavi che si sono succeduti al primo del 27 novembre scorso. In tre settimane sono stati infatti rubati complessivamente oltre 5.000 metri di cavi elettrici in tre distinte scorribande. Per la cronaca furti registrati nelle zone comprese tra Favara, Naro e Agrigento. La forte preoccupazione della gente era anche per la possibilità che avvenissero furti in casa da parte di sconosciuti che potevano operare indisturbati approfittando dell'assenza di luce. Ed è proprio a causa dei multipli furti di cavi di rame che la ditta che ha eseguito i lavori per conto di Enel nelle contrade periferiche di Favara ha ritardato i tempi necessari alla ricollocazione dei nuovi cavi. A giocare a sfavore pure il maltempo di qualche giorno. Oramai esasperati dai continui rinvii di date per la riattivazione della corrente elettrica i cittadini ieri pomeriggio avevano deciso di riunirsi per organizzare una plateale manifestazione pubblica da trasmettere in diretta TV, ma per fortuna intorno alle ore 17.00 l'erogazione dell'energia elettrica è stata ripristinata. Certo è che non è possibile che dei cittadini vengano fatti esasperare con dei disservizi di cui non hanno colpa. L'Enel deve garantire un servizio che si fa anche ben pagare. Sarebbe il caso che chi di dovere si imponesse con le ditte che si occupano oramai, si può dire, quasi a cadenza giornaliera di ricollocare i cavi di media tensione rubati, affinchè venga assolutamente incrementata ''...e di tanto'' la forza lavoro per accelerare i tempi tecnici di istallazione dei cavi.


C'è il serio rischio che possa finire in carcere. Parliamo dell'ex presidente del consiglio comunale di Agrigento Carmelo Callari, definitivamente condannato a 2 anni, 2 mesi e 10 giorni di reclusione per falso e truffa. La Corte di Cassazione infatti ha rigettato il ricorso della difesa di Carmelo Callari. Il sostituto procuratore Rita Fulantelli gli avrebbe già fatto notificare un ordine di carcerazione. Callari potrà adesso chiedere, entro 30 giorni, una pena alternativa al carcere visto che si tratta di una pena inferiore ai 3 anni. Sarà poi il tribunale di Sorveglianza a decidere sulle sue sorti. La vicenda risale a quando Callari era presidente del consiglio comunale di Agrigento e avrebbe ottenuto rimborsi per ''missioni istituzionali'' dei viaggi personali. L'indagine fu condotta dalla Digos e coordinata dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dal pm Andrea Maggioni.


Si è reso responsabile di due evasioni nel giro di circa 10 ore. Parliamo del favarese Davide Bruccoleri, arrestato nella notte tra giovedì e venerdì dalla polizia. Il 31enne, posto ai domiciliari per reati connessi al furto con strappo e rapina, avrebbe dapprima rotto il braccialetto elettronico per poi allontanarsi da casa. Immediatamente rintracciato dalla polizia in c.da Mosella, è stato nuovamente posto ai domiciliari. Poche ore dopo il favarese è nuovamente evaso dalla sua abitazione. Ad arrestarlo ad Agrigento i carabinieri della Tenenza di Favara che lo hanno tradotto presso le camere di sicurezza della Tenenza di via Olanda, in attesa della direttissima.


Deve espiare una pena di 5 anni e 1 mese di reclusione un 35enne disoccupato licatese che è stato arrestato dai carabinieri. Si tratta di Gabriele Vapore. L'accusa per lui è di violenza sessuale e minacce, fatti commessi nell'anno 2009 a Licata. L'ordine di esecuzione per la carcerazione è stato emesso dall'Ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento.


Dal prossimo primo gennaio potranno continuare a lavorare. Stiamo parlando dei circa 50 netturbini in servizio nella città dei Templi. Il rischio era che dal prossimo anno si sarebbero ritrovati disoccupati. Ieri, durante un incontro al Comune di Agrigento, è stata tracciata una strada da seguire. La vertenza è nata a causa del costo eccessivo del servizio. Il Comune di Agrigento, in vista della nuova gara d'appalto, aveva dunque ipotizzato di fare quello che la legge gli consente: ovvero riduzione del quinto d'obbligo della gara d'appalto, risparmiando, dunque, circa un milione di euro. Una scelta che non poteva che mettere a rischio il posto di lavoro di una cinquantina di netturbini. Ieri, come detto, incontro al Municipio alla presenza di amministrazione comunale e sindacati. Durante l'incontro, gli assessori comunali hanno evidenziato - dopo aver acquisito i numeri - che non c'è un riparto omogeneo dei costi fra Agrigento e gli altri 11 comuni che dal primo luglio metteranno in gara d'appalto il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti. ''L'amministrazione comunale - ha spiegato Alfonso Buscemi, segretario della Cgil Funzione pubblica - ci ha chiesto di lavorare tutti assieme per raggiungere l'obiettivo di una spesa più omogenea. E il primo passo sarà incontrare il commissario della Srr per fare un piano di riparto''. Qualora quindi si rediga un piano unico e omogeneo di spesa, il Comune di Agrigento non avrebbe bisogno di fare tagli.


La recente e ulteriore riduzione del 15% della fornitura idrica disposta da Siciliacque di concerto con il Dipartimento Regionale ha comportato, inevitabilmente, ulteriori criticità nella distribuzione idrica in tutti i comuni gestiti da Girgenti Acque. Per tali ragioni, l'Azienda ha istituito un workgroup specializzato incaricato di ottimizzare il servizio di distribuzione idrica nei comuni gestiti, al fine di porre in essere una più oculata e attenta razionalizzazione della limitata risorsa idrica.


Il personale scolastico in servizio che studia mentre lavora ha diritto, per legge, a fruire di 150 ore all'anno di permessi dal lavoro per dedicarli allo studio. Lunedì prossimo 19 dicembre l'Ufficio Scolastico Provinciale di Agrigento dovrebbe diramare via mail direttamente alle scuole della provincia di Agrigento le graduatorie del personale ATA e dei docenti di scuola elementare e materna che hanno diritto a fruire, per l'anno 2017, di questi permessi. L'elenco dei docenti di scuola media e superiore aventi diritto è già stato pubblicato sul sito dell'Ufficio Scolastico Provinciale.


Recuperare le nostre radici, portando il passato al presente, attraverso le nuove generazioni. Questo l'intento della prof.ssa Franca Vitello con il suo scritto ''Terra di zagara, Terra d'Amuri''. Pubblicato nell'aprile 2016 è già in adozione in diversi Istituti Comprensivi. Ieri pomeriggio la presentazione del libro nell'aula magna della sede di Villa Genuardi del Polo Territoriale Universitario della provincia di Agrigento. Le 288 pagine del libro, con i suoi contenuti in lingua siciliana e con traduzione in lingua italiana, sono il risultato di lunghe e pazienti ricerche sulla sicilianità di altri tempi della prof.ssa Vitello. La sicilianità come conoscenza, rivalutazione e recupero filologico, linguistico e di identità personale è stata sempre una passione che lei ha coltivato attraverso ricerche di motti, detti, proverbi, filastrocche, usanze e credenze del mondo di ieri dove vede impresse le proprie radici che ha cercato di trasmettere anche ai propri alunni attraverso letture, drammatizzazioni e interviste ai nonni e alle persone anziane. La prof.ssa Vitello, docente di Materie Letterarie, nasce ad Aragona ma ha praticamente vissuto a Favara. È componente di diverse associazioni letterarie del territorio agrigentino, membro attivo di Giurie Letterarie di poesia e narrativa, in vernacolo e in lingua italiana. Ha anche partecipato a competizioni di poesia e narrativa conseguendo validi riconoscimenti in Italia e all'estero. Durante la presentazione del libro, alla presenza anche del sindaco di Favara Anna Alba, ci sono stati diversi interventi tra cui quello di Lucio Melazzo, presidente del Polo Territoriale Universitario di Agrigento, Enzo Alessi, regista e scrittore, Nino Seviroli, cuntacantastorii, Nenè Sciortino, cantore tradizioni popolari, e il Gruppo Fabaria Folk, che si è esibito in balli tipici locali.


Si è svolta ieri pomeriggio a Favara la sesta edizione di ''Natale al Castello''. L'iniziativa solidale, organizzata dall'Associazione Artemisia e dalla Fidapa di cui è presidente la d.ssa Elisa Cilona, ha visto la presenza di diverse personalità della cultura e artisti locali. Non sono mancati anche momenti dedicati alla lettura di poesie e musica con la partecipazione delle scuole di canto della città. È stato un pomeriggio che ha unito quindi la cultura e la solidarietà: sono stati infatti raccolti fondi che saranno destinati ai bambini della San Vincenzo per l'acquisto di beni di prima necessità. ''Non può esserci Natale –ha detto la presidente Elisa Cilona- se non si ricordano i più piccoli''.


Anche questa sera dalle ore 19.00 e domani mattina dalle ore 9.30 in piazza Cavour, a Favara, è possibile ricevere in cambio di un contributo economico dei panettoni artigianali realizzati dal laboratorio solidale ''Fatto da noi''. Lo scopo è quello di fare del bene a chi, purtroppo, di bene ne ha avuto poco. È stata data infatti una possibilità a dei ragazzi svantaggiati di potersi integrare e lavorare. Loro stessi hanno realizzato dei gustosissimi panettoni in diversi gusti. L'Associazione Compassione di Favara, associata alla Chiesa Evangelica Internazionale, da ieri si trova in piazza Cavour per raccogliere fondi e distribuire questi panettoni. 4 i gusti disponibili: caffè e cioccolato al latte; pandoro, cioccolato al latte e uvetta e canditi. Tutto il ricavato andrà in beneficenza. Una parte andrà appunto al laboratorio solidale ''Fatto da noi'', la restante sarà devoluta al Banco delle opere e di carità, un ente no profit che recupera le eccedenze alimentari invendute, rivalorizzandole e rendendole risorse per i bisognosi. Facciamo del bene, sicuri che quando mangeremo questo panettone avrà un sapore ''speciale''.


Di scena questa sera nella sala del teatro San Francesco di Favara la commedia ''Un'estate al mare'' a cura della compagnia teatrale ''Amici del Teatro'' di Solarino, in provincia di Siracusa. Una commedia che rappresenta l'ambientazione tipica siciliana. Nel primo atto la casa di Pietro, centro di tutte le pulsioni, gli interessi, gli istinti e le contraddizioni familiari. Nel secondo atto la spiaggia siciliana, luogo colorato da costumi, profumi e semplice umanità fotografata nel classico momento di svago estivo. L'appuntamento è per questa sera alle 21.00 al teatro San Francesco di Favara. Il botteghino del teatro sarà disponibile per quanti vorranno acquistare il biglietto a cominciare da un'ora prima dell'inizio dello spettacolo.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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