SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 05/12/2016
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

"GIUSTIZIA PRIVATA". QUATTRO FAVARESI SONO STATI ARRESTATI DAI CARABINIERI CON L'ACCUSA DI OMICIDIO PRETERINTENZIONALE AI DANNI DEL FAVARESE BENNARDO CHIAPPARO.

ANCORA FURTI DI CAVI DI RAME ALLA PERIFERIA DI FAVARA. E' IL TERZO NEL GIRO DI UNA SETTIMANA. GLI ABITANTI ESASPERATI:"MA LO STATO DOV'E'?". IL CASO FURTI ANCHE AL TG5

INCENDIATE DUE AUTO DI UNA RIVENDITA DI NUOVO E USATO A CANICATTì. SI INDAGA.

AVREBBE AGGREDITO IL COMANDANTE DELLA STAZIONE CARABINIERI DI PALMA DI MONTECHIARO. ARRESTATA UNA DONNA.

REFERENDUM COSTITUZIONALE, L'ITALIA DICE NO, COSì COME LA SICILIA, LA PROVINCIA DI AGRIGENTO E FAVARA.

PORTO EMPEDOCLE, MAREAMICO SEGNALA ENORME DISCARICA NEI PRESSI DELLA SS115. LOMBARDO: "SENZA CONTROLLI E' PURTROPPO RITORNATA A RIEMPIRSI DI TUTTO".

PAREGGIO IN CASA DELLA PRO FAVARA CONTRO IL TERRANOVA GELA. INTANTO PROSEGUE IL CALCIO MERCATO. ARRIVANO A FAVARA PANDOLFO, TUMMIOLO E FANARA. RISULTATI, CLASSIFICA E PROSSIMO TURNO NEL TG


Con l'accusa di omicidio preterintenzionale ai danni del favarese Bennardo Chiapparo di 68 anni, deceduto lo scorso febbraio, i carabinieri della Tenenza di Favara, coadiuvati dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile e di altri reparti della Compagnia di Agrigento, hanno arrestato all'alba di oggi quattro persone, tutte di Favara, tra i 27 e 40 anni. Si tratta di Antonino Pirrera, Michele Sorce, Carmelo Pullara e Giovanni Ruggeri. Il primo è finito in carcere, gli altri tre ai domiciliari. L'ordinanza di applicazione della custodia cautelare è stata emessa dal Tribunale di Agrigento, Gip Alessandra Vella. L'indagine trae origine dal decesso di Chiapparo, avvenuto lo scorso 10 febbraio presso l'ospedale San Giovanni di Dio. L'uomo si trovava già ricoverato da 10 giorni con un grave trauma cranico, causato, a dire di chi lo aveva accompagnato, da una banale caduta avvenuta lo stesso pomeriggio. Le indagini effettuate, condotte dai Carabinieri della Tenenza e coordinate dal Pubblico Ministero Matteo Delpini, hanno invece delineato un quadro ben diverso, riassunto nel nome stesso dell'indagine: ''Giustizia Privata''. Questi i fatti ricostruiti dagli inquirenti. Chiapparo avrebbe sgridato nella serata dell'1 febbraio il figlio di Pirrera in quanto poco prima aveva tirato dei calci a una insegna pubblicitaria dell'autolavaggio del 68enne. Il bambino sarebbe caduto, procurandosi delle escoriazioni alle ginocchia. Pirrera, venuto a conoscenza del fatto, avrebbe organizzato per la stessa sera una spedizione punitiva insieme ad altre persone nei confronti di Bennardo. Pirrera avrebbe sferrato un pugno facendo cadere a terra Bennardo che batté violentemente la testa, procurandosi una emorragia celebrale. I figli di Bennardo, andati subito in soccorso del padre, venivano aggrediti violentemente dagli altri arrestati. Uno dei due figli ha riportato anche una frattura al braccio. Intanto, a seguito della perquisizione a casa di Pirrera, i militari hanno trovato e sequestrato anche dei reperti ritenuti di interesse archeologico, ovvero un'anfora, un vaso in terracotta e un boccale in ottone.


Terzo furto nel giro di una settimana. È quanto si registra nella periferia di Favara per quanto riguarda i furti di cavi elettrici. Domenica 27 novembre il primo furto con circa 3 mila metri di cavi asportati; mercoledì 30 novembre altri 1.500 metri; stanotte altri 500 metri circa, il tutto avviene sotto l'incredulità dei residenti delle numerose zone interessate. Gli abitanti delle contrade Sant'Anna, Gelardo Marino, Malvizzo, Priolo, Lucia, Ciavolotta e Crocca si sentono abbandonati dalle istituzioni. ''Non è accettabile che si registri un furto –dicono- figuriamoci tre nel giro di appena una settimana. Se da un lato abbiamo visto l'immediata disponibilità di Enel a ricollocare i cavi, dall'altro vediamo altri furti che ne rallentano il ripristino dell'elettricità. I giorni passano –dicono ancora questi residenti- e noi siamo completamente al buio. Ci alimentiamo, quando si può, con gruppi elettrogeni con gravi disagi e costi esorbitanti di carburanti''. Questi residenti chiedono ancora una volta l'autorevole intervento del Prefetto Sua Eccellenza Nicola Diomede. ''Ci stanno negando di vivere –incalzano i residenti. Ci sentiamo abbandonati e noi da soli non riusciamo a fronteggiare questa emergenza. Ve lo chiediamo a gran voce –implorano gli abitanti- fate qualcosa per bloccare questo scempio! Tra di noi ci sono anche persone anziane e ammalate''. Anche la nostra emittente, sita in c.da Gelardo Marino, è interessata dall'interruzione di energia elettrica. Il nostro editore sta facendo notevoli sforzi di tempo, energie e sopratutto economici per permettere ai cittadini di essere informati sui fatti che accadono. All'appello degli abitanti, quindi, si unisce anche la nostra emittente. Della problematica, che sta mettendo in ginocchio numerose famiglie, se ne è occupato anche il TG5 nell'edizione delle ore 13.00.


Intimidazione ai danni del titolare di una rivendita di auto nuove e usate di Canicattì. Secondo quanto ricostruito, malviventi avrebbero divelto la recisione e poi, introducendosi nel piazzale dell'autosalone, avrebbero appiccato il fuoco alla parte posteriore di una Bmw e di una Fiat Multipla. Il fatto si è verificato nella notte tra sabato e domenica. I malviventi avrebbero anche tentato di incendiare il gabbiotto che ospita gli uffici della concessionaria. Sull'episodio indagano le Forze dell'ordine.


Sabato sera avrebbe aggredito il comandante della stazione dei carabinieri di Palma di Montechiaro. Si tratta di Mariagrazia Scrofani, che è stata arrestata. La 35enne, secondo quanto ricostruito dai militari della Compagnia di Licata, si sarebbe presentata in caserma e avrebbe parlato con un militare in servizio. Pare volesse presentare una denuncia contro il marito. Nel giro di pochi minuti la donna sarebbe andata in escandescenza, quando poi è intervenuto il comandante della stazione, provando a calmarla, Scrofani lo avrebbe insultato e poi aggredito, provocandogli la lussazione di due dita. Il comandante della stazione carabinieri è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dell'ospedale San Giacomo d'Altopasso di Licata, dove i medici lo hanno giudicato guaribile in 5 giorni. La donna è stata arrestata per lesioni, violenza, resistenza e minaccia a un pubblico ufficiale, ma anche per avere danneggiato alcune suppellettili della caserma, presi a calci.


Un impiegato del parco archeologico e paesaggistico Valle dei Templi di Agrigento è stato segnalato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Agrigento dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Agrigento per truffa aggravata ai danni dell'Ente. Si tratta di B.A., queste le iniziali del nome. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l'uomo avrebbe ritirato i biglietti di accesso al sito archeologico dai turisti riferendo loro che servivano per una inesistente statistica per conto dell'Unesco e li rivendeva ad altri visitatori, procurandosi così l'ingiusto profitto. Allertato il 112 da un visitatore insospettito, sono giunti sul posto i carabinieri. Fatte le dovute indagini i militari hanno identificato l'uomo. Effettuate le perquisizioni i carabinieri hanno trovato a bordo dell'auto dell'uomo, sotto il tappetino posteriore lato guida, dei biglietti privi di matrice già emessi per l'ingresso alla Valle dei Templi.


Vittoria schiacciante del NO al referendum costituzionale del 2016. L'Italia si è presentata alle urne con un'affluenza altissima, quasi il 70% della popolazione votante, e i risultati parlano chiaro: il popolo non accetta la riforma costituzionale proposta dal governo Renzi, il quale ha già annunciato ieri sera le sue dimissioni per oggi. Il NO vince con il 59.5% dei voti contro il 40.4% del SI. Dato che rispecchia i risultati regionali, fatta eccezione per il Trentino Alto Adige, dove i cittadini hanno dato un SI convinto, ed Emilia Romagna e Toscana, dove il SI passa con una vittoria di misura. In Sicilia il NO ha vinto con un deciso 71.6% contro il 28.4% del SI. Risultato simile si è registrato nella provincia di Agrigento, con un netto 70.3% del NO contro il 29.1% del SI. Vediamo ora le percentuali dei voti nei vari comuni dell'agrigentino: Agrigento 74.91% NO – 25.09% SI Sciacca 69.31% NO – 30.69% SI Licata 77.32% NO – 22.68% SI Canicattì 69.36% NO – 30.64% SI Favara 74.10% NO – 25.90% SI Ribera 67.85% NO – 32.15% SI Porto Empedocle 78.64% NO – 21.63% SI Palma di Montechiaro 77.48% NO – 22.52% SI Cammarata 65.75% NO – 34.25% SI San Giovanni Gemini 65.92% NO – 34.08% SI Raffadali 63.68% NO - 36.32% SI Naro 64.61% NO – 35.39% SI Grotte 65.07% NO – 34.93% SI Racalmuto 69.87% NO – 30.13% SI Lampedusa e Linosa 78.42% NO – 21.58% SI Aragona 64.10% NO – 35.90% SI Siculiana 73.05% NO – 26.95% SI Casteltermini 66.85% NO – 33.15% SI


Questo referendum, oltre a essere ricordato per la massiccia presenza degli italiani alle urne, sarà anche ricordato per la psicosi da matita copiativa. Così come in tutta Italia, anche ad Agrigento sono emerse delle denunce. Nella sezione n. 52, posta presso il quartiere del Villaggio Mosè, un'elettrice ha segnalato che il segno tracciato sulla scheda non è indelebile e si sarebbe cancellato; anche a San Biagio Platani si è registrato analogo episodio, con un'altra denuncia circa la qualità della matita utilizzata per votare. Al Villaggio Mosè, presso la sezione incriminata, il voto è stato fermato per alcuni momenti. Si è registrato anche l'intervento della DIGOS. Segnalazioni anche a Monserrato, Agrigento e Favara. Il prefetto Nicola Diomede a un certo punto della mattinata di ieri ha anche raccomandato ai presidenti di seggio: ''Occorre fornire solo ed esclusivamente le matite del ministero dell'Interno. La matita del ministero dell'Interno usata sulla carta del poligrafico dello Stato, che ha delle caratteristiche particolari rispetto a qualsiasi altro foglio di carta, -ha detto il Prefetto- non può essere cancellata. Quello che viene tracciato rimane, non si può cancellare''.


Una discarica multi materiale è stata segnalata dall'associazione ambientalista MareAmico Agrigento a Porto Empedocle, in località San Calogero. La discarica, per come testimonia MareAmico in questo video, si trova a poca distanza dalla SS 115 e da un noto hotel. ''La particolarità di questa discarica –scrive Claudio Lombardo- è enorme e presenta diverse tipologie di materiali: plastica, legno, eternit, sfabbricidi e altro. La zona, tempo fa, -ci dice Lombardo- era stata già bonificata, ma in assenza di controlli, è tornata a riempirsi di tutto. È necessario controllare con le telecamere le zone sensibili. Noi siamo riusciti a farlo nella storica discarica all'entrata di Punta Bianca che ora, da mesi, -conclude- è libera di rifiuti''.


Il Natale si avvicina e i diversi comuni dell'agrigentino si organizzano per meglio allietare questo periodo dell'anno. Anche il Comune di Agrigento ha organizzato delle manifestazioni. Iniziative che saranno presentate alla città dopodomani mercoledì 7 dicembre alle ore 10.30 nel corso di una conferenza stampa presso la Sala Giunta del Comune di Agrigento.


ECCELLENZA GIRONE A - 13^ Giornata - Ore 14:30 Alba Alcamo - Parmonval 1-1 Atletico Campofranco - Folgore Selinunte 2-1 Licata - Riviera Marmi 2-2 Mazara - Mussomeli 0-0 Paceco - Sport Club Marsala 1912 4-0 Polisportiva Castelbuono - Dattilo Noir 2-0 Pro Favara - Terranova Gela 1-1 Troina - Sport Club Nissa 1962 0-0 Classifica Paceco 29 Alba Alcamo 24 Troina 24 Riviera Marmi 22 Folgore Selinunte 21 Parmonval 20 Dattilo Noir 19 Sport Club Nissa 1962 19 Polisportiva Castelbuono 17 Mussomeli 16* Licata 15* Atletico Campofranco 15 Mazara 12 Pro Favara 10 Sport Club Marsala 1912 8 Terranova Gela 6 *Una partita in meno Prossimo turno - 11/12/16 Dattilo Noir - Licata Folgore Selinunte - Troina Mussomeli - Atletico Campofranco Parmonval - Mazara Polisportiva Castelbuono - Sport Club Marsala 1912 Riviera Marmi - Alba Alcamo Sport Club Nissa 1962 - Pro Favara Terranova Gela - Paceco


Calcio mercato per la Pro Favara. La società comunica di aver ulteriormente rinforzato la rosa con l'acquisto del portiere Daniele Pandolfo dalla Nissa e del centrocampista Andrea Tummiolo dall'Atletico Catania. La U.S.D. Pro Favara Calcio annuncia anche il ritorno di Francesco Fanara, proveniente dall'Aragona. L'auspicio della società è che la squadra possa disputare la rimanente parte del campionato nel ruolo che le si addice, ovvero da protagonista, e poter inorgoglire i propri tifosi nello sventolare la bandiera gialloblu sugli spalti di tutti i campi del campionato di eccellenza.


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