SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 22/11/2016
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

CI SIAMO. DOMANI SERA IN CONSIGLIO COMUNALE SI DISCUTERA' DELLA PROPOSTA DI DISSESTO FINANZIARIO DEL COMUNE DI FAVARA. CONVOCATO DAL PRESIDENTE UN CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO E URGENTE.

NUBIFRAGIO DI LICATA. DALLA CITTA' MARINARA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CROCETTA ANNUNCIA 30 MILIONI DI EURO IMMEDIATAMENTE DISPONIBILI.

SEQUESTRATI BENI DI PROPRIETA' O NELLE DISPONIBILITA' DELLA FAMIGLIA MARTURANA DI CANICATTì PER UN VALORE COMPLESSIVO DI CIRCA 2 MILIONI DI EURO.

AI DOMICILIARI PER ESTORSIONE. LA DIFESA DELL'AVV. ARNONE PRESENTA RICORSO AVVERSO L'ORDINANZA DEL GIP PROVENZANO

FAVARA, FERMATO IN UN SUPERMERCATO CON 5 BOTTIGLIE DI JACK DANIEL'S NEL GIUBOTTO. ARRESTATO RAVANUSANO.

FAVARA, AL VIA LA STAGIONE "RASSEGNATI". IERI E OGGI MATINÉE CON LE SCUOLE CITTADINE, IL RICAVATO SERVIRA' PER ACQUISTARE ARREDI SCOLASTICI


Con protocollo n. 50899 del 21/11/2016 è stato convocato il consiglio comunale di Favara in sessione straordinaria e urgente con il punto riguardante la proposta di deliberazione consiliare della dichiarazione di dissesto finanziario del Comune di Favara. Insomma, ci siamo. La discussione è in programma domani sera in consiglio comunale, con inizio alle ore 19.00. A convocarlo il presidente del consiglio Salvatore Di Naro. Dopo l’approvazione degli estremi dell’urgenza si procederà con la discussione e l’eventuale approvazione della proposta della giunta comunale pentastellata di dichiarare il dissesto finanziario dell’Ente. Proprio lo scorso 10 novembre i revisori dei conti avevano inoltrato al presidente del consiglio comunale la relazione con la quale esprimevano il loro parere sulla proposta di deliberazione per il consiglio comunale della dichiarazione di dissesto finanziario. Per il Collegio dei Revisori dei Conti infatti ricorrono i presupposti per dichiarare il dissesto finanziario del Comune. L’amministrazione comunale del sindaco Alba aveva deliberato la proposta con verbale n.115 del 22 settembre 2016, a pochissimi mesi dall’elezione. Adesso la parola spetterà alla pubblica assise cittadina che avrà un’importante decisione da prendere per il futuro della città di Favara. Con la maggioranza consiliare targata 5 stelle è probabile che la proposta verrà esitata positivamente.


Dopo il nubifragio che sabato scorso ha colpito in maniera particolarmente violenta la città di Licata, il polverone alzatosi in merito ai danni provocati ai cittadini e commercianti, la chiusura delle strutture pubbliche e delle scuole, nonché l’inchiesta aperta dalla Procura di Agrigento, ha attirato l’interesse dei vertici della Regione. Proprio ieri, infatti, il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, ha voluto recarsi a Licata per constatare di persona le criticità e le problematiche sorte in seguito al nubifragio. Ha incontrato il sindaco Angelo Cambiano. Il primo cittadino, insieme alla giunta, al presidente del consiglio e alcuni consiglieri comunali, hanno fatto il punto della situazione e una prima stima dei danni. Presenti anche numerosissimi commercianti che il nubifragio ha letteralmente fatto finire sul lastrico. Da Licata il presidente Crocetta si è preso l’impegno di stanziare nell’immediato 30 milioni di euro per Licata. “Nella giunta di domani –aveva detto ieri Crocetta- verranno stanziati 30 milioni di euro. Fondi che serviranno per la riconversione della fognatura urbana per evitare che si ripetano altri fatti del genere. Contiamo di aprire i cantieri nel giro di pochi mesi. E poi seguiremo le opere passo per passo. Come sapete, – ha aggiunto il governatore – stiamo lavorando alla “Legge per Licata” da prima del nubifragio di sabato. In questo caso riteniamo che per intervenire non sia necessaria alcuna legge, non ci sarà un passaggio dall’aula. Basterà, infatti, che il governo nazionale e quello regionale dichiarino lo stato di emergenza per questo territorio. Verrà chiesta all’Ufficio Tecnico del Comune di Licata una qualificata stima dei danni. Finora Licata non ha avuto niente. La politica ha sempre pensato ad altro, è il caso di finirla. La nostra attenzione per il territorio –ha concluso- è massima”. “Ringrazio il presidente Crocetta – sono le parole di Angelo Cambiano – per la vicinanza dimostrata alla città. Questa è una terra messa in ginocchio dal maltempo dei giorni scorsi. Qui 166 millimetri di pioggia caduti in tre ore hanno distrutto il tessuto sociale. Paghiamo il fatto –ha continuato Cambiano- che non c’è un adeguato sistema di raccolta delle acque piovane. Eppure sono state realizzate, negli scorsi decenni, opere colossali che i cittadini licatesi continuano a pagare ancora oggi”.


Oggi un presidio di 30 forestali è stato inviato a Licata per aiutare la città colpita dal nubifragio di sabato scorso. Lo aveva detto ieri l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici. “Gli operai forestali –dice Cracolici- si uniranno alle squadre di intervento che sono già sul posto e forniranno all’amministrazione comunale tutto l’aiuto necessario”


Sequestrati numerosi beni immobili, mobili e rapporti finanziari di proprietà o nella disponibilità dei fratelli canicattinesi Gaetano e Roberto Marturana, rispettivamente di 51 e di 38 anni, e della loro madre, per un valore di circa 2 milioni di euro. Il provvedimento, emesso dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Agrigento su proposta del Questore, è stato eseguito nelle scorse ore dalla polizia di Agrigento in collaborazione con il commissariato di polizia di Canicattì. Il tutto è stato reso noto stamattina nel corso di una conferenza stampa alla Questura di Agrigento alla presenza del questore Mario Finocchiaro, del comandante provinciale della Guardia di Finanza Massimo Sobrà, del dirigente del reparto anticrimine Giovanni Giudice e del comandante del Nucleo di Polizia Tributaria Fabio Sava. La famiglia Marturana di Canicattì era rimasta coinvolta nell’operazione antiusura “Tie Break”, avventa nel settembre 1998 quando finirono in carcere più di venti persone. Tra di loro anche professionisti e bancari che hanno preferito patteggiare. Molti dei condannati, tranne Gaetano Marturana e i suoi familiari, erano non solo complici ma anche vittime dell'usura. Numerose le assoluzioni per intervenuta prescrizione. Il processo si concluse nel 2010 con undici condanne. La condanna più pesante l’ebbe proprio Gaetano Marturana, ritenuto la mente dell’organizzazione di usurai. Gli accertamenti economico-patrimoniali alla base di questo sequestro sono stati effettuati dalla divisione Anticrimine della questura di Agrigento, con il supporto del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Agrigento. Nella richiesta del questore è stato evidenziato come gli appartenenti alla famiglia MARTURANA esprimessero pienamente quella pericolosità sociale richiesta e prevista dal CODICE ANTIMAFIA, in particolare manifestatasi nella complessa vicenda criminale svelata dalla nota operazione denominata “TIE BREAK". Altri temi sviluppati dal questore di Agrigento nella sua proposta, in ordine alla pericolosità sociale dei componenti della famiglia MARTURANA, sono relativi a ulteriori gravissimi fatti delittuosi posti in essere nel tempo, in particolare da Gaetano Marturana. L’episodio più grave attribuitogli riguarda l’omicidio di Angelo Anello, avvenuto in data 19 luglio 2005. Il provvedimento di sequestro ha riguardato: 3 appartamenti siti a Canicattì, di cui due in centro, 1 appartamento sito a Torino, vicino alla stazione Centrale, 2 magazzini siti a Canicattì, in centro, quota di 6 magazzini siti a Canicattì, viale Regina Margherita, quota di 3 appartamenti siti in Viale Regina Margherita. Un magazzino sito in contrada Grottarossa (agro di Caltanissetta), 4 particelle di terreno site a Naro per un estensione di due ettari, 15 particelle di terreno site a Grottarossa per un estensione di circa sette ettari, quota di 40 particelle di terreno site a Naro per un estensione di 25 ettari, una CASSETTA DI SICUREZZA presso Banco Monte Paschi e un Conto corrente presso Bcc San Michele di Caltanissetta e Pietraperzia (EN).


La difesa dell’avv. Giuseppe Arnone, rappresentata dagli avvocati Arnaldo Faro e Carmelita Danile, ha presentato ricorso avverso l’ordinanza del Gip Francesco Provenzano che ha convalidato l’arresto e applicato i domiciliari dopo essere stato arrestato, in flagranza di reato, con l’accusa di estorsione ai danni di una collega. Il provvedimento sarà quindi ridiscusso davanti ai giudici del tribunale del Riesame che dovranno esaminare, in contraddittorio fra le parti, il quadro indiziario e le esigenze cautelari. Ricordiamo che Arnone è stato fermato dalla Squadra Mobile poco dopo aver preso due assegni per un importo complessivo di 14 mila euro. Secondo i pubblici ministeri Carlo Cinque e Alessandro Macaluso, titolari del fascicolo di inchiesta a carico di Arnone, quei soldi sarebbero state le prime due rate di una tangente di 50 mila euro”.


Sono stati chiesti dieci anni di reclusione per il favarese Giuseppe Fanara, accusato di avere sparato nel maggio scorso contro un bracciate agricolo nigeriano e di averne picchiato un altro con una spranga. Le accuse per lui sono di tentato omicidio, detenzione e porto illegale in luogo pubblico di una pistola. A chiedere 10 anni di reclusione è il pubblico ministero Salvatore Vella. Al momento Fanara si trova ai domiciliari. La difesa del 28enne Fanara, gli avvocati Antonino Gaziano e Salvatore Tirinnocchi, hanno richiesto il rito alternativo alla condizione di produrre una nuova prova, ovvero la perizia del Reparto di investigazioni scientifica dell’Arma dei carabinieri. Quindi si vuole provare che Fanara abbia sparato ma non con l’intenzione di uccidere e lo avrebbe fatto per difendere il padre da un’aggressione.


Aveva deciso di fare una “visita” in un supermercato di Favara nonostante non potesse farlo in quanto su di lui vige l’obbligo di dimora a Ravanusa. Parliamo di Antonino Savitteri, di 44 anni, che è stato arrestato dai carabinieri della Tenenza di Favara con l’accusa di furto aggravato. L’uomo, nella tarda mattinata di ieri, è entrato all’interno del supermercato “Il Centesimo” di via Capitano Callea e avrebbe nascosto all’interno del suo giubbotto 5 bottiglie di Jack Daniel’s. Personale del supermercato si è accorto del fatto e prima ancora che l’uomo uscisse dalla cassa non presidiata lo ha fermato e portato in direzione. Svuotate le tasche sono uscite fuori 5 bottiglie di whiskey. Chiamati i carabinieri l’uomo è stato arrestato e si trova adesso agli arresti domiciliari.


Rapinati i dipendenti di un distributore di carburante di Ravanusa. Due malviventi con mani armate avrebbero intimato ai dipendenti di consegnare il denaro che avevano nei portafogli. Arraffati i soldi si sono dileguati a bordo di un Fiorino, trovato poco dopo a Canicattì nei pressi del bivio per Delia. Secondo una prima ricostruzione l’ammontare del denaro rubato sarebbe di circa 1.000 euro. Indagini sono in corso.


Fortemente voluta dall’assessore comunale alla Pubblica Istruzione di Favara Rossella Carlino, ieri e oggi al teatro San Francesco di Favara, in occasione della stagione teatrale “Rassegnati”, si è svolta una due giorni dedicata agli alunni delle scuole medie di Favara. Una rappresentazione teatrale che ha visto in scena diversi attori locali con la rappresentazione “I tempi di na’ vota”, una commedia tutta nostrana della compagnia Teatro Insieme per la regia di Lillo Crapanzano. È stato dato a questi ragazzi, che saranno il futuro del nostro domani, un messaggio ben preciso: un messaggio sui valori della vita, sull’importanza di sapersi guadagnare le cose, perché nessuno regala niente. È stato bello vedere il teatro San Francesco pieno di alunni; un sogno questo per molti versi, dopo anni e anni di buio grazie alla caparbietà di Fra Giuseppe Maggiore prima e di Giuseppe Crapanzano, meglio conosciuto come Cioppino, dopo. Ad aprire la rappresentazione anche canti e balli. I ragazzi hanno potuto così stare insieme, passare una giornata diversa, divertirsi e contribuire anche a una buona causa. Con un piccolo contributo di due euro hanno avuto la possibilità di vedere questa rappresentazione teatrale e aiutare l’amministrazione comunale ad acquistare gli arredi scolastici. “Favara quindi, aiuta Favara”- il commento dell’assessore Carlino, entusiasta della massiccia partecipazione dei ragazzi. Come detto, questa due giorni è stata inserita nel ricco cartello di eventi programmati dalla Cioppy Group nell’ambito della stagione teatrale “Rassegnati”, di cui è direttore artistico appunto Giuseppe Crapanzano.


Costretti da tempo, a causa della presenza di grosse palme, a vivere nella loro abitazione senza poter vedere la luce del sole. Succedeva ad alcuni abitanti di via Italia, a Favara, ma ieri grazie all’intervento di alcuni operai e grazie alla generosità di una ditta privata è ritornata per loro la luce. “Ieri pomeriggio –ci dice l’assessore comunale Lillo Attardo- abbiamo avuto a disposizione da parte della ditta Solitek srl il cestello che ci ha permesso di salire in alto e poter tagliare le folte palme di via Italia, le quali non venivano curate da tanti anni. La trascuratezza delle maestose palme – ci ha ancora riferito Attardo- impedivano purtroppo anche a due anziani che abitano al piano terra di vedere l’esterno. Con questo intervento –ha concluso- è stato dato giusto decoro a quella via e giusta abitabilità a queste persone”.


Si chiude in positivo il bilancio d’esercizio 2015 dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento. Evidenziando al 31 dicembre una chiusura in utile pari a 994.000 euro, il rendiconto economico dell’Asp agrigentina è stato approvato formalmente dal Dipartimento regionale per la pianificazione strategica dell’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana. Ad esprimere un parere favorevole al bilancio 2015, ratificato in questi giorni, è stato il Collegio sindacale dell’organo regionale. Con la chiusura in utile per l’anno 2015 si realizza uno degli obiettivi, assunto con la sottoscrizione del contratto per i manager della Sanità siciliana, affidati al Direttore generale dell’Asp di Agrigento Salvatore Lucio Ficarra. Soddisfazione anche da parte della dottoressa Beatrice Salvago, dirigente dell’Area gestione risorse economiche dell’Asp.


In occasione della ricorrenza della“Virgo Fidelis”, Santa Patrona dell’Arma dei Carabinieri, è stata celebrata ieri pomeriggio presso l’Eremo di Santa Rosalia di Santo Stefano Quisquina una Santa Messa officiata dal Cappellano Militare dei Carabinieri, Don Salvatore Falzone, unitamente all’Arciprete di Santo Stefano Quisquina. La cerimonia, che commemora quest’anno il “75° Anniversario della Battaglia di Culqualber”e ha celebrato la“Giornata dell’Orfano”, costituisce annualmente un momento di meditazione spirituale per le donne e gli uomini in uniforme del territorio provinciale. Alla celebrazione hanno partecipato, tra gli altri, tutti gli Ufficiali e tutti i Comandanti di Stazione del Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento.


L’Akragas riprende gli allenamenti questo pomeriggio presso l’impianto di gioco di Fontanelle. Inizia quindi la settimana di preparazione al match in trasferta contro la Paganese, in programma domenica prossima 27 novembre, alle ore 16.30, allo stadio “Marcello Torre” di Pagani e valido per la 15esima giornata del campionato di Lega Pro, girone C.


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