SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 11/11/2016
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

FAVARA, PER I REVISORI DEI CONTI CI SONO I PRESUPPOSTI PER DICHIARARE IL DISSESTO FINANZIARIO DELL'ENTE COMUNE.

LA COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA MARTEDì PROSSIMO SARA' AD AGRIGENTO DOVE SARANNO APPROFONDITE LE DINAMICHE DI "COSA NOSTRA".

LICATA. BECCATI A GIOCARE A DAMA NELL'ORARIO E NEL POSTO DI LAVORO. 4 DIPENDENTI DEL COMUNE RISCHIANO ADESSO IL LICENZIAMENTO.

SICULIANA. SEQUESTRATI BENI MOBILI E IMMOBILI PER OLTRE 700 MILA EURO RICONDUCIBILI AD ANTONINO GAGLIANO.

"SOFIA TORNA A CASA", IL TESCHIO DI UNA DONNA FAVARESE DI 6 MILA ANNI FA PRESTO POTRA' TORNARE A FAVARA. ALLESTITA SALA/MUSEO AL CASTELLO.

DA DOMANI E SINO A DOPODOMANI DOMENICA 1^ SAGRA DEL VINO E "FESTA IN VESPA" A FAVARA.


Per il Collegio dei Revisori dei Conti ricorrono i presupposti per dichiarare il dissesto finanziario dell’Ente Comune di Favara. È stata infatti vagliata e trasmessa ieri alle 12.20 al presidente del consiglio comunale Salvatore Di Naro la relazione dei Revisori con la quale esprimono il loro parere sulla proposta di deliberazione per il consiglio comunale della dichiarazione di dissesto finanziario. Ricordiamo che a proporre il dissesto del Comune è stata la giunta municipale con verbale n.115 del 22 settembre 2016, a pochissimi mesi dall’elezione. I revisori, presidente Claudia Restivo e componenti Giuseppe Signorino Gelo e Filippo Lipari, spiegano in una dettagliata relazione di 24 pagine perché ricorrono i presupposti per il ricorso alla procedura di dissesto finanziario. Nello specifico parlano di come “a tutt’oggi le maggiori criticità rilevate dalla Corte dei Conti in relazione ai rendiconti 2011, 2012 e 2013 continuano a permanere con inevitabile mancata sana gestione dell’Ente; che le misure individuate nel piano di riequilibrio finanziario non hanno trovato compiuta attuazione, con evidente impossibilità di raggiungimento degli obiettivi di risanamento programmati, come attestato dagli Uffici dell’Ente”, e ancora “che la massa debitoria dell’Ente certa, liquida ed esigibile assieme alla costante e persistente anticipazione di cassa genera una grave tensione di liquidità, e tale da non consentire una normale gestione finanziaria”. Nella relazione dei revisori dei conti si legge anche che, “nel corso dell’esercizio in esame, un elevato ammontare di passività precedentemente individuate quali potenziali hanno trovato manifestazione finanziaria; che la gestione dei residui fa registrare, con costanza, una scarsa capacità di realizzo/smaltimento degli stessi; che i risultati di amministrazione dell’ultimo triennio evidenziano dei disavanzi consistenti dovuti in parte alla gestione corrente, in parte alla necessità dell’introduzione in bilancio di cospicui accantonamenti ai fondi, in parte agli effetti del riaccertamento straordinario dei residui”. I revisori dei conti evidenziano anche come nel corso degli anni c’è stata una bassa percentuale di riscossione delle entrate proprie, che il disavanzo di amministrazione emerso nel rendiconto 2015 non ha trovato copertura con i mezzi ordinari previsti dalla normativa di riferimento e che le proiezioni del bilancio di previsione 2016 non hanno consentito il raggiungimento del pareggio economico. Prima dell’approvazione della proposta di delibera del dissesto finanziario il consiglio comunale di Favara deve necessariamente dichiarare decaduto il piano di riequilibrio finanziario, approvato con delibera di Consiglio lo scorso 14 giugno 2015. Ottenuto quindi il parere dei revisori dei conti, adesso il presidente del consiglio Di Naro dovrà convocare, probabilmente lo farà a metà della prossima settimana, la conferenza dei capigruppo dove si deciderà il giorno di convocazione del consiglio comunale. Insomma, con molta probabilità la pubblica assise cittadina con punto all’ordine del giorno la proposta di dissesto finanziario non verrà convocato prima del prossimo 25 novembre.


E#8195; Giorni fa diversi consiglieri comunali di opposizione e diverse realtà politiche e associative del territorio di Favara chiedevano all’amministrazione comunale e nello specifico al sindaco Anna Alba, che è anche presidente della commissione elettorale, di voler procedere, attraverso un sorteggio pubblico, alla nomina dei 105 scrutatori da impiegare per le operazioni di voto e scrutinio del prossimo referendum. Immediata la risposta del sindaco Anna Alba che ha voluto tranquillizzare tutti dicendo che i nomi degli scrutatori verranno sorteggiati tra i disoccupati, inoccupati e studenti non lavoratori della città. Ed ecco che arriva una nota a firma di ANPI, ARCI e del Comitato per il No. “È una bella coincidenza –scrivono- che subito dopo l’appello a effettuare il sorteggio per la nomina degli scrutatori per il referendum del 4 dicembre prossimo, a ruota segue la dichiarazione della Sindaca, nonché presidente della Commissione Elettorale, che fa sapere a mezzo stampa che il sorteggio sarà effettuato. La cosa strana è solo che questa decisione –proseguono nella nota ANPI, ARCI e del Comitato per il No- non è contenuta nel primo verbale di riunione della Commissione Elettorale. Non si capisce però –continuano- chi abbia preso questa decisione, considerato che questa spetta solo alla commissione e che la stessa però torna a riunirsi solo oggi 11 novembre nella sala consiliare. Il manifesto o il programma del M5s recitava: “Vogliamo scrutatori scelti tra i disoccupati”, appunto scelti e non sorteggiati, che è cosa totalmente diversa. Scelti è discrezionalità, sorteggiati è casualità. Ma tutto è bene quel che finisce bene –concludono dall’ANPI, ARCI e Comitato per il No, non sono i meriti che interessano ma i risultati e il sorteggio sarà effettuato”. Ricordiamo che il sorteggio si è svolto stamattina presso l’aula consiliare del Comune di Favara.


La Commissione Parlamentare Antimafia la prossima settimana sarà in missione a Palermo, Agrigento ed Enna. Nel capoluogo parteciperà al convegno sulle ecomafie mentre nelle altre due città saranno approfondite le dinamiche di Cosa Nostra. La Commissione Antimafia si trasferirà ad Agrigento martedì 15 novembre. A partire dalle ore 11.00, presso la Prefettura saranno sentiti il Prefetto, il Questore, il Comandante provinciale dei Carabinieri, quello della Guardia di Finanza e il Capo sezione della DIA. Nel pomeriggio, dalle ore 14.00, sono previste le audizioni del Procuratore distrettuale di Palermo, il Procuratore della Repubblica di Agrigento, Sciacca e Gela. Alle 17.30, al termine dei lavori, avrà luogo una conferenza stampa con la Presidente, on. Rosy Bindi.


Quattro dipendenti comunali di Licata rischiano il posto di lavoro. Effettuati dei controlli nella villa comunale “Regina Elena” sono stati sorpresi in orario di lavoro a giocare a dama piuttosto che prendersi cura del verde comunale. A fare i controlli proprio il primo cittadino di Licata Angelo Cambiano. “Insieme agli assessori Damanti e La Giglia, e al consigliere comunale Federico – dice – abbiamo eseguito dei controlli nella villa comunale “Regina Elena”, che si trova nel centro storico. Una volta arrivati sul posto abbiamo trovato quattro dipendenti comunali, assegnati al settore Verde Pubblico, intenti a giocare a dama piuttosto che occuparsi dei loro compiti nel polmone verde cittadino. Abbiamo immediatamente provveduto a segnare i nominativi del personale in questione. Ora provvederemo a deferire tutti e quattro alla Commissione disciplinare del Comune che valuterà la possibilità di licenziarli”.


Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Agrigento, guidato dal Ten. Col. Fabio Sava, ha sequestrato nello scorso mese di ottobre beni mobili e immobili per circa 710 mila euro riconducibili ad Antonino Gagliano, siculianese di 49 anni. Il provvedimento cautelare preventivo, disposto nell’ambito di un procedimento in materia di misure di prevenzione antimafia, è stato emesso dal Tribunale di Agrigento su disposizione del dr. Giuseppe Miceli. Ad avanzare la proposta di sequestro preventivo era stata la Direzione Distretturale Antimafia della Procura della Repubblica di Palermo. Nello specifico il sequestro ha riguardato due ditte individuali di Siculiana intestate al figlio di Gagliano e un cementificio intestato alla moglie per un importo di circa 410 mila euro, appezzamenti di terreno tra Siculiana e Realmonte con annesso un fabbricato per un valore di 250 mila euro e saldi attivi dei rapporti bancari intestati o riconducibili al nucleo familiare del 49enne per circa 50 mila euro. L’attività investigativa eseguita dal nucleo di Polizia Tributaria di Agrigento ha consentito di rilevare nell’arco temporale 2005-2013 una evidente sproporzione tra il valore dei beni acquistati e la capacità reddituale del nucleo familiare di Gagliano. L’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale confermerebbe quindi la pericolosità sociale di Antonino Gagliano, già emersa a seguito dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita nei suoi confronti nel novembre 2015 per fatti di estorsione aggravata dal fine di agevolare “cosa nostra” . Gli immobili confiscati sono stati affidati a un amministratore giudiziario già nominato dal Tribunale di Agrigento. Inoltre il prossimo 14 dicembre si svolgerà l’udienza per la discussione della proposta di applicazione nei suoi confronti della misura di prevenzione personale e della confisca dei beni oggetti dell’odierno sequestro.


Con l’accusa di furto aggravato ed estorsione è stato arrestato il licatese Salvatore Antona, già in carcere per altri reati. A eseguire l’arresto, in esecuzione dell’Ordinanza di Misura Cautelare Personale emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Agrigento, i carabinieri dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile di Licata. L’articolata attività investigativa condotta dai militari dell’Arma, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Agrigento, ha consentito di accertare che il 38enne disoccupato licatese era dedito alla commissione di furti di autovetture finalizzati a pretendere un riscatto dai legittimi proprietari per la loro restituzione. E#8195;


Ennesimo tentato furto nella città di Agrigento, l’ultimo di una serie fin troppo lunga in quest’ultimo periodo. Furto che si sarebbe potuto portare a compimento se non avessero trovato in casa il proprietario. Mercoledì sera in via Santa Sofia, nei pressi di via Atenea, due malviventi, convinti di operare indisturbatamente, si sono introdotti - non invitati - all’interno della residenza. Prima ancora di riuscire a rubare qualcosa, però, il proprietario della casa, un giovane, sentendo dei rumori ha subito controllato. Non appena i due delinquenti hanno capito di non essere soli sono fuggiti calandosi dal balcone. Allertato il 112, i carabinieri si sono recati sul posto. I militari dell’Arma hanno già avviato le indagini per scoprire l’identità dei due ladri.


Tre mesi fa un incendio devastò l’amato Monte Pellegrino. I Verdi di Sicilia avevano rivolto un appello al fine di raccogliere quanti più arbusti e alberi possibili per reintegrare quelle aree verdi. A rispondere a questo appello è la Federazione provinciale dei Verdi di Agrigento e Favara che hanno deciso di donare 50 alberi per contribuire alla riforestazione del Monte. Fino al 30 novembre si raccoglieranno degli alberi e arbusti specifici che potranno essere donati all’apposito punto di raccolta allestito al vivaio comunale di viale Diana, a Palermo. Chi vuole aderire può inviare un messaggio all’indirizzo beatricefilangeri@my.com. Gli alberi donati, preferibilmente in vaso, verranno piantati nelle aree del monte dagli stessi donatori.


Si è discusso della viabilità complessiva della provincia di Agrigento e della Sicilia; riguardo alle strade e alle linee ferroviarie e dunque delle tante criticità in un incontro svoltosi ieri presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tra i deputati Tonino Moscatt e Giovanni Panepinto, accompagnati dall'ing. Bernardo Barone e l’on. Graziano Delrio. "L'appuntamento - hanno affermato gli esponenti Pd - è stato anche occasione per affrontare il tema della tratta ferroviaria Comiso-Canicatti e il suo prolungamento fino ad Agrigento, oltre che del finanziamento della "strada mare-monti" a servizio delle zone della montagna. Abbiamo avuto un'interlocuzione incoraggiante -concludono i dem Moscatt e Panepinto- e presto torneremo dal Ministro per ulteriori aggiornamenti sullo sviluppo delle infrastrutture interessate".


Presto il teschio di una donna favarese di 6 mila anni fa, trovato negli scavi di c.da Scintilia ad opera della Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento, tornerà a Favara. “Sofia torna a casa” è il titolo dell’evento che si svolgerà presso il castello Chiaramonte venerdì prossimo 18 novembre. Il teschio sarà collocato all’interno di una stanza/museo appositamente allestita al castello. Si terrà un convegno/seminario di tipo scientifico, alla presenza dell’amministrazione comunale e delle scuole cittadine, a cura della Soprintendenza di Agrigento.


Terminati i preparativi, da domani è in programma a Favara la prima edizione della Sagra del vino, evento finalizzato a far conoscere ai cittadini favaresi e non la qualità invidiabile dei vini nostrani. La sagra comincerà, come detto, domani sera, alle ore 18:00, con un mercatino dell’artigianato, nei pressi di piazza Cairoli; per animare la serata poi è prevista alle 22.00 musica live del gruppo “Siciliano sono”. All’interno di questo evento è stata inserita per domenica l’iniziativa “Festa in Vespa” proposta da “Vespa club Pirandello” di Porto Empedocle, sotto il patrocinio del Comune di Favara. La partecipazione è gratuita e aperta a chiunque possiede una vespa. Il programma prevede alle 8.30 raduno in piazza Cavour, dove sarà possibile ritirare i biglietti per la colazione e per l’aperitivo. La partenza è prevista per le ore 10.00 sino ad arrivare in via Capitano Callea dove si farà tutti insieme colazione. A seguire giro turistico per la città per poi fermarsi in piazza Cairoli per l’aperitivo. Intorno alle 12.30 è prevista l’estrazione a sorteggio di una TV. A chiudere l’evento alle ore 22:00 sarà il concerto dei “Quartet Folk”. Per i particolari nel TG le interviste.


L’evento artistico-culturale “Come il Titanic?” approda a Canicattì. Domani, sabato, alle ore 20:30, presso il Teatro Sociale di Canicattì, si terrà l’evento che, proposto in tutta Italia, sta presentando agli spettatori una rappresentazione della nostra realtà attraverso le sue difficoltà, inquietudini, emergenze sociali e ambientali ma anche attraverso la speranza di una rinascita culturale e umanistica della nostra civiltà. L'evento, creato in occasione dell’omonimo libro di Guido Bissanti “Come il Titanic?” viene rappresentato con nuove tecniche di linguaggio e di divulgazione attraverso immagini, cortometraggi, musiche e scenografie. Un nuovo modo di parlare alla gente per una nuova storia dell’umanità. Per i meriti del libro e delle modalità di rappresentazione dell’evento l’autore ha già ricevuto a Roma, a Montecitorio, il Premio Nazionale per l'Ambiente "Gianfranco Merli" – 2016 e a Santa Margherita di Belice il Premio Stelle del Gattopardo 2016 “per l’impegno sociale sul territorio e per il grande successo del libro: Come il Titanic?”. L’ingresso è gratuito.


Si sono svolte ieri a Roma le elezioni per il rinnovo delle cariche in seno all'Automobile Club d'Italia. A guidare l'ente, affiliato al Coni, sarà per i prossimi quattro anni ancora una volta l'ingegnere Angelo Sticchi Damiani. Al professionista pugliese sono andati 1.676 voti dei 1.723 votanti. L’ing. Angelo Sticchi Damiani, candidato unico, ha praticamente convogliato su di sé un consenso plebiscitario. “Voglio complimentarmi con il presidente – ha detto l'avvocato Bellanca, presidente dell'Ac Agrigento – La sua altro non è che una riconferma della fiducia per l'ottimo lavoro che lo stesso ha svolto nei suoi anni di gestione. Il presidente ha intrapreso un percorso di rinnovamento dell'ente –conclude Bellanca- che continuerà a dare proficui frutti nel prossimo futuro”.


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