SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 08/11/2016
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

LA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA DI AGRIGENTO HA ESEGUITO ALL'ALBA DI OGGI DUE ARRESTI. L'ACCUSA E' DI TENTATA ESTORSIONE AI DANNI DI UN IMPRENDITORE EDILE.

FALSI INFORTUNI SUL LAVORO E FALSE CERTIFICAZIONI MEDICHE. INCHIESTA "DEMETRA 2". AVVISI DI GARANZIA PER 33 PERSONE.

FURTI DI CAVI DI RAME TRA ZINGARELLO E PUNTA BIANCA. IL PREFETTO DI AGRIGENTO RICEVE DELEGAZIONE DI RESIDENTI E SI IMPEGNA A SOLLECITARE UN MAGGIORE CONTROLLO ALLE FORZE DELL'ORDINE.

DUPLICE OMICIDIO DI PORDENONE. CONTINUA IL PROCESSO A CARICO DI RUOTOLO. SENTITO IN AULA UN GIOVANE TESTIMONE.

TASSA DI SOGGIORNO AD AGRIGENTO. LA CONFESERCENTI PROPONE DELLE AZIONI GUIDA PER L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE.

CALCIO. IL MISTER DELLA PRO FAVARA GAETANO LONGO E LO STAFF TECNICO AVREBBERO PRESENTATO LE PROPRIE DIMISSIONI CHE PERO' NON SAREBBERO STATE ACCETTATE DALLA SOCIETA'.


La Dia di Agrigento ha arrestato all’alba di oggi Antonio Massimino di 48 anni e Liborio Militello di 49 anni. I due, già con precedenti di polizia, sono accusati di tre tentativi d’estorsione aggravata nei confronti di un imprenditore edile impegnato nella realizzazione di una palazzina. I fermi sono stati disposti dal procuratore aggiunto di Palermo Maurizio Scalia, che ha coordinato l'indagine con i Pm Claudio Camilleri e Alessia Sinatra. Gli episodi estorsivi riguarderebbero richieste di denaro e assunzioni di personale. I due fermati sono stati già portati alla casa circondariale di Agrigento.


Avrebbero avuto riconosciuti dei benefici economici da falsi infortuni sul lavoro o scolastici di minorenni grazie a false certificazioni mediche. Parliamo di 33 persone, per lo più di Raffadali e Aragona, alle quali è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari dei sostituti procuratori di Agrigento Andrea Maggioni e Matteo Delpini. È il secondo filone dell'inchiesta denominata "Demetra" che già nel giugno del 2013 fece scattare, ad opera dei carabinieri del nucleo operativo di Agrigento, otto misure cautelari. Poco più di tre anni fa 87 furono le persone iscritte nel registro degli indagati. Si parlò, allora, di una presunta associazione per delinquere dedita alla truffa aggravata e al falso. Investigazioni che non si sono quindi mai fermate fino ad arrivare a questo nuovo filone investigativo denominato “Demetra 2”. I militari avrebbero quindi fatto luce su un altro giro di ingiusti profitti che avrebbero provocato un danno all’Inail di oltre 600 mila euro.


Si è impegnato a sollecitare alle Forze dell’ordine una maggiore presenza sul territorio, con turnazioni fra guardia di finanza, polizia e carabinieri. Parliamo del Prefetto di Agrigento Nicola Diomede che ieri ha ricevuto una delegazione di residenti delle zone di Zingarello, Punta Bianca e Cipolluzzo. Si mobilita il Prefetto dopo i ripetuti furti di cavi elettrici che hanno causato il black-out e messo in ginocchio anche strutture turistiche e aziende agricole. A rappresentare l’animo dei componenti della delegazione che ieri ha incontrato il prefetto –si legge in un articolo a firma di Concetta Rizzo- sono le parole di Salvatore Fanara, uno dei residenti delle zone “razziate”. “Da contrada Misita a Punta Bianca siamo in un totale stato di abbandono –ha detto il cittadino. E sono nello stato di abbandono 500 famiglie con disabili e con persone invalide”. Insomma gli abitanti delle tre contrade agrigentine hanno paura. Paura di restare a casa propria durante la notte. Già si è registrato un furto in villa abitata. Il Prefetto di Agrigento si è mostrato quindi sensibile alla problematica. Si è già attivato per intensificare i controlli notturni. Inoltre ha già chiesto e ottenuto l'inizio dei lavori di ripristino delle linea elettrica che saranno conclusi alla fine della prossima settimana. Inoltre dalla Prefettura chiedono collaborazione ai cittadini. Qualora qualcuno dovesse avvistare mezzi o persone di dubbia provenienza, è pregato di segnare la targa o fare una foto e avvertire subito il 112 o 113.


“Non pensavo che l’aver sentito qualcosa senza vedere niente potesse essere importante”. Così racconta ai giudici il giovane testimone sentito davanti alla Corte d’assise di Udine dove si sta celebrando il processo a carico dell’ex militare campano Giosuè Ruotolo, accusato del duplice omicidio dei fidanzati Teresa Costanze e Trifone Ragone. “Stavo mettendo la borsa della palestra in macchina, tra il sedile del conducente e del passeggero quando ho sentito gli spari. All’inizio ho pensato che potessero essere degli spari –ha detto- poi però ho accantonato subito l’ipotesi. Ho pensato fosse impossibile che qualcuno stesse sparando e ho pensato che fossero degli scoppi di petardi. Ho chiuso la portiera, mi sono seduto sul sedile del conducente e sono rimasto un paio di minuti nel parcheggio per leggere la mia busta paga. Non ho ricordo di aver notato nessuno”. Questa la testimonianza resa dal giovane di 24 anni che la sera del 17 marzo 2015 si trovava nel parcheggio del palazzetto dello sport di Pordenone proprio mentre venivano uccisi i due fidanzati Teresa Costanza e Trifone Ragone. Il giovane, che il pm Pier Umberto Vallerin ha ricordato essere indagato per l’ipotesi di reato di 371 bis (false informazioni al pubblico ministero) per alcune dichiarazioni “reticenti”, ha riferito anche che gli sarebbe parso “di sentire uno scooter all’altezza della colonnina elettrica dopo gli spari ma – ha aggiunto – non ho visto nulla. Nell’uscire dal parcheggio, un paio di minuti dopo – ha continuato – mi è parso di vedere un’auto bianca, forse una Ka”. Nel corso dell’udienza, oltre alla mamma di Trifone Ragone, sono stati sentiti anche tre carabinieri che hanno partecipato alle indagini, due ai primi rilievi e uno all’acquisizione delle immagini delle telecamere di sorveglianza. Alla prossima udienza saranno ascoltati invece i genitori di Teresa Costanza, cinque dipendenti delle società di gestione delle videocamere, un investigatore e uno dei carabinieri che fecero le ricerche nel laghetto del parco di San Valentino dove venne poi trovata l’arma del delitto.


È di qualche giorno fa la notizia che il consiglio comunale di Agrigento ha approvato la proposta della giunta Firetto di applicare nella città dei Templi la tassa di soggiorno per quanti soggiornano in strutture ricettive. Per il sindaco Firetto forse Agrigento era l’unica città turistica italiana a non avere adottato questa misura. Diversi i commenti dell’opposizione che trovano questa tassa inapplicabile. Sull’argomento interviene anche la Confesercenti Sicilia che propone delle azioni guida per l’amministrazione comunale. “Pur essendo completamente contrari alla tassa di soggiorno - afferma il presidente di Confesercenti Sicilia Vittorio Messina- chiediamo almeno una revisione generale della legge che l’ha istituita e delle modalità con cui i ricavi vengono poi impiegati. Il vademecum che propone Confesercenti –continua il presidente- può essere il primo passo in questa direzione. È molto importante almeno adottare tariffe contenute e modalità di gestione semplificate ed eque, che non ostacolino la promozione turistica. Anzi, occorre far percepire e rendere evidente ai turisti e agli imprenditori che i proventi dell’imposta siano stai investiti direttamente nel settore”. Secondo Messina questa tassa penalizza non solo gli operatori che si vedono molto spesso costretti ad abbassare i prezzi per rimanere competitivi sul mercato, ma anche perché spesso non è specificato in quale modo il ricavato dell’imposta venga utilizzato dagli enti locali. Quindi per Confesercenti occorre: definire con le associazioni/operatori del sistema turistico dove investire i proventi dell’imposta, creare un tavolo di coordinamento locale che si riunisca periodicamente, impiegare i proventi dell’imposta in modo prevalente nell’ambito di azioni di promo-commercializzazione turistica e di eventi generatori di flussi turistici. Impiegare la restante parte degli introiti a sostegno delle strutture ricettive e per la qualità della destinazione turistica, fornire ogni anno – alla comunità turistica – un preciso rendiconto circa l’utilizzo dei proventi dell’imposta, comunicare agli ospiti – sempre – che vi è l’imposta di soggiorno e quantificarla, comunicare agli ospiti – al loro arrivo – dove saranno investiti i loro soldi, ringraziare gli ospiti per aver contribuito alla bellezza della città – alla loro partenza – e chiedere anche a loro quali nuovi servizi si aspettano. Comunicare l’introduzione dell’imposta di soggiorno almeno un anno prima, per essere in linea con la loro programmazione, effettuare – tra i vari comuni – un coordinamento d’area per avere regolamenti il più possibile omogenei.


È stato istituito al primo piano del Municipio di piazza Don Giustino a Favara uno sportello adibito alla consulenza e alla raccolta delle istanze di rimborso del canone di depurazione. Come ricorderete, l’apertura dell’ufficio era stata già anticipata ai nostri microfoni dal vicesindaco Lillo Attardo. In una nota del Movimento 5 Stelle di Favara a firma del sindaco Anna Alba si invitano i cittadini favaresi a fare istanza di rimborso nei confronti di Girgenti Acque degli importi pagati a titolo di canone di depurazione per l’arco temporale che va dal 5 luglio 2011 a oggi. Lo sportello è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 12:30. Per il rimborso occorre scaricare la modulistica dal sito del Comune e munirsi dei documenti necessari per fare la richiesta. Occorre anche allegare le copie delle ricevute dei versamenti effettuati nell'ultimo quinquennio.


Il consigliere comunale di Sicilia Futura, presidente della Prima Commissione Consiliare permanente allo sviluppo economico del Comune di Agrigento, Salvatore Borsellino, esprime apprezzamento e soddisfazione per l'avvenuta elezione del sindaco Nuccio Sapia a presidente provinciale del PdR Sicilia Futura e del già vicepresidente della Provincia regionale di Agrigento Dott. Paolo Ferrara a coordinatore provinciale dello stesso partito. “Sono certo - dice Borsellino - che Ferrara e Sapia sono gli uomini giusti e sapranno dare quella nuova linfa e quella marcia in più di cui Sicilia Futura ha bisogno, lavorando nell'esclusivo interesse della nostra provincia, attenzionando le molteplici problematiche che affliggono il nostro territorio. Auguro - conclude il consigliere Borsellino- un ottimo e proficuo lavoro a Ferrara e Sapia”.


Sono stati ufficializzati dalla presidente del Centro culturale Renato Guttuso di Favara, Lina Urso Gucciardino, i nomi degli insigniti dei Riconoscimenti Speciali inseriti nel contesto della XVIII^ edizione del Premio di arte e cultura siciliana Ignazio Buttitta. Per il teatro Gaetano Aronica, attore di Agrigento; per le Tradizioni popolari Ezio Noto, cantante di Caltabellotta; per la pittura Filippo Tarallo di Raffadali; per la scultura Salvatore Cipolla di Aragona. Per la sezione dedicata all’impegno sociale il riconoscimento va al progetto Free to Fly, con la nascita di una band musicale composta da persone diversamente abili, portato avanti da Antonio Quaranta e Marisa Chiapparo di Favara; per la letteratura Pascal Schembri di Parigi. Premio Buttitta per la comunicazione al docente universitario e giornalista Francesco Pira di Licata. La consegna dei riconoscimenti si terrà giovedì 8 dicembre presso il castello Chiaramonte di Favara. La XVIII edizione del premio Ignazio Buttitta prenderà il via venerdì 25 novembre e con il Premio ritorna anche il Festival della Canzone Siciliana - Rosa Balistreri, giunto alla seconda edizione. Partecipano cantanti e musicisti delle scuole agrigentine.


Sarà presentato dopodomani giovedì 10 novembre presso l’aula magna della sede associata “Marconi” di Favara il libro “Ti racconto di noi” di Alfonsa Farruggia. La presentazione, con inizio alle ore 9.30, dopo un intervento introduttivo della dirigente scolastica Elisa Casalicchio, sarà arricchita dagli interventi del dott. Antonio Vetro, neuropsichiatra infantile, responsabile Unità Operativa dell’ASP di Agrigento, e dalla dott. ssa Mariella Schifano, psicologa e responsabile ANFFAS. Il libro racconta una storia di vita vissuta che si fa riflessione e diviene racconto. Una vicenda apparentemente come tante, ovvero quella di una figlia unica a cui nasce una sorellina quando ormai è già grandicella e che la porta a dover condividere con lei i propri genitori e a farle perdere il ruolo di fulcro della famiglia, ma tutto ciò diviene ancora più traumatico se la nuova arrivata è portatrice di una particolarità genetica che la rende fragile e vulnerabile, la Sindrome di Down. Un lungo, commovente racconto che ripercorre gli anni di crescita e formazione delle due sorelle che, unite da un indissolubile amore che le lega, affronteranno percorsi inevitabilmente diversi di vita, scoprendosi reciprocamente arricchite l’una dell’altra. “L’incontro –ci dice la prof.ssa Giuseppa Di Rosa- coinvolge gli alunni dell’indirizzo Servizi Socio-Sanitari dell’istituto Professionale, invitandoli a una riflessione sull’inclusione sociale dei ragazzi affetti dalla sindrome di Down”.


È tutto pronto a Favara per la “Festa in Vespa”, il raduno delle storiche due ruote che si terrà domenica prossima 13 novembre in piazza Cavour. A organizzare l’evento, che si terrà in occasione della 1° Sagra del vino, il “Vespa Club Pirandello“ di Porto Empedocle, presieduto da Salvatore Marino, in collaborazione con alcuni appassionati vespisti della città di Favara, ovvero Angelo Airò Farulla, Giovanni Morreale, Mario Licata e Salvatore Stagno. L’iniziativa, che ha avuto il patrocinio del Comune di Favara e la sponsorizzazione di diversi soggetti privati, è gratuita per i partecipanti ed è aperta a quanti possiedono una vespa. Il programma prevede alle 8.30 raduno in piazza Cavour dove sarà possibile ritirare i biglietti per la colazione e per l’aperitivo. La partenza è prevista per le ore 10.00 sino ad arrivare in via Capitano Callea dove si farà tutti insieme colazione. A seguire giro turistico per la città per poi fermarsi in piazza Cairoli per l’aperitivo. Intorno alle 12.30 è prevista l’estrazione a sorteggio di una TV. Per informazioni si può chiamare il numero del presidente Salvatore Marino al 328.36.82.973 o del vicepresidente Lillo Palermo al 338.98.48.789 o ancora quello di Angelo Airò Farulla al numero 349.61.15.690. “Sarà una grande occasione –ci dice Airò Farulla- per stare insieme e riscoprire i sapori e la città. Il fascino e il mito della vespa sono sempre vivi e attuali. Auspichiamo –conclude- una partecipazione massiccia di tanti appassionati”.


Dopo l’amara sconfitta di domenica scorsa contro l’Atletico Campofranco, il mister della Pro Favara Gaetano Longo e lo staff tecnico avrebbero presentato le proprie dimissioni. Dimissioni che la società Pro Favara non avrebbe accettato. Questa sera sembra esserci una riunione dove effettivamente si conosceranno i motivi che hanno portato il mister e lo staff a fare questo passo. È probabile che nel mercato di riparazione vadano via alcuni giocatori che hanno reso meno delle aspettative.


L’Akragas di Raffaele Di Napoli riprende questo pomeriggio allo stadio Esseneto di Agrigento la preparazione in vista della gara in trasferta contro il Siracusa di domenica 13 novembre, alle ore 14:30. Il tecnico dei biancazzurri conta di avere a disposizione anche il difensore Russo e il centrocampista Carrotta che non hanno preso parte alla partita casalinga contro il Melfi per problemi fisici. I due giocatori sono sulla via del recupero.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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