SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 26/10/2016
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

OMICIDIO A FAVARA. UCCISO A COLPI DI ARMA DA FUOCO UN L’EMPEDOCLINO CARMELO CIFFA.

MAFIA, INCHIESTA "ICARO". IL PROSSIMO 7 NOVEMBRE L'UDIENZA PRELIMINARE A CARICO DI 34 IMPUTATI.

FAVARA, GIOVANE MALMENATO. I CARABINIERI SONO ALLA RICERCA DEI RESPONSABILI.

AGRIGENTO. IRREGOLARITA' NEI TRASFERIMENTI E LEGGE 104. "INSEGNANTI IN MOVIMENTO" PRESENTA ESPOSTO IN PROCURA.

POLITICA FAVARESE. IL CONSIGLIERE GIUDICE INTERVIENE SULLA CONVOCAZIONE DI UN CONSIGLIO COMUNALE APERTO SUL TEMA DELL'ACQUA. IL CONSIGLIERE NOBILE DEFINISCE L'EDIZIONE 2016 DELLA FIERA D'OTTOBRE:"UN DISASTRO ORGANIZZATIVO".

REALMONTE. DALL'ESTATE 2017 TICKET DI INGRESSO PER CHI VUOLE ANDARE ALLA SCALA DEI TURCHI.

SCIACCA. AL VIA L'ORGANIZZAZIONE DEL CARNEVALE 2017. LA GIUNTA COMUNALE DELIBERA IL BANDO.


Omicidio nella tarda mattinata di oggi a Favara. Almeno tre i colpi di arma da fuoco esplosi contro un uomo che è rimasto ucciso. Si tratta dell'empedoclino Carmelo Ciffa. Il 40enne stava effettuando dei lavori di potatura alla palma presente dinanzi al supermercato “Pachi Poco” di c.so Vittorio Veneto quando il sicario gli ha sparato. Lui ha provato a rifugiarsi all’interno del supermercato, ma è deceduto proprio vicino all’entrata, nei pressi delle casse. Sul posto si sono portati immediatamente i carabinieri della Tenenza di Favara, gli uomini del provinciale. Inutili i tentativi dei sanitari del 118 di rianimarlo. Sul posto anche il magistrato il procuratore Vella. Ancora da capire l’esatta dinamica dell’omicidio. Secondo una prima sommaria ricostruzione, l’omicida si trovava nei pressi della via Cina, strada che costeggia il palazzo dove insiste il supermercato quando ha sparato i colpi. Un colpo ha raggiunto anche il vetro di un’auto, una Seat di colore grigio, parcheggiata. Paura per i clienti che in quel momento si trovavano all’interno del supermercato che sono stati costretti a rimanere dentro al locale.


Un 30enne favarese sarebbe stato malmenato ieri sera intorno alle 22.00 nella zona di via Agrigento, a Favara. Il giovane si sarebbe spontaneamente presentato nella Caserma dei carabinieri di via Olanda dicendo di essere stato aggredito. Chiamati i soccorsi è stato portato in ospedale dove i medici hanno effettuato le cure del caso. Al momento non si conosce l’esatta dinamica del fatto su cui lavorano i carabinieri della locale Tenenza.


È stata fissata al prossimo 7 novembre l’udienza preliminare a carico di 34 persone coinvolte nell’ambito della maxi operazione antimafia portata nell’agrigentino denominata “Icaro”. L' operazione Icaro, scattata il 2 dicembre 2015, ha inferto un duro colpo alla "cupola" agrigentina. A portarla a segno sono state le Squadre Mobili di Agrigento e Palermo. Sedici indagati sono stati arrestati tra Santa Margherita di Belice, Montevago, Ribera, Cattolica Eraclea, Cianciana, Montallegro, Porto Empedocle, Agrigento, Favara; altri diciotto sono a piede libero, alcuni agli arresti domiciliari, con l' obbligo di dimora o di presentazione alla polizia giudiziaria. Le ipotesi di reato contestate, a vario titolo, sono quelle di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsioni, riciclaggio, danneggiamenti, detenzione illegale di armi e munizioni, detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, rapina aggravata e tentato omicidio. Lo scorso mese di agosto la Dda di Palermo, su indagine dei sostituti Rita Fulantelli, Emanuele Ravaglioli, Claudio Camilleri e Bruno Brucoli, con il coordinamento del procuratore aggiunto Maurizio Sala, aveva fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Adesso l’udienza.


Approdati stamattina, intorno alle 10.00, al porto di Porto Empedocle circa 200 migranti. Si tratta di profughi salvati nel canale di Sicilia nelle ultime ore. Sono arrivati a bordo della nave “Chimera” della Marina Militare. Secondo la Guardia Costiera tra i migranti non dovrebbero esserci vittime.


Doveva recarsi al Tribunale di Ragusa per un’udienza a suo carico ma prima di recarsi negli uffici giudiziari ha pensato di fermarsi in un supermercato e rubare alcune bottiglie di alcolici. È finito in carcere il ravanusano Antonino Savatteri. L’uomo, essendo sottoposto all’obbligo di dimora a Ravanusa e avendo un procedimento penale a suo carico a Ragusa, era stato autorizzato ad andarci col proprio mezzo e senza soste. Disposizioni che l’uomo non avrebbe seguito, fermandosi in un supermercato e rubando quattro bottiglie di alcolici. Ad accorgersi del fatto i carabinieri dopo aver visto alcuni comportamenti strani dell’uomo. Perquisito è stato trovato in possesso delle bottiglie. Da successiva indagine, grazie alle immagini registrate dal supermercato, è stato possibile accertare il furto. Savatteri è stato portato nel carcere di Ragusa, a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica Andrea Sodani, dinanzi al quale dovrà rispondere dei reati di furto aggravato ed evasione.


Eventuali irregolarità nei trasferimenti del personale della scuola e sull’utilizzo della legge 104. Il gruppo degli “Insegnanti in Movimento” avrebbe presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Agrigento per verificare eventuali irregolarità. Una notizia che arriva dopo quella del blitz della Digos eseguito la settimana scorsa presso gli uffici dell’ex Provveditorato agli studi di viale della Vittoria. Sequestri di documenti sarebbero stati fatti anche in altri uffici dove gli inquirenti avrebbero acquisito fascicoli personali di docenti. Si parla di 150 persone coinvolte.


È stato denunciato alla competente Autorità giudiziaria poiché colto in flagranza del reato di attività venatoria con mezzi non consentiti dalla legge. Parliamo di un 74enne originario della Toscana ma da tempo residente in provincia di Agrigento. Nello specifico, l’uomo è stato sorpreso dai poliziotti del commissariato di Porto Empedocle, unitamente al personale del distaccamento del Corpo Forestale di Agrigento, in contrada Drasy intento a cacciare con l’ausilio di richiami acustici degli uccelli. Sul posto gli agenti e persone del Corpo Forestale hanno trovato 35 allodole già abbattute. Gli agenti hanno provveduto al sequestro del fucile semiautomatico calibro 12 utilizzato dall’uomo per la caccia e il riproduttore acustico. Al 74enne è stata elevata una sanzione amministrativa di poco più di 400 euro.


Quando una telefonata salva la vita. Una mamma di Villaseta stava allattando la sua piccola nata qualche giorno fa quando avrebbe notato che la bimba non riusciva a respirare bene per un rigurgito. Pochi istanti e la piccola probabilmente sarebbe morta tra le braccia della mamma. Immediata la reazione della donna che ha chiamato il 118. Nell’attesa che arrivasse l’ambulanza, i sanitari a bordo del mezzo di soccorso le hanno dato alcune istruzioni. La mamma agrigentina si è messa subito all’opera e prima ancora dell’arrivo dell’ambulanza la piccolina ha ripreso a respirare. Giunti sul posto gli operatori hanno preso in cura la bimba. Una brutta avventura finita nel modo migliore.


“Acqua, il bene per eccellenza”. È questo l’incipit di una nota arrivata in redazione dal consigliere comunale di Favara Salvatore Giudice con la quale ci dice di aver chiesto, insieme a tutti i consiglieri comunali di opposizione, una seduta aperta del consiglio comunale per parlare appunto di acqua. “Sulla gestione dell’acqua pubblica –dice Giudice- moltissimi cittadini favaresi, associazioni, parti sociali, esternano oramai da troppo tempo parecchie perplessità. Credo che per un consigliere comunale dare a queste persone la possibilità di interagire con l’Amministrazione Comunale sia assolutamente doveroso e corretto. A seguito di diversi incontri con associazioni, comitati, cittadini –ci dice Giudice- si è concordato di richiedere (con nota protocollata lo scorso 25 ottobre) una seduta aperta a tutti i cittadini del Consiglio Comunale al fine di dare loro occasione di potere avere chiarimenti da parte dell’Amministrazione circa un così delicato tema come quello della gestione dell’acqua pubblica”. Più precisamente è stato chiesto di trattare il punto riguardante le tariffe, ad oggi esorbitanti, valutate all’interno dello stesso Comune per certi utenti a forfait e per altri al metro cubo; dei contatori, il cui obbligo di installazione di valvola di sfiato da parte del gestore è stato rispettato in minima parte; infine parlare anche del depuratore di cui si paga in bolletta la relativa aliquota pur essendo sequestrato.


“Fiera d'ottobre 2016 a Favara. Un disastro organizzativo”. Questo il commento del consigliere comunale di NCD Giuseppe Nobile che interroga l’amministrazione comunale se siano state previste e rispettate le misure di sicurezza minime per l’eventuale passaggio dei mezzi di soccorso obbligatori per legge. “Apprezzabile –dice Nobile- gli sforzi messi in campo dall’amministrazione pentastellata ma questi non sono serviti a nulla se non si ha una concludente azione amministrativa. Così come migliaia di persone -dice Nobile- anche io domenica sera mi sono recato in fiera per una passeggiata e subito mi è balzato agli occhi il disastro organizzativo, che stavolta ha messo in serio pericolo la pubblica incolumità”. Un fatto assolutamente grave per il consigliere che aggiunge: ”Tralasciando il traffico in tilt e un numero di vigili assolutamente inadeguato in proporzione alla portata dell'evento, ciò che mi ha lasciato assolutamente basito è la predisposizione delle bancarelle in fiera, strette a tal punto da non consentire nemmeno il passaggio pedonale semplice o dei diversamente abili, alcuni dei quali hanno dovuto rinunciare. Tante persone ad alta voce hanno evidenziato il problema. In caso di emergenza sarebbe stato un disastro. A questo –incalza Nobile- si aggiunge la totale assenza di servizi igienici, ovvero dei bagni chimici”. Insomma il consigliere Nobile vuole sapere dal sindaco e dell’assessore al ramo se l’amministrazione abbia previsto e svolto un sopralluogo per verificare l’effettiva congruenza con quanto accadeva sul posto, se vi fossero le condizioni igienico-sanitarie obbligatorie e se vi fosse un piano traffico alternativo a quello ordinario, andato in tilt.


Nel tempo incivili l’hanno danneggiata, sporcata e incisa anche nella marna bianca con degli ombrelloni. Ma tutto questo potrà essere dalla prossima estate solo un lontano ricordo. Parliamo della splendida Scala dei Turchi di Realmonte. Si avrà infatti la possibilità di controllare l’ingresso dei visitatori nel sito e monitorare quanto accade. A deciderlo è stato Ferdinando Sciabbarrà, proprietario del sito, che ha voluto affidare la gestione della bellissima Scala dei Turchi all’associazione ambientalista MareAmico Agrigento. È una convenzione aperta e darà la possibilità anche ad altre associazioni ambientaliste no profit di potervi collaborare. Ieri c’è stata la presentazione del progetto e della nuova gestione alla presenza di Cremona e Palillo. Ci sarà una sorveglianza che impedirà ai visitatori di spalmarsi sul corpo i fanghi derivati dalla marna bianca, peraltro dannosa per la salute. I controlli impediranno pure l’avvicinamento alla scogliera di qualunque tipo di imbarcazione, vieteranno l’accesso nei luoghi ai mezzi a motore, alle biciclette e ai cavalli. Giornalmente verrà effettuata la pulizia dei luoghi e verrà controllato che non vengano lasciati rifiuti e mozziconi di sigarette e si provvederà a segnalare queste violazioni e i trasgressori alle Autorità competenti. Sarà possibile fare tutto questo con il pagamento di una piccola quota di fruizione, 3 euro a persona. Non pagheranno i bambini di età inferiore ai 12 anni e i residenti nel comune di Realmonte. Questo progetto prevedrà ovviamente l’inserimento lavorativo stabile di un consistente numero di operatori che, assicurano dalla proprietà del sito, verranno prelevati dal bacino locale. Il Comune di Realmonte da questo progetto potrebbe averne un ritorno sia pubblicitario che finanziario. Infatti il 30% dello sbigliettamento andrebbe al Comune di Realmonte per finanziare interventi di miglioramento dei servizi connessi al sito. Come detto, la nuova gestione prenderà piede nell'estate 2017 ed è senza scopo di lucro. Si vuole semplicemente ridare dignità a un sito che per troppo tempo è rimasto abbandonato.


È stata revocata l’ordinanza emessa dal Comune di Agrigento circa la non potabilità dell’acqua erogata in una sola abitazione della frazione di Montaperto. Nelle ultime ore un episodio dubbioso aveva fatto emettere in via precauzionale l’ordinanza. Da un controllo ufficiale effettuato dall'Asp di Agrigento su richiesta dell'assessore comunale Franco Miccichè, l'acqua erogata nelle abitazioni dalle analisi è risultata perfettamente potabile. “L’acqua erogata nella frazione di Montaperto –fanno sapere dal Comune- è stata sempre potabile. Il dubbio era venuto solo su questa abitazione. Ma dalle analisi effettuate risultata perfettamente potabile”.


Sarà conferita al sindaco di Licata, Angelo Cambiano, la cittadinanza onoraria di Bologna. Il Comune bolognese infatti ha deciso di conferire questo riconoscimento a Cambiano per l’impegno profuso nella questione delle demolizioni delle case abusive. “È importante –dicono- far sentire la vicinanza a quella amministrazione quale esempio per i tanti amministratori locali virtuosi e che combattono per il rispetto della legalità. Il sindaco Cambiano –si legge nel punto trattato e votato dai consiglieri comunali di Bologna- ha fornito, con il proprio operato e il proprio impegno un importante esempio di rispetto della legalità e delle regole. La sua battaglia e quella dell’amministrazione comunale merita il rispetto e la solidarietà delle istituzioni. Il Comune di Bologna – si legge ancora nel provvedimento – si è da sempre dimostrato sensibile sul tema del rispetto della legalità e del contrasto alla criminalità organizzata”.


Parte la macchina organizzativa per il Carnevale di Sciacca edizione 2017. La giunta comunale, con in testa il sindaco Fabrizio Di Paola e l’assessore al Turismo e allo Spettacolo Salvatore Monte, ha deliberato il bando per la costruzione dei carri allegorici. Predisposto dal dirigente del Settore Turismo Michele Todaro e rivolto alle associazioni dei carristi, il bando prevede la realizzazione di sei carri allegorici in concorso (uno in più rispetto alla scorsa edizione) e il carro allegorico, fuori concorso, del Peppe Nappa, simbolo dello storico evento. Per l’edizione 2017 sono previsti due momenti, confermando così la novità sperimentata lo scorso anno. Il Carnevale di Sciacca si svolgerà sabato 18 e domenica 19 febbraio e nei giorni: sabato 25, domenica 26, lunedì 27 e martedì 28 febbraio, nel consueto percorso del centro storico della città. Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro le ore 13,00 del prossimo 7 novembre prossimo, secondo le modalità stabilite nel bando il cui testo potrà essere visionato e scaricato dal sito internet istituzionale del Comune di Sciacca. Il bando potrà essere richiesto anche all’Ufficio Turistico del Comune di Sciacca in Corso Vittorio Emanuele.


“Proiezione referendaria ARCI” è il titolo dell’incontro in programma domani a Favara organizzato dal locale Circolo Culturale LiberArci. Vuole essere un momento di riflessione sull'importanza del referendum come strumento di partecipazione popolare e di emancipazione civile/politica/culturale. “Nel corso della serata, che si svolgerà presso le Officine Mac –ci spiega il presidente Pasquale Cucchiara- sarà proiettato il film intitolato “No - I giorni dell'arcobaleno”. Il film racconta la storia del popolo cileno che, proprio tramite il referendum, riuscì a schiacciare la dittatura di Augusto Pinochet, ottenuta grazie al colpo di stato contro il governo democraticamente eletto e guidato dal compagno Salvador Allende”. La pellicola prima di essere proiettata sarà presentata dalla psicologa Antonella Morreale. Alla fine della proiezione si aprirà un dibattito che sarà moderato dallo stesso presidente Pasquale Cucchiara e introdotto da Elisa Failla e Mariangela Pullara. Nel corso dell’incontro sarà distribuito un vademecum esplicativo sulla riforma costituzionale che sarà oggetto del prossimo Referendum Costituzionale realizzato dall’associazione LiberArci in collaborazione con il Circolo Danilo Dolci di Agrigento. "Ci auguriamo – ci dice Cucchiara- che questo appuntamento possa innescare un sereno dibattito fra le posizione del “SÌ” e quelle del “NO”.


Dall’11 al 17 ottobre scorsi il Gruppo Folkloristico agrigentino Gergent è stato in India al Festival Internazionale che si svolge a Kullu Manali. Al gruppo, guidato da Luca Criscenzo, sono stati riservati oltre agli onori della comunità locale, un’accoglienza unica e inaspettata da parte della popolazione e la chiusura degli spettacoli della manifestazione, durante i quali la rappresentanza agrigentina si è esibita in musiche e danze tipiche della tradizione siciliana sfoggiando costumi differenti per ogni performance. Gli spettatori hanno molto gradito la vivacità delle melodie, l’allegria dei ballerini, la dinamicità delle coreografie e i colori degli abiti. Anche i rappresentanti politici del territorio hanno amato le musiche e le danze del gruppo Gergent tanto da coinvolgerli nella foto di chiusura del festival. Dopo l’esperienza indonesiana del 2015, anche quest’anno il gruppo Gergent vanta la presenza in una importante manifestazione in Asia in veste di portavoce della cultura siciliana, rilevando ancora una volta quanto apprezzato sia il nostro folklore all’estero.


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